giovedì 7 ottobre 2010

Sicurezza. Non abbassiamo la guardia!

Non vi è dubbio che la sicurezza è uno dei temi maggiormente sentiti dai cittadini. Di fronte alle paure provocate dal cambiamento sociale, cresce la domanda di sicurezza in tutte le sue sfaccettature: sicurezza come controllo del territorio dalla microcriminalità, sicurezza come vivibilità, sicurezza nelle strade e sulla strada. Le brutte notizie di problemi seri e drammatici in alcune comunità straniere (soprattutto all’interno delle stesse…) che arrivano da Vittoria, generano paura e preoccupazione. A Scicli gli episodi delinquenziali che avevano leso la serenità di quella comunità, trovano oggi un argine anche dopo l’elevazione a tenenza della locale caserma dei carabinieri, che ha provocato un rafforzamento d’organico e con esso maggiore controllo sulla città e sulla serenità pubblica.
 
Ma oggi la mia preoccupazione è forte per i fatti successi nella città di Modica, La tranquilla Modica racconta di incendi d’auto e cassonetti con periodicità disarmante; in pieno centro, appena domenica scorsa, c’è stata una rissa fra extracomunitari col sapore neppure troppo vago della spedizione punitiva, forse legata ad un episodio successo qualche attimo prima in viale Medaglie D’oro, anticamera del Corso Umberto, con un tentativo di violenza carnale su una donna tunisina che camminava insieme al bimbo piccolo, tentato da un marocchino. E i furti, gli atti di vandalismo, e le aggressioni denunciate e tenute nascoste. Cosa sta succedendo in questa città che era esempio di calma e di serenità? Un’escalation di eventi criminosi a Modica che richiede maggiore attenzione.

È importantissimo osservare qualsiasi mutamento rispetto al consueto. Non allarmiamoci senza criterio di fronte a questi eventi, ma i segnali non sono da sottovalutare. E in attesa di capire meglio i mutamenti sociali di Modica, è necessario un maggiore coinvolgimento ideale di noi cittadini e operativo di chi è deputato al mantenimento dell’ordine pubblico, l’istituzione ad ogni livello. Dal sindaco, ai vigili urbani, a polizia e carabinieri. Nessun timore a denunciare o a segnalare azioni anomale o sospette perché è un nostro diritto/dovere; per impedire, insomma, che queste azioni prendano il sopravvento sul “quieto vivere”, tanto da ingenerare incertezza ed insicurezza.

L’invito alle forze dell’ordine è di continuare ad operare, così come hanno fatto fino adesso, a difesa della legalità; attivare il sistema di videosorveglianza; garantire i controlli anche attraverso le forze di presidio già in organico a Palazzo San Domenico. Ma soprattutto far crescere la consapevolezza nei cittadini che la loro sicurezza passa, e non può essere altrimenti, attraverso il loro essere attori dell’evoluzione sociale. Sono tutti elementi fondamentali per dare alla città quel senso di tranquillità che è venuto meno nelle ultime settimane. È operando insieme che si raggiungono i migliori risultati… anche nella sicurezza!

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