mercoledì 22 dicembre 2010

Natale 2010




Con l'augurio di vivere serenamente ogni momento.
Buone Feste!

On. Nino Minardo

giovedì 16 dicembre 2010

Il Governo Nazionale mantiene gli impegni. Il decreto interministeriale è firmato. L’apertura dello scalo di Comiso è più vicina. Non è il momento dei personalismi, ma di condividere il percorso verso l’obiettivo

La firma sul decreto di competenza del Ministero dell’Economia apposta ieri pomeriggio dal Ministro Giulio Tremonti, esaurisce le competenze del Governo Nazionale nel percorso che porta all’apertura dell’aeroporto di Comiso nell’estate del prossimo anno e dimostra, semmai ce ne fosse ancora di bisogno (ma a sentire qualcuno, evidentemente ce ne è ancora di bisogno…), la grande attenzione che il Governo di Roma ha per il Sud, la Sicilia e, nello specifico, la provincia di Ragusa. È questo l’atto finale assolto nei tempi e nei modi annunciati e senza ritardi, che dimostra come il Governo non abbia mai avuto remora alcuna ad assolvere ad ogni cosa di sua competenza e ad ogni suo dovere, per raggiungere quello che è un grande obiettivo di un intero territorio e della sua gente: l’apertura dell’aeroporto di Comiso.
Sono i fatti le uniche cose che contano. Non certo gli sproloqui. Ed i fatti dicono che gli impegni sono stati rispettati, al di là delle facili strumentalizzazioni argomentate da qualcuno. Adesso però, come classe dirigente della provincia di Ragusa, dobbiamo innanzitutto evitare sul nascere l’idea della polemica ed occuparci piuttosto, di accelerare il passo verso l’obiettivo finale: l’apertura dello scalo la prossima estate. La pietra militare posta nel luglio del 2009 con il mio emendamento sostenuto e firmato da una vasta parte della deputazione siciliana di ogni schieramento e che ha posto all’attenzione del Governo la centralità della questione aeroporto di Comiso (prevedendone anche l’impegno economico, ovvero i finanziamenti che serviranno ad avviare l’infrastruttura nella sua prima fase operativa) e le firme sui decreti di competenza dei ministeri dell’Economia, della Difesa e dei Trasporti che confermano come lo scalo sia di interesse nazionale, sono gli elementi cardine su cui deve poggiarsi adesso ogni azione di chi ha creduto sin dall’inizio all’idea che Comiso e la provincia di Ragusa potessero avere davvero l’aeroporto.

martedì 14 dicembre 2010

Soddisfatto per la firma del Ministro Matteoli. L’apertura dell’aeroporto di Comiso è sempre più vicina

Sono particolarmente soddisfatto dell’avvenuta firma in sede di Ministero dei Trasporti, di un altro step che conduce verso l’apertura dell’aeroporto di Comiso.
La firma del Ministro Altiero Matteoli dimostra da un lato che avevo ragione quando dicevo che l’iter stava proseguendo nei modi e nei tempi corretti e previsti e dall’altro che l’attenzione di questo Governo sull’aeroporto di Comiso non è neppure per un momento venuta meno, nonostante l’attuale situazione politica a livello nazionale.
Sottolineo anche la decisione dell’onorevole Pippo Digiacomo di recedere dal suo proposito di protestare incatenandosi ai cancelli del Ministero; un metodo d’azione che continuo a non condividere ma che, ed è giusto dirlo, dimostra l’impegno del parlamentare comisano ed il modo in cui si sta spendendo perché si possa raggiungere, tutti insieme come lui stesso ha di recente sottolineato, lo straordinario risultato per la città di Comiso e per l’intera provincia, che è l’apertura dell’aeroporto.
Da parte mia confermo assolutamente il mio impegno a seguire l’iter verso l’apertura dello scalo, ad incalzare quanti di competenza ad apporre le ultime firme sui decreti ed a continuare nel mio impegno parlamentare verso il risultato finale, consapevole che oggi c’è bisogno di fatti veri e reali, come quelli messi in atto dal Ministro Matteoli e sottolineati anche dall’onorevole Digiacomo e non di annunci di incontri e di proclami campati in aria e poggiati sul nulla.

domenica 12 dicembre 2010

Gazebo del Pdl per dire sì al GOVERNO del FARE

Vedere già di buon mattino tanta gente avere voglia di firmare nei due gazebo a Scicli e Ragusa che il Popolo della Libertà ha voluto in questa provincia, a soli due giorni dal 14 dicembre quando, ne sono certo, il Parlamento darà ancora forza al “Governo del fare”, quello di Silvio Berlusconi, mi riempie d’orgoglio come dirigente provinciale e uomo delle istituzioni che appartiene a questo grande partito. In questi giorni, ogni dirigente, ogni simpatizzante, ogni espressione istituzionale, ogni donna o uomo che si sente parte attiva del Popolo della Libertà, ogni Italiano che ha a cuore le sorti del Paese e sa quanto abbiamo fatto in due anni e mezzo di Governo, ha in testa un’unica priorità: quella di mettere la firma in calce ad un documento che è simbolo e segno concreto del sostegno all’azione politica e governativa del nostro Premier.

La gente che sta firmando nei due gazebo di Scicli e Ragusa, sono la realizzazione vera di quella “democrazia partecipata” e di quel “coinvolgimento della base” che hanno ragion d’essere nella mia azione politica e che ho sempre propugnato. I gazebo di oggi sono la chiamata a raccolta che arriva ad ognuno di noi direttamente dal nostro Presidente per dare forza alla sua azione che continuerà, ne sono certo, anche dopo il voto d’aula del 14 dicembre, perché nessun ostacolo, nessuna scelta basata solo sull’antagonismo personale può essere un freno ad un lavoro importante e utile per il Paese che questo Governo e il suo capo Silvio Berlusconi sta portando avanti.

giovedì 9 dicembre 2010

Domenica 12 dicembre saremo in due piazze iblee per dire SI a Silvio BERLUSCONI ed al suo GOVERNO del FARE

Questo fine settimana, quegli Italiani che abbiamo voluto essere governati da questa maggioranza e che crediamo che fare sia meglio che parlare, siamo chiamati a rinnovare la fiducia al nostro Governo. Alla vigilia dell’importante voto in Parlamento del 14 dicembre, organizziamo una grande mobilitazione nazionale, da Nord a Sud, a favore della prosecuzione dell'esecutivo guidato da Silvio Berlusconi. In provincia di Ragusa, saranno allestiti i gazebo per confermare il grande consenso ottenuto dal nostro partito alle Politiche del 2008, sia a Ragusa in Piazza Libertà che a Scicli in Piazza Municipio. Una raccolta di firme a sostegno dell'azione di governo per non tradire il mandato degli elettori.

Vi do appuntamento nelle piazze di Scicli e Ragusa per dire SI ad un Governo che in questi due anni e mezzo di legislatura ha raggiunto importanti risultati, che non si è fermato di fronte alle difficoltà e che ha lavorato nell’interesse del nostro Paese, che non si è perso fra gossip di bassa lega e tradimenti, che ha agito sempre e solo nell’esclusivo interesse degli Italiani, che è stato coerente con le responsabilità che il mandato elettorale c’ha imposto, che lavora ogni giorno, parlando poco e facendo tantissimo.

lunedì 6 dicembre 2010

Incontro a Comiso del PdL

Ho incontrato stamattina i consiglieri comunali del PdL Romano e Campo ed i nostri ex assessori del comune di Comiso, con l’unico obiettivo di discutere come un grande partito come il nostro, la cui unica prerogativa è quella del coinvolgimento e della partecipazione, non può essere leso nella sua unità e nella sua rappresentanza da errori commessi da altri.
Nel corso dell’incontro ho condiviso le remore espresse in questi giorni alla luce di quanto va accadendo. Con Giancarlo Cugnata, poi, ho affrontato le delicate questioni che lo hanno portato, insieme ad un folto gruppo di suoi sostenitori e nostri iscritti, ad autosospendersi dal partito, come gesto di richiamo verso i doveri che noi dirigenti del PdL dobbiamo assolvere. L’ho invitato a rivedere questa sua posizione e ne ho condiviso le riflessioni, chiedendogli però, di esternarle e di discuterne dentro il partito e non dall’esterno. E questo perché figure come la sua sono importanti, portano idee e contribuiti alla crescita del PdL.
Presenti all’incontro anche il presidente del consiglio provinciale Occhipinti, il vice presidente della provincia Carpentieri e alcuni iscritti al PdL.
Faccio mio anche l'appello che alcuni giorni fa importanti esponenti del nostro partito hanno fatto in merito alla verifica alla provincia e ad un maggiore coinvolgimento dei quadri dirigenti del partito. Ritengo che gli incontri di stamattina non solo saranno in futuro forieri di ottime cose per il PdL ibleo, ma sono già adesso portatori di elementi interessanti di riflessione che, come coordinatore provinciale del PdL, faccio miei a partire da subito.

sabato 4 dicembre 2010

Cominciamo a pensare ad un’alternativa a questo Sindaco

Come coordinatore provinciale del Popolo della Liberta e sapendo di rappresentare anche il pensiero dell’altro coordinatore provinciale, alla luce di ciò che è accaduto ieri a Comiso, affermo ufficialmente che il Popolo della Libertà non può più sostenere il sindaco Giuseppe Alfano. Invito, quindi, gli esponenti del nostro partito che sono stati chiamati a far parte di questa giunta, a non accettare l’invito o se ne resteranno componenti, lo faranno a titolo esclusivamente personale e non in rappresentanza del PdL!

Non è giustificabile che nella fase di rivisitazione dell’organigramma dell’amministrazione, il sindaco Alfano abbia agito ignorando ogni principio del dialogo politico fra alleati, umiliando uomini importanti e capaci del PdL, imponendo veti personali che non avevano ragion d’essere e che peraltro sono frutto di suoi tanto repentini quanto ingiustificati cambi di idee. Abbiamo accettato la richiesta del sindaco di dare adito ad una giunta tecnica, andando a sacrificare chi, nella sua squadra assessoriale, aveva lavorato bene e peraltro era diventato assessore dopo aver ottenuto il consenso delle urne come consigliere comunale. Visti i nomi della sua nuova giunta, persone stimabili e professionalmente valide, è però spontaneo chiedersi come essa si possa definire “tecnica”, visto che è comunque formata da espressioni indicate dalla politica. E, a dimostrazione di ciò, l’UdC ha annunciato oggi che i suoi due assessori non si presenteranno nelle riunioni del nuovo organismo scelto da Alfano!

giovedì 2 dicembre 2010

Ogni protesta è legittima; ma nessuna protesta può legittimare la violenza

Ogni protesta è legittima; ma nessuna protesta può legittimare la violenza. Momenti di tensione, scontri, lanci di pietre e bottiglie, blitz nelle istituzioni, linee ferroviarie bloccate, traffico mandato in tilt, nuocciono, prima d’ogni cosa al paese e ai cittadini, soprattutto a chi lavora per rendere l’Italia migliore. Quello che è successo in molte città italiane sono solo atti violenti che non possono avere alcuna legittimazione. I ragazzi scendono in piazza perché è giusto esprimere le proprie idee, condivisibili o meno. Ma mi chiedo: si ha la consapevolezza di quello che si fa o si protesta solo perché si è “vittima” di un messaggio strumentalizzato?

