giovedì 23 dicembre 2010
mercoledì 22 dicembre 2010
giovedì 16 dicembre 2010
Il Governo Nazionale mantiene gli impegni. Il decreto interministeriale è firmato. L’apertura dello scalo di Comiso è più vicina. Non è il momento dei personalismi, ma di condividere il percorso verso l’obiettivo
La firma sul decreto di competenza del Ministero dell’Economia apposta
ieri pomeriggio dal Ministro Giulio Tremonti, esaurisce le competenze
del Governo Nazionale nel percorso che porta all’apertura dell’aeroporto
di Comiso nell’estate del prossimo anno e dimostra, semmai ce ne fosse
ancora di bisogno (ma a sentire qualcuno, evidentemente ce ne è ancora
di bisogno…), la grande attenzione che il Governo di Roma ha per il Sud,
la Sicilia e, nello specifico, la provincia di Ragusa. È questo l’atto
finale assolto nei tempi e nei modi annunciati e senza ritardi, che
dimostra come il Governo non abbia mai avuto remora alcuna ad assolvere
ad ogni cosa di sua competenza e ad ogni suo dovere, per raggiungere
quello che è un grande obiettivo di un intero territorio e della sua
gente: l’apertura dell’aeroporto di Comiso.
Sono i fatti le uniche cose che contano. Non certo gli sproloqui. Ed i fatti dicono che gli impegni sono stati rispettati, al di là delle facili strumentalizzazioni argomentate da qualcuno. Adesso però, come classe dirigente della provincia di Ragusa, dobbiamo innanzitutto evitare sul nascere l’idea della polemica ed occuparci piuttosto, di accelerare il passo verso l’obiettivo finale: l’apertura dello scalo la prossima estate. La pietra militare posta nel luglio del 2009 con il mio emendamento sostenuto e firmato da una vasta parte della deputazione siciliana di ogni schieramento e che ha posto all’attenzione del Governo la centralità della questione aeroporto di Comiso (prevedendone anche l’impegno economico, ovvero i finanziamenti che serviranno ad avviare l’infrastruttura nella sua prima fase operativa) e le firme sui decreti di competenza dei ministeri dell’Economia, della Difesa e dei Trasporti che confermano come lo scalo sia di interesse nazionale, sono gli elementi cardine su cui deve poggiarsi adesso ogni azione di chi ha creduto sin dall’inizio all’idea che Comiso e la provincia di Ragusa potessero avere davvero l’aeroporto.
Sono i fatti le uniche cose che contano. Non certo gli sproloqui. Ed i fatti dicono che gli impegni sono stati rispettati, al di là delle facili strumentalizzazioni argomentate da qualcuno. Adesso però, come classe dirigente della provincia di Ragusa, dobbiamo innanzitutto evitare sul nascere l’idea della polemica ed occuparci piuttosto, di accelerare il passo verso l’obiettivo finale: l’apertura dello scalo la prossima estate. La pietra militare posta nel luglio del 2009 con il mio emendamento sostenuto e firmato da una vasta parte della deputazione siciliana di ogni schieramento e che ha posto all’attenzione del Governo la centralità della questione aeroporto di Comiso (prevedendone anche l’impegno economico, ovvero i finanziamenti che serviranno ad avviare l’infrastruttura nella sua prima fase operativa) e le firme sui decreti di competenza dei ministeri dell’Economia, della Difesa e dei Trasporti che confermano come lo scalo sia di interesse nazionale, sono gli elementi cardine su cui deve poggiarsi adesso ogni azione di chi ha creduto sin dall’inizio all’idea che Comiso e la provincia di Ragusa potessero avere davvero l’aeroporto.
martedì 14 dicembre 2010
Soddisfatto per la firma del Ministro Matteoli. L’apertura dell’aeroporto di Comiso è sempre più vicina
Sono particolarmente soddisfatto dell’avvenuta firma in sede di
Ministero dei Trasporti, di un altro step che conduce verso l’apertura
dell’aeroporto di Comiso.
La firma del Ministro Altiero Matteoli dimostra da un lato che avevo ragione quando dicevo che l’iter stava proseguendo nei modi e nei tempi corretti e previsti e dall’altro che l’attenzione di questo Governo sull’aeroporto di Comiso non è neppure per un momento venuta meno, nonostante l’attuale situazione politica a livello nazionale.
Sottolineo anche la decisione dell’onorevole Pippo Digiacomo di recedere dal suo proposito di protestare incatenandosi ai cancelli del Ministero; un metodo d’azione che continuo a non condividere ma che, ed è giusto dirlo, dimostra l’impegno del parlamentare comisano ed il modo in cui si sta spendendo perché si possa raggiungere, tutti insieme come lui stesso ha di recente sottolineato, lo straordinario risultato per la città di Comiso e per l’intera provincia, che è l’apertura dell’aeroporto.
Da parte mia confermo assolutamente il mio impegno a seguire l’iter verso l’apertura dello scalo, ad incalzare quanti di competenza ad apporre le ultime firme sui decreti ed a continuare nel mio impegno parlamentare verso il risultato finale, consapevole che oggi c’è bisogno di fatti veri e reali, come quelli messi in atto dal Ministro Matteoli e sottolineati anche dall’onorevole Digiacomo e non di annunci di incontri e di proclami campati in aria e poggiati sul nulla.
La firma del Ministro Altiero Matteoli dimostra da un lato che avevo ragione quando dicevo che l’iter stava proseguendo nei modi e nei tempi corretti e previsti e dall’altro che l’attenzione di questo Governo sull’aeroporto di Comiso non è neppure per un momento venuta meno, nonostante l’attuale situazione politica a livello nazionale.
Sottolineo anche la decisione dell’onorevole Pippo Digiacomo di recedere dal suo proposito di protestare incatenandosi ai cancelli del Ministero; un metodo d’azione che continuo a non condividere ma che, ed è giusto dirlo, dimostra l’impegno del parlamentare comisano ed il modo in cui si sta spendendo perché si possa raggiungere, tutti insieme come lui stesso ha di recente sottolineato, lo straordinario risultato per la città di Comiso e per l’intera provincia, che è l’apertura dell’aeroporto.
Da parte mia confermo assolutamente il mio impegno a seguire l’iter verso l’apertura dello scalo, ad incalzare quanti di competenza ad apporre le ultime firme sui decreti ed a continuare nel mio impegno parlamentare verso il risultato finale, consapevole che oggi c’è bisogno di fatti veri e reali, come quelli messi in atto dal Ministro Matteoli e sottolineati anche dall’onorevole Digiacomo e non di annunci di incontri e di proclami campati in aria e poggiati sul nulla.
lunedì 13 dicembre 2010
domenica 12 dicembre 2010
Gazebo del Pdl per dire sì al GOVERNO del FARE
Vedere già di buon mattino tanta gente avere voglia di firmare nei due
gazebo a Scicli e Ragusa che il Popolo della Libertà ha voluto in questa
provincia, a soli due giorni dal 14 dicembre quando, ne sono certo, il
Parlamento darà ancora forza al “Governo del fare”, quello di Silvio
Berlusconi, mi riempie d’orgoglio come dirigente provinciale e uomo
delle istituzioni che appartiene a questo grande partito. In questi
giorni, ogni dirigente, ogni simpatizzante, ogni espressione
istituzionale, ogni donna o uomo che si sente parte attiva del Popolo
della Libertà, ogni Italiano che ha a cuore le sorti del Paese e sa
quanto abbiamo fatto in due anni e mezzo di Governo, ha in testa
un’unica priorità: quella di mettere la firma in calce ad un documento
che è simbolo e segno concreto del sostegno all’azione politica e
governativa del nostro Premier.
La gente che sta firmando nei due gazebo di Scicli e Ragusa, sono la realizzazione vera di quella “democrazia partecipata” e di quel “coinvolgimento della base” che hanno ragion d’essere nella mia azione politica e che ho sempre propugnato. I gazebo di oggi sono la chiamata a raccolta che arriva ad ognuno di noi direttamente dal nostro Presidente per dare forza alla sua azione che continuerà, ne sono certo, anche dopo il voto d’aula del 14 dicembre, perché nessun ostacolo, nessuna scelta basata solo sull’antagonismo personale può essere un freno ad un lavoro importante e utile per il Paese che questo Governo e il suo capo Silvio Berlusconi sta portando avanti.
La gente che sta firmando nei due gazebo di Scicli e Ragusa, sono la realizzazione vera di quella “democrazia partecipata” e di quel “coinvolgimento della base” che hanno ragion d’essere nella mia azione politica e che ho sempre propugnato. I gazebo di oggi sono la chiamata a raccolta che arriva ad ognuno di noi direttamente dal nostro Presidente per dare forza alla sua azione che continuerà, ne sono certo, anche dopo il voto d’aula del 14 dicembre, perché nessun ostacolo, nessuna scelta basata solo sull’antagonismo personale può essere un freno ad un lavoro importante e utile per il Paese che questo Governo e il suo capo Silvio Berlusconi sta portando avanti.
giovedì 9 dicembre 2010
Domenica 12 dicembre saremo in due piazze iblee per dire SI a Silvio BERLUSCONI ed al suo GOVERNO del FARE
Questo fine settimana, quegli Italiani che abbiamo voluto essere
governati da questa maggioranza e che crediamo che fare sia meglio che
parlare, siamo chiamati a rinnovare la fiducia al nostro Governo. Alla
vigilia dell’importante voto in Parlamento del 14 dicembre, organizziamo
una grande mobilitazione nazionale, da Nord a Sud, a favore della
prosecuzione dell'esecutivo guidato da Silvio Berlusconi. In provincia
di Ragusa, saranno allestiti i gazebo per confermare il grande consenso
ottenuto dal nostro partito alle Politiche del 2008, sia a Ragusa in
Piazza Libertà che a Scicli in Piazza Municipio. Una raccolta di firme a
sostegno dell'azione di governo per non tradire il mandato degli
elettori.
Vi do appuntamento nelle piazze di Scicli e Ragusa per dire SI ad un Governo che in questi due anni e mezzo di legislatura ha raggiunto importanti risultati, che non si è fermato di fronte alle difficoltà e che ha lavorato nell’interesse del nostro Paese, che non si è perso fra gossip di bassa lega e tradimenti, che ha agito sempre e solo nell’esclusivo interesse degli Italiani, che è stato coerente con le responsabilità che il mandato elettorale c’ha imposto, che lavora ogni giorno, parlando poco e facendo tantissimo.
Vi do appuntamento nelle piazze di Scicli e Ragusa per dire SI ad un Governo che in questi due anni e mezzo di legislatura ha raggiunto importanti risultati, che non si è fermato di fronte alle difficoltà e che ha lavorato nell’interesse del nostro Paese, che non si è perso fra gossip di bassa lega e tradimenti, che ha agito sempre e solo nell’esclusivo interesse degli Italiani, che è stato coerente con le responsabilità che il mandato elettorale c’ha imposto, che lavora ogni giorno, parlando poco e facendo tantissimo.
lunedì 6 dicembre 2010
Incontro a Comiso del PdL
Ho incontrato stamattina i consiglieri comunali del PdL Romano e Campo
ed i nostri ex assessori del comune di Comiso, con l’unico obiettivo di
discutere come un grande partito come il nostro, la cui unica
prerogativa è quella del coinvolgimento e della partecipazione, non può
essere leso nella sua unità e nella sua rappresentanza da errori
commessi da altri.
Nel corso dell’incontro ho condiviso le remore espresse in questi giorni alla luce di quanto va accadendo. Con Giancarlo Cugnata, poi, ho affrontato le delicate questioni che lo hanno portato, insieme ad un folto gruppo di suoi sostenitori e nostri iscritti, ad autosospendersi dal partito, come gesto di richiamo verso i doveri che noi dirigenti del PdL dobbiamo assolvere. L’ho invitato a rivedere questa sua posizione e ne ho condiviso le riflessioni, chiedendogli però, di esternarle e di discuterne dentro il partito e non dall’esterno. E questo perché figure come la sua sono importanti, portano idee e contribuiti alla crescita del PdL.
Presenti all’incontro anche il presidente del consiglio provinciale Occhipinti, il vice presidente della provincia Carpentieri e alcuni iscritti al PdL.
Faccio mio anche l'appello che alcuni giorni fa importanti esponenti del nostro partito hanno fatto in merito alla verifica alla provincia e ad un maggiore coinvolgimento dei quadri dirigenti del partito. Ritengo che gli incontri di stamattina non solo saranno in futuro forieri di ottime cose per il PdL ibleo, ma sono già adesso portatori di elementi interessanti di riflessione che, come coordinatore provinciale del PdL, faccio miei a partire da subito.
Nel corso dell’incontro ho condiviso le remore espresse in questi giorni alla luce di quanto va accadendo. Con Giancarlo Cugnata, poi, ho affrontato le delicate questioni che lo hanno portato, insieme ad un folto gruppo di suoi sostenitori e nostri iscritti, ad autosospendersi dal partito, come gesto di richiamo verso i doveri che noi dirigenti del PdL dobbiamo assolvere. L’ho invitato a rivedere questa sua posizione e ne ho condiviso le riflessioni, chiedendogli però, di esternarle e di discuterne dentro il partito e non dall’esterno. E questo perché figure come la sua sono importanti, portano idee e contribuiti alla crescita del PdL.
Presenti all’incontro anche il presidente del consiglio provinciale Occhipinti, il vice presidente della provincia Carpentieri e alcuni iscritti al PdL.
Faccio mio anche l'appello che alcuni giorni fa importanti esponenti del nostro partito hanno fatto in merito alla verifica alla provincia e ad un maggiore coinvolgimento dei quadri dirigenti del partito. Ritengo che gli incontri di stamattina non solo saranno in futuro forieri di ottime cose per il PdL ibleo, ma sono già adesso portatori di elementi interessanti di riflessione che, come coordinatore provinciale del PdL, faccio miei a partire da subito.
sabato 4 dicembre 2010
Cominciamo a pensare ad un’alternativa a questo Sindaco
Come coordinatore provinciale del Popolo della Liberta e sapendo di
rappresentare anche il pensiero dell’altro coordinatore provinciale,
alla luce di ciò che è accaduto ieri a Comiso, affermo ufficialmente che
il Popolo della Libertà non può più sostenere il sindaco Giuseppe Alfano.
Invito, quindi, gli esponenti del nostro partito che sono stati
chiamati a far parte di questa giunta, a non accettare l’invito o se ne
resteranno componenti, lo faranno a titolo esclusivamente personale e
non in rappresentanza del PdL!
Non è giustificabile che nella fase di rivisitazione dell’organigramma dell’amministrazione, il sindaco Alfano abbia agito ignorando ogni principio del dialogo politico fra alleati, umiliando uomini importanti e capaci del PdL, imponendo veti personali che non avevano ragion d’essere e che peraltro sono frutto di suoi tanto repentini quanto ingiustificati cambi di idee. Abbiamo accettato la richiesta del sindaco di dare adito ad una giunta tecnica, andando a sacrificare chi, nella sua squadra assessoriale, aveva lavorato bene e peraltro era diventato assessore dopo aver ottenuto il consenso delle urne come consigliere comunale. Visti i nomi della sua nuova giunta, persone stimabili e professionalmente valide, è però spontaneo chiedersi come essa si possa definire “tecnica”, visto che è comunque formata da espressioni indicate dalla politica. E, a dimostrazione di ciò, l’UdC ha annunciato oggi che i suoi due assessori non si presenteranno nelle riunioni del nuovo organismo scelto da Alfano!
