In questi giorni lungo le coste siciliane ed anche lungo il litorale
della provincia di Ragusa, sono sbarcati tanti extracomunitari. La
nostra Terra, il popolo siciliano ed ogni Istituzione (seppure con
logici distinguo) oggi come nel passato, stanno mostrando solidarietà ed
accoglienza verso uomini, donne e bambini che scappano dal loro Paese
in cerca di una vita migliore. In questi anni siamo stati disponibili
come Siciliani e come gente della provincia di Ragusa, a dare una mano
di fronte all’emergenza immigrati, mettendo a disposizione risorse
logistiche, umane ed economiche. Abbiamo messo a disposizione le
strutture di accoglienza a Pozzallo, Ragusa e quella temporanea a Santa
Croce Camerina. Siamo disponibili a farlo di nuovo semmai ci verrà
chiesto; perché da noi la parola SOLIDARIETA’ ha un valore vero e reale!
Quando il Governo centrale ci ha chiesto una mano per l’emergenza
‘immigrazione’, non ci siamo tirati indietro. E questa Provincia, chi la
abita e chi la rappresenta, lo ha fatto con solerzia e sollecitudine.
Per questo penso che sia arrivato il momento di ricevere anche noi con
altrettanta attenzione, solerzia e sollecitudine per talune risposte del
Governo a nostre legittime richieste, come, ad esempio, quelle che
riguardano due questioni impellenti per questo territorio, il suo
sviluppo e la vita di quanti ci abitano: il via libera all’apertura
dell’aeroporto di Comiso e la firma al Ministero dell’Economia per
sboccare l’iter (per quanto di competenza del Governo centrale) al
raddoppio della Ragusa-Catania. Facendo mio l'appello dei Sindaci e le
preoccupazioni di tanti cittadini chiedo al ministro degli Interni,
Roberto Maroni, un incontro con una delegazione iblea, per conoscere se
ed eventualmente come ci verrà chiesto di manifestare la nostra
solidarietà concreta nell’accoglienza. L'occasione sarà utile anche per
rinnovare e stimolare il Governo affinchè dia risposte rapide alle
nostre legittime richieste di vedere concretati atti fondamentali per la
nostra gente ed il nostro territorio.
sabato 19 febbraio 2011
venerdì 18 febbraio 2011
Difendiamo l’azione di legalità portata avanti dal presidente Cultrera. Si faccia chiarezza su ciò che succede contro di “lui”
Leggo con una certa preoccupazione notizie di stampa che riportano di
situazioni per nulla chiare nello IACP e di quello che appare una sorta
di ‘stalking’ politico-istituzionale nei confronti del suo presidente,
l’avvocato Giovanni Cultrera, la cui unica ‘colpa’ sembra essere quella
di avere lasciato il partito dell’attuale Governo della Regione ed
essere tornato nel PdL. Tutto questo mentre il presidente Cultrera
continua imperterrito e per nulla scalfito da tutto ciò, a portare
avanti un’azione la sua importante di legalità, sia garantendo gli
alloggi a chi ne ha diritto e togliendoli a chi, invece, li ha
abusivamente occupati e sia facendo in modo che chi ha debiti con
l’istituto, li assolva in tempi e modi congrui, rientrando da
lunghissimi periodi in cui ha abitato in un alloggio senza pagarne
l’affitto.
Azioni sicuramente impopolari quelle del presidente Cultrera, soprattutto per la visione del rispetto di norme, leggi e comportamenti che hanno alcuni politici, abituati a carpire il consenso attraverso ‘facilonerie’ (tanto per usare un eufemismo) ed eccessivo permissivismo ma che invece testimoniano un grande senso di rispetto delle leggi da parte dell’avvocato Cultrera, uomo di legge nella professione e nell’azione. L’istituto oggi è sotto ispezione regionale (‘casuale’ o ‘causale’ coincidenza con le scelte politiche di Giovanni Cultrera???); ben venga se essa è animata da spirito di verifica e non di inquisizione forzata. E se emergeranno inadempienze, nessun problema ad accettare ogni decisione. Piuttosto, però, mi sembra che invece sia l’inquisizione forzata di cui sopra ed animata, magari, da qualcuno che cerca in ogni modo di scalzare il presidente dello IACP da un ruolo e da un incarico che sta svolgendo in modo eccellente e NEL RISPETTO DELLA LEGGE. E che la mia non sia una presa di posizione politica, lo dimostra il fatto che il mio partito ha nel tempo criticato alcune scelte del presidente Cultrera, ma non ha mai attaccato il presidente sul fronte di azione di risanamento delle casse dello IACP e da quando ha deciso di far rispettare la legalità nell’assegnazione degli alloggi e nel rientro delle morosità, nonostante qualche ex consigliere comunale del PdL spingesse a farlo.