La protesta deve essere spontanea e consapevole; mai spinta e pilotata. Spero che non siano molti quelli che protestano senza sapere il perché. Se la riforma della scuola e dell’Università è stata fatta, non è perché è calata dall’alto ma perché c’è un sostanziale consenso sulla stessa sia dentro che fuori il mondo della scuola! 400 firme di docenti lo dimostrano. A parte chi strumentalizza ogni cosa, sale sui tetti insieme a chi protesta e all’ultimo gradino, scivola pure (che sia una sorta di cartina tornasole del suo partito???), rispetto chi ha deciso di scendere in piazza per dire con forza le proprie ragioni. Non rispetto chi ha strumentalizzato ed aborro la violenza!
Invito però i giovani a guardare oltre, a capire meglio, ad esempio, se l’urlo di protesta dell’Università è di chi la vive o di chi l’ha usata sinora per baronati, nepotismo e propri interessi. L’invito che faccio (ho 32 anni e penso di parlare praticamente la stessa lingua dei giovani del nostro Paese), è di non fermarsi alle strumentalizzazioni, perché i ragazzi di questo Paese, i giovani sono nel vivo dell’azione del Governo.

venerdì 26 novembre 2010

La Provincia iblea: una terra che merita e la sua gente merita solo verità

In questi giorni si è fatto un gran parlare (ma soprattutto sproloquiare…), di ciò che il Governo di Roma ha fatto e fa per la provincia di Ragusa e dell’impegno delle rappresentanze parlamentari nazionali. E in questo vociare, si è mistificata troppo spesso la realtà. La provincia iblea è un territorio importante per noi che lo rappresentiamo a Roma. Una Terra, che merita tanta serietà e merita racconti di verità e non menzogne a gettone. Una provincia verso la quale mi spendo volentieri come istituzione che la rappresenta, non solo perché ci sono nato e ci vivo ma anche e soprattutto perché è popolata da Gente per bene ed alle cui sollecitazione, con piacere do risposte. Perché è solo ad Essa che rispondo nella mia azione parlamentare. I finanziamenti per interventi manutentivi in tre istituti scolastici, ad esempio, sono solo le ultime cose fatte di una serie importante da quando sono deputato nazionale che elenco qui di seguito non certamente per vanagloria, quanto piuttosto per puntualizzare cosa il Governo Berlusconi ha fatto, fa e farà per la provincia di Ragusa.

Il 29/07/2010, il CIPE finanzia 8.516.000,00 euro per la provincia di Ragusa. 3.400.000,00 euro sono destinati alla realizzazione della rotatoria in Contrada Dente Crocicchia a Modica, 1.300.000 euro per l’arredo urbano del centro storico di Acate Via Piave-Via Mameli e prolungamento via XX settembre; 1.200.000 euro Strada Carcanella a Monterosso Almo; 1.200.000,00 euro per il completamento del parcheggio di Piazza del Popolo a Ragusa; 596.000,00 euro per la realizzazione del parcheggio di Via Grado e per i lavori di manutenzione straordinaria per il collegamento di Via Duca D’Aosta con via F. M. Penna a Scicli; 570.000,00 euro per la realizzazione del parcheggio nell’area sottostante la villa comunale a Chiaramonte Gulfi e 200.000,00 per i lavori di manutenzione straordinaria delle strade comunali ‘Liequa’ e ‘Donna Marina Gazzena’ a Giarratana. Il 22/01/10 il Cipe ha finanziato il progetto per la Ragusa-Catania; dopo decenni di proclami e falsi allarmi, sono stati stanziati tutti i fondi pubblici necessari alla realizzazione di un'opera che verra' fatta con lo strumento del P.f. e che avrà un costo totale di circa 820.000.000,00 di euro.

La Provincia iblea: una terra che merita e la sua gente merita solo verità

In questi giorni si è fatto un gran parlare (ma soprattutto sproloquiare…), di ciò che il Governo di Roma ha fatto e fa per la provincia di Ragusa e dell’impegno delle rappresentanze parlamentari nazionali. E in questo vociare, si è mistificata troppo spesso la realtà. La provincia iblea è un territorio importante per noi che lo rappresentiamo a Roma. Una Terra, che merita tanta serietà e merita racconti di verità e non menzogne a gettone. Una provincia verso la quale mi spendo volentieri come istituzione che la rappresenta, non solo perché ci sono nato e ci vivo ma anche e soprattutto perché è popolata da Gente per bene ed alle cui sollecitazione, con piacere dorisposte. Perché è solo ad Essa che rispondo nella mia azione parlamentare. I finanziamenti per interventi manutentivi in tre istituti scolastici, ad esempio, sono solo le ultime cose fatte di una serie importante da quando sono deputato nazionale che elenco qui di seguito non certamente per vanagloria, quanto piuttosto per puntualizzare cosa il Governo Berlusconi ha fatto, fa e farà per la provincia di Ragusa.

Il 29/07/2010, il CIPE finanzia 8.516.000,00 euro per la provincia di Ragusa. 3.400.000,00 euro sono destinati alla realizzazione della rotatoria in Contrada Dente Crocicchia a Modica, 1.300.000 euro per l’arredo urbano del centro storico di Acate Via Piave-Via Mameli e prolungamento via XX settembre; 1.200.000 euro Strada Carcanella a Monterosso Almo; 1.200.000,00 euro per il completamento del parcheggio di Piazza del Popolo a Ragusa; 596.000,00 euro per la realizzazione del parcheggio di Via Grado e per i lavori di manutenzione straordinaria per il collegamento di Via Duca D’Aosta con via F. M. Penna a Scicli; 570.000,00 euro per la realizzazione del parcheggio nell’area sottostante la villa comunale a Chiaramonte Gulfi e 200.000,00 per i lavori di manutenzione straordinaria delle strade comunali ‘Liequa’ e ‘Donna Marina Gazzena’ a Giarratana.

giovedì 25 novembre 2010

Dalla Commissione Bilancio arrivano 250.000,00 euro per tre istituti scolastici della Provincia di Ragusa

Su proposta dell’On. Nino Minardo la Commissione Bilancio della Camera nella seduta di ieri ha approvato il finanziamento di 100.000 euro in favore all’Istituto d’istruzione superiore “Tommaso Campailla” Liceo Classico di Modica, 100.000,00 euro all’Istituto Comprensivo “Giovanni Pascoli”, sede di San Giacomo, e 50.000,00 euro all’Istituto Comprensivo “Leonardo da Vinci” di Ipsica per interventi di manutenzione straordinaria.

“Si tratta di finanziamenti varati dalla Commissione Bilancio della Camera e che interessano tre istituti scolastici importanti della Provincia di Ragusa - dichiara Nino Minardo - Questi fondi consentiranno un miglioramento delle strutture garantendo degli edifici più sicuri agli studenti e alle famiglie. Di fronte al crescente allarme sulla sicurezza delle scuole, sono veramente soddisfatto di questo risultato raggiunto. Per ciò che concerne il liceo Classico di Modica, nei giorni scorsi ho appreso della richiesta di intervento per la sua manutenzione fatta da due consiglieri comunali di maggioranza (uno dei quali del partito che governa la Regione), e questa richiesta ha trovato puntuale risposta nel Governo Nazionale con il provvedimento assunto ieri in commissione. Continuiamo a preferire la nostra politica del fare rispetto a quella d’altri fatta solo di proclami e di false parole”.

mercoledì 24 novembre 2010

Concesso finanziamento di 5.000.000,00 di euro per l’ampliamento del cimitero di Scicli

Mi è stato comunicato questa mattina dalla Cassa Depositi e Prestiti che si è conclusa la fase istruttoria del finanziamento di 5 milioni di euro che il Comune di Scicli ha richiesto per l’ampliamento del cimitero esistente.
Il sindaco di Scicli Giovanni Venticinque e l’assessore ai lavori pubblici Enzo Giannone mi avevano comunicato la necessità di questo finanziamento per ultimare i lavori nei tempi previsti, vale a dire entro l’anno 2011. Mi sono immediatamente attivato e grazie al mio intervento la Cassa Depositi e Prestiti ha esitato celermente la pratica. Con questo finanziamento l’impresa potrà regolarmente continuare i lavori e finalmente si supererà il problema generato da una situazione di carenza di posti che non riescono a soddisfare le esigenze della cittadinanza.
Da parte mia non posso che ribadire ogni sostegno possibile nelle sedi opportune e per quanto di mia competenza istituzionale affinché tutto proceda regolarmente.

giovedì 18 novembre 2010

Lo scalo di Comiso merita meno apparenza e molta più sostanza!

Sull’aeroporto di Comiso continuo a dire che dovremmo finirla di blaterare ed annunciare azioni eclatanti fini a se stesse e muoverci, come rappresentanti istituzionali di questo territorio, in modo serio e sereno. Anche per evitare (e lo dico a qualcuno…) di scrivere note fuori luogo, in cui si denunciano falsi silenzi assordanti per poi ritrovarci di fronte a notizie vere come quelle battute nei giorni scorsi dalle agenzie nazionali in cui il presidente dell’ENAC Vito Riggio conferma che è stato compiuto un altro passo fondamentale con l’azione interministeriale Difesa, Infrastrutture e Trasporti che ha portato alla firma del “decreto per affidare i servizi di navigazione aerea dell'aeroporto di Comiso all'Enav". Il che significa, mettere un altro tassello e dare seguito a quel protocollo d’intesa che la Regione ha colpevolmente tardato a firmare e che è la vera chiave di volta verso l’apertura dello scalo.

Come dice il presidente dell'Enac Vito Riggio, adesso il decreto interministeriale deve passare dal Ministero dell'Economia che deve autorizzare il costo di circa 3 mln l'anno per l’aeroporto. È questo l’altro step a cui bisogna assolvere, prima di vedere l’apertura dello scalo. Annunci veri (quelli di Riggio) poi artatamente ripresi e distrattamente rilanciati in (inutili) incontri romani con sottosegretari adesso spariti per propria scelta e dove ci si è aggrovigliati solo su vacue parole con interlocutori che, nella migliore delle ipotesi, hanno nulla da assicurare non fosse altro perché, appena 48 ore dopo quel vertice, se ne sono andati dal ruolo di responsabilità che gli era stato affidato.