Non è giustificabile che nella fase di rivisitazione dell’organigramma dell’amministrazione, il sindaco Alfano abbia agito ignorando ogni principio del dialogo politico fra alleati, umiliando uomini importanti e capaci del PdL, imponendo veti personali che non avevano ragion d’essere e che peraltro sono frutto di suoi tanto repentini quanto ingiustificati cambi di idee. Abbiamo accettato la richiesta del sindaco di dare adito ad una giunta tecnica, andando a sacrificare chi, nella sua squadra assessoriale, aveva lavorato bene e peraltro era diventato assessore dopo aver ottenuto il consenso delle urne come consigliere comunale. Visti i nomi della sua nuova giunta, persone stimabili e professionalmente valide, è però spontaneo chiedersi come essa si possa definire “tecnica”, visto che è comunque formata da espressioni indicate dalla politica. E, a dimostrazione di ciò, l’UdC ha annunciato oggi che i suoi due assessori non si presenteranno nelle riunioni del nuovo organismo scelto da Alfano!
giovedì 2 dicembre 2010
Ogni protesta è legittima; ma nessuna protesta può legittimare la violenza
Ogni protesta è legittima; ma nessuna protesta può legittimare la violenza.
Momenti di tensione, scontri, lanci di pietre e bottiglie, blitz nelle
istituzioni, linee ferroviarie bloccate, traffico mandato in tilt,
nuocciono, prima d’ogni cosa al paese e ai cittadini, soprattutto a chi
lavora per rendere l’Italia migliore. Quello che è successo in molte
città italiane sono solo atti violenti che non possono avere alcuna
legittimazione. I ragazzi scendono in piazza perché è giusto esprimere
le proprie idee, condivisibili o meno. Ma mi chiedo: si ha la
consapevolezza di quello che si fa o si protesta solo perché si è
“vittima” di un messaggio strumentalizzato?
La protesta deve essere spontanea e consapevole; mai spinta e pilotata. Spero che non siano molti quelli che protestano senza sapere il perché. Se la riforma della scuola e dell’Università è stata fatta, non è perché è calata dall’alto ma perché c’è un sostanziale consenso sulla stessa sia dentro che fuori il mondo della scuola! 400 firme di docenti lo dimostrano. A parte chi strumentalizza ogni cosa, sale sui tetti insieme a chi protesta e all’ultimo gradino, scivola pure (che sia una sorta di cartina tornasole del suo partito???), rispetto chi ha deciso di scendere in piazza per dire con forza le proprie ragioni. Non rispetto chi ha strumentalizzato ed aborro la violenza!
Invito però i giovani a guardare oltre, a capire meglio, ad esempio, se l’urlo di protesta dell’Università è di chi la vive o di chi l’ha usata sinora per baronati, nepotismo e propri interessi. L’invito che faccio (ho 32 anni e penso di parlare praticamente la stessa lingua dei giovani del nostro Paese), è di non fermarsi alle strumentalizzazioni, perché i ragazzi di questo Paese, i giovani sono nel vivo dell’azione del Governo.
La protesta deve essere spontanea e consapevole; mai spinta e pilotata. Spero che non siano molti quelli che protestano senza sapere il perché. Se la riforma della scuola e dell’Università è stata fatta, non è perché è calata dall’alto ma perché c’è un sostanziale consenso sulla stessa sia dentro che fuori il mondo della scuola! 400 firme di docenti lo dimostrano. A parte chi strumentalizza ogni cosa, sale sui tetti insieme a chi protesta e all’ultimo gradino, scivola pure (che sia una sorta di cartina tornasole del suo partito???), rispetto chi ha deciso di scendere in piazza per dire con forza le proprie ragioni. Non rispetto chi ha strumentalizzato ed aborro la violenza!
Invito però i giovani a guardare oltre, a capire meglio, ad esempio, se l’urlo di protesta dell’Università è di chi la vive o di chi l’ha usata sinora per baronati, nepotismo e propri interessi. L’invito che faccio (ho 32 anni e penso di parlare praticamente la stessa lingua dei giovani del nostro Paese), è di non fermarsi alle strumentalizzazioni, perché i ragazzi di questo Paese, i giovani sono nel vivo dell’azione del Governo.
venerdì 26 novembre 2010
La Provincia iblea: una terra che merita e la sua gente merita solo verità
In questi giorni si è fatto un gran parlare (ma soprattutto
sproloquiare…), di ciò che il Governo di Roma ha fatto e fa per la
provincia di Ragusa e dell’impegno delle rappresentanze parlamentari
nazionali. E in questo vociare, si è mistificata troppo spesso la
realtà. La provincia iblea è un territorio importante per noi che lo
rappresentiamo a Roma. Una Terra, che merita tanta serietà e merita
racconti di verità e non menzogne a gettone. Una provincia verso la
quale mi spendo volentieri come istituzione che la rappresenta, non solo
perché ci sono nato e ci vivo ma anche e soprattutto perché è popolata
da Gente per bene ed alle cui sollecitazione, con piacere do risposte. Perché è solo ad Essa che rispondo nella mia azione parlamentare.
I finanziamenti per interventi manutentivi in tre istituti scolastici,
ad esempio, sono solo le ultime cose fatte di una serie importante da
quando sono deputato nazionale che elenco qui di seguito non certamente
per vanagloria, quanto piuttosto per puntualizzare cosa il Governo Berlusconi ha fatto, fa e farà per la provincia di Ragusa.
Il 29/07/2010, il CIPE finanzia 8.516.000,00 euro per la provincia di Ragusa. 3.400.000,00 euro sono destinati alla realizzazione della rotatoria in Contrada Dente Crocicchia a Modica, 1.300.000 euro per l’arredo urbano del centro storico di Acate Via Piave-Via Mameli e prolungamento via XX settembre; 1.200.000 euro Strada Carcanella a Monterosso Almo; 1.200.000,00 euro per il completamento del parcheggio di Piazza del Popolo a Ragusa; 596.000,00 euro per la realizzazione del parcheggio di Via Grado e per i lavori di manutenzione straordinaria per il collegamento di Via Duca D’Aosta con via F. M. Penna a Scicli; 570.000,00 euro per la realizzazione del parcheggio nell’area sottostante la villa comunale a Chiaramonte Gulfi e 200.000,00 per i lavori di manutenzione straordinaria delle strade comunali ‘Liequa’ e ‘Donna Marina Gazzena’ a Giarratana. Il 22/01/10 il Cipe ha finanziato il progetto per la Ragusa-Catania; dopo decenni di proclami e falsi allarmi, sono stati stanziati tutti i fondi pubblici necessari alla realizzazione di un'opera che verra' fatta con lo strumento del P.f. e che avrà un costo totale di circa 820.000.000,00 di euro.
Il 29/07/2010, il CIPE finanzia 8.516.000,00 euro per la provincia di Ragusa. 3.400.000,00 euro sono destinati alla realizzazione della rotatoria in Contrada Dente Crocicchia a Modica, 1.300.000 euro per l’arredo urbano del centro storico di Acate Via Piave-Via Mameli e prolungamento via XX settembre; 1.200.000 euro Strada Carcanella a Monterosso Almo; 1.200.000,00 euro per il completamento del parcheggio di Piazza del Popolo a Ragusa; 596.000,00 euro per la realizzazione del parcheggio di Via Grado e per i lavori di manutenzione straordinaria per il collegamento di Via Duca D’Aosta con via F. M. Penna a Scicli; 570.000,00 euro per la realizzazione del parcheggio nell’area sottostante la villa comunale a Chiaramonte Gulfi e 200.000,00 per i lavori di manutenzione straordinaria delle strade comunali ‘Liequa’ e ‘Donna Marina Gazzena’ a Giarratana. Il 22/01/10 il Cipe ha finanziato il progetto per la Ragusa-Catania; dopo decenni di proclami e falsi allarmi, sono stati stanziati tutti i fondi pubblici necessari alla realizzazione di un'opera che verra' fatta con lo strumento del P.f. e che avrà un costo totale di circa 820.000.000,00 di euro.
La Provincia iblea: una terra che merita e la sua gente merita solo verità
In questi giorni si è fatto un gran parlare (ma soprattutto
sproloquiare…), di ciò che il Governo di Roma ha fatto e fa per la
provincia di Ragusa e dell’impegno delle rappresentanze parlamentari
nazionali. E in questo vociare, si è mistificata troppo spesso la
realtà. La provincia iblea è un territorio importante per noi che lo
rappresentiamo a Roma. Una Terra, che merita tanta serietà e merita
racconti di verità e non menzogne a gettone. Una provincia verso la
quale mi spendo volentieri come istituzione che la rappresenta, non solo
perché ci sono nato e ci vivo ma anche e soprattutto perché è popolata
da Gente per bene ed alle cui sollecitazione, con piacere dorisposte. Perché è solo ad Essa che rispondo nella mia azione parlamentare.
I finanziamenti per interventi manutentivi in tre istituti scolastici,
ad esempio, sono solo le ultime cose fatte di una serie importante da
quando sono deputato nazionale che elenco qui di seguito non certamente
per vanagloria, quanto piuttosto per puntualizzare cosa il Governo Berlusconi ha fatto, fa e farà per la provincia di Ragusa.
Il 29/07/2010, il CIPE finanzia 8.516.000,00 euro per la provincia di Ragusa. 3.400.000,00 euro sono destinati alla realizzazione della rotatoria in Contrada Dente Crocicchia a Modica, 1.300.000 euro per l’arredo urbano del centro storico di Acate Via Piave-Via Mameli e prolungamento via XX settembre; 1.200.000 euro Strada Carcanella a Monterosso Almo; 1.200.000,00 euro per il completamento del parcheggio di Piazza del Popolo a Ragusa; 596.000,00 euro per la realizzazione del parcheggio di Via Grado e per i lavori di manutenzione straordinaria per il collegamento di Via Duca D’Aosta con via F. M. Penna a Scicli; 570.000,00 euro per la realizzazione del parcheggio nell’area sottostante la villa comunale a Chiaramonte Gulfi e 200.000,00 per i lavori di manutenzione straordinaria delle strade comunali ‘Liequa’ e ‘Donna Marina Gazzena’ a Giarratana.
Il 29/07/2010, il CIPE finanzia 8.516.000,00 euro per la provincia di Ragusa. 3.400.000,00 euro sono destinati alla realizzazione della rotatoria in Contrada Dente Crocicchia a Modica, 1.300.000 euro per l’arredo urbano del centro storico di Acate Via Piave-Via Mameli e prolungamento via XX settembre; 1.200.000 euro Strada Carcanella a Monterosso Almo; 1.200.000,00 euro per il completamento del parcheggio di Piazza del Popolo a Ragusa; 596.000,00 euro per la realizzazione del parcheggio di Via Grado e per i lavori di manutenzione straordinaria per il collegamento di Via Duca D’Aosta con via F. M. Penna a Scicli; 570.000,00 euro per la realizzazione del parcheggio nell’area sottostante la villa comunale a Chiaramonte Gulfi e 200.000,00 per i lavori di manutenzione straordinaria delle strade comunali ‘Liequa’ e ‘Donna Marina Gazzena’ a Giarratana.
giovedì 25 novembre 2010
Dalla Commissione Bilancio arrivano 250.000,00 euro per tre istituti scolastici della Provincia di Ragusa
Su proposta dell’On. Nino Minardo la Commissione Bilancio della Camera
nella seduta di ieri ha approvato il finanziamento di 100.000 euro in
favore all’Istituto d’istruzione superiore “Tommaso Campailla” Liceo
Classico di Modica, 100.000,00 euro all’Istituto Comprensivo “Giovanni
Pascoli”, sede di San Giacomo, e 50.000,00 euro all’Istituto Comprensivo
“Leonardo da Vinci” di Ipsica per interventi di manutenzione
straordinaria.
“Si tratta di finanziamenti varati dalla Commissione Bilancio della Camera e che interessano tre istituti scolastici importanti della Provincia di Ragusa - dichiara Nino Minardo - Questi fondi consentiranno un miglioramento delle strutture garantendo degli edifici più sicuri agli studenti e alle famiglie. Di fronte al crescente allarme sulla sicurezza delle scuole, sono veramente soddisfatto di questo risultato raggiunto. Per ciò che concerne il liceo Classico di Modica, nei giorni scorsi ho appreso della richiesta di intervento per la sua manutenzione fatta da due consiglieri comunali di maggioranza (uno dei quali del partito che governa la Regione), e questa richiesta ha trovato puntuale risposta nel Governo Nazionale con il provvedimento assunto ieri in commissione. Continuiamo a preferire la nostra politica del fare rispetto a quella d’altri fatta solo di proclami e di false parole”.
“Si tratta di finanziamenti varati dalla Commissione Bilancio della Camera e che interessano tre istituti scolastici importanti della Provincia di Ragusa - dichiara Nino Minardo - Questi fondi consentiranno un miglioramento delle strutture garantendo degli edifici più sicuri agli studenti e alle famiglie. Di fronte al crescente allarme sulla sicurezza delle scuole, sono veramente soddisfatto di questo risultato raggiunto. Per ciò che concerne il liceo Classico di Modica, nei giorni scorsi ho appreso della richiesta di intervento per la sua manutenzione fatta da due consiglieri comunali di maggioranza (uno dei quali del partito che governa la Regione), e questa richiesta ha trovato puntuale risposta nel Governo Nazionale con il provvedimento assunto ieri in commissione. Continuiamo a preferire la nostra politica del fare rispetto a quella d’altri fatta solo di proclami e di false parole”.
mercoledì 24 novembre 2010
Concesso finanziamento di 5.000.000,00 di euro per l’ampliamento del cimitero di Scicli
Mi è stato comunicato questa mattina dalla Cassa Depositi e Prestiti che
si è conclusa la fase istruttoria del finanziamento di 5 milioni di
euro che il Comune di Scicli ha richiesto per l’ampliamento del cimitero
esistente.
Il sindaco di Scicli Giovanni Venticinque e l’assessore ai lavori pubblici Enzo Giannone mi avevano comunicato la necessità di questo finanziamento per ultimare i lavori nei tempi previsti, vale a dire entro l’anno 2011. Mi sono immediatamente attivato e grazie al mio intervento la Cassa Depositi e Prestiti ha esitato celermente la pratica. Con questo finanziamento l’impresa potrà regolarmente continuare i lavori e finalmente si supererà il problema generato da una situazione di carenza di posti che non riescono a soddisfare le esigenze della cittadinanza.
Da parte mia non posso che ribadire ogni sostegno possibile nelle sedi opportune e per quanto di mia competenza istituzionale affinché tutto proceda regolarmente.
Il sindaco di Scicli Giovanni Venticinque e l’assessore ai lavori pubblici Enzo Giannone mi avevano comunicato la necessità di questo finanziamento per ultimare i lavori nei tempi previsti, vale a dire entro l’anno 2011. Mi sono immediatamente attivato e grazie al mio intervento la Cassa Depositi e Prestiti ha esitato celermente la pratica. Con questo finanziamento l’impresa potrà regolarmente continuare i lavori e finalmente si supererà il problema generato da una situazione di carenza di posti che non riescono a soddisfare le esigenze della cittadinanza.
Da parte mia non posso che ribadire ogni sostegno possibile nelle sedi opportune e per quanto di mia competenza istituzionale affinché tutto proceda regolarmente.
giovedì 18 novembre 2010
Lo scalo di Comiso merita meno apparenza e molta più sostanza!
Sull’aeroporto di Comiso continuo a dire che dovremmo finirla di
blaterare ed annunciare azioni eclatanti fini a se stesse e muoverci,
come rappresentanti istituzionali di questo territorio, in modo serio e
sereno. Anche per evitare (e lo dico a qualcuno…) di scrivere note fuori
luogo, in cui si denunciano falsi silenzi assordanti per poi
ritrovarci di fronte a notizie vere come quelle battute nei giorni
scorsi dalle agenzie nazionali in cui il presidente dell’ENAC Vito
Riggio conferma che è stato compiuto un altro passo fondamentale con
l’azione interministeriale Difesa, Infrastrutture e Trasporti che ha
portato alla firma del “decreto per affidare i servizi di navigazione
aerea dell'aeroporto di Comiso all'Enav". Il che significa, mettere un
altro tassello e dare seguito a quel protocollo d’intesa che la Regione ha colpevolmente tardato a firmare e che è la vera chiave di volta verso l’apertura dello scalo.