Aeroporto di Comiso. C’è chi continua a speculare e chi invece agisce per l’apertura dello scalo

Ritengo che quando si parla dell’aeroporto di Comiso occorra comunicare cose vere ed importanti e non annunci populistici o, ancora peggio, annunciare azioni eclatanti fini a se stesse.
Il Ministero della Difesa ha assolto ai suoi doveri firmando il documento interministeriale propedeutico all’affidamento dei servizi di volo all’ENAV, atto necessario per l’apertura dello scalo.
Ho ricevuto la conferma che, nei prossimi giorni, anche il Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Altiero Matteoli, firmerà il documento interministeriale che poi passerà all’esame del Ministero dell’Economia. Tutto nel rispetto dei tempi e tutto consequenziale alla firma del protocollo d’intesa Stato-Regione, i cui ritardi (dovuti solo ed esclusivamente alla decisione della Regione di non firmarlo,adducendo motivazioni che, alla resa dei conti, si sono rilevate inutili) hanno determinato uno slittamento dei tempi previsti.
Precisazioni che sono doverose anche per evitare di scrivere note fuori luogo, in cui si denunciano falsi silenzi assordanti. Oggi esistono notizie vere come quelle battute nei giorni scorsi dalle agenzie nazionali in cui il presidente dell’ENAC Vito Riggio conferma che sono stati compiuti passi fondamentali con l’azione interministeriale che ha portato alla firma del “decreto per affidare i servizi di navigazione aerea dell'aeroporto di Comiso all'Enav".
Annunci veri (quelli di Riggio) poi artatamente ripresi e distrattamente rilanciati in (inutili) incontri romani. L’ho detto e lo ripeto: c’è chi continua a speculare sull’aeroporto pensando di raccogliere voti e consensi e chi, invece, agisce ed assolve ai propri compiti come l’ENAC e il Governo Nazionale; e lo fanno da un bel po’ di mesi! Io continuo a preferire i fatti alle parole ed alle catene.

mercoledì 17 novembre 2010

Poste Italiane di Frigintini: potenziato il personale

Finalmente si mette fine alla situazione di disagio che ha caratterizzato per tanto tempo l’agenzia di Poste Italiane della frazione di Frigintini.
Avevo interessato il Ministero dello Sviluppo Economico e la Direzione Generale di Poste Italiane sulle difficoltà e i problemi nell’erogazione dei servizi dell’ufficio in questione che raccoglie un ampio bacino di utenza, e a questi si aggiungono gli abitanti delle zone limitrofe appartenenti ai Comuni di Ragusa, Rosolini e Noto. La Direzione Generale mi aveva rassicurato, spiegandomi che avrebbero effettuato un’attività di monitoraggio per assicurare il mantenimento dei valori standard previsti dall’azienda.
La disposizione, da parte della Direzione Provinciale Poste Italiane di Ragusa, di potenziare il personale è sinonimo di grande interesse per il nostro territorio ed è frutto di un lavoro lungo e costante, finalizzato esclusivamente a garantire un migliore servizio ai cittadini.

martedì 16 novembre 2010

Coordinamento PdL Ragusa: verso i congressi auspico coinvolgimento e condivisione

Ho detto sì alla proposta che mi è stata fatta dai vertici regionali del PdL di avere con me l’altra rappresentanza parlamentare iblea nella fase di traghettamento verso la stagione congressuale provinciale. Nel dire sì alla proposta di coordinare il partito provinciale verso i congressi del 2011, continuo a ribadire che credo fortemente nella necessità di avere più uomini e donne nei posti di responsabilità, perché la politica è e deve essere luogo di coinvolgimento assoluto e di partecipazione democratica.
Ed i partiti sono i luoghi ideali in questo senso.
Limitarne gli accessi, cercare di occuparne più posti, significa precludere la formazione di una classe dirigente che deve essere vivace e “rinnovabile” perché il rischio, altrimenti, è quello di accentrare su pochi le decisioni e le scelte, creando da un lato un’oligarchia fuori dal tempo e dai partiti che guardano al futuro con la voglia di esserne protagonisti e dall’altro di accentrare su pochi le scelte di tutti.
Ecco perché assumo il ruolo che mi è stato dato dai coordinatori regionali in pieno senso di responsabilità, convinto che esso abbia un suo fine ed una sua meta nella stagione congressuale e lo faccio con la voglia di lavorare per il PdL presente e futuro e con la consapevolezza che un partito cresce se c’è condivisione, se nei processi decisionali c’è, come detto, coinvolgimento e se i ruoli apicali hanno più protagonisti e non i soliti noti, con l’unico risultato, poi, di smorzare gli entusiasmi di chi è linfa vitale e di crescita e di annichilire intelligenze importanti.

lunedì 15 novembre 2010

Il PdL ibleo ritrova l'unità!

Ho accettato con senso di responsabilità di condividere il ruolo di coordinatore provinciale del PdL, sancendo la coesione di intenti all’interno del Popolo della Libertà della provincia di Ragusa, come sintomo positivo in vista della stagione congressuale che si aprirà ad inizio del prossimo anno.

Resto comunque della convinzione che la politica è e deve rimanere coinvolgimento e partecipazione democratica. Ma è importante evidenziare come stamattina a Catania sia stato segnato, con le nomine dei coordinamenti provinciali nell’Isola, un passaggio nodale per il futuro del PdL siciliano, mettendo fine in questo modo ad una fase confusa e ponendo le basi migliori per gli appuntamenti prossimi venturi del partito.

Si è creata una struttura solida che sarà in grado di percorrere senza problemi la fase transitoria verso i congressi di inizio 2011, come annunciato lo scorso 4 novembre in sede di direzione nazionale del nostro partito.
Un traghettamento verso quegli appuntamenti, che nasce all’insegna dell’unità ed in modo equilibrato. E questo è senza dubbio un segnale che diamo a noi stessi nella vita interna del Popolo della Libertà siciliano e all’esterno, agli alleati ma, soprattutto, agli avversari.

Ragusa-Catania: Falsi allarmi su Roma e veri problemi a Palermo!

Ogni allarme sulla Ragusa-Catania su immaginari ritardi falsamente attribuiti al Governo Nazionale è ingiustificato e senza una sola base su cui poggiare. Piuttosto chi li alimenta, pensi alla Regione ed ai comportamenti del suo Governo contro la provincia di Ragusa (l’imposizione dei vincolo del Piano paesaggistico, tanto per ricordarne uno…) e le cui “sortite” pubbliche a “pseudo difesa” delle cose iblee, hanno invece il solo risultato di creare preoccupazione e malcontento nel nostro tessuto produttivo.

Ricordo a me stesso e a chi fa finta di non accorgersene, che l’allarme sul mancato finanziamento della Ragusa-Catania, nasce da una lettera che il sindaco di Ragusa Nello Dipasquale ha scritto al Governatore Lombardo (e non al Governo Nazionale!) sul disimpegno della Regione a proposito dei doveri di sua competenza per il finanziamento di questa arteria fondamentale per la nostra zona; lettera, peraltro, per la quale il Sindaco di Ragusa non ha ancora ricevuto risposta. Anziché andare a chiedere conto e ragione a Palermo (come invece andrebbe doverosamente fatto), qualcuno ha voluto artatamente spostare la questione sul tavolo del Governo nazionale, che invece sta assolvendo nei tempi e nei modi previsti, ai suoi doveri ed ai suoi impegni, dove non c’è ritardo alcuno nella firma degli atti e che è e resta (è bene ricordarlo a qualche smemorato) l’unico che, dopo decenni di colpevoli silenzi, ha finanziato la Ragusa-Catania per quanto di competenza pubblica, con l’intervento economico del CIPE, mantenendo fede alle promesse fatte! Altro che ritardi e silenzi! E una volta ultimato l’iter normativo previsto, con i vari passaggi tecnici necessari, compreso quello in Corte dei Conti, ci sarà la firma finale senza problema alcuno.

giovedì 11 novembre 2010

Nino Minardo e Angelino Alfano


Nino Minardo


A 32 anni penso che la Politica sia altro!

A 32 anni e con l’onore di esserne rappresentante istituzionale in Parlamento, mi chiedo che futuro possa avere un Paese, in cui buona parte della classe dirigente (ben oltre il mezzo secolo di vita) indulge a gossippare, ad “usare” fatti privati per fini politici propri e a tessere tele di cronaca rosa di fronte ad un Paese che necessiterebbe un’opposizione che compulsa e non che spettegoli come la peggior specie di due comari da cortile. Invece tra Noemi, Patrizie e Ruby, quello che vedo è che, ad ogni piè sospinto, fatti privati (tutti da dimostrare nella peggiore e nelle migliori delle accezioni), diventano cosa pubblica. Addirittura argomentazione da portare in Parlamento (con palese insulta ad un’Istituzione dove dovrebbero trovar casa argomenti di valore e profilo e non certo queste amenità) o su compiacenti giornali e media in genere. Argomenti su cui il comico fa il suo mestiere ma il politico ed il giornalista lo imita, con effetti, talvolta, ancora più esilaranti.

Peccato, però, che l’Italia e gli Italiani abbiano piuttosto bisogno d’altro. E non penso alle emergenze Veneto oggi e Abruzzo ieri. No, penso alla quotidianità d’azione che la classe politica dovrebbe avere come fine primo ed ultimo del proprio mandato e che invece, qualcuno dimentica, bramoso di andare a governare invece di chi è stato messo alla guida del Paese dalla Gente. E siccome è ben difficile trovare argomentazioni per dar fastidio al Presidente del Consiglio sul piano dell’agire, del fare, del dare le risposte che l’Italia vuole, della Politica con la “P” maiuscola, chi si oppone oggi (vecchi e “nuovi” del mestiere…) spulciano tra foto, sussurri e civetteria, per andare a colpire non il politico, non il Capo di Governo ma l’uomo. Sempre ammesso (e certamente non concesso!!!), che in mezzo a questo vergognoso sparlare, ci siano delle verità e non siano solo fantasie spinte e sospinte ad arte, magari attraverso compiacenti megafoni…

giovedì 4 novembre 2010

È necessario intervenire per la salvaguardia della salute

 Non passa giorno che non si parli di malasanità. E questa volta ci tocca da vicino. La Sicilia si piazza al secondo posto (dopo la Calabria) per l’alto numero di decessi o presunti casi di errori in campo medico legati ad errori del personale sanitario, disservizi o carenze strutturali. Questo il risultato del rapporto della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali di cui sono componente. La commissione ha esaminato 242 casi di cui 163 hanno fatto registrare la morte del paziente. Su 163 morti, 88 vittime di errori si concentrano in due sole regioni: Calabria (50) e Sicilia (38). Ci sono delle carenze ed è per questo che sia il governo regionale che tutte le forze politiche e sociali, tutti insieme, dobbiamo operare per risanare il settore. Ci sono ancora tante, tantissime, lacune da colmare per garantire un Servizio Sanitario adeguato ai cittadini. I casi di malasanità spesso non hanno a che fare con l’errore diretto del medico, ma derivano da disservizi, carenze, strutture vecchie e inadeguate. Nel corso degli anni, sprechi ed interessi lobbistici hanno deteriorato tante realtà sanitarie della nostra regione. Ed è qui che bisogna intervenire con la massima urgenza.

POSSIAMO, anzi DOBBIAMO, ribaltare questa classifica e sono sicuro ci riusciremo perché non accetto che la Sicilia venga dipinta come una terra di malasanità, contraddistinta indistintamente come esempio solo negativo di arbitrii e disfunzioni. Il nostro territorio può vantare importanti eccellenze nel settore della sanità, con risorse umane e professionalità di grande valore, tali da garantire il diritto alla salute di ogni cittadino.

mercoledì 3 novembre 2010

Gruppo Pdl


A breve si costituirà il gruppo unico del PdL alla Provincia di Ragusa

Sarà un’agenda ricca di appuntamenti politici per il PdL ibleo che fa riferimento al deputato nazionale Nino Minardo.

Stamattina riunione programmatica, cui erano presenti l’on. Nino Minardo, gli assessore Mommo Carpentieri, Salvo Mallia, ed i consiglieri Silvio Galizia, Giovanni Occhipinti (presidente del consiglio provinciale), Giovanni Mallia, Vincenzo Pitino, Marco Nanì, che è servita a gettare la basi per la stagione politica-amministrativa in provincia, e soprattutto nelle due città, Ragusa e Vittoria, chiamate alle urne nella prossima primavera. Per quanto riguarda la Provincia Regionale di Ragusa ci sono ormai le condizioni per costituire il gruppo unico del PdL.

“E’ arrivato il momento di riunire le idee del PdL. È finito nel tempo di avere due correnti all’interno del partito che ci rappresenta a palazzo di Viale del Fante.” Questo il primo commento del deputato nazionale del PdL, Nino Minardo, a conclusione dell’assise.

Nell’incontro, avvenuto nella nuova sede politica a Ragusa, sono stati affrontati anche temi riguardanti le infrastrutture in provincia, le politiche dello sviluppo economico e turistico e sociali da inserire nell’agenda di fine legislatura. Argomenti che hanno toccato i concorsi all’Ente provincia e le progressioni verticali dei dipendenti. È stata una riunione che ha mirato anche a dare un forte contributo all’organizzazione del PdL, unito ed unitario, in provincia. Passaggi obbligati quelli affrontati dal PdL e dall’onorevole Nino Minardo che ha voluto riunire i maggiori rappresentanti del partito proprio per adottare una linea politica decisa. Riferimento anche agli equilibri politici a Palazzo di Viale del Fante. Più volte è arrivata, e da più parti, l’esigenza di rivedere alcuni assetti politici-amministrativi.

martedì 2 novembre 2010

Resto nel PdL e qui continuerò il mio impegno a favore del Meridione, della Sicilia e della mia Provincia. Auguro le migliori fortune all’On.le Gianfranco Miccichè e al suo movimento

Guardo con piacere alla nascita di Forza del Sud ed auguro a Gianfranco Miccichè (cui mi ha legato e mi lega un rapporto personale forte e saldo) di raggiungere un altro obiettivo della sua già importantissima storia politica.
Ribadisco la mia assoluta appartenenza al Popolo della Libertà ed al centrodestra.
Continuerò a lavorare per il Meridione, la Sicilia e la provincia di Ragusa come parlamentare nazionale del Popolo della Libertà, convinto del mio impegno istituzionale e consapevole del ruolo e dei compiti che devo svolgere per la mia Terra.
Il Popolo della Libertà è chiamato adesso a rafforzare il suo impegno quotidiano per la Sicilia e il Meridione e deve dare le risposte che la nostra Gente vuole e si attende, profondendo ancora più impegno di quanto già non abbia fatto; ed in questo senso il ruolo che abbiamo noi parlamentari siciliani del PdL assume il significato di sprone per il partito e per la sua azione a favore del Mezzogiorno e della nostra Isola.
Quanto alla provincia di Ragusa, così come avevamo annunciato nei mesi scorsi, è arrivato il momento di un'azione politica forte e unitaria, che rafforzi il ruolo guida del PDL nel centrodestra già in occasione delle prossime amministrative di primavera sia a Ragusa che a Vittoria e sulle scelte strategiche per lo sviluppo del territorio.
Perché, prima d’ogni altra cosa, la Gente ci chiede la soluzione dei problemi; e per questo è necessario, come PdL, avere un quadro di coalizione semplice e chiaro, senza alleanze equivoche.

giovedì 28 ottobre 2010

La politica della concretezza

Sono sempre più convinto che oggi c’è troppa gente e in ogni ambito che si diletta a spendere parole e a fare ben poco. La politica mediatica incombe sulla politica dei fatti, della concretezza, della risoluzione dei problemi. Si parla, si commenta (spesso anche a sproposito) ma senza raggiungere alcun risultato utile per la collettività. Non è mia abitudine cercare la vetrina mediatica. Questo mio modo di essere e pensare ha prodotto e produce spesso un avanzamento di critiche da coloro che invece pensano di ottenere maggiore successo seguendo questa politica “della chiacchiera”. Per fortuna, la politica del fare, della concretezza e non delle chiacchiere è quella che alla fine vince.

Posso citare un elenco di situazioni di cui ho preferito parlare solo dopo essermi informato e aver trovato l’esito, sia essa positivo che negativo.
Partendo proprio dalla più recente che riguarda i trasferimenti statali che non erano stati ancora erogati ai comuni della Provincia di Ragusa. Ho inteso dare notizia della vicenda, del mio interessamento parlamentare, della mia azione a sblocco dell’impasse, solo quando sono stato in possesso di notizie certe e definite, evitando di esternare a mezzo stampa in tempi sospetti (e magari a più riprese…) la mia azione parlamentare, che altro poi non è se non un mio preciso “dovere” istituzionale. Avrei potuto scrivere una nota, di lamento promettendo che a”avrei fatto…”, poi un’altra per dire che “ho fatto”, poi un’altra ancora per dire che “m’hanno risposto” e poi magari l’ultima per dire che finalmente si è arrivati al risultato. Mo sono “limitato” solo a questa e l’ho fatto solo perché tanta gente aspettava una notizia “buona”.
Aeroporto di Comiso. Dal momento in cui ho incontrato il compianto Pippo Tumino ho sempre svolto un’azione costante, continua e silenziosa, mirata all’unico obiettivo fondamentale: lo sblocco dell’iter e l’apertura dello scalo comisano. Non è con i proclami che si risolvono i problemi!

Il deputato Nino Minardo presenta una proposta di legge per favorire lo sviluppo dell’imprenditoria e dell’occupazione giovanile

La disoccupazione giovanile è un’emergenza nazionale, è una piaga particolarmente sentita nelle regioni del Mezzogiorno ed i dati statistici, purtroppo, non sono rassicuranti. Nelle regioni del Sud, come la Sicilia, si sono create delle vere e proprie sacche di disoccupazione cronica e di lungo periodo. I giovani ovvero il futuro del nostro paese oggi si trovano ad affrontare il grave problema della disoccupazione. A questo scopo ho presentato una proposta di legge, in linea con la politica generale del Governo che mira, tra gli altri obiettivi, alla risoluzione dell’emergenza della disoccupazione giovanile ed individua delle misure per lo sviluppo dell’imprenditoria e dell’occupazione” – dichiara l’onorevole Nino Minardo che proprio ieri ha depositato la proposta di legge alla Camera.
La proposta di legge prevede uno stanziamento economico per il triennio 2010-2011-2012 utilizzando per il 70% il Fondo per la Finanza d’impresa e per il 30% il Fondo per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile in agricoltura, istituiti con finanziaria del 2007, per essere destinati ad interventi mirati a facilitare la nascita di nuove imprese. Sempre per sostenere l’accesso dei giovani alle attività di impresa è prevista la concessione di un credito d’imposta per le spese documentate e sostenute. Ai nuovi imprenditori che effettueranno assunzioni è concesso un credito d’imposta per ciascun lavoratore, inoltre, tale credito è soggetto ad una maggiorazione del 20% nelle zone ‘assistite’ tra cui le regioni del Sud. Infine, il disegno di legge, prevede l’istituzione, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, di un Fondo strategico ad hoc, sempre per il triennio 2010-2011-2012, finalizzato al cofinanziamento di appositi programmi regionali per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile.
“Ritengo sia necessario restituire una prospettiva di una rapida ripresa occupazionale ai tanti giovani, in particolari quelli del Sud, e dare un determinante impulso alle attività imprenditoriali” – conclude Minardo.

giovedì 21 ottobre 2010

I giovani e la legalità

Il contrasto alla mafia e alla sua cultura, all'illegalità e alla difesa dei beni comuni è uno degli obiettivi del
nostro Governo che vede accrescere sempre più il consenso dei giovani. I risultati che ha ottenuto in due anni e mezzo il Governo Berlusconi in questo versante, sono sotto gli occhi di tutti, al di là di un pressappochismo di giudizio che contraddistingue alcuni atteggiamenti preconcetti e che poggiano sul nulla. Mai nessun governo era riuscito ad ottenere così tanto e per di più in poco tempo. Un esempio che ricevono le nuove generazione di come la politica sappia fare bene il suo dovere.

I giovani sono il futuro del nostro Paese. Dalla vicinanza dei giovani alla legalità dipenderà il grado di democrazia di domani. A sostenere questa convinzione, l’iniziativa promossa dal Forum Nazionale dei Giovani insieme con il ministro della Gioventù che ha visto, solo qualche giorno fa, la nascita del primo Registro Nazionale dei Giovani per la legalità e lotta alle Mafie. Questo vuole essere uno strumento di scambio e solidarietà fra le numerose realtà giovanili presenti sul territorio e impegnate nella promozione della legalità. Ci sarà un apposito sito (www.giovaniperlalegalita.it) che permetterà alle associazioni di entrare in rete tra di loro e lavorare insieme per costituire un fronte comune contro ogni forma di illegalità.

In ricordo di tutte le vittime di ogni mafia, di coloro che hanno speso la loro vita per aver creduto nei principi fondamentali della democrazia e nel valore dell’onestà, dobbiamo essere uniti in un’unica battaglia che è quella della vittoria della legalità. Anche se parlare di legalità nel Sud Italia non è sempre facile non si può abbandonare l’idea che la legalità è la strada del futuro.

martedì 19 ottobre 2010

Il Ministero dell’Interno ha autorizzato l’emissione dei trasferimenti statali relativi alla terza trimestralità

L’On. Nino Minardo ha presentato lo scorso 13 ottobre un’interrogazione al Ministro dell’Interno per conoscere le ragioni per le quali la terza trimestralità dei trasferimenti statali non era stata ancora erogata ai comuni della Provincia di Ragusa, nonostante il Ministero l’avesse disposta già il 4 ottobre. Immediata è arrivata la risposta dal Ministero che ha spiegato come tale mancanza sia scaturita solo dal fatto che i dati del Conto Consuntivo di ogni comune, propedeutici all’erogazione dei trasferimenti statali, erano giunti errati al Viminale.
“Considerato che i Contributi Ordinari dello Stato rappresentano una quota rilevante delle entrate degli Enti Locali, la loro mancata erogazione rischiava di compromettere i servizi di pubblica utilità e di non consentire il pagamento delle retribuzioni ai dipendenti e dei servizi esternalizzati. Oggi siamo in grado di dare la buona notizia: è stato superato ogni inconveniente, il Ministro ha già firmato il decreto per cui i contributi ci sono anche per i comuni iblei e saranno erogati nei tempi tecnici previsti (sicuramente entro la settimana). Questi trasferimenti, rappresentano una boccata d’ossigeno per alcuni enti ed in particolare per il comune di Modica. Dopo avere avuto stamattina un colloquio direttamente con i dirigenti del Viminale, ho avuto notizia che Modica riceverà 1.960.000 euro. Spero in una maggiore attenzione in futuro, per evitare ritardi che sono dannosi per ogni ente locale e soprattutto per quelli economicamente in ambasce come Modica.

giovedì 7 ottobre 2010

Sicurezza. Non abbassiamo la guardia!