Come dice il presidente dell'Enac Vito Riggio, adesso il decreto interministeriale deve passare dal Ministero dell'Economia che deve autorizzare il costo di circa 3 mln l'anno per l’aeroporto. È questo l’altro step a cui bisogna assolvere, prima di vedere l’apertura dello scalo. Annunci veri (quelli di Riggio) poi artatamente ripresi e distrattamente rilanciati in (inutili) incontri romani con sottosegretari adesso spariti per propria scelta e dove ci si è aggrovigliati solo su vacue parole con interlocutori che, nella migliore delle ipotesi, hanno nulla da assicurare non fosse altro perché, appena 48 ore dopo quel vertice, se ne sono andati dal ruolo di responsabilità che gli era stato affidato.
Come dice il presidente dell'Enac Vito Riggio, adesso il decreto interministeriale deve passare dal Ministero dell'Economia che deve autorizzare il costo di circa 3 mln l'anno per l’aeroporto. È questo l’altro step a cui bisogna assolvere, prima di vedere l’apertura dello scalo. Annunci veri (quelli di Riggio) poi artatamente ripresi e distrattamente rilanciati in (inutili) incontri romani con sottosegretari adesso spariti per propria scelta e dove ci si è aggrovigliati solo su vacue parole con interlocutori che, nella migliore delle ipotesi, hanno nulla da assicurare non fosse altro perché, appena 48 ore dopo quel vertice, se ne sono andati dal ruolo di responsabilità che gli era stato affidato.
Aeroporto di Comiso. C’è chi continua a speculare e chi invece agisce per l’apertura dello scalo
Ritengo che quando si parla dell’aeroporto di Comiso occorra comunicare
cose vere ed importanti e non annunci populistici o, ancora peggio,
annunciare azioni eclatanti fini a se stesse.
Il Ministero della Difesa ha assolto ai suoi doveri firmando il documento interministeriale propedeutico all’affidamento dei servizi di volo all’ENAV, atto necessario per l’apertura dello scalo.
Ho ricevuto la conferma che, nei prossimi giorni, anche il Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Altiero Matteoli, firmerà il documento interministeriale che poi passerà all’esame del Ministero dell’Economia. Tutto nel rispetto dei tempi e tutto consequenziale alla firma del protocollo d’intesa Stato-Regione, i cui ritardi (dovuti solo ed esclusivamente alla decisione della Regione di non firmarlo,adducendo motivazioni che, alla resa dei conti, si sono rilevate inutili) hanno determinato uno slittamento dei tempi previsti.
Precisazioni che sono doverose anche per evitare di scrivere note fuori luogo, in cui si denunciano falsi silenzi assordanti. Oggi esistono notizie vere come quelle battute nei giorni scorsi dalle agenzie nazionali in cui il presidente dell’ENAC Vito Riggio conferma che sono stati compiuti passi fondamentali con l’azione interministeriale che ha portato alla firma del “decreto per affidare i servizi di navigazione aerea dell'aeroporto di Comiso all'Enav".
Annunci veri (quelli di Riggio) poi artatamente ripresi e distrattamente rilanciati in (inutili) incontri romani. L’ho detto e lo ripeto: c’è chi continua a speculare sull’aeroporto pensando di raccogliere voti e consensi e chi, invece, agisce ed assolve ai propri compiti come l’ENAC e il Governo Nazionale; e lo fanno da un bel po’ di mesi! Io continuo a preferire i fatti alle parole ed alle catene.
Il Ministero della Difesa ha assolto ai suoi doveri firmando il documento interministeriale propedeutico all’affidamento dei servizi di volo all’ENAV, atto necessario per l’apertura dello scalo.
Ho ricevuto la conferma che, nei prossimi giorni, anche il Ministro alle Infrastrutture e Trasporti Altiero Matteoli, firmerà il documento interministeriale che poi passerà all’esame del Ministero dell’Economia. Tutto nel rispetto dei tempi e tutto consequenziale alla firma del protocollo d’intesa Stato-Regione, i cui ritardi (dovuti solo ed esclusivamente alla decisione della Regione di non firmarlo,adducendo motivazioni che, alla resa dei conti, si sono rilevate inutili) hanno determinato uno slittamento dei tempi previsti.
Precisazioni che sono doverose anche per evitare di scrivere note fuori luogo, in cui si denunciano falsi silenzi assordanti. Oggi esistono notizie vere come quelle battute nei giorni scorsi dalle agenzie nazionali in cui il presidente dell’ENAC Vito Riggio conferma che sono stati compiuti passi fondamentali con l’azione interministeriale che ha portato alla firma del “decreto per affidare i servizi di navigazione aerea dell'aeroporto di Comiso all'Enav".
Annunci veri (quelli di Riggio) poi artatamente ripresi e distrattamente rilanciati in (inutili) incontri romani. L’ho detto e lo ripeto: c’è chi continua a speculare sull’aeroporto pensando di raccogliere voti e consensi e chi, invece, agisce ed assolve ai propri compiti come l’ENAC e il Governo Nazionale; e lo fanno da un bel po’ di mesi! Io continuo a preferire i fatti alle parole ed alle catene.
mercoledì 17 novembre 2010
Poste Italiane di Frigintini: potenziato il personale
Finalmente si mette fine alla situazione di disagio che ha
caratterizzato per tanto tempo l’agenzia di Poste Italiane della
frazione di Frigintini.
Avevo interessato il Ministero dello Sviluppo Economico e la Direzione Generale di Poste Italiane sulle difficoltà e i problemi nell’erogazione dei servizi dell’ufficio in questione che raccoglie un ampio bacino di utenza, e a questi si aggiungono gli abitanti delle zone limitrofe appartenenti ai Comuni di Ragusa, Rosolini e Noto. La Direzione Generale mi aveva rassicurato, spiegandomi che avrebbero effettuato un’attività di monitoraggio per assicurare il mantenimento dei valori standard previsti dall’azienda.
La disposizione, da parte della Direzione Provinciale Poste Italiane di Ragusa, di potenziare il personale è sinonimo di grande interesse per il nostro territorio ed è frutto di un lavoro lungo e costante, finalizzato esclusivamente a garantire un migliore servizio ai cittadini.
Avevo interessato il Ministero dello Sviluppo Economico e la Direzione Generale di Poste Italiane sulle difficoltà e i problemi nell’erogazione dei servizi dell’ufficio in questione che raccoglie un ampio bacino di utenza, e a questi si aggiungono gli abitanti delle zone limitrofe appartenenti ai Comuni di Ragusa, Rosolini e Noto. La Direzione Generale mi aveva rassicurato, spiegandomi che avrebbero effettuato un’attività di monitoraggio per assicurare il mantenimento dei valori standard previsti dall’azienda.
La disposizione, da parte della Direzione Provinciale Poste Italiane di Ragusa, di potenziare il personale è sinonimo di grande interesse per il nostro territorio ed è frutto di un lavoro lungo e costante, finalizzato esclusivamente a garantire un migliore servizio ai cittadini.
martedì 16 novembre 2010
Coordinamento PdL Ragusa: verso i congressi auspico coinvolgimento e condivisione
Ho detto sì alla proposta che mi è stata fatta dai vertici regionali del
PdL di avere con me l’altra rappresentanza parlamentare iblea nella
fase di traghettamento verso la stagione congressuale provinciale. Nel
dire sì alla proposta di coordinare il partito provinciale verso i
congressi del 2011, continuo a ribadire che credo fortemente nella
necessità di avere più uomini e donne nei posti di responsabilità,
perché la politica è e deve essere luogo di coinvolgimento assoluto e di
partecipazione democratica.
Ed i partiti sono i luoghi ideali in questo senso.
Limitarne gli accessi, cercare di occuparne più posti, significa precludere la formazione di una classe dirigente che deve essere vivace e “rinnovabile” perché il rischio, altrimenti, è quello di accentrare su pochi le decisioni e le scelte, creando da un lato un’oligarchia fuori dal tempo e dai partiti che guardano al futuro con la voglia di esserne protagonisti e dall’altro di accentrare su pochi le scelte di tutti.
Ecco perché assumo il ruolo che mi è stato dato dai coordinatori regionali in pieno senso di responsabilità, convinto che esso abbia un suo fine ed una sua meta nella stagione congressuale e lo faccio con la voglia di lavorare per il PdL presente e futuro e con la consapevolezza che un partito cresce se c’è condivisione, se nei processi decisionali c’è, come detto, coinvolgimento e se i ruoli apicali hanno più protagonisti e non i soliti noti, con l’unico risultato, poi, di smorzare gli entusiasmi di chi è linfa vitale e di crescita e di annichilire intelligenze importanti.
Ed i partiti sono i luoghi ideali in questo senso.
Limitarne gli accessi, cercare di occuparne più posti, significa precludere la formazione di una classe dirigente che deve essere vivace e “rinnovabile” perché il rischio, altrimenti, è quello di accentrare su pochi le decisioni e le scelte, creando da un lato un’oligarchia fuori dal tempo e dai partiti che guardano al futuro con la voglia di esserne protagonisti e dall’altro di accentrare su pochi le scelte di tutti.
Ecco perché assumo il ruolo che mi è stato dato dai coordinatori regionali in pieno senso di responsabilità, convinto che esso abbia un suo fine ed una sua meta nella stagione congressuale e lo faccio con la voglia di lavorare per il PdL presente e futuro e con la consapevolezza che un partito cresce se c’è condivisione, se nei processi decisionali c’è, come detto, coinvolgimento e se i ruoli apicali hanno più protagonisti e non i soliti noti, con l’unico risultato, poi, di smorzare gli entusiasmi di chi è linfa vitale e di crescita e di annichilire intelligenze importanti.
lunedì 15 novembre 2010
Il PdL ibleo ritrova l'unità!
Ho accettato con senso di responsabilità di condividere il ruolo di
coordinatore provinciale del PdL, sancendo la coesione di intenti
all’interno del Popolo della Libertà della provincia di Ragusa, come
sintomo positivo in vista della stagione congressuale che si aprirà ad
inizio del prossimo anno.
Resto comunque della convinzione che la politica è e deve rimanere coinvolgimento e partecipazione democratica. Ma è importante evidenziare come stamattina a Catania sia stato segnato, con le nomine dei coordinamenti provinciali nell’Isola, un passaggio nodale per il futuro del PdL siciliano, mettendo fine in questo modo ad una fase confusa e ponendo le basi migliori per gli appuntamenti prossimi venturi del partito.
Si è creata una struttura solida che sarà in grado di percorrere senza problemi la fase transitoria verso i congressi di inizio 2011, come annunciato lo scorso 4 novembre in sede di direzione nazionale del nostro partito.
Un traghettamento verso quegli appuntamenti, che nasce all’insegna dell’unità ed in modo equilibrato. E questo è senza dubbio un segnale che diamo a noi stessi nella vita interna del Popolo della Libertà siciliano e all’esterno, agli alleati ma, soprattutto, agli avversari.
Resto comunque della convinzione che la politica è e deve rimanere coinvolgimento e partecipazione democratica. Ma è importante evidenziare come stamattina a Catania sia stato segnato, con le nomine dei coordinamenti provinciali nell’Isola, un passaggio nodale per il futuro del PdL siciliano, mettendo fine in questo modo ad una fase confusa e ponendo le basi migliori per gli appuntamenti prossimi venturi del partito.
Si è creata una struttura solida che sarà in grado di percorrere senza problemi la fase transitoria verso i congressi di inizio 2011, come annunciato lo scorso 4 novembre in sede di direzione nazionale del nostro partito.
Un traghettamento verso quegli appuntamenti, che nasce all’insegna dell’unità ed in modo equilibrato. E questo è senza dubbio un segnale che diamo a noi stessi nella vita interna del Popolo della Libertà siciliano e all’esterno, agli alleati ma, soprattutto, agli avversari.
Ragusa-Catania: Falsi allarmi su Roma e veri problemi a Palermo!
Ogni allarme sulla Ragusa-Catania su immaginari ritardi falsamente
attribuiti al Governo Nazionale è ingiustificato e senza una sola base
su cui poggiare. Piuttosto chi li alimenta, pensi alla Regione ed ai
comportamenti del suo Governo contro la provincia di Ragusa
(l’imposizione dei vincolo del Piano paesaggistico, tanto per ricordarne
uno…) e le cui “sortite” pubbliche a “pseudo difesa” delle cose iblee,
hanno invece il solo risultato di creare preoccupazione e malcontento
nel nostro tessuto produttivo.
Ricordo a me stesso e a chi fa finta di non accorgersene, che l’allarme sul mancato finanziamento della Ragusa-Catania, nasce da una lettera che il sindaco di Ragusa Nello Dipasquale ha scritto al Governatore Lombardo (e non al Governo Nazionale!) sul disimpegno della Regione a proposito dei doveri di sua competenza per il finanziamento di questa arteria fondamentale per la nostra zona; lettera, peraltro, per la quale il Sindaco di Ragusa non ha ancora ricevuto risposta. Anziché andare a chiedere conto e ragione a Palermo (come invece andrebbe doverosamente fatto), qualcuno ha voluto artatamente spostare la questione sul tavolo del Governo nazionale, che invece sta assolvendo nei tempi e nei modi previsti, ai suoi doveri ed ai suoi impegni, dove non c’è ritardo alcuno nella firma degli atti e che è e resta (è bene ricordarlo a qualche smemorato) l’unico che, dopo decenni di colpevoli silenzi, ha finanziato la Ragusa-Catania per quanto di competenza pubblica, con l’intervento economico del CIPE, mantenendo fede alle promesse fatte! Altro che ritardi e silenzi! E una volta ultimato l’iter normativo previsto, con i vari passaggi tecnici necessari, compreso quello in Corte dei Conti, ci sarà la firma finale senza problema alcuno.
Ricordo a me stesso e a chi fa finta di non accorgersene, che l’allarme sul mancato finanziamento della Ragusa-Catania, nasce da una lettera che il sindaco di Ragusa Nello Dipasquale ha scritto al Governatore Lombardo (e non al Governo Nazionale!) sul disimpegno della Regione a proposito dei doveri di sua competenza per il finanziamento di questa arteria fondamentale per la nostra zona; lettera, peraltro, per la quale il Sindaco di Ragusa non ha ancora ricevuto risposta. Anziché andare a chiedere conto e ragione a Palermo (come invece andrebbe doverosamente fatto), qualcuno ha voluto artatamente spostare la questione sul tavolo del Governo nazionale, che invece sta assolvendo nei tempi e nei modi previsti, ai suoi doveri ed ai suoi impegni, dove non c’è ritardo alcuno nella firma degli atti e che è e resta (è bene ricordarlo a qualche smemorato) l’unico che, dopo decenni di colpevoli silenzi, ha finanziato la Ragusa-Catania per quanto di competenza pubblica, con l’intervento economico del CIPE, mantenendo fede alle promesse fatte! Altro che ritardi e silenzi! E una volta ultimato l’iter normativo previsto, con i vari passaggi tecnici necessari, compreso quello in Corte dei Conti, ci sarà la firma finale senza problema alcuno.
giovedì 11 novembre 2010
A 32 anni penso che la Politica sia altro!
A 32 anni e con l’onore di esserne rappresentante istituzionale in
Parlamento, mi chiedo che futuro possa avere un Paese, in cui buona
parte della classe dirigente (ben oltre il mezzo secolo di vita) indulge
a gossippare, ad “usare” fatti privati per fini politici propri e a
tessere tele di cronaca rosa di fronte ad un Paese che necessiterebbe
un’opposizione che compulsa e non che spettegoli come la peggior specie
di due comari da cortile. Invece tra Noemi, Patrizie e Ruby, quello che
vedo è che, ad ogni piè sospinto, fatti privati (tutti da dimostrare
nella peggiore e nelle migliori delle accezioni), diventano cosa
pubblica. Addirittura argomentazione da portare in Parlamento (con
palese insulta ad un’Istituzione dove dovrebbero trovar casa argomenti
di valore e profilo e non certo queste amenità) o su compiacenti
giornali e media in genere. Argomenti su cui il comico fa il suo
mestiere ma il politico ed il giornalista lo imita, con effetti,
talvolta, ancora più esilaranti.
Peccato, però, che l’Italia e gli Italiani abbiano piuttosto bisogno d’altro. E non penso alle emergenze Veneto oggi e Abruzzo ieri. No, penso alla quotidianità d’azione che la classe politica dovrebbe avere come fine primo ed ultimo del proprio mandato e che invece, qualcuno dimentica, bramoso di andare a governare invece di chi è stato messo alla guida del Paese dalla Gente. E siccome è ben difficile trovare argomentazioni per dar fastidio al Presidente del Consiglio sul piano dell’agire, del fare, del dare le risposte che l’Italia vuole, della Politica con la “P” maiuscola, chi si oppone oggi (vecchi e “nuovi” del mestiere…) spulciano tra foto, sussurri e civetteria, per andare a colpire non il politico, non il Capo di Governo ma l’uomo. Sempre ammesso (e certamente non concesso!!!), che in mezzo a questo vergognoso sparlare, ci siano delle verità e non siano solo fantasie spinte e sospinte ad arte, magari attraverso compiacenti megafoni…
Peccato, però, che l’Italia e gli Italiani abbiano piuttosto bisogno d’altro. E non penso alle emergenze Veneto oggi e Abruzzo ieri. No, penso alla quotidianità d’azione che la classe politica dovrebbe avere come fine primo ed ultimo del proprio mandato e che invece, qualcuno dimentica, bramoso di andare a governare invece di chi è stato messo alla guida del Paese dalla Gente. E siccome è ben difficile trovare argomentazioni per dar fastidio al Presidente del Consiglio sul piano dell’agire, del fare, del dare le risposte che l’Italia vuole, della Politica con la “P” maiuscola, chi si oppone oggi (vecchi e “nuovi” del mestiere…) spulciano tra foto, sussurri e civetteria, per andare a colpire non il politico, non il Capo di Governo ma l’uomo. Sempre ammesso (e certamente non concesso!!!), che in mezzo a questo vergognoso sparlare, ci siano delle verità e non siano solo fantasie spinte e sospinte ad arte, magari attraverso compiacenti megafoni…
mercoledì 10 novembre 2010
martedì 9 novembre 2010
giovedì 4 novembre 2010
È necessario intervenire per la salvaguardia della salute
Non passa giorno che non si parli di malasanità. E questa volta ci
tocca da vicino. La Sicilia si piazza al secondo posto (dopo la
Calabria) per l’alto numero di decessi o presunti casi di errori in
campo medico legati ad errori del personale sanitario, disservizi o
carenze strutturali. Questo il risultato del rapporto della Commissione
Parlamentare d’Inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause
dei disavanzi sanitari regionali di cui sono componente. La commissione
ha esaminato 242 casi di cui 163 hanno fatto registrare la morte del
paziente. Su 163 morti, 88 vittime di errori si concentrano in due sole
regioni: Calabria (50) e Sicilia (38). Ci sono delle carenze ed è per questo che sia il governo regionale che tutte le forze politiche e sociali, tutti insieme, dobbiamo operare per risanare il settore. Ci sono ancora tante, tantissime, lacune da colmare per garantire un Servizio Sanitario adeguato ai cittadini. I
casi di malasanità spesso non hanno a che fare con l’errore diretto del
medico, ma derivano da disservizi, carenze, strutture vecchie e
inadeguate. Nel corso degli anni, sprechi ed interessi lobbistici
hanno deteriorato tante realtà sanitarie della nostra regione. Ed è qui
che bisogna intervenire con la massima urgenza.
POSSIAMO, anzi DOBBIAMO, ribaltare questa classifica e sono sicuro ci riusciremo perché non accetto che la Sicilia venga dipinta come una terra di malasanità, contraddistinta indistintamente come esempio solo negativo di arbitrii e disfunzioni. Il nostro territorio può vantare importanti eccellenze nel settore della sanità, con risorse umane e professionalità di grande valore, tali da garantire il diritto alla salute di ogni cittadino.
POSSIAMO, anzi DOBBIAMO, ribaltare questa classifica e sono sicuro ci riusciremo perché non accetto che la Sicilia venga dipinta come una terra di malasanità, contraddistinta indistintamente come esempio solo negativo di arbitrii e disfunzioni. Il nostro territorio può vantare importanti eccellenze nel settore della sanità, con risorse umane e professionalità di grande valore, tali da garantire il diritto alla salute di ogni cittadino.
mercoledì 3 novembre 2010
A breve si costituirà il gruppo unico del PdL alla Provincia di Ragusa
Sarà un’agenda ricca di appuntamenti politici per il PdL ibleo che fa riferimento al deputato nazionale Nino Minardo.
Stamattina riunione programmatica, cui erano presenti l’on. Nino Minardo, gli assessore Mommo Carpentieri, Salvo Mallia, ed i consiglieri Silvio Galizia, Giovanni Occhipinti (presidente del consiglio provinciale), Giovanni Mallia, Vincenzo Pitino, Marco Nanì, che è servita a gettare la basi per la stagione politica-amministrativa in provincia, e soprattutto nelle due città, Ragusa e Vittoria, chiamate alle urne nella prossima primavera. Per quanto riguarda la Provincia Regionale di Ragusa ci sono ormai le condizioni per costituire il gruppo unico del PdL.
“E’ arrivato il momento di riunire le idee del PdL. È finito nel tempo di avere due correnti all’interno del partito che ci rappresenta a palazzo di Viale del Fante.” Questo il primo commento del deputato nazionale del PdL, Nino Minardo, a conclusione dell’assise.
Nell’incontro, avvenuto nella nuova sede politica a Ragusa, sono stati affrontati anche temi riguardanti le infrastrutture in provincia, le politiche dello sviluppo economico e turistico e sociali da inserire nell’agenda di fine legislatura. Argomenti che hanno toccato i concorsi all’Ente provincia e le progressioni verticali dei dipendenti. È stata una riunione che ha mirato anche a dare un forte contributo all’organizzazione del PdL, unito ed unitario, in provincia. Passaggi obbligati quelli affrontati dal PdL e dall’onorevole Nino Minardo che ha voluto riunire i maggiori rappresentanti del partito proprio per adottare una linea politica decisa. Riferimento anche agli equilibri politici a Palazzo di Viale del Fante. Più volte è arrivata, e da più parti, l’esigenza di rivedere alcuni assetti politici-amministrativi.
Stamattina riunione programmatica, cui erano presenti l’on. Nino Minardo, gli assessore Mommo Carpentieri, Salvo Mallia, ed i consiglieri Silvio Galizia, Giovanni Occhipinti (presidente del consiglio provinciale), Giovanni Mallia, Vincenzo Pitino, Marco Nanì, che è servita a gettare la basi per la stagione politica-amministrativa in provincia, e soprattutto nelle due città, Ragusa e Vittoria, chiamate alle urne nella prossima primavera. Per quanto riguarda la Provincia Regionale di Ragusa ci sono ormai le condizioni per costituire il gruppo unico del PdL.
“E’ arrivato il momento di riunire le idee del PdL. È finito nel tempo di avere due correnti all’interno del partito che ci rappresenta a palazzo di Viale del Fante.” Questo il primo commento del deputato nazionale del PdL, Nino Minardo, a conclusione dell’assise.
Nell’incontro, avvenuto nella nuova sede politica a Ragusa, sono stati affrontati anche temi riguardanti le infrastrutture in provincia, le politiche dello sviluppo economico e turistico e sociali da inserire nell’agenda di fine legislatura. Argomenti che hanno toccato i concorsi all’Ente provincia e le progressioni verticali dei dipendenti. È stata una riunione che ha mirato anche a dare un forte contributo all’organizzazione del PdL, unito ed unitario, in provincia. Passaggi obbligati quelli affrontati dal PdL e dall’onorevole Nino Minardo che ha voluto riunire i maggiori rappresentanti del partito proprio per adottare una linea politica decisa. Riferimento anche agli equilibri politici a Palazzo di Viale del Fante. Più volte è arrivata, e da più parti, l’esigenza di rivedere alcuni assetti politici-amministrativi.
martedì 2 novembre 2010
Resto nel PdL e qui continuerò il mio impegno a favore del Meridione, della Sicilia e della mia Provincia. Auguro le migliori fortune all’On.le Gianfranco Miccichè e al suo movimento
Guardo con piacere alla nascita di Forza del Sud ed auguro a Gianfranco
Miccichè (cui mi ha legato e mi lega un rapporto personale forte e
saldo) di raggiungere un altro obiettivo della sua già importantissima
storia politica.
Ribadisco la mia assoluta appartenenza al Popolo della Libertà ed al centrodestra.
Continuerò a lavorare per il Meridione, la Sicilia e la provincia di Ragusa come parlamentare nazionale del Popolo della Libertà, convinto del mio impegno istituzionale e consapevole del ruolo e dei compiti che devo svolgere per la mia Terra.
Il Popolo della Libertà è chiamato adesso a rafforzare il suo impegno quotidiano per la Sicilia e il Meridione e deve dare le risposte che la nostra Gente vuole e si attende, profondendo ancora più impegno di quanto già non abbia fatto; ed in questo senso il ruolo che abbiamo noi parlamentari siciliani del PdL assume il significato di sprone per il partito e per la sua azione a favore del Mezzogiorno e della nostra Isola.
Quanto alla provincia di Ragusa, così come avevamo annunciato nei mesi scorsi, è arrivato il momento di un'azione politica forte e unitaria, che rafforzi il ruolo guida del PDL nel centrodestra già in occasione delle prossime amministrative di primavera sia a Ragusa che a Vittoria e sulle scelte strategiche per lo sviluppo del territorio.
Perché, prima d’ogni altra cosa, la Gente ci chiede la soluzione dei problemi; e per questo è necessario, come PdL, avere un quadro di coalizione semplice e chiaro, senza alleanze equivoche.
Ribadisco la mia assoluta appartenenza al Popolo della Libertà ed al centrodestra.
Continuerò a lavorare per il Meridione, la Sicilia e la provincia di Ragusa come parlamentare nazionale del Popolo della Libertà, convinto del mio impegno istituzionale e consapevole del ruolo e dei compiti che devo svolgere per la mia Terra.
Il Popolo della Libertà è chiamato adesso a rafforzare il suo impegno quotidiano per la Sicilia e il Meridione e deve dare le risposte che la nostra Gente vuole e si attende, profondendo ancora più impegno di quanto già non abbia fatto; ed in questo senso il ruolo che abbiamo noi parlamentari siciliani del PdL assume il significato di sprone per il partito e per la sua azione a favore del Mezzogiorno e della nostra Isola.
Quanto alla provincia di Ragusa, così come avevamo annunciato nei mesi scorsi, è arrivato il momento di un'azione politica forte e unitaria, che rafforzi il ruolo guida del PDL nel centrodestra già in occasione delle prossime amministrative di primavera sia a Ragusa che a Vittoria e sulle scelte strategiche per lo sviluppo del territorio.
Perché, prima d’ogni altra cosa, la Gente ci chiede la soluzione dei problemi; e per questo è necessario, come PdL, avere un quadro di coalizione semplice e chiaro, senza alleanze equivoche.
giovedì 28 ottobre 2010
La politica della concretezza
Sono sempre più convinto che oggi c’è troppa gente e in ogni ambito che si diletta a spendere parole e a fare ben poco. La politica mediatica incombe sulla politica dei fatti,
della concretezza, della risoluzione dei problemi. Si parla, si
commenta (spesso anche a sproposito) ma senza raggiungere alcun
risultato utile per la collettività. Non è mia abitudine cercare la vetrina mediatica.
Questo mio modo di essere e pensare ha prodotto e produce spesso un
avanzamento di critiche da coloro che invece pensano di ottenere
maggiore successo seguendo questa politica “della chiacchiera”. Per
fortuna, la politica del fare, della concretezza e non delle chiacchiere
è quella che alla fine vince.
Posso citare un elenco di situazioni di cui ho preferito parlare solo dopo essermi informato e aver trovato l’esito, sia essa positivo che negativo.
Partendo proprio dalla più recente che riguarda i trasferimenti statali che non erano stati ancora erogati ai comuni della Provincia di Ragusa. Ho inteso dare notizia della vicenda, del mio interessamento parlamentare, della mia azione a sblocco dell’impasse, solo quando sono stato in possesso di notizie certe e definite, evitando di esternare a mezzo stampa in tempi sospetti (e magari a più riprese…) la mia azione parlamentare, che altro poi non è se non un mio preciso “dovere” istituzionale. Avrei potuto scrivere una nota, di lamento promettendo che a”avrei fatto…”, poi un’altra per dire che “ho fatto”, poi un’altra ancora per dire che “m’hanno risposto” e poi magari l’ultima per dire che finalmente si è arrivati al risultato. Mo sono “limitato” solo a questa e l’ho fatto solo perché tanta gente aspettava una notizia “buona”.
Aeroporto di Comiso. Dal momento in cui ho incontrato il compianto Pippo Tumino ho sempre svolto un’azione costante, continua e silenziosa, mirata all’unico obiettivo fondamentale: lo sblocco dell’iter e l’apertura dello scalo comisano. Non è con i proclami che si risolvono i problemi!
Posso citare un elenco di situazioni di cui ho preferito parlare solo dopo essermi informato e aver trovato l’esito, sia essa positivo che negativo.
Partendo proprio dalla più recente che riguarda i trasferimenti statali che non erano stati ancora erogati ai comuni della Provincia di Ragusa. Ho inteso dare notizia della vicenda, del mio interessamento parlamentare, della mia azione a sblocco dell’impasse, solo quando sono stato in possesso di notizie certe e definite, evitando di esternare a mezzo stampa in tempi sospetti (e magari a più riprese…) la mia azione parlamentare, che altro poi non è se non un mio preciso “dovere” istituzionale. Avrei potuto scrivere una nota, di lamento promettendo che a”avrei fatto…”, poi un’altra per dire che “ho fatto”, poi un’altra ancora per dire che “m’hanno risposto” e poi magari l’ultima per dire che finalmente si è arrivati al risultato. Mo sono “limitato” solo a questa e l’ho fatto solo perché tanta gente aspettava una notizia “buona”.
Aeroporto di Comiso. Dal momento in cui ho incontrato il compianto Pippo Tumino ho sempre svolto un’azione costante, continua e silenziosa, mirata all’unico obiettivo fondamentale: lo sblocco dell’iter e l’apertura dello scalo comisano. Non è con i proclami che si risolvono i problemi!
Il deputato Nino Minardo presenta una proposta di legge per favorire lo sviluppo dell’imprenditoria e dell’occupazione giovanile
“La disoccupazione giovanile è un’emergenza nazionale, è una piaga
particolarmente sentita nelle regioni del Mezzogiorno ed i dati
statistici, purtroppo, non sono rassicuranti. Nelle regioni del Sud,
come la Sicilia, si sono create delle vere e proprie sacche di
disoccupazione cronica e di lungo periodo. I giovani ovvero il futuro
del nostro paese oggi si trovano ad affrontare il grave problema della
disoccupazione. A questo scopo ho presentato una proposta di legge, in
linea con la politica generale del Governo che mira, tra gli altri
obiettivi, alla risoluzione dell’emergenza della disoccupazione
giovanile ed individua delle misure per lo sviluppo dell’imprenditoria e
dell’occupazione” – dichiara l’onorevole Nino Minardo che proprio ieri
ha depositato la proposta di legge alla Camera.
La proposta di legge prevede uno stanziamento economico per il triennio 2010-2011-2012 utilizzando per il 70% il Fondo per la Finanza d’impresa e per il 30% il Fondo per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile in agricoltura, istituiti con finanziaria del 2007, per essere destinati ad interventi mirati a facilitare la nascita di nuove imprese. Sempre per sostenere l’accesso dei giovani alle attività di impresa è prevista la concessione di un credito d’imposta per le spese documentate e sostenute. Ai nuovi imprenditori che effettueranno assunzioni è concesso un credito d’imposta per ciascun lavoratore, inoltre, tale credito è soggetto ad una maggiorazione del 20% nelle zone ‘assistite’ tra cui le regioni del Sud. Infine, il disegno di legge, prevede l’istituzione, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, di un Fondo strategico ad hoc, sempre per il triennio 2010-2011-2012, finalizzato al cofinanziamento di appositi programmi regionali per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile.