Non vi è dubbio che la sicurezza è uno dei temi maggiormente sentiti dai cittadini. Di fronte alle paure provocate dal cambiamento sociale, cresce la domanda di sicurezza in tutte le sue sfaccettature: sicurezza come controllo del territorio dalla microcriminalità, sicurezza come vivibilità, sicurezza nelle strade e sulla strada. Le brutte notizie di problemi seri e drammatici in alcune comunità straniere (soprattutto all’interno delle stesse…) che arrivano da Vittoria, generano paura e preoccupazione. A Scicli gli episodi delinquenziali che avevano leso la serenità di quella comunità, trovano oggi un argine anche dopo l’elevazione a tenenza della locale caserma dei carabinieri, che ha provocato un rafforzamento d’organico e con esso maggiore controllo sulla città e sulla serenità pubblica.
 
Ma oggi la mia preoccupazione è forte per i fatti successi nella città di Modica, La tranquilla Modica racconta di incendi d’auto e cassonetti con periodicità disarmante; in pieno centro, appena domenica scorsa, c’è stata una rissa fra extracomunitari col sapore neppure troppo vago della spedizione punitiva, forse legata ad un episodio successo qualche attimo prima in viale Medaglie D’oro, anticamera del Corso Umberto, con un tentativo di violenza carnale su una donna tunisina che camminava insieme al bimbo piccolo, tentato da un marocchino. E i furti, gli atti di vandalismo, e le aggressioni denunciate e tenute nascoste. Cosa sta succedendo in questa città che era esempio di calma e di serenità? Un’escalation di eventi criminosi a Modica che richiede maggiore attenzione.

venerdì 1 ottobre 2010

Una svolta per il Sud

In una politica confusa e confusionaria, interventi come quello di mercoledì scorso del Presidente Silvio Berlusconi, hanno la capacità di tradurre pensieri in azioni, di mettere i puntini sulle “i”, di svelenire il clima con richiami alla coesione e non alle divisioni, di convogliare gli atti verso il fare e non verso l’insulto, di non esacerbare gli animi, di ridurre i livelli di dialettica alla… dialettica e non allo scontro. Tutto questo, se queste parole sono ascoltate con orecchio sapiente e non con animo cattivo (come invece qualcuno continua ad avere, ignorando che, così facendo, si rischiano conseguenze poi impossibili da fermare - e l’atto di un folle in piazza Duomo qualche mese fa, evidentemente, non è servito a far capire che parole come “stuprare la democrazia” esasperano le idee di chi non ha pieno controllo di se…-).

Che la situazione della nostra politica, complessivamente intesa, da Roma a Palermo, passando attraverso anche realtà locali, sia difficile. Non è scoperta d’oggi. Lo sa chi, come me, ha responsabilità istituzionale e di governo. Ma è proprio in una fase come questa, che parole e pensieri moderati, che tendono verso il fare, che puntano a mettere da parte rancori e che invece mirano al target delle questioni, parole, insomma, come quelle pronunciate alla camera dal Presidente Berlusconi, hanno un significato politico forte, importante e fondamentale. Parole che uniscono e che lasciano a chi vuole solo gli estremismi e che diffidano da chi vive per rompere e nega nel suo pensiero e nel suo agire, la costruzione di un Paese migliore e più unito. Se poi queste parole hanno anche significati importanti per il lembo di Sicilia che mi onoro di rappresentare, allora il loro valore è ancora più forte per il sottoscritto.

giovedì 23 settembre 2010

Turismo ibleo... Siamo agli albori di un percorso che può portare ad un futuro prestigioso

“Vivete in un angolo di paradiso”. Questo ha detto Roberto Benigni ai suoi interlocutori mentre ammirava la Baia di Sampieri fino a Punta Pisciotto. E Benigni si aggiunge alla lunga lista di personaggi pubblici e noti del mondo dello spettacolo e non, che sono rimasti affascinati dal nostro territorio, dalla particolarità di questo contesto geografico e architettonico unico e raro. E che, in qualche caso, hanno deciso di vivere, prendendoci pure casa.

Viviamo in una Terra meravigliosa, una Terra traboccante di bellezze da salvaguardare ma anche da promuovere; un lembo di Terra di Sicilia amato e ammirato. Abbiamo un tesoro inestimabile; abbiamo le potenzialità per far sì che il turismo rappresenti la chiave di volta per le nuove generazioni della nostra provincia. L’apertura dello scalo di Comiso darà sicuramente un forte input ad uno sviluppo tale da superare il concetto di un turismo solo estivo e stagionale, se non proprio tipo ‘mordi e fuggi’.

La nascita del Distretto Turistico Provinciale rappresenta un altro importante passo per il futuro del Sud-Est; il fatto che esso sia appetito anche da territori limitrofi, ne conferma la forza. È l’unione e la collaborazione tra la proposta pubblica e l’imprenditoria privata la vera chiave di volta che per creare un’offerta turistica continuativa su tutti e dodici i mesi dell’anno, tale da favorire la nascita di attività di corollario comunque legate al turismo ed alla capacità di attrazione e di attrattiva.

sabato 18 settembre 2010

Aeroporto di Comiso: Il primo step è segnato. Ma bisogna andare avanti e vincere la “sfida” del nostro domani

Una settimana importante per la storia dell’aeroporto di Comiso. Perchè la firma della Regione posta in calce allo stesso documento (il Protocollo d’Intesa Stato-Regione sul passaggio di competenze del sedime aeroportuale) che quindici giorni fa gli altri attori del tavolo avevano già sottoscritto, significa avere aperto una nuova era che può portare solo a risultati eccellenti per il territorio ibleo.
Ho avuto modo di dire (e lo ribadisco anche adesso), che la conquista dell’Aeroporto, non è ascrivibile a questo o quel politico, a questa o quell’istituzione. E la storia di questo scalo dice che mai come questa volta (e non è populismo), questa sarà la vittoria della Gente Iblea la stessa (o i discendenti…) che, non dimentichiamolo, ha avuto sulla sua testa qualche decennio fa, missili nucleari pronti a partire e colpire per destinazioni note e che per questo, è stata obiettivo ben più che “sensibile” e, dunque, a costante e perenne rischio. Ma proprio quel luogo di guerra, poi diventato luogo di pace e simbolo della provincia iblea che cambia, è oggi il soggetto principale dello sviluppo del terzo millennio dei nostri territori.

Ecco perché bisogna rifuggire i personalismi, non indulgere in elogi sperticati di se stessi e dei propri “capi”, bisogna ignorare quei megafoni compiacenti che recitano le solite (pagate e mai pacate..) litanie denigratorie verso gli avversi e le giaculatorie inginocchiate verso i propri mandatari, ed invece sbracciarsi e lavorare perché si giunga allo step finale di questo percorso, che è l’apertura vera e propria dell’Aeroporto di Comiso. Oggi sappiamo che è improprio parlare di “sogno” dell’Aeroporto di Comiso e che è giusto invece parlare di “realtà”.

giovedì 16 settembre 2010

Sagra della Torta - Modica





Il territorio ibleo e le trivellazioni... Salvaguardiamo l’ambiente, ma senza ingessare il territorio!

Quando “toccano” la nostra terra, vogliamo essere protagonisti dei processi decisionali e non subirli passivamente. Compito di chi come me rappresenta un’Istituzione, è valutare i pro e i contro di ogni cosa, riflettere sul territorio senza prioristici si o no! La nostra provincia non può diventare scenario di iniziative inquinanti; e su questo siamo tutti d’accordo. Il territorio va difeso, valorizzato per le generazioni presenti e per quelle future, preservandone la qualità e la quantità del patrimonio e delle riserve naturali. Ma un territorio non deve essere ingessato ed immolato sull’altare dell’ambientalismo “senza se e senza ma”, senza dialogo e senza misura. Abbiamo un territorio di vocazione turistica; bello, preservato, il cui sviluppo passa attraverso l’essere un Bene dell’UNESCO. Ma è un territorio che ha una sua vocazione agricola ed il cui tessuto economico si basa anche su una miriade di piccole industrie. Quando si ragiona sul nostro futuro, bisogna fare conto di tutte le risorse, coordinando ed armonizzando i vari interessi e rispettando quello più importante: la salvaguardia del domani.

Non sono d’accordo né sostengo quelle azioni che possano danneggiare l’ecosistema ibleo e dico un fermo NO alle trivellazioni dove esse non si possono fare e dove sono nocive e dannose per l’ambiente e per l’uomo. Ma uso un altrettanto fermo SI perché siano permesse laddove ci sono i requisiti per non compromettere in maniera irreversibile il patrimonio territoriale e naturalistico. Sono contrario a quei conservatori rigidi che, con la scusa di preservare e rispettare, invece ingessano e bloccano forme di sviluppo sostenibili. Nessuno può venire a fare imposizioni a casa nostra e a pensare di darci lezioni sul rispetto dell’ambiente. Soprattutto se sono “figli” di territori limitrofi che non mi pare siano esempi di educazione ambientale da trasmettere ai posteri!

mercoledì 15 settembre 2010

Aeroporto di Comiso: firmato il protocollo d’intesa. Adesso tutti uniti verso l’apertura dello scalo

Con la firma di oggi sul protocollo d’intesa Stato-Regione e che passa le competenze sul sedime aeroportuale di Comiso, si mette la parola fine alla stagione delle diatribe e delle parole e si apre quella del “fare” e dell’azione comune finalizzata ad aprire lo scalo nel più breve tempo possibile. Prendo atto con grande piacere dell’avvenuta firma e dico che sin d’ora dobbiamo darci (e rispettare…) precise scadenze ed assumere, per portarli a termine, altrettanto precisi impegni. A cominciare dalla prima riunione operativa che era già stata fissata per ieri con il presidente dell’ENAC e che si terrà mercoledì 22 settembre a Roma come concordato con il presidente dell’ENAC dottor Vito Riggio.
Proprio stamattina il presidente Riggio mi ha dato disponibilità per mercoledì prossimo ed ho intenzione di coinvolgere una delegazione di parlamentari siciliani per essere presenti a questo importante incontro, dove sarà stilato il cronoprogramma degli ultimi passaggi che condurranno all’apertura dell’aeroporto di Comiso. A cominciare, come detto, dall’ufficializzazione della presenza dell’Enav nello scalo e dalla certificazione che i costi di avvio della struttura (intanto i primi 3 anni grazie ai fondi stanziati con l'emendamento da me proposto 1 anno fa) siano a carico dello Stato, sino a perfezionare la presenza ed i servizi dei Vigili del Fuoco nel nuovo aeroporto. Ultima in ordine di tempo ma non certo di importanza (anzi…), c’è la classificazione dell’aeroporto di Comiso, a cura della stessa ENAC, che deve avvenire sulla scorta degli impegni assunti con l'azione determinante del Governatore Lombardo e che prevedono l’indicazione di “Aeroporto di interesse nazionale”. Con la firma di oggi, è assoluto dovere di ogni rappresentante di questo territorio, fare bene il proprio lavoro per rispetto ed a beneficio solo ed esclusivo della gente iblea.

giovedì 9 settembre 2010

Non sono contrario al Piano Paesistico; ma non accetto l’imposizione che non tiene conto dei suggerimenti del territorio ibleo!