“Ritengo sia necessario restituire una prospettiva di una rapida ripresa occupazionale ai tanti giovani, in particolari quelli del Sud, e dare un determinante impulso alle attività imprenditoriali” – conclude Minardo.
La proposta di legge prevede uno stanziamento economico per il triennio 2010-2011-2012 utilizzando per il 70% il Fondo per la Finanza d’impresa e per il 30% il Fondo per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile in agricoltura, istituiti con finanziaria del 2007, per essere destinati ad interventi mirati a facilitare la nascita di nuove imprese. Sempre per sostenere l’accesso dei giovani alle attività di impresa è prevista la concessione di un credito d’imposta per le spese documentate e sostenute. Ai nuovi imprenditori che effettueranno assunzioni è concesso un credito d’imposta per ciascun lavoratore, inoltre, tale credito è soggetto ad una maggiorazione del 20% nelle zone ‘assistite’ tra cui le regioni del Sud. Infine, il disegno di legge, prevede l’istituzione, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, di un Fondo strategico ad hoc, sempre per il triennio 2010-2011-2012, finalizzato al cofinanziamento di appositi programmi regionali per lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile.
“Ritengo sia necessario restituire una prospettiva di una rapida ripresa occupazionale ai tanti giovani, in particolari quelli del Sud, e dare un determinante impulso alle attività imprenditoriali” – conclude Minardo.
giovedì 21 ottobre 2010
I giovani e la legalità
Il contrasto alla mafia e alla sua cultura, all'illegalità e alla difesa dei beni comuni è uno degli obiettivi del
nostro Governo che vede accrescere sempre più il consenso dei giovani. I risultati che ha ottenuto in due anni e mezzo il Governo Berlusconi in questo versante, sono sotto gli occhi di tutti, al di là di un pressappochismo di giudizio che contraddistingue alcuni atteggiamenti preconcetti e che poggiano sul nulla. Mai nessun governo era riuscito ad ottenere così tanto e per di più in poco tempo. Un esempio che ricevono le nuove generazione di come la politica sappia fare bene il suo dovere.
I giovani sono il futuro del nostro Paese. Dalla vicinanza dei giovani alla legalità dipenderà il grado di democrazia di domani. A sostenere questa convinzione, l’iniziativa promossa dal Forum Nazionale dei Giovani insieme con il ministro della Gioventù che ha visto, solo qualche giorno fa, la nascita del primo Registro Nazionale dei Giovani per la legalità e lotta alle Mafie. Questo vuole essere uno strumento di scambio e solidarietà fra le numerose realtà giovanili presenti sul territorio e impegnate nella promozione della legalità. Ci sarà un apposito sito (www.giovaniperlalegalita.it) che permetterà alle associazioni di entrare in rete tra di loro e lavorare insieme per costituire un fronte comune contro ogni forma di illegalità.
In ricordo di tutte le vittime di ogni mafia, di coloro che hanno speso la loro vita per aver creduto nei principi fondamentali della democrazia e nel valore dell’onestà, dobbiamo essere uniti in un’unica battaglia che è quella della vittoria della legalità. Anche se parlare di legalità nel Sud Italia non è sempre facile non si può abbandonare l’idea che la legalità è la strada del futuro.
nostro Governo che vede accrescere sempre più il consenso dei giovani. I risultati che ha ottenuto in due anni e mezzo il Governo Berlusconi in questo versante, sono sotto gli occhi di tutti, al di là di un pressappochismo di giudizio che contraddistingue alcuni atteggiamenti preconcetti e che poggiano sul nulla. Mai nessun governo era riuscito ad ottenere così tanto e per di più in poco tempo. Un esempio che ricevono le nuove generazione di come la politica sappia fare bene il suo dovere.
I giovani sono il futuro del nostro Paese. Dalla vicinanza dei giovani alla legalità dipenderà il grado di democrazia di domani. A sostenere questa convinzione, l’iniziativa promossa dal Forum Nazionale dei Giovani insieme con il ministro della Gioventù che ha visto, solo qualche giorno fa, la nascita del primo Registro Nazionale dei Giovani per la legalità e lotta alle Mafie. Questo vuole essere uno strumento di scambio e solidarietà fra le numerose realtà giovanili presenti sul territorio e impegnate nella promozione della legalità. Ci sarà un apposito sito (www.giovaniperlalegalita.it) che permetterà alle associazioni di entrare in rete tra di loro e lavorare insieme per costituire un fronte comune contro ogni forma di illegalità.
In ricordo di tutte le vittime di ogni mafia, di coloro che hanno speso la loro vita per aver creduto nei principi fondamentali della democrazia e nel valore dell’onestà, dobbiamo essere uniti in un’unica battaglia che è quella della vittoria della legalità. Anche se parlare di legalità nel Sud Italia non è sempre facile non si può abbandonare l’idea che la legalità è la strada del futuro.
martedì 19 ottobre 2010
Il Ministero dell’Interno ha autorizzato l’emissione dei trasferimenti statali relativi alla terza trimestralità
L’On. Nino Minardo ha presentato lo scorso 13 ottobre un’interrogazione
al Ministro dell’Interno per conoscere le ragioni per le quali la terza
trimestralità dei trasferimenti statali non era stata ancora erogata ai
comuni della Provincia di Ragusa, nonostante il Ministero l’avesse
disposta già il 4 ottobre. Immediata è arrivata la risposta dal
Ministero che ha spiegato come tale mancanza sia scaturita solo dal
fatto che i dati del Conto Consuntivo di ogni comune, propedeutici
all’erogazione dei trasferimenti statali, erano giunti errati al
Viminale.
“Considerato che i Contributi Ordinari dello Stato rappresentano una quota rilevante delle entrate degli Enti Locali, la loro mancata erogazione rischiava di compromettere i servizi di pubblica utilità e di non consentire il pagamento delle retribuzioni ai dipendenti e dei servizi esternalizzati. Oggi siamo in grado di dare la buona notizia: è stato superato ogni inconveniente, il Ministro ha già firmato il decreto per cui i contributi ci sono anche per i comuni iblei e saranno erogati nei tempi tecnici previsti (sicuramente entro la settimana). Questi trasferimenti, rappresentano una boccata d’ossigeno per alcuni enti ed in particolare per il comune di Modica. Dopo avere avuto stamattina un colloquio direttamente con i dirigenti del Viminale, ho avuto notizia che Modica riceverà 1.960.000 euro. Spero in una maggiore attenzione in futuro, per evitare ritardi che sono dannosi per ogni ente locale e soprattutto per quelli economicamente in ambasce come Modica.
“Considerato che i Contributi Ordinari dello Stato rappresentano una quota rilevante delle entrate degli Enti Locali, la loro mancata erogazione rischiava di compromettere i servizi di pubblica utilità e di non consentire il pagamento delle retribuzioni ai dipendenti e dei servizi esternalizzati. Oggi siamo in grado di dare la buona notizia: è stato superato ogni inconveniente, il Ministro ha già firmato il decreto per cui i contributi ci sono anche per i comuni iblei e saranno erogati nei tempi tecnici previsti (sicuramente entro la settimana). Questi trasferimenti, rappresentano una boccata d’ossigeno per alcuni enti ed in particolare per il comune di Modica. Dopo avere avuto stamattina un colloquio direttamente con i dirigenti del Viminale, ho avuto notizia che Modica riceverà 1.960.000 euro. Spero in una maggiore attenzione in futuro, per evitare ritardi che sono dannosi per ogni ente locale e soprattutto per quelli economicamente in ambasce come Modica.
giovedì 7 ottobre 2010
Sicurezza. Non abbassiamo la guardia!
Non vi è dubbio che la sicurezza è uno dei temi maggiormente sentiti dai cittadini.
Di fronte alle paure provocate dal cambiamento sociale, cresce la
domanda di sicurezza in tutte le sue sfaccettature: sicurezza come
controllo del territorio dalla microcriminalità, sicurezza come
vivibilità, sicurezza nelle strade e sulla strada. Le brutte notizie di
problemi seri e drammatici in alcune comunità straniere (soprattutto
all’interno delle stesse…) che arrivano da Vittoria, generano paura e
preoccupazione. A Scicli gli episodi delinquenziali che avevano leso la
serenità di quella comunità, trovano oggi un argine anche dopo
l’elevazione a tenenza della locale caserma dei carabinieri, che ha
provocato un rafforzamento d’organico e con esso maggiore controllo
sulla città e sulla serenità pubblica.
Ma oggi la mia
preoccupazione è forte per i fatti successi nella città di Modica, La
tranquilla Modica racconta di incendi d’auto e cassonetti con
periodicità disarmante; in pieno centro, appena domenica scorsa, c’è
stata una rissa fra extracomunitari col sapore neppure troppo vago della
spedizione punitiva, forse legata ad un episodio successo qualche
attimo prima in viale Medaglie D’oro, anticamera del Corso Umberto, con
un tentativo di violenza carnale su una donna tunisina che camminava
insieme al bimbo piccolo, tentato da un marocchino. E i furti, gli atti
di vandalismo, e le aggressioni denunciate e tenute nascoste. Cosa sta succedendo in questa città che era esempio di calma e di serenità? Un’escalation di eventi criminosi a Modica che richiede maggiore attenzione.
venerdì 1 ottobre 2010
Una svolta per il Sud
In una politica confusa e confusionaria, interventi come quello di
mercoledì scorso del Presidente Silvio Berlusconi, hanno la capacità di
tradurre pensieri in azioni, di mettere i puntini sulle “i”, di
svelenire il clima con richiami alla coesione e non alle divisioni, di
convogliare gli atti verso il fare e non verso l’insulto, di non
esacerbare gli animi, di ridurre i livelli di dialettica alla…
dialettica e non allo scontro. Tutto questo, se queste parole sono
ascoltate con orecchio sapiente e non con animo cattivo (come invece
qualcuno continua ad avere, ignorando che, così facendo, si rischiano
conseguenze poi impossibili da fermare - e l’atto di un folle in
piazza Duomo qualche mese fa, evidentemente, non è servito a far capire
che parole come “stuprare la democrazia” esasperano le idee di chi non
ha pieno controllo di se…-).
Che la situazione della nostra politica, complessivamente intesa, da Roma a Palermo, passando attraverso anche realtà locali, sia difficile. Non è scoperta d’oggi. Lo sa chi, come me, ha responsabilità istituzionale e di governo. Ma è proprio in una fase come questa, che parole e pensieri moderati, che tendono verso il fare, che puntano a mettere da parte rancori e che invece mirano al target delle questioni, parole, insomma, come quelle pronunciate alla camera dal Presidente Berlusconi, hanno un significato politico forte, importante e fondamentale. Parole che uniscono e che lasciano a chi vuole solo gli estremismi e che diffidano da chi vive per rompere e nega nel suo pensiero e nel suo agire, la costruzione di un Paese migliore e più unito. Se poi queste parole hanno anche significati importanti per il lembo di Sicilia che mi onoro di rappresentare, allora il loro valore è ancora più forte per il sottoscritto.
Che la situazione della nostra politica, complessivamente intesa, da Roma a Palermo, passando attraverso anche realtà locali, sia difficile. Non è scoperta d’oggi. Lo sa chi, come me, ha responsabilità istituzionale e di governo. Ma è proprio in una fase come questa, che parole e pensieri moderati, che tendono verso il fare, che puntano a mettere da parte rancori e che invece mirano al target delle questioni, parole, insomma, come quelle pronunciate alla camera dal Presidente Berlusconi, hanno un significato politico forte, importante e fondamentale. Parole che uniscono e che lasciano a chi vuole solo gli estremismi e che diffidano da chi vive per rompere e nega nel suo pensiero e nel suo agire, la costruzione di un Paese migliore e più unito. Se poi queste parole hanno anche significati importanti per il lembo di Sicilia che mi onoro di rappresentare, allora il loro valore è ancora più forte per il sottoscritto.
giovedì 23 settembre 2010
Turismo ibleo... Siamo agli albori di un percorso che può portare ad un futuro prestigioso
“Vivete in un angolo di paradiso”. Questo ha detto Roberto
Benigni ai suoi interlocutori mentre ammirava la Baia di Sampieri fino a
Punta Pisciotto. E Benigni si aggiunge alla lunga lista di personaggi
pubblici e noti del mondo dello spettacolo e non, che sono rimasti
affascinati dal nostro territorio, dalla particolarità di questo
contesto geografico e architettonico unico e raro. E che, in qualche
caso, hanno deciso di vivere, prendendoci pure casa.
Viviamo in una Terra meravigliosa, una Terra traboccante di bellezze da salvaguardare ma anche da promuovere; un lembo di Terra di Sicilia amato e ammirato. Abbiamo un tesoro inestimabile; abbiamo le potenzialità per far sì che il turismo rappresenti la chiave di volta per le nuove generazioni della nostra provincia. L’apertura dello scalo di Comiso darà sicuramente un forte input ad uno sviluppo tale da superare il concetto di un turismo solo estivo e stagionale, se non proprio tipo ‘mordi e fuggi’.
La nascita del Distretto Turistico Provinciale rappresenta un altro importante passo per il futuro del Sud-Est; il fatto che esso sia appetito anche da territori limitrofi, ne conferma la forza. È l’unione e la collaborazione tra la proposta pubblica e l’imprenditoria privata la vera chiave di volta che per creare un’offerta turistica continuativa su tutti e dodici i mesi dell’anno, tale da favorire la nascita di attività di corollario comunque legate al turismo ed alla capacità di attrazione e di attrattiva.
Viviamo in una Terra meravigliosa, una Terra traboccante di bellezze da salvaguardare ma anche da promuovere; un lembo di Terra di Sicilia amato e ammirato. Abbiamo un tesoro inestimabile; abbiamo le potenzialità per far sì che il turismo rappresenti la chiave di volta per le nuove generazioni della nostra provincia. L’apertura dello scalo di Comiso darà sicuramente un forte input ad uno sviluppo tale da superare il concetto di un turismo solo estivo e stagionale, se non proprio tipo ‘mordi e fuggi’.
La nascita del Distretto Turistico Provinciale rappresenta un altro importante passo per il futuro del Sud-Est; il fatto che esso sia appetito anche da territori limitrofi, ne conferma la forza. È l’unione e la collaborazione tra la proposta pubblica e l’imprenditoria privata la vera chiave di volta che per creare un’offerta turistica continuativa su tutti e dodici i mesi dell’anno, tale da favorire la nascita di attività di corollario comunque legate al turismo ed alla capacità di attrazione e di attrattiva.
sabato 18 settembre 2010
Aeroporto di Comiso: Il primo step è segnato. Ma bisogna andare avanti e vincere la “sfida” del nostro domani
Una settimana importante per la storia dell’aeroporto di Comiso. Perchè
la firma della Regione posta in calce allo stesso documento (il
Protocollo d’Intesa Stato-Regione sul passaggio di competenze del sedime
aeroportuale) che quindici giorni fa gli altri attori del tavolo
avevano già sottoscritto, significa avere aperto una nuova era che può
portare solo a risultati eccellenti per il territorio ibleo.
Ho avuto modo di dire (e lo ribadisco anche adesso), che la conquista dell’Aeroporto, non è ascrivibile a questo o quel politico, a questa o quell’istituzione. E la storia di questo scalo dice che mai come questa volta (e non è populismo), questa sarà la vittoria della Gente Iblea la stessa (o i discendenti…) che, non dimentichiamolo, ha avuto sulla sua testa qualche decennio fa, missili nucleari pronti a partire e colpire per destinazioni note e che per questo, è stata obiettivo ben più che “sensibile” e, dunque, a costante e perenne rischio. Ma proprio quel luogo di guerra, poi diventato luogo di pace e simbolo della provincia iblea che cambia, è oggi il soggetto principale dello sviluppo del terzo millennio dei nostri territori.
Ecco perché bisogna rifuggire i personalismi, non indulgere in elogi sperticati di se stessi e dei propri “capi”, bisogna ignorare quei megafoni compiacenti che recitano le solite (pagate e mai pacate..) litanie denigratorie verso gli avversi e le giaculatorie inginocchiate verso i propri mandatari, ed invece sbracciarsi e lavorare perché si giunga allo step finale di questo percorso, che è l’apertura vera e propria dell’Aeroporto di Comiso. Oggi sappiamo che è improprio parlare di “sogno” dell’Aeroporto di Comiso e che è giusto invece parlare di “realtà”.
Ho avuto modo di dire (e lo ribadisco anche adesso), che la conquista dell’Aeroporto, non è ascrivibile a questo o quel politico, a questa o quell’istituzione. E la storia di questo scalo dice che mai come questa volta (e non è populismo), questa sarà la vittoria della Gente Iblea la stessa (o i discendenti…) che, non dimentichiamolo, ha avuto sulla sua testa qualche decennio fa, missili nucleari pronti a partire e colpire per destinazioni note e che per questo, è stata obiettivo ben più che “sensibile” e, dunque, a costante e perenne rischio. Ma proprio quel luogo di guerra, poi diventato luogo di pace e simbolo della provincia iblea che cambia, è oggi il soggetto principale dello sviluppo del terzo millennio dei nostri territori.
Ecco perché bisogna rifuggire i personalismi, non indulgere in elogi sperticati di se stessi e dei propri “capi”, bisogna ignorare quei megafoni compiacenti che recitano le solite (pagate e mai pacate..) litanie denigratorie verso gli avversi e le giaculatorie inginocchiate verso i propri mandatari, ed invece sbracciarsi e lavorare perché si giunga allo step finale di questo percorso, che è l’apertura vera e propria dell’Aeroporto di Comiso. Oggi sappiamo che è improprio parlare di “sogno” dell’Aeroporto di Comiso e che è giusto invece parlare di “realtà”.
giovedì 16 settembre 2010
Il territorio ibleo e le trivellazioni... Salvaguardiamo l’ambiente, ma senza ingessare il territorio!
Quando “toccano” la nostra terra, vogliamo essere protagonisti dei
processi decisionali e non subirli passivamente. Compito di chi come me
rappresenta un’Istituzione, è valutare i pro e i contro di ogni cosa,
riflettere sul territorio senza prioristici si o no! La nostra provincia
non può diventare scenario di iniziative inquinanti; e su questo siamo
tutti d’accordo. Il territorio va difeso, valorizzato per le
generazioni presenti e per quelle future, preservandone la qualità e la
quantità del patrimonio e delle riserve naturali. Ma un territorio non deve essere ingessato ed immolato
sull’altare dell’ambientalismo “senza se e senza ma”, senza dialogo e
senza misura. Abbiamo un territorio di vocazione turistica; bello,
preservato, il cui sviluppo passa attraverso l’essere un Bene
dell’UNESCO. Ma è un territorio che ha una sua vocazione agricola ed il
cui tessuto economico si basa anche su una miriade di piccole industrie.
Quando si ragiona sul nostro futuro, bisogna fare conto di tutte le
risorse, coordinando ed armonizzando i vari interessi e rispettando
quello più importante: la salvaguardia del domani.
Non sono d’accordo né
sostengo quelle azioni che possano danneggiare l’ecosistema ibleo e
dico un fermo NO alle trivellazioni dove esse non si possono fare e dove sono nocive e dannose per l’ambiente e per l’uomo. Ma uso un altrettanto fermo SI
perché siano permesse laddove ci sono i requisiti per non compromettere
in maniera irreversibile il patrimonio territoriale e naturalistico.
Sono contrario a quei conservatori rigidi che, con la scusa di
preservare e rispettare, invece ingessano e bloccano forme di sviluppo
sostenibili. Nessuno può venire a fare imposizioni a casa nostra e a
pensare di darci lezioni sul rispetto dell’ambiente. Soprattutto se sono
“figli” di territori limitrofi che non mi pare siano esempi di
educazione ambientale da trasmettere ai posteri!
mercoledì 15 settembre 2010
Aeroporto di Comiso: firmato il protocollo d’intesa. Adesso tutti uniti verso l’apertura dello scalo
Con la firma di oggi sul protocollo d’intesa Stato-Regione e che passa
le competenze sul sedime aeroportuale di Comiso, si mette la parola fine alla stagione delle diatribe e delle parole e si apre quella del “fare” e dell’azione comune
finalizzata ad aprire lo scalo nel più breve tempo possibile. Prendo
atto con grande piacere dell’avvenuta firma e dico che sin d’ora
dobbiamo darci (e rispettare…) precise scadenze ed assumere, per
portarli a termine, altrettanto precisi impegni. A cominciare dalla
prima riunione operativa che era già stata fissata per ieri con il
presidente dell’ENAC e che si terrà mercoledì 22 settembre a Roma come concordato con il presidente dell’ENAC dottor Vito Riggio.
Proprio stamattina il presidente Riggio mi ha dato disponibilità per mercoledì prossimo ed ho intenzione di coinvolgere una delegazione di parlamentari siciliani per essere presenti a questo importante incontro, dove sarà stilato il cronoprogramma degli ultimi passaggi che condurranno all’apertura dell’aeroporto di Comiso. A cominciare, come detto, dall’ufficializzazione della presenza dell’Enav nello scalo e dalla certificazione che i costi di avvio della struttura (intanto i primi 3 anni grazie ai fondi stanziati con l'emendamento da me proposto 1 anno fa) siano a carico dello Stato, sino a perfezionare la presenza ed i servizi dei Vigili del Fuoco nel nuovo aeroporto. Ultima in ordine di tempo ma non certo di importanza (anzi…), c’è la classificazione dell’aeroporto di Comiso, a cura della stessa ENAC, che deve avvenire sulla scorta degli impegni assunti con l'azione determinante del Governatore Lombardo e che prevedono l’indicazione di “Aeroporto di interesse nazionale”. Con la firma di oggi, è assoluto dovere di ogni rappresentante di questo territorio, fare bene il proprio lavoro per rispetto ed a beneficio solo ed esclusivo della gente iblea.
Proprio stamattina il presidente Riggio mi ha dato disponibilità per mercoledì prossimo ed ho intenzione di coinvolgere una delegazione di parlamentari siciliani per essere presenti a questo importante incontro, dove sarà stilato il cronoprogramma degli ultimi passaggi che condurranno all’apertura dell’aeroporto di Comiso. A cominciare, come detto, dall’ufficializzazione della presenza dell’Enav nello scalo e dalla certificazione che i costi di avvio della struttura (intanto i primi 3 anni grazie ai fondi stanziati con l'emendamento da me proposto 1 anno fa) siano a carico dello Stato, sino a perfezionare la presenza ed i servizi dei Vigili del Fuoco nel nuovo aeroporto. Ultima in ordine di tempo ma non certo di importanza (anzi…), c’è la classificazione dell’aeroporto di Comiso, a cura della stessa ENAC, che deve avvenire sulla scorta degli impegni assunti con l'azione determinante del Governatore Lombardo e che prevedono l’indicazione di “Aeroporto di interesse nazionale”. Con la firma di oggi, è assoluto dovere di ogni rappresentante di questo territorio, fare bene il proprio lavoro per rispetto ed a beneficio solo ed esclusivo della gente iblea.
lunedì 13 settembre 2010
giovedì 9 settembre 2010
Non sono contrario al Piano Paesistico; ma non accetto l’imposizione che non tiene conto dei suggerimenti del territorio ibleo!
Non mi appassiono molto ai dibattiti sterili ed alle polemiche. Per
stile e per convinzione, li rifuggo. Ma quando il dibattito ruota sul
territorio, allora non posso esimermi dal pensare, riflettere e dire. E’
il caso del Piano Paesistico.
Premessa d’obbligo, tanto per sgombrare il campo da interpretazioni fasulle e prestare il fianco a critiche preconcette. So e concordo che il piano paesistico ha come fine quello di preservare, tutelare, valorizzare e tramandare alle generazioni future l'identità ambientale, storica, culturale e insediativa del nostro territorio; proteggere e tutelare il paesaggio culturale e naturale, promuoverne forme di sviluppo sostenibile, al fine di conservarne e migliorarne le qualità. Su queste basi poggia la sua anima. Uno strumento di controllo che si propone di evitare che gli interventi di carattere urbanistico-edilizio rovinino il paesaggio; e su questo punto sfido chiunque a non essere d’accordo. E devono esserci delle linee guida. E questa è stata la filosofia che ha ispirato la sovrintendente Vera Greco nella sua redazione.
Nessun problema, anzi! Ma è inaccettabile che succeda quello che sta succedendo (anzi che è già successo!) in provincia di Ragusa: aver dovuto digerire un’imposizione che è arrivata dall’alto senza tener conto delle peculiarità del nostro territorio e, soprattutto quando tutti, i comuni, la Provincia e le associazioni di categoria si sono espressi uniformemente contro. Il Piano così come è stato congeniato, portato a Palermo per la sua approvazione, messo nero su bianco, “imposto”, va rivisto. Intanto perché non è stato concertato ma imposto, perché la sua istituzione rischia, secondo molti, di compromettere il futuro della nostra economia, rallentando settori trainanti come l’agricoltura, la zootecnia e l’artigianato.
Premessa d’obbligo, tanto per sgombrare il campo da interpretazioni fasulle e prestare il fianco a critiche preconcette. So e concordo che il piano paesistico ha come fine quello di preservare, tutelare, valorizzare e tramandare alle generazioni future l'identità ambientale, storica, culturale e insediativa del nostro territorio; proteggere e tutelare il paesaggio culturale e naturale, promuoverne forme di sviluppo sostenibile, al fine di conservarne e migliorarne le qualità. Su queste basi poggia la sua anima. Uno strumento di controllo che si propone di evitare che gli interventi di carattere urbanistico-edilizio rovinino il paesaggio; e su questo punto sfido chiunque a non essere d’accordo. E devono esserci delle linee guida. E questa è stata la filosofia che ha ispirato la sovrintendente Vera Greco nella sua redazione.
Nessun problema, anzi! Ma è inaccettabile che succeda quello che sta succedendo (anzi che è già successo!) in provincia di Ragusa: aver dovuto digerire un’imposizione che è arrivata dall’alto senza tener conto delle peculiarità del nostro territorio e, soprattutto quando tutti, i comuni, la Provincia e le associazioni di categoria si sono espressi uniformemente contro. Il Piano così come è stato congeniato, portato a Palermo per la sua approvazione, messo nero su bianco, “imposto”, va rivisto. Intanto perché non è stato concertato ma imposto, perché la sua istituzione rischia, secondo molti, di compromettere il futuro della nostra economia, rallentando settori trainanti come l’agricoltura, la zootecnia e l’artigianato.
domenica 5 settembre 2010
Conosco il Governatore e lui conosce me! L’apertura dell’aeroporto di Comiso è più vicina. E’ la vittoria della Gente iblea
Ho già ringraziato personalmente il Presidente della Regione on.le
Raffaele Lombardo, per la sua decisione di dare il via libera alla firma
del protocollo d’intesa che suggella il passaggio del sedime
aeroportuale di Comiso dallo Stato alla Regione. Conosco bene il
Presidente Lombardo, il suo spessore umano, la sua statura politica ed
il suo affetto nei confronti della Sicilia e del suo sviluppo; e lui
conosce bene me! Ero certo che l’Onorevole Lombardo avrebbe preso la
decisione giusta di autorizzare una firma che segna la chiave di volta
nell’iter burocratico che porterà, finalmente, all’apertura dello scalo.
Quando si ottengono risultati di pregio così importanti, è piccino e
mortificante ascriversi meriti e vittorie; ed io per primo rifuggo da
questa “tentazione” (lasciandola volentieri magari a chi, evidentemente,
è abituato ad “auto appuntarsi” medaglie al petto senza averne meriti)
ed invece affermo convinto che è la vittoria della provincia Ragusa e
della sua Gente, che vede schiudersi un grande futuro rappresentato
dall’aeroporto di Comiso!
Evidentemente il Governatore ha ricevuto
quelle assicurazioni e quelle certezze che, al di là del contenuto del
protocollo, gli sono bastate per convincerlo a firmare questa svolta
epocale per il nostro territorio, superando così anche l’azione di
qualche cattivo consigliere che, per trovare facile vetrina (senza
capire nulla dell’argomento, della sua delicatezza e del suo contenuto
ed accondiscendere alle proprie manie di protagonismo), avrà lavorato
per trarre in inganno e generare perplessità. Ma ciò che conta adesso è
solo la vittoria del territorio e della provincia di Ragusa, maturata
grazie all’impegno unanime e forte delle sue rappresentanze e che si è
determinata con la decisione comunicata ieri dal Presidente Lombardo.
venerdì 3 settembre 2010
Appello al Governatore Lombardo. Chi è contro la firma è contro l'aeroporto
Faccio appello al Governatore della Regione on.le Raffaele Lombardo
perché firmi il protocollo d’intesa che passa dallo Stato alla Regione
le competenze sul sedime aeroportuale di Comiso, in modo che si sblocchi
definitivamente l’iter e ci possiamo avviare davvero verso l’apertura
dello scalo. E questo anche sulla scorta del contenuto della lettera che
il Presidente dell’ENAC dott. Vito Riggio ha inviato al Presidente
della Regione, in cui spiega che c’è davvero il pericolo di vanificare
anni di lavoro e di impegno delle Istituzioni e della Gente di questa
provincia, sull’altare di un diniego che rischia di avere come
conseguenza la delusione di un intero territorio e dell’intera
popolazione iblea, che si è sempre distinta per civiltà, correttezza e
rispetto. E questa delusione sarebbe enorme ed irreversibile. Se il
Governatore, dopo aver scritto al Presidente Berlusconi, riuscirà a
trovare ristoro al suo aut aut perché sia lo Stato a far fronte agli
impegni economici nei confronti dello scalo ibleo, sarà una grande
conquista e ne saremo ben lieti, riconoscendoglielo come merito
esclusivo. Ma, alla luce di ciò che è oggi e di quanto detto e scritto
sugli atti ufficiali in questi mesi, il rischio è che si tiri troppo la
corda e che essa si spezzi, con l’unica conseguenza di annullare anni di
impegno e di lavoro per vedere aperto l’aeroporto di Comiso.
Io credo
che chi ha cuore le sorti dell’aeroporto di Comiso ha un solo modo per
dimostrarlo: firmare il protocollo d’intesa Stato-Regione. C’è tutto
l’impegno dello Stato intanto di farsi carico degli oneri economici
d’avvio della struttura, curando i servizi di assistenza al volo, per i
primi tre anni; e che c’è anche la disponibilità a parificare Comiso ad
altri aeroporti italiani. E chi dice di rappresentare (ed amare) prima
di tutto questa provincia e la sua gente e solo poi la sua appartenenza
politica, lo dimostri con i fatti, facendo leva sul Governatore perché
dia il via libera alla firma in calce a quel protocollo.
mercoledì 25 agosto 2010
Lascio ad altri passerelle e vetrine. Per l’aeroporto solo fatti certi e concretezza
La presenza del presidente dell’ENAC Vito Riggio da qualcuno, ovvero il
presidente della Provincia Franco Antoci, è stata colta solo come
occasione per avere visibilità o, magari, come opportunità di vetrina
nel dibattito sul futuro dello scalo di Comiso. Ed è un vero peccato
perché dal presidente Antoci mi sarei aspettato che ai proclami di
concertazione, unità di intenti e partecipazione del territorio alle
scelte fondamentali per la provincia di Ragusa, fossero seguiti i fatti.
Invece non ha ritenuto opportuno avere rappresentanze istituzionali e
parlamentari di questa provincia attorno al suo tavolo, nell’incontro
con il presidente Riggio.
Di converso, prendo atto con piacere della
disponibilità data immediatamente dal Presidente della Camera di
Commercio Pippo Cascone (con cui per domani ho già fissato un incontro),
alla mia richiesta di disporre il tavolo tecnico permanente
sull’aeroporto di Comiso e di farsi promotore dei lavori dell’organismo
ristretto, che potrebbe riunirsi già la prossima settimana per stilare
il cronoprogramma di cosa fare dopo la firma del protocollo d’intesa
Stato-Regione, in modo da non perdere altro tempo e giungere in quelli
previsti all’apertura dello scalo. Con il presidente dell’ENAC Vito
Riggio ho già concordato stamattina un incontro del “tavolo tecnico” a
Roma con il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altiero Matteoli,
il prossimo 14 settembre.
lunedì 23 agosto 2010
Aeroporto: bene il dibattito e la proposta. Ma adesso è il momento di agire. Non sprechiamo un altro anno!