Non mi appassiono molto ai dibattiti sterili ed alle polemiche. Per stile e per convinzione, li rifuggo. Ma quando il dibattito ruota sul territorio, allora non posso esimermi dal pensare, riflettere e dire. E’ il caso del Piano Paesistico.

Premessa d’obbligo, tanto per sgombrare il campo da interpretazioni fasulle e prestare il fianco a critiche preconcette. So e concordo che il piano paesistico ha come fine quello di preservare, tutelare, valorizzare e tramandare alle generazioni future l'identità ambientale, storica, culturale e insediativa del nostro territorio; proteggere e tutelare il paesaggio culturale e naturale, promuoverne forme di sviluppo sostenibile, al fine di conservarne e migliorarne le qualità. Su queste basi poggia la sua anima. Uno strumento di controllo che si propone di evitare che gli interventi di carattere urbanistico-edilizio rovinino il paesaggio; e su questo punto sfido chiunque a non essere d’accordo. E devono esserci delle linee guida. E questa è stata la filosofia che ha ispirato la sovrintendente Vera Greco nella sua redazione.

Nessun problema, anzi! Ma è inaccettabile che succeda quello che sta succedendo (anzi che è già successo!) in provincia di Ragusa: aver dovuto digerire un’imposizione che è arrivata dall’alto senza tener conto delle peculiarità del nostro territorio e, soprattutto quando tutti, i comuni, la Provincia e le associazioni di categoria si sono espressi uniformemente contro. Il Piano così come è stato congeniato, portato a Palermo per la sua approvazione, messo nero su bianco, “imposto”, va rivisto. Intanto perché non è stato concertato ma imposto, perché la sua istituzione rischia, secondo molti, di compromettere il futuro della nostra economia, rallentando settori trainanti come l’agricoltura, la zootecnia e l’artigianato.

domenica 5 settembre 2010

Conosco il Governatore e lui conosce me! L’apertura dell’aeroporto di Comiso è più vicina. E’ la vittoria della Gente iblea

Ho già ringraziato personalmente il Presidente della Regione on.le Raffaele Lombardo, per la sua decisione di dare il via libera alla firma del protocollo d’intesa che suggella il passaggio del sedime aeroportuale di Comiso dallo Stato alla Regione. Conosco bene il Presidente Lombardo, il suo spessore umano, la sua statura politica ed il suo affetto nei confronti della Sicilia e del suo sviluppo; e lui conosce bene me! Ero certo che l’Onorevole Lombardo avrebbe preso la decisione giusta di autorizzare una firma che segna la chiave di volta nell’iter burocratico che porterà, finalmente, all’apertura dello scalo. Quando si ottengono risultati di pregio così importanti, è piccino e mortificante ascriversi meriti e vittorie; ed io per primo rifuggo da questa “tentazione” (lasciandola volentieri magari a chi, evidentemente, è abituato ad “auto appuntarsi” medaglie al petto senza averne meriti) ed invece affermo convinto che è la vittoria della provincia Ragusa e della sua Gente, che vede schiudersi un grande futuro rappresentato dall’aeroporto di Comiso!

Evidentemente il Governatore ha ricevuto quelle assicurazioni e quelle certezze che, al di là del contenuto del protocollo, gli sono bastate per convincerlo a firmare questa svolta epocale per il nostro territorio, superando così anche l’azione di qualche cattivo consigliere che, per trovare facile vetrina (senza capire nulla dell’argomento, della sua delicatezza e del suo contenuto ed accondiscendere alle proprie manie di protagonismo), avrà lavorato per trarre in inganno e generare perplessità. Ma ciò che conta adesso è solo la vittoria del territorio e della provincia di Ragusa, maturata grazie all’impegno unanime e forte delle sue rappresentanze e che si è determinata con la decisione comunicata ieri dal Presidente Lombardo.

venerdì 3 settembre 2010

Appello al Governatore Lombardo. Chi è contro la firma è contro l'aeroporto


Faccio appello al Governatore della Regione on.le Raffaele Lombardo perché firmi il protocollo d’intesa che passa dallo Stato alla Regione le competenze sul sedime aeroportuale di Comiso, in modo che si sblocchi definitivamente l’iter e ci possiamo avviare davvero verso l’apertura dello scalo. E questo anche sulla scorta del contenuto della lettera che il Presidente dell’ENAC dott. Vito Riggio ha inviato al Presidente della Regione, in cui spiega che c’è davvero il pericolo di vanificare anni di lavoro e di impegno delle Istituzioni e della Gente di questa provincia, sull’altare di un diniego che rischia di avere come conseguenza la delusione di un intero territorio e dell’intera popolazione iblea, che si è sempre distinta per civiltà, correttezza e rispetto. E questa delusione sarebbe enorme ed irreversibile. Se il Governatore, dopo aver scritto al Presidente Berlusconi, riuscirà a trovare ristoro al suo aut aut perché sia lo Stato a far fronte agli impegni economici nei confronti dello scalo ibleo, sarà una grande conquista e ne saremo ben lieti, riconoscendoglielo come merito esclusivo. Ma, alla luce di ciò che è oggi e di quanto detto e scritto sugli atti ufficiali in questi mesi, il rischio è che si tiri troppo la corda e che essa si spezzi, con l’unica conseguenza di annullare anni di impegno e di lavoro per vedere aperto l’aeroporto di Comiso.

Io credo che chi ha cuore le sorti dell’aeroporto di Comiso ha un solo modo per dimostrarlo: firmare il protocollo d’intesa Stato-Regione. C’è tutto l’impegno dello Stato intanto di farsi carico degli oneri economici d’avvio della struttura, curando i servizi di assistenza al volo, per i primi tre anni; e che c’è anche la disponibilità a parificare Comiso ad altri aeroporti italiani. E chi dice di rappresentare (ed amare) prima di tutto questa provincia e la sua gente e solo poi la sua appartenenza politica, lo dimostri con i fatti, facendo leva sul Governatore perché dia il via libera alla firma in calce a quel protocollo.

mercoledì 25 agosto 2010

Lascio ad altri passerelle e vetrine. Per l’aeroporto solo fatti certi e concretezza

La presenza del presidente dell’ENAC Vito Riggio da qualcuno, ovvero il presidente della Provincia Franco Antoci, è stata colta solo come occasione per avere visibilità o, magari, come opportunità di vetrina nel dibattito sul futuro dello scalo di Comiso. Ed è un vero peccato perché dal presidente Antoci mi sarei aspettato che ai proclami di concertazione, unità di intenti e partecipazione del territorio alle scelte fondamentali per la provincia di Ragusa, fossero seguiti i fatti. Invece non ha ritenuto opportuno avere rappresentanze istituzionali e parlamentari di questa provincia attorno al suo tavolo, nell’incontro con il presidente Riggio.
Di converso, prendo atto con piacere della disponibilità data immediatamente dal Presidente della Camera di Commercio Pippo Cascone (con cui per domani ho già fissato un incontro), alla mia richiesta di disporre il tavolo tecnico permanente sull’aeroporto di Comiso e di farsi promotore dei lavori dell’organismo ristretto, che potrebbe riunirsi già la prossima settimana per stilare il cronoprogramma di cosa fare dopo la firma del protocollo d’intesa Stato-Regione, in modo da non perdere altro tempo e giungere in quelli previsti all’apertura dello scalo. Con il presidente dell’ENAC Vito Riggio ho già concordato stamattina un incontro del “tavolo tecnico” a Roma con il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altiero Matteoli, il prossimo 14 settembre.

lunedì 23 agosto 2010

Aeroporto: bene il dibattito e la proposta. Ma adesso è il momento di agire. Non sprechiamo un altro anno!

Fa piacere vedere tanto interesse attorno all’aeroporto di Comiso in queste settimane d’estate e notare come molti ed a vario titolo, intervengano nel dibattito. Certo, stranisce un po’ il silenzio che c’è stato in un passato recente e remoto ma prendo atto che finalmente la provincia si è destata e che abbiamo sentito di tutto e da tutti. Sarebbe grave però, che questo turbinio di parole in libertà, facesse perdere di vista il vero nocciolo della questione ovvero la firma che la Regione deve apporre in calce al protocollo d’intesa con lo Stato per il passaggio delle competenze sul sedime aeroportuale e la sua acquisizione con destinazione il comune, che è l’atto propedeutico all’apertura dell’aeroporto di Comiso. E la Regione deve farlo presto, entro settembre/ottobre e questo per un semplice motivo: perché è adesso che gli aeroporti italiani stilano la cosiddetta “Campagna di primavera”, ovvero la pianificazione dei voli dell’anno successivo da e per gli scali del Paese, attraverso la contrattualizzazione con le compagnie aeree.

Se, dunque, non ci sarà la firma adesso, dovremo attendere almeno un anno in più per vedere in vita l’aeroporto di Comiso, rispetto alla scadenza programmata di Pasqua 2011. E sarebbe davvero un fatto increscioso, che vanifica lo sforzo di mesi e mesi per convincere in sede ministeriale a dare il via libera alla firma del protocollo, il vero nodo che blocca la nascita dell’aeroporto di Comiso.

martedì 17 agosto 2010

Il Ministro Angelino Alfano è disponibile. Presto un incontro a Roma per il nuovo carcere di Modica

La vicenda del finanziamento per la costruzione del nuovo carcere di Modica, il fatto che esso sia necessario sia per avere una struttura moderna anche al servizio dello storico Tribunale e sia per liberare la completa e non parziale fruizione di una delle testimonianze architettoniche più belle della Città, il Convento del Gesù, è da tempo al centro della mia attività parlamentare. Gia' nel mese di giugno ho parlato direttamente con il Ministro Angelino Alfano il quale mi ha ribadito ampia e completa disponibilità in questa direzione, spiegando che il mancato inserimento della struttura carceraria di contrada Catanzarello fra le undici che lo scorso 24 giugno il Comitato di Sorveglianza del Ministero di Grazia e Giustizia ha individuato come destinatarie del finanziamento per la loro costruzione, è legato solo a criteri oggettivi di selezione e non equivale ad una bocciatura per Modica. Ieri ho ricevuto la sollecitazione del Sindaco di Modica Antonello Buscema di contattare il Ministro Angelino Alfano, cosa che ho nuovamente fatto, parlandogli direttamente.