Fa piacere vedere tanto interesse attorno all’aeroporto di Comiso in
queste settimane d’estate e notare come molti ed a vario titolo,
intervengano nel dibattito. Certo, stranisce un po’ il silenzio che c’è
stato in un passato recente e remoto ma prendo atto che finalmente la
provincia si è destata e che abbiamo sentito di tutto e da tutti.
Sarebbe grave però, che questo turbinio di parole in libertà, facesse
perdere di vista il vero nocciolo della questione ovvero la firma che la
Regione deve apporre in calce al protocollo d’intesa con lo Stato per
il passaggio delle competenze sul sedime aeroportuale e la sua
acquisizione con destinazione il comune, che è l’atto propedeutico
all’apertura dell’aeroporto di Comiso. E la Regione deve farlo presto,
entro settembre/ottobre e questo per un semplice motivo: perché è adesso
che gli aeroporti italiani stilano la cosiddetta “Campagna di
primavera”, ovvero la pianificazione dei voli dell’anno successivo da e
per gli scali del Paese, attraverso la contrattualizzazione con le
compagnie aeree.
Se, dunque, non ci sarà la firma adesso, dovremo
attendere almeno un anno in più per vedere in vita l’aeroporto di
Comiso, rispetto alla scadenza programmata di Pasqua 2011. E sarebbe
davvero un fatto increscioso, che vanifica lo sforzo di mesi e mesi per
convincere in sede ministeriale a dare il via libera alla firma del
protocollo, il vero nodo che blocca la nascita dell’aeroporto di Comiso.
martedì 17 agosto 2010
Il Ministro Angelino Alfano è disponibile. Presto un incontro a Roma per il nuovo carcere di Modica
La vicenda del finanziamento per la costruzione del nuovo carcere di
Modica, il fatto che esso sia necessario sia per avere una struttura
moderna anche al servizio dello storico Tribunale e sia per liberare la
completa e non parziale fruizione di una delle testimonianze
architettoniche più belle della Città, il Convento del Gesù, è da tempo
al centro della mia attività parlamentare. Gia' nel mese di giugno ho
parlato direttamente con il Ministro Angelino Alfano il quale mi ha
ribadito ampia e completa disponibilità in questa direzione, spiegando
che il mancato inserimento della struttura carceraria di contrada
Catanzarello fra le undici che lo scorso 24 giugno il Comitato di
Sorveglianza del Ministero di Grazia e Giustizia ha individuato come
destinatarie del finanziamento per la loro costruzione, è legato solo a
criteri oggettivi di selezione e non equivale ad una bocciatura per
Modica. Ieri ho ricevuto la sollecitazione del Sindaco di Modica
Antonello Buscema di contattare il Ministro Angelino Alfano, cosa che ho
nuovamente fatto, parlandogli direttamente.
E il Ministro mi ha ancora una volta confermato la volontà di individuare una soluzione per la nascita di una struttura che egli stesso ha definito importante e che può passare o attraverso un nuovo Piano Carceri disposto in sede ministeriale o attraverso l’idea del project financing. In ogni caso, posso ribadire il mio impegno e la volontà del Ministro Alfano in questa direzione ed a conferma di ciò il Ministro mi ha comunicato la sua disponibilità per un incontro con il sottoscritto insieme al Sindaco di Modica Buscema alla ripresa dell’attività parlamentare, cosa che, peraltro, ho già comunicato al primo cittadino.
venerdì 6 agosto 2010
Aeroporto di Comiso. Tremonti dà l'ok per la firma del protocollo
Come avevamo più volte detto e nell’assoluto rispetto dei tempi tecnici
previsti, questa mattina ho ricevuto comunicazione dal Capo Ufficio
legislativo del Ministero dell’Economia dott. Italo Volpe, che il
Ministro Giulio Tremonti ha dato l’ok per la firma del protocollo
d’intesa tra Stato e Regione per il passaggio di competenze sul sedime
dell’Aeroporto di Comiso. E’ l’atto conclusivo che schiude le porte
verso l’apertura vera e proprio dello scalo. E’ stato assolutamente
rispettato l’impegno che in sede ministeriale era strato assunto nei
miei confronti e cioè di firmare il protocollo d’intesa. Ho più volte
ribadito come a fronte di precedenti ritardi dovuti alla Regione, una
volta passata allo Stato la questione, l’attesa adesso era semplicemente
legata solo a tempi imposti dalla burocrazia ed ai passaggi necessari
da compiere presso i ministeri competenti. Niente di più né di meno a
questo e, soprattutto, nessun ostacolo volutamente opposto alla firma
del protocollo.
I tempi d’attesa per la firma siamo riusciti a ridurli
notevolmente in questa fase grazie ad un continuo pressing in sede
ministeriale, con l’interlocuzione costante con tecnici e funzionari
soprattutto del Ministero dell’Economia e con la redazione di un dossier
che ha ricostruito la storia dettagliata dell’iter burocratico legata
all’aeroporto di Comiso e che ha consentito a chi di dovere di
accelerare le operazioni verso la convocazione della riunione nelle
prossime ore. Adesso siamo all’atto conclusivo ma da quel momento in poi
non calerà di un solo attimo la mia attenzione perché si giunga a
Pasqua 2011, così come annunciato, all’apertura vera dell’Aeroporto di
Comiso!
Un anno di impegno continuo e costante per l’aeroporto di Comiso
Ho sempre sostenuto che quella dell’apertura dello scalo di Comiso è la
battaglia di un intero territorio, che deve superare le divisioni
politiche, partitiche e di schieramento. Un progetto che non ha
coloriture ma che esalti l’impegno comune. Basta vedere ogni mia azione
parlamentare ed istituzionale legata a questa vicenda, per avere
contezza piena di come abbia ritenuto necessario coinvolgere tutte le
forze politiche che rappresentano il nostro territorio, superando
steccati che in questa circostanza non servivano ed anzi sarebbero
potuti risultare deleteri.
Era l’11 luglio 2009 quando, a seguito di un incontro con il compianto presidente della Camera di Commercio di Ragusa Pippo Tumino, mi sono fatto portavoce presso i Ministeri competenti perché si completasse il percorso per l’apertura dello scalo. Il 14 luglio ho presentato due proposte emendative al decreto anticrisi che prevedono l’inserimento dell’aeroporto tra gli scali destinatari di finanziamenti statali. Il 16 luglio sono state ammesse in sede di Commissione e il 21 luglio la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha esitato favorevolmente la mia proposta emendativa che destina all’aeroporto di Comiso i fondi necessari all’attivazione di tutti i dispositivi interni di sicurezza. Il 28 luglio la Camera dei Deputati ha dato il sì definitivo ai fondi per l’aeroporto; la norma da me presentata è stata sostenuta da tutti i colleghi parlamentari siciliani. A questo punto era necessario che il Ministro Matteoli mettesse d’accordo l’ENAC e l’ENAV sul percorso da seguire per ufficializzare, sulla scorta del mio emendamento, la presenza dello Stato e quindi l’inserimento di Comiso tra gli scali di interesse nazionale ipotizzando un decreto ministeriale ad hoc. Il 15 ottobre scrivo al Ministro Matteoli, ancora una volta coinvolgendo tutti i colleghi siciliani. Il 26 novembre presento un’interrogazione per invitare il Ministro Matteoli ad apporre in tempi brevi la firma al Decreto, solo così si possono sbloccare i fondi necessari per il servizio di assistenza al volo e per la sicurezza e di fatto inserire l’aeroporto di Comiso nell’elenco degli aeroporti di interesse nazionale. Il 20 gennaio 2010 incontro il presidente dell’ENAC che mi comunica finalmente che è stato raggiunto l’accordo tra ENAC e ENAV. Lo Stato, attraverso l’ENAV, dunque si caricherà per i primi tre anni dei costi dell’assistenza al volo.
mercoledì 4 agosto 2010
100.000,00 euro per il completamento del centro giovanile in C.da Sant’Elena a Modica
Su proposta dell’On. Nino Minardo la Commissione Bilancio della Camera
ha approvato il finanziamento di 100.000,00 euro in favore del
completamento del centro giovanile polivalente in contrada
Sant’Elena-Pizzilli a Modica promosso dalla Parrocchia Santa Margherita.
“Si tratta di un contributo approvato dalla Commissione Bilancio della Camera utilizzando il fondo per la tutela dell’ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio, istituito presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze – dichiara Nino Minardo. Tali fondi permettono di perseguire parallelamente obiettivi di carattere sociale, economico ed ambientale e l’opportunità di potenziare l’interconnessione infrastrutturale e territoriale”.
“Presto il decreto ministeriale renderà disponibile il contributo per il completamento del centro giovanile polivalente, voluto fortemente da Padre Sortino. Sono particolarmente soddisfatto del risultato raggiunto vista l’importanza che il centro ricopre nel territorio interessato. Una vera e propria struttura al servizio dei ragazzi con l’importante scopo di promuovere l’aggregazione, la formazione e l’educazione dei giovani” conclude l’onorevole.
“Si tratta di un contributo approvato dalla Commissione Bilancio della Camera utilizzando il fondo per la tutela dell’ambiente e la promozione dello sviluppo del territorio, istituito presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze – dichiara Nino Minardo. Tali fondi permettono di perseguire parallelamente obiettivi di carattere sociale, economico ed ambientale e l’opportunità di potenziare l’interconnessione infrastrutturale e territoriale”.
“Presto il decreto ministeriale renderà disponibile il contributo per il completamento del centro giovanile polivalente, voluto fortemente da Padre Sortino. Sono particolarmente soddisfatto del risultato raggiunto vista l’importanza che il centro ricopre nel territorio interessato. Una vera e propria struttura al servizio dei ragazzi con l’importante scopo di promuovere l’aggregazione, la formazione e l’educazione dei giovani” conclude l’onorevole.
giovedì 29 luglio 2010
Concluso l’iter burocratico per i progetti finanziati dal Cipe attraverso lo strumento dell’APQ. A giorni la sottoscrizione dell’accordo tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Sicilia
“L’iter burocratico per i progetti finanziati dal CIPE per la provincia
di Ragusa attraverso lo strumento dell’APQ si è concluso, manca solo la
sottoscrizione dell’accordo tra il Ministero dello Sviluppo Economico e
la Regione Sicilia e a tal proposito il Cipe ha proceduto, nella
giornata di ieri, a sollecitare i soggetti interessati ad accelerare
l’iter di sottoscrizione – dichiara l’onorevole Nino Minardo.
“Le opere da finanziare con fondi del Ministero dell’Economia sono state scelte di concerto con la Regione Sicilia attraverso lo strumento dell’APQ (Accordo di Programma Quadro) e successivamente valutate e approvate dal Cipe. Ringrazio l’onorevole Gianfranco Miccichè, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Cipe, per l’attenzione riservata a questo territorio. Si tratta di importanti progetti per la provincia di Ragusa; in particolare la realizzazione della rotatoria in Contrada Dente Crocicchia a Modica, che prevede un finanziamento di 3.400.000,00 euro, risulta un intervento assolutamente fondamentale non solo per lo sviluppo economico del nostro territorio, ma per la sicurezza dei numerosi automobilisti che percorrono quel tratto stradale, spesso teatro di drammatici incidenti. Si tratta di una promessa che avevo assunto per l’interesse della collettività e che ho portato a termine. A questo punto confido e rinnovo l’invito al sindaco Buscema affinché i fondi risparmiati e già stanziati attraverso un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti per l’opera in oggetto, vengano subito destinati al progetto per il raddoppio e la riqualificazione dell’ex SS 115 nel tratto del Polo Commerciale”.
“Le opere da finanziare con fondi del Ministero dell’Economia sono state scelte di concerto con la Regione Sicilia attraverso lo strumento dell’APQ (Accordo di Programma Quadro) e successivamente valutate e approvate dal Cipe. Ringrazio l’onorevole Gianfranco Miccichè, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Cipe, per l’attenzione riservata a questo territorio. Si tratta di importanti progetti per la provincia di Ragusa; in particolare la realizzazione della rotatoria in Contrada Dente Crocicchia a Modica, che prevede un finanziamento di 3.400.000,00 euro, risulta un intervento assolutamente fondamentale non solo per lo sviluppo economico del nostro territorio, ma per la sicurezza dei numerosi automobilisti che percorrono quel tratto stradale, spesso teatro di drammatici incidenti. Si tratta di una promessa che avevo assunto per l’interesse della collettività e che ho portato a termine. A questo punto confido e rinnovo l’invito al sindaco Buscema affinché i fondi risparmiati e già stanziati attraverso un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti per l’opera in oggetto, vengano subito destinati al progetto per il raddoppio e la riqualificazione dell’ex SS 115 nel tratto del Polo Commerciale”.
lunedì 26 luglio 2010
Non c’è rischio alcuno per l’aeroporto di Comiso
Pur condividendo la giusta preoccupazione (visto quanto non si è fatto
in passato per far si che l’aeroporto di Comiso divenisse una realtà
concreta e reale per questo territorio), che si manifesta anche in forme
di protesta eclatanti, posso ancora una volta rassicurare che il futuro
dell’aeroporto di Comiso è scritto e garantito e che i passaggi
burocratici e di legge che si dovevano compiere, si stanno compiendo nei
tempi e nei modi giusti, cercando di recuperare i silenzi e lo stallo
degli anni scorsi.
Come ho già avuto modo di comunicare in data 13 aprile, c’era da redigere un dossier che facesse la storia del tortuoso iter legato all’aeroporto di Comiso. Esso è già stato redatto ed è già all’attenzione dei ministeri competenti, a cominciare del Ministero dell’Economia che (compatibilmente con l’urgenza della Finanziaria) ne prenderà atto. Concluso questo passaggio si potrà convocare in tempi rapidi l’incontro per firmare il protocollo d’intesa Stato-Regione per il passaggio di competenze del sedime aeroportuale a cui seguirà l’emanazione di un decreto interministeriale a firma dei Ministri Tremonti e La Russa.
Mi sento di dire in tutta coscienza, che nessuno sta tergiversando né perdendo tempo. Funzionari e dirigenti del Ministero dell’Economia hanno adempiuto in modo eccellente al loro dovere una volta venuti in possesso di quella documentazione necessaria che in passato nessuno si era mai adoperato di redigere per farla avere a chi di competenza.
Come ho già avuto modo di comunicare in data 13 aprile, c’era da redigere un dossier che facesse la storia del tortuoso iter legato all’aeroporto di Comiso. Esso è già stato redatto ed è già all’attenzione dei ministeri competenti, a cominciare del Ministero dell’Economia che (compatibilmente con l’urgenza della Finanziaria) ne prenderà atto. Concluso questo passaggio si potrà convocare in tempi rapidi l’incontro per firmare il protocollo d’intesa Stato-Regione per il passaggio di competenze del sedime aeroportuale a cui seguirà l’emanazione di un decreto interministeriale a firma dei Ministri Tremonti e La Russa.
Mi sento di dire in tutta coscienza, che nessuno sta tergiversando né perdendo tempo. Funzionari e dirigenti del Ministero dell’Economia hanno adempiuto in modo eccellente al loro dovere una volta venuti in possesso di quella documentazione necessaria che in passato nessuno si era mai adoperato di redigere per farla avere a chi di competenza.
venerdì 23 luglio 2010
Il Cipe ha approvato la convenzione da porre a base di gara relativa all’itinerario Ragusa – Catania. Un ringraziamento particolare all’onorevole Gianfranco Miccichè
“Inserita all’ordine del giorno del Cipe, è stata approvata la
convenzione tipo tra l’ANAS s.p.a. e i futuri realizzatori del
collegamento autostradale Ragusa - Catania. Un passo avanti – dichiara
l’onorevole Nino Minardo – verso la realizzazione di un’arteria
fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio. Un ringraziamento
particolare spetta all’onorevole Gianfranco Miccichè, sottosegretario
alla Presidenza del Consiglio con delega al Cipe, che grazie alla sua
determinazione ha permesso l’approvazione della convenzione per
l’affidamento in concessione delle attività di progettazione e gestione
del collegamento viario Ragusa – Catania; convenzione per la quale erano
stai sollevati dubbi che rischiavano di far slittare di qualche mese
l’approvazione dell’atto”.
mercoledì 14 luglio 2010
Buone notizie dal Ministero per i restauratori siciliani
Il Ministro ha risposto all’interrogazione parlamentare presentata
dall’onorevole Nino Minardo, sollecitato dalle preoccupazioni di un
gruppo di restauratori e dalla CISL della provincia di Ragusa.
“Il nostro governo ha recepito le difficoltà dei tanti lavoratori che si sono visti esclusi dalla partecipazione alla prova di idoneità prevista per l’acquisizione delle qualifiche di Restauratore dei Beni Culturali e di Collaboratore dei Beni Culturali – dichiara il deputato. Si tratta di tanti giovani, in particolare siciliani, che hanno acquisito la propria esperienza nel lavoro sul campo senza il riconoscimento di qualifiche contrattuali utili al conseguimento della qualifica di restauratore come previsto dal regolamento.
“Il nostro governo ha recepito le difficoltà dei tanti lavoratori che si sono visti esclusi dalla partecipazione alla prova di idoneità prevista per l’acquisizione delle qualifiche di Restauratore dei Beni Culturali e di Collaboratore dei Beni Culturali – dichiara il deputato. Si tratta di tanti giovani, in particolare siciliani, che hanno acquisito la propria esperienza nel lavoro sul campo senza il riconoscimento di qualifiche contrattuali utili al conseguimento della qualifica di restauratore come previsto dal regolamento.
Il Ministero, oltre a
prorogare il termine di presentazione delle domande al 30 settembre
2010, ha attuato una forte apertura interpretativa rispetto al testo
della norma. Infatti, rispetto ad un’ipotesi iniziale, laddove è
difficile reperire la documentazione in ordine all’attività svolta come
prevede l’art. 182 del Codice, è stato introdotto un sistema di
valutazione basato sulla dichiarazione e dimostrazione della posizione
lavorativa che può consistere in un’autocertificazione o in una
dichiarazione del datore di lavoro. Inoltre, per venire incontro alle
esigenze dei più giovani alcune date ultime di riferimento per lo
svolgimento dell’attività di restauro sono state spostate dall’anno 2001
a luglio 2009. Un passo avanti per armonizzare le situazioni eterogenee
che si erano create tra il nord ed il sud. Il Ministero, inoltre, mi ha
comunicato – conclude Minardo - la disponibilità ad attivare un tavolo
di confronto con le associazioni di categoria degli artigiani al fine di
individuare criteri e modalità operative che garantiscono un corretto
svolgimento delle attività di attestazione da parte delle
Soprintendenze”.
giovedì 8 luglio 2010
Via libera dalla Conferenza Unificata Stato Regione per i finanziamenti del CIPE per i comuni iblei
Oggi pomeriggio si è riunita la Conferenza Unificata Stato Regioni che
ha esitato con parere favorevole l’erogazione dei finanziamenti del CIPE
previsti a favore della provincia di Ragusa.
“Lo avevo anticipato qualche giorno fa – dichiara l’onorevole Nino Mianrdo - Oggi giunge la conferma che i finanziamenti per il completamento del parcheggio sotterraneo di Piazza del Popolo a Ragusa (per 1 milione e 250 mila euro), l’arredo urbano del centro storico di Acate Via Piave-Via Mameli e prolungamento di Via XX settembre (per 1.300.000 euro) e la Strada Carcanella a Monterosso Almo (per 1.200.000 euro) hanno ricevuto il via libera dalla Conferenza Unificata Stato Regione. Ora si attende la registrazione alla Corte dei Conti, dopodiché sarà possibile emettere i decreti. Nei prossimi giorni – continua il deputato - avremo notizie dei restanti 8.516.000 mila euro che il Cipe ha previsto per altri interventi pubblici di grande valenza per il nostro territorio che saranno finanziati sempre con fondi Cipe tramite lo strumento della’APQ (Accordo di Programma Quadro) con la Regione Sicilia. L’iter come previsto sta proseguendo e la mia attenzione non verrà meno fino alla sua conclusione”.
“Lo avevo anticipato qualche giorno fa – dichiara l’onorevole Nino Mianrdo - Oggi giunge la conferma che i finanziamenti per il completamento del parcheggio sotterraneo di Piazza del Popolo a Ragusa (per 1 milione e 250 mila euro), l’arredo urbano del centro storico di Acate Via Piave-Via Mameli e prolungamento di Via XX settembre (per 1.300.000 euro) e la Strada Carcanella a Monterosso Almo (per 1.200.000 euro) hanno ricevuto il via libera dalla Conferenza Unificata Stato Regione. Ora si attende la registrazione alla Corte dei Conti, dopodiché sarà possibile emettere i decreti. Nei prossimi giorni – continua il deputato - avremo notizie dei restanti 8.516.000 mila euro che il Cipe ha previsto per altri interventi pubblici di grande valenza per il nostro territorio che saranno finanziati sempre con fondi Cipe tramite lo strumento della’APQ (Accordo di Programma Quadro) con la Regione Sicilia. L’iter come previsto sta proseguendo e la mia attenzione non verrà meno fino alla sua conclusione”.
Io voglio volare su Comiso!
Il fatto di rendere edotto un territorio di ogni passaggio (compresi
quelli negativi e sicuramente non felici) legato allo sviluppo di un
iter così complesso, così difficile, colpevolmente trascurato in
passato, come quello che conduce all’apertura dell’aeroporto di Comiso,
non significa certificare una classe politica incapace, di scarsa
rappresentanza nei posti dove si decidono le cose o, ancor peggio,
tacciabile di fallimento. Significa semplicemente attingere a pieni mani
all’onestà intellettuale di noi rappresentanti del territorio,
espressioni istituzionali e parlamentari e significa soprattutto essere
chiari sempre, nel bene e nel male. Ecco perché ho deciso di dire sempre
la verità su come stanno le cose nei passaggi burocratici legati
all’aeroporto di Comiso ed alcune esternazioni di queste ore (devo dire
più di opinionisti che di rappresentanti politici, istituzionali ed
ancor meno di cittadini e dell’opinione pubblica in genere), sin troppo
ed ingiustificatamente acri nei confronti della mia azione parlamentare
per l’ottenimento di quel grande risultato per il nostro territorio e
per la nostra provincia che sarà l’apertura dello scalo comisano, mi
fanno pensare e significano l’incapacità di costoro a comprendere che la
nuova generazione della politica, per cambiare davvero le cose, deve
chiudere con la vecchia solfa di promettere e non mantenere o, ancor
peggio, di parlare a vanvera dicendo solo che più conviene e tacere su
ciò che non conviene.
Le tante e mail che ho ricevuto da gente che
mostra fiducia nel mio lavoro, rappresentano uno sprone a proseguirlo
senza soluzione di continuità. Penso che sia importante che la società
civile intervenga in prima persona, dialoghi con il parlamentare
attraverso sollecitazioni, suggerimenti e riflessioni. Tante me ne sono
state scritte e dimostrano che c’è voglia di “partecipare” ad un momento
così importante.
mercoledì 7 luglio 2010
Il Deputato Nino Minardo augura buon lavoro al neo presidente Pippo Cascone
«Auguri di buon lavoro al neo presidente della Camera di Commercio di
Ragusa Pippo Cascone – dichiara il deputato Nino Minardo - Sono certo
che la sua consolidata esperienza a favore del mondo economico gli
consentirà di portare avanti con competenza, efficacia e determinazione
un compito di grande rilievo per la nostra provincia. Già presidente
della CNA e impegnato da tempo ai problemi del mondo imprenditoriale,
subentra al compianto Pippo Tumino che ha raggiunto grandi risultati per
lo sviluppo del territorio e del sistema imprese».
Aeroporto di Comiso. Superati i dubbi per la firma del protocollo. Tutti d’accordo sul percorso da seguire
Si è tenuto questo pomeriggio l’incontro tecnico tra i Ministeri
dell’Economia, della Difesa, delle Infrastrutture e l’ENAC per discutere
i dubbi di ordine burocratico che hanno bloccato l’iter per il
passaggio di competenza sul sedime aeroportuale di Comiso dallo Stato
alla Regione. L’incontro ha centrato l’obiettivo di cancellare ogni tipo
di remora e di porre le basi definitive verso la firma del protocollo.
Adesso tecnici e funzionari dei Ministeri competenti redigeranno un
parere che precederà l’atto di firma vero e proprio del protocollo.
“È una notizia importante, che mi conforta nella convinzione che siamo finalmente alla svolta tanto attesa; ed è ancora più importante che sia stata certificato in sede di riunione odierna, che ogni passaggio sinora compiuto è stato quello giusto e che, dunque, nulla osta al passaggio di competenze sul sedime aeroportuale” – dichiara il deputato.“Tutti gli attori coinvolti si sono accordati sul percorso da seguire. Adesso sarà sottoposto ai Ministri interessati un parere per sottoscrivere quanto il tavolo tecnico ha stabilito, a quel punto si potrà procedere alla firma del protocollo. Da parte mia non posso far altro che confermare la mia assoluta attenzione su ognuno dei passaggi che ci saranno da qui in avanti, così come ho fatto in questi mesi, nella convinzione che solo con la dovizia che un atto così importante merita, si può arrivare alla meta agognata. Ma dopo il vertice di oggi, i suoi esiti e la condivisione piena tra gli attori presenti che ha cancellato ogni residuale dubbio burocratico, ritengo che siamo vicini al risultato voluto” – conclude l’onorevole Nino Minardo.
martedì 6 luglio 2010
Aeroporto di Comiso, nessun allarmismo. Giovedì prossimo incontro ministeriale per risolvere i nodi burocratici. A breve la firma del protocollo
Sbloccato l’iter per la realizzazione dello scalo comisano, nonostante i
continui rinvii per la firma del protocollo per il passaggio di
competenze del sedime aeroportuale dallo Stato alla Regione.
“Nessun allarmismo per l’aeroporto di Comiso – dichiara l’onorevole Nino Minardo – E questo perché proprio ieri il dr. Italo Volpe, capo ufficio legislativo del Ministero dell’Economia, mi ha comunicato che giovedì prossimo 8 luglio, Ministero dell’Economia, Ministero della Difesa ed ENAC si incontreranno per discutere e risolvere i dubbi di ordine burocratico emersi. Ho chiesto il massimo impegno perché si possano sciogliere tutti i dubbi in quella sede ed arrivare presto all’individuazione di una data utile per la firma del protocollo che formalizzerà il passaggio del sedime aeroportuale dallo Stato alla Regione. Condivido ed ho fatto mia da tempo la preoccupazione di tantissimi che in queste ore mi scrivono chiedendomi un impegno costante su quanto sta succedendo. Cosa che sto facendo ogni giorno, senza soluzione di continuità. E condivido anche la preoccupazione degli esponenti politici allarmati da questi continui rinvii. Non vi è dubbio – conclude il Deputato - che anche io sono contrariato per la dilatazione dei tempi dovuta all’Agenzia del Demanio e per il fatto che essa abbia sollevato perplessità solo nello stesso giorno stabilito per la firma; ma al di là del tempo che purtroppo si è perso, garantisco che la situazione è rientrata nei giusti binari. Sono sicuro che la provincia di Ragusa avrà il suo aeroporto ed il mio impegno non verrà mai meno fino alla conclusione dell’iter”.
“Nessun allarmismo per l’aeroporto di Comiso – dichiara l’onorevole Nino Minardo – E questo perché proprio ieri il dr. Italo Volpe, capo ufficio legislativo del Ministero dell’Economia, mi ha comunicato che giovedì prossimo 8 luglio, Ministero dell’Economia, Ministero della Difesa ed ENAC si incontreranno per discutere e risolvere i dubbi di ordine burocratico emersi. Ho chiesto il massimo impegno perché si possano sciogliere tutti i dubbi in quella sede ed arrivare presto all’individuazione di una data utile per la firma del protocollo che formalizzerà il passaggio del sedime aeroportuale dallo Stato alla Regione. Condivido ed ho fatto mia da tempo la preoccupazione di tantissimi che in queste ore mi scrivono chiedendomi un impegno costante su quanto sta succedendo. Cosa che sto facendo ogni giorno, senza soluzione di continuità. E condivido anche la preoccupazione degli esponenti politici allarmati da questi continui rinvii. Non vi è dubbio – conclude il Deputato - che anche io sono contrariato per la dilatazione dei tempi dovuta all’Agenzia del Demanio e per il fatto che essa abbia sollevato perplessità solo nello stesso giorno stabilito per la firma; ma al di là del tempo che purtroppo si è perso, garantisco che la situazione è rientrata nei giusti binari. Sono sicuro che la provincia di Ragusa avrà il suo aeroporto ed il mio impegno non verrà mai meno fino alla conclusione dell’iter”.
venerdì 2 luglio 2010
Aeroporto di Comiso. Il Ministro Tremonti assicura una rapida soluzione
L’impasse che ha bloccato la firma per il passaggio di competenze
del sedime aeroportuale dallo Stato alla Regione non è un problema
politico quanto piuttosto burocratico e mi sento di escludere anche che
ci sia un nesso con la coincidente Finanziaria, pur apprezzando la buona
fede del pensiero.
Non è mancata da parte mia in queste ore, un’interlocuzione anche sostenuta nei toni con funzionari e dirigenti del Ministero dell’Economia a proposito del blocco di un passaggio fondamentale per lo scalo aeroportuale di Comiso qual è, appunto, la firma per il passaggio di competenze del suo sedime ed ho appena ricevuto informazione che c’è luce visibile in fondo al tunnel dell’incertezza.
E questo grazie anche agli esiti del colloquio che stamattina l’assessore regionale alle Finanze Michele Cimino ha avuto direttamente con il ministro Giulio Tremonti, cui ha evidenziato la situazione contingente legata all’aeroporto di Comiso, gli ingiustificati rinvii e ritardi per la firma, la fondamentale importanza che questa struttura rappresenta per la provincia di Ragusa e per l’intera Regione e come un atteggiamento sin troppo dilatorio di chi, all’interno del ministero, mal comprende l’importanza della cosa, abbia provocato uno stop all’iter che sta risultando davvero dannoso.
Non voglio pensare ad atteggiamenti volutamente ostativi quanto piuttosto alla mancata percezione di cosa rappresenterà, una volta aperto, l’aeroporto di Comiso per un territorio così florido come il nostro e per questo quanto detto stamattina dall’assessore Cimino al ministro Tremonti ha significato lo sblocco della fase di stallo.
Non è mancata da parte mia in queste ore, un’interlocuzione anche sostenuta nei toni con funzionari e dirigenti del Ministero dell’Economia a proposito del blocco di un passaggio fondamentale per lo scalo aeroportuale di Comiso qual è, appunto, la firma per il passaggio di competenze del suo sedime ed ho appena ricevuto informazione che c’è luce visibile in fondo al tunnel dell’incertezza.
E questo grazie anche agli esiti del colloquio che stamattina l’assessore regionale alle Finanze Michele Cimino ha avuto direttamente con il ministro Giulio Tremonti, cui ha evidenziato la situazione contingente legata all’aeroporto di Comiso, gli ingiustificati rinvii e ritardi per la firma, la fondamentale importanza che questa struttura rappresenta per la provincia di Ragusa e per l’intera Regione e come un atteggiamento sin troppo dilatorio di chi, all’interno del ministero, mal comprende l’importanza della cosa, abbia provocato uno stop all’iter che sta risultando davvero dannoso.
Non voglio pensare ad atteggiamenti volutamente ostativi quanto piuttosto alla mancata percezione di cosa rappresenterà, una volta aperto, l’aeroporto di Comiso per un territorio così florido come il nostro e per questo quanto detto stamattina dall’assessore Cimino al ministro Tremonti ha significato lo sblocco della fase di stallo.
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