E il Ministro mi ha ancora una volta confermato la volontà di individuare una soluzione per la nascita di una struttura che egli stesso ha definito importante e che può passare o attraverso un nuovo Piano Carceri disposto in sede ministeriale o attraverso l’idea del project financing. In ogni caso, posso ribadire il mio impegno e la volontà del Ministro Alfano in questa direzione ed a conferma di ciò il Ministro mi ha comunicato la sua disponibilità per un incontro con il sottoscritto insieme al Sindaco di Modica Buscema alla ripresa dell’attività parlamentare, cosa che, peraltro, ho già comunicato al primo cittadino.

venerdì 6 agosto 2010

Aeroporto di Comiso. Tremonti dà l'ok per la firma del protocollo

Come avevamo più volte detto e nell’assoluto rispetto dei tempi tecnici previsti, questa mattina ho ricevuto comunicazione dal Capo Ufficio legislativo del Ministero dell’Economia dott. Italo Volpe, che il Ministro Giulio Tremonti ha dato l’ok per la firma del protocollo d’intesa tra Stato e Regione per il passaggio di competenze sul sedime dell’Aeroporto di Comiso. E’ l’atto conclusivo che schiude le porte verso l’apertura vera e proprio dello scalo. E’ stato assolutamente rispettato l’impegno che in sede ministeriale era strato assunto nei miei confronti e cioè di firmare il protocollo d’intesa. Ho più volte ribadito come a fronte di precedenti ritardi dovuti alla Regione, una volta passata allo Stato la questione, l’attesa adesso era semplicemente legata solo a tempi imposti dalla burocrazia ed ai passaggi necessari da compiere presso i ministeri competenti. Niente di più né di meno a questo e, soprattutto, nessun ostacolo volutamente opposto alla firma del protocollo.

I tempi d’attesa per la firma siamo riusciti a ridurli notevolmente in questa fase grazie ad un continuo pressing in sede ministeriale, con l’interlocuzione costante con tecnici e funzionari soprattutto del Ministero dell’Economia e con la redazione di un dossier che ha ricostruito la storia dettagliata dell’iter burocratico legata all’aeroporto di Comiso e che ha consentito a chi di dovere di accelerare le operazioni verso la convocazione della riunione nelle prossime ore. Adesso siamo all’atto conclusivo ma da quel momento in poi non calerà di un solo attimo la mia attenzione perché si giunga a Pasqua 2011, così come annunciato, all’apertura vera dell’Aeroporto di Comiso!

Un anno di impegno continuo e costante per l’aeroporto di Comiso

Ho sempre sostenuto che quella dell’apertura dello scalo di Comiso è la battaglia di un intero territorio, che deve superare le divisioni politiche, partitiche e di schieramento. Un progetto che non ha coloriture ma che esalti l’impegno comune. Basta vedere ogni mia azione parlamentare ed istituzionale legata a questa vicenda, per avere contezza piena di come abbia ritenuto necessario coinvolgere tutte le forze politiche che rappresentano il nostro territorio, superando steccati che in questa circostanza non servivano ed anzi sarebbero potuti risultare deleteri.

Era l’11 luglio 2009 quando, a seguito di un incontro con il compianto presidente della Camera di Commercio di Ragusa Pippo Tumino, mi sono fatto portavoce presso i Ministeri competenti perché si completasse il percorso per l’apertura dello scalo. Il 14 luglio ho presentato due proposte emendative al decreto anticrisi che prevedono l’inserimento dell’aeroporto tra gli scali destinatari di finanziamenti statali. Il 16 luglio sono state ammesse in sede di Commissione e il 21 luglio la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha esitato favorevolmente la mia proposta emendativa che destina all’aeroporto di Comiso i fondi necessari all’attivazione di tutti i dispositivi interni di sicurezza. Il 28 luglio la Camera dei Deputati ha dato il sì definitivo ai fondi per l’aeroporto; la norma da me presentata è stata sostenuta da tutti i colleghi parlamentari siciliani. A questo punto era necessario che il Ministro Matteoli mettesse d’accordo l’ENAC e l’ENAV sul percorso da seguire per ufficializzare, sulla scorta del mio emendamento, la presenza dello Stato e quindi l’inserimento di Comiso tra gli scali di interesse nazionale ipotizzando un decreto ministeriale ad hoc. Il 15 ottobre scrivo al Ministro Matteoli, ancora una volta coinvolgendo tutti i colleghi siciliani. Il 26 novembre presento un’interrogazione per invitare il Ministro Matteoli ad apporre in tempi brevi la firma al Decreto, solo così si possono sbloccare i fondi necessari per il servizio di assistenza al volo e per la sicurezza e di fatto inserire l’aeroporto di Comiso nell’elenco degli aeroporti di interesse nazionale. Il 20 gennaio 2010 incontro il presidente dell’ENAC che mi comunica finalmente che è stato raggiunto l’accordo tra ENAC e ENAV. Lo Stato, attraverso l’ENAV, dunque si caricherà per i primi tre anni dei costi dell’assistenza al volo.

mercoledì 4 agosto 2010

100.000,00 euro per il completamento del centro giovanile in C.da Sant’Elena a Modica

Su proposta dell’On. Nino Minardo la Commissione Bilancio della Camera ha approvato il finanziamento di 100.000,00 euro in favore del completamento del centro giovanile polivalente in contrada Sant’Elena-Pizzilli a Modica promosso dalla Parrocchia Santa Margherita.
“Si tratta di un contributo approvato dalla Commissione Bilancio della Camera utilizzando il fondo per la tutela dell’ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio, istituito presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze – dichiara Nino Minardo. Tali fondi permettono di perseguire parallelamente obiettivi di carattere sociale, economico ed ambientale e l’opportunità di potenziare l’interconnessione infrastrutturale e territoriale”.
“Presto il decreto ministeriale renderà disponibile il contributo per il completamento del centro giovanile polivalente, voluto fortemente da Padre Sortino. Sono particolarmente soddisfatto del risultato raggiunto vista l’importanza che il centro ricopre nel territorio interessato. Una vera e propria struttura al servizio dei ragazzi con l’importante scopo di promuovere l’aggregazione, la formazione e l’educazione dei giovani” conclude l’onorevole.

giovedì 29 luglio 2010

Concluso l’iter burocratico per i progetti finanziati dal Cipe attraverso lo strumento dell’APQ. A giorni la sottoscrizione dell’accordo tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Sicilia

“L’iter burocratico per i progetti finanziati dal CIPE per la provincia di Ragusa attraverso lo strumento dell’APQ si è concluso, manca solo la sottoscrizione dell’accordo tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Sicilia e a tal proposito il Cipe ha proceduto, nella giornata di ieri, a sollecitare i soggetti interessati ad accelerare l’iter di sottoscrizione – dichiara l’onorevole Nino Minardo.
“Le opere da finanziare con fondi del Ministero dell’Economia sono state scelte di concerto con la Regione Sicilia attraverso lo strumento dell’APQ (Accordo di Programma Quadro) e successivamente valutate e approvate dal Cipe. Ringrazio l’onorevole Gianfranco Miccichè, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Cipe, per l’attenzione riservata a questo territorio. Si tratta di importanti progetti per la provincia di Ragusa; in particolare la realizzazione della rotatoria in Contrada Dente Crocicchia a Modica, che prevede un finanziamento di 3.400.000,00 euro, risulta un intervento assolutamente fondamentale non solo per lo sviluppo economico del nostro territorio, ma per la sicurezza dei numerosi automobilisti che percorrono quel tratto stradale, spesso teatro di drammatici incidenti. Si tratta di una promessa che avevo assunto per l’interesse della collettività e che ho portato a termine. A questo punto confido e rinnovo l’invito al sindaco Buscema affinché i fondi risparmiati e già stanziati attraverso un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti per l’opera in oggetto, vengano subito destinati al progetto per il raddoppio e la riqualificazione dell’ex SS 115 nel tratto del Polo Commerciale”.

lunedì 26 luglio 2010

Non c’è rischio alcuno per l’aeroporto di Comiso

Pur condividendo la giusta preoccupazione (visto quanto non si è fatto in passato per far si che l’aeroporto di Comiso divenisse una realtà concreta e reale per questo territorio), che si manifesta anche in forme di protesta eclatanti, posso ancora una volta rassicurare che il futuro dell’aeroporto di Comiso è scritto e garantito e che i passaggi burocratici e di legge che si dovevano compiere, si stanno compiendo nei tempi e nei modi giusti, cercando di recuperare i silenzi e lo stallo degli anni scorsi.
Come ho già avuto modo di comunicare in data 13 aprile, c’era da redigere un dossier che facesse la storia del tortuoso iter legato all’aeroporto di Comiso. Esso è già stato redatto ed è già all’attenzione dei ministeri competenti, a cominciare del Ministero dell’Economia che (compatibilmente con l’urgenza della Finanziaria) ne prenderà atto. Concluso questo passaggio si potrà convocare in tempi rapidi l’incontro per firmare il protocollo d’intesa Stato-Regione per il passaggio di competenze del sedime aeroportuale a cui seguirà l’emanazione di un decreto interministeriale a firma dei Ministri Tremonti e La Russa.
Mi sento di dire in tutta coscienza, che nessuno sta tergiversando né perdendo tempo. Funzionari e dirigenti del Ministero dell’Economia hanno adempiuto in modo eccellente al loro dovere una volta venuti in possesso di quella documentazione necessaria che in passato nessuno si era mai adoperato di redigere per farla avere a chi di competenza.

venerdì 23 luglio 2010

Il Cipe ha approvato la convenzione da porre a base di gara relativa all’itinerario Ragusa – Catania. Un ringraziamento particolare all’onorevole Gianfranco Miccichè

“Inserita all’ordine del giorno del Cipe, è stata approvata la convenzione tipo tra l’ANAS s.p.a. e i futuri realizzatori del collegamento autostradale Ragusa - Catania. Un passo avanti – dichiara l’onorevole Nino Minardo – verso la realizzazione di un’arteria fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio. Un ringraziamento particolare spetta all’onorevole Gianfranco Miccichè, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Cipe, che grazie alla sua determinazione ha permesso l’approvazione della convenzione per l’affidamento in concessione delle attività di progettazione e gestione del collegamento viario Ragusa – Catania; convenzione per la quale erano stai sollevati dubbi che rischiavano di far slittare di qualche mese l’approvazione dell’atto”.

mercoledì 14 luglio 2010

Buone notizie dal Ministero per i restauratori siciliani

Il Ministro ha risposto all’interrogazione parlamentare presentata dall’onorevole Nino Minardo, sollecitato dalle preoccupazioni di un gruppo di restauratori e dalla CISL della provincia di Ragusa.
“Il nostro governo ha recepito le difficoltà dei tanti lavoratori che si sono visti esclusi dalla partecipazione alla prova di idoneità prevista per l’acquisizione delle qualifiche di Restauratore dei Beni Culturali e di Collaboratore dei Beni Culturali – dichiara il deputato. Si tratta di tanti giovani, in particolare siciliani, che hanno acquisito la propria esperienza nel lavoro sul campo senza il riconoscimento di qualifiche contrattuali utili al conseguimento della qualifica di restauratore come previsto dal regolamento.

Il Ministero, oltre a prorogare il termine di presentazione delle domande al 30 settembre 2010, ha attuato una forte apertura interpretativa rispetto al testo della norma. Infatti, rispetto ad un’ipotesi iniziale, laddove è difficile reperire la documentazione in ordine all’attività svolta come prevede l’art. 182 del Codice, è stato introdotto un sistema di valutazione basato sulla dichiarazione e dimostrazione della posizione lavorativa che può consistere in un’autocertificazione o in una dichiarazione del datore di lavoro. Inoltre, per venire incontro alle esigenze dei più giovani alcune date ultime di riferimento per lo svolgimento dell’attività di restauro sono state spostate dall’anno 2001 a luglio 2009. Un passo avanti per armonizzare le situazioni eterogenee che si erano create tra il nord ed il sud. Il Ministero, inoltre, mi ha comunicato – conclude Minardo - la disponibilità ad attivare un tavolo di confronto con le associazioni di categoria degli artigiani al fine di individuare criteri e modalità operative che garantiscono un corretto svolgimento delle attività di attestazione da parte delle Soprintendenze”.

giovedì 8 luglio 2010

Via libera dalla Conferenza Unificata Stato Regione per i finanziamenti del CIPE per i comuni iblei

Oggi pomeriggio si è riunita la Conferenza Unificata Stato Regioni che ha esitato con parere favorevole l’erogazione dei finanziamenti del CIPE previsti a favore della provincia di Ragusa.
“Lo avevo anticipato qualche giorno fa – dichiara l’onorevole Nino Mianrdo - Oggi giunge la conferma che i finanziamenti per il completamento del parcheggio sotterraneo di Piazza del Popolo a Ragusa (per 1 milione e 250 mila euro), l’arredo urbano del centro storico di Acate Via Piave-Via Mameli e prolungamento di Via XX settembre (per 1.300.000 euro) e la Strada Carcanella a Monterosso Almo (per 1.200.000 euro) hanno ricevuto il via libera dalla Conferenza Unificata Stato Regione. Ora si attende la registrazione alla Corte dei Conti, dopodiché sarà possibile emettere i decreti. Nei prossimi giorni – continua il deputato - avremo notizie dei restanti 8.516.000 mila euro che il Cipe ha previsto per altri interventi pubblici di grande valenza per il nostro territorio che saranno finanziati sempre con fondi Cipe tramite lo strumento della’APQ (Accordo di Programma Quadro) con la Regione Sicilia. L’iter come previsto sta proseguendo e la mia attenzione non verrà meno fino alla sua conclusione”.

Io voglio volare su Comiso!

Il fatto di rendere edotto un territorio di ogni passaggio (compresi quelli negativi e sicuramente non felici) legato allo sviluppo di un iter così complesso, così difficile, colpevolmente trascurato in passato, come quello che conduce all’apertura dell’aeroporto di Comiso, non significa certificare una classe politica incapace, di scarsa rappresentanza nei posti dove si decidono le cose o, ancor peggio, tacciabile di fallimento. Significa semplicemente attingere a pieni mani all’onestà intellettuale di noi rappresentanti del territorio, espressioni istituzionali e parlamentari e significa soprattutto essere chiari sempre, nel bene e nel male. Ecco perché ho deciso di dire sempre la verità su come stanno le cose nei passaggi burocratici legati all’aeroporto di Comiso ed alcune esternazioni di queste ore (devo dire più di opinionisti che di rappresentanti politici, istituzionali ed ancor meno di cittadini e dell’opinione pubblica in genere), sin troppo ed ingiustificatamente acri nei confronti della mia azione parlamentare per l’ottenimento di quel grande risultato per il nostro territorio e per la nostra provincia che sarà l’apertura dello scalo comisano, mi fanno pensare e significano l’incapacità di costoro a comprendere che la nuova generazione della politica, per cambiare davvero le cose, deve chiudere con la vecchia solfa di promettere e non mantenere o, ancor peggio, di parlare a vanvera dicendo solo che più conviene e tacere su ciò che non conviene.

Le tante e mail che ho ricevuto da gente che mostra fiducia nel mio lavoro, rappresentano uno sprone a proseguirlo senza soluzione di continuità. Penso che sia importante che la società civile intervenga in prima persona, dialoghi con il parlamentare attraverso sollecitazioni, suggerimenti e riflessioni. Tante me ne sono state scritte e dimostrano che c’è voglia di “partecipare” ad un momento così importante.

mercoledì 7 luglio 2010

Il Deputato Nino Minardo augura buon lavoro al neo presidente Pippo Cascone

«Auguri di buon lavoro al neo presidente della Camera di Commercio di Ragusa Pippo Cascone – dichiara il deputato Nino Minardo - Sono certo che la sua consolidata esperienza a favore del mondo economico gli consentirà di portare avanti con competenza, efficacia e determinazione un compito di grande rilievo per la nostra provincia. Già presidente della CNA e impegnato da tempo ai problemi del mondo imprenditoriale, subentra al compianto Pippo Tumino che ha raggiunto grandi risultati per lo sviluppo del territorio e del sistema imprese».

Aeroporto di Comiso. Superati i dubbi per la firma del protocollo. Tutti d’accordo sul percorso da seguire

Si è tenuto questo pomeriggio l’incontro tecnico tra i Ministeri dell’Economia, della Difesa, delle Infrastrutture e l’ENAC per discutere i dubbi di ordine burocratico che hanno bloccato l’iter per il passaggio di competenza sul sedime aeroportuale di Comiso dallo Stato alla Regione. L’incontro ha centrato l’obiettivo di cancellare ogni tipo di remora e di porre le basi definitive verso la firma del protocollo. Adesso tecnici e funzionari dei Ministeri competenti redigeranno un parere che precederà l’atto di firma vero e proprio del protocollo.

“È una notizia importante, che mi conforta nella convinzione che siamo finalmente alla svolta tanto attesa; ed è ancora più importante che sia stata certificato in sede di riunione odierna, che ogni passaggio sinora compiuto è stato quello giusto e che, dunque, nulla osta al passaggio di competenze sul sedime aeroportuale” – dichiara il deputato.“Tutti gli attori coinvolti si sono accordati sul percorso da seguire. Adesso sarà sottoposto ai Ministri interessati un parere per sottoscrivere quanto il tavolo tecnico ha stabilito, a quel punto si potrà procedere alla firma del protocollo. Da parte mia non posso far altro che confermare la mia assoluta attenzione su ognuno dei passaggi che ci saranno da qui in avanti, così come ho fatto in questi mesi, nella convinzione che solo con la dovizia che un atto così importante merita, si può arrivare alla meta agognata. Ma dopo il vertice di oggi, i suoi esiti e la condivisione piena tra gli attori presenti che ha cancellato ogni residuale dubbio burocratico, ritengo che siamo vicini al risultato voluto” – conclude l’onorevole Nino Minardo.

martedì 6 luglio 2010

Aeroporto di Comiso, nessun allarmismo. Giovedì prossimo incontro ministeriale per risolvere i nodi burocratici. A breve la firma del protocollo

Sbloccato l’iter per la realizzazione dello scalo comisano, nonostante i continui rinvii per la firma del protocollo per il passaggio di competenze del sedime aeroportuale dallo Stato alla Regione.
“Nessun allarmismo per l’aeroporto di Comiso – dichiara l’onorevole Nino Minardo – E questo perché proprio ieri il dr. Italo Volpe, capo ufficio legislativo del Ministero dell’Economia, mi ha comunicato che giovedì prossimo 8 luglio, Ministero dell’Economia, Ministero della Difesa ed ENAC si incontreranno per discutere e risolvere i dubbi di ordine burocratico emersi. Ho chiesto il massimo impegno perché si possano sciogliere tutti i dubbi in quella sede ed arrivare presto all’individuazione di una data utile per la firma del protocollo che formalizzerà il passaggio del sedime aeroportuale dallo Stato alla Regione. Condivido ed ho fatto mia da tempo la preoccupazione di tantissimi che in queste ore mi scrivono chiedendomi un impegno costante su quanto sta succedendo. Cosa che sto facendo ogni giorno, senza soluzione di continuità. E condivido anche la preoccupazione degli esponenti politici allarmati da questi continui rinvii. Non vi è dubbio – conclude il Deputato - che anche io sono contrariato per la dilatazione dei tempi dovuta all’Agenzia del Demanio e per il fatto che essa abbia sollevato perplessità solo nello stesso giorno stabilito per la firma; ma al di là del tempo che purtroppo si è perso, garantisco che la situazione è rientrata nei giusti binari. Sono sicuro che la provincia di Ragusa avrà il suo aeroporto ed il mio impegno non verrà mai meno fino alla conclusione dell’iter”.

venerdì 2 luglio 2010

Aeroporto di Comiso. Il Ministro Tremonti assicura una rapida soluzione

L’impasse che ha bloccato la firma per il passaggio di competenze del sedime aeroportuale dallo Stato alla Regione non è un problema politico quanto piuttosto burocratico e mi sento di escludere anche che ci sia un nesso con la coincidente Finanziaria, pur apprezzando la buona fede del pensiero.
Non è mancata da parte mia in queste ore, un’interlocuzione anche sostenuta nei toni con funzionari e dirigenti del Ministero dell’Economia a proposito del blocco di un passaggio fondamentale per lo scalo aeroportuale di Comiso qual è, appunto, la firma per il passaggio di competenze del suo sedime ed ho appena ricevuto informazione che c’è luce visibile in fondo al tunnel dell’incertezza.
E questo grazie anche agli esiti del colloquio che stamattina l’assessore regionale alle Finanze Michele Cimino ha avuto direttamente con il ministro Giulio Tremonti, cui ha evidenziato la situazione contingente legata all’aeroporto di Comiso, gli ingiustificati rinvii e ritardi per la firma, la fondamentale importanza che questa struttura rappresenta per la provincia di Ragusa e per l’intera Regione e come un atteggiamento sin troppo dilatorio di chi, all’interno del ministero, mal comprende l’importanza della cosa, abbia provocato uno stop all’iter che sta risultando davvero dannoso.
Non voglio pensare ad atteggiamenti volutamente ostativi quanto piuttosto alla mancata percezione di cosa rappresenterà, una volta aperto, l’aeroporto di Comiso per un territorio così florido come il nostro e per questo quanto detto stamattina dall’assessore Cimino al ministro Tremonti ha significato lo sblocco della fase di stallo.