Azioni sicuramente impopolari quelle del presidente Cultrera, soprattutto per la visione del rispetto di norme, leggi e comportamenti che hanno alcuni politici, abituati a carpire il consenso attraverso ‘facilonerie’ (tanto per usare un eufemismo) ed eccessivo permissivismo ma che invece testimoniano un grande senso di rispetto delle leggi da parte dell’avvocato Cultrera, uomo di legge nella professione e nell’azione. L’istituto oggi è sotto ispezione regionale (‘casuale’ o ‘causale’ coincidenza con le scelte politiche di Giovanni Cultrera???); ben venga se essa è animata da spirito di verifica e non di inquisizione forzata. E se emergeranno inadempienze, nessun problema ad accettare ogni decisione. Piuttosto, però, mi sembra che invece sia l’inquisizione forzata di cui sopra ed animata, magari, da qualcuno che cerca in ogni modo di scalzare il presidente dello IACP da un ruolo e da un incarico che sta svolgendo in modo eccellente e NEL RISPETTO DELLA LEGGE. E che la mia non sia una presa di posizione politica, lo dimostra il fatto che il mio partito ha nel tempo criticato alcune scelte del presidente Cultrera, ma non ha mai attaccato il presidente sul fronte di azione di risanamento delle casse dello IACP e da quando ha deciso di far rispettare la legalità nell’assegnazione degli alloggi e nel rientro delle morosità, nonostante qualche ex consigliere comunale del PdL spingesse a farlo.
mercoledì 16 febbraio 2011
Emergenza immigrazione in Sicilia. L’Europa deve intervenire!
L'instabilità politica in Tunisia ed Egitto sta alimentando i viaggi
della speranza verso l'Italia. Oltre cinquemila extracomunitari, in gran
parte tunisini, sono sbarcati in questi giorni lungo le nostre coste ed
in particolare lungo il litorale della provincia di Ragusa. L’emergenza
legata all’accoglienza degli immigrati extracomunitari è una
problematica che conosciamo, che seguo da diverso tempo, impegnando il
nostro governo a disporre adeguate risorse in favore dei comuni costieri
siciliani interessati da questo fenomeno come il comune di Pozzallo,
per evitate che l’emergenza immigrazione si trasformasse in una
emergenza umanitaria e in un pericoloso problema di ordine pubblico.
Vantiamo
una consolidata tradizione legata all’accoglienza e alla solidarietà
verso questi uomini, donne e bambini che scappano dal loro paese in
cerca di una vita migliore, ma oggi le strutture di accoglienza sono
sature, le forze in campo non bastano più. E se il nuovo 'villaggio
della solidarietà' di Sigonella
mercoledì 9 febbraio 2011
Ragusa-Catania. Incontro urgente martedì 15 febbraio con il Direttore Prosperi del Dipartimento del Tesoro al Ministero dell’Economia
Sono stato più volte sollecitato dal Presidente della Provincia
Regionale di Ragusa Franco Antoci, che è anche Presidente del Comitato
tecnico operativo della Ragusa-Catania, e considerando che, ad oggi, gli
uffici preposti, che da mesi mi rassicurano sul corretto iter e su una
pronta soluzione del problema, non hanno ancora sbloccato l’iter
realizzativo del raddoppio autostradale, ho ritenuto necessario
presentare un'interrogazione al Ministro Tremonti per fare chiarezza,
superare e chiarire una volta per tutte le difficoltà esistenti.
Da poco più di vent’anni la Provincia di Ragusa attende il raddoppio della SS 514 che collega le città di Ragusa e Catania, arteria fondamentale e necessaria per evitare il continuo e preoccupante proliferarsi di incidenti stradali, spesso mortali. Il progetto risulta provvisto di tutti i pareri e/o autorizzazioni necessari ed è già stato esitato favorevolmente in sede V.I.A. e approvato dall’Assessorato regionale Territorio e Ambiente. L’intervento è inserito nella programmazione pluriennale dell’ANAS S.p.A. che ha promosso la realizzazione dell’opera in regime di partecipazione pubblico-privata. Il Cipe ha approvato il progetto ed individuato la copertura finanziaria per quanto riguarda la parte pubblica dell’investimento, inoltre lo scorso luglio ha approvato la convenzione tipo tra l’ANAS s.p.a. e i futuri realizzatori del collegamento autostradale Ragusa - Catania. Con la firma di Tremonti, l’Anas potrà formalizzare il bando e far scattare la procedura della comparazione tra le offerte in campo. L'interrogazione da me presentata ieri chiede al Ministro se le rassicurazioni più volte accordatemi siano ancora in essere, ed in caso affermativo quando sarà firmata la Convenzione del project financing che consentirebbe l’avvio dell’autostrada.
giovedì 3 febbraio 2011
Elezioni amministrative Ragusa e Vittoria. Basta con i tentennamenti! Auspico scelte coerenti su tutto il territorio
Non è mia abitudine entrare in casa politica altrui ma quando
tentennamenti, andirivieni e azioni a macchia di leopardo di formazioni
politiche nuove e/o riciclate, interessano il mio partito, allora mi
sembra giusto, corretto e doveroso verso gli elettori del PdL fare
alcune riflessioni.
Il nostro partito è e continua a rappresentare l’area del centrodestra italiano. Lo è a Roma come a Palermo come nelle realtà locali a cominciare dalla nostra provincia e nei dodici comuni che la compongono. Ed in maniera lineare si avvia alle consultazioni elettorali amministrative della prossima primavera a Ragusa e Vittoria. Lo fa con i suoi candidati sindaco Nello Dipasquale e Carmelo Incardona ed aprendo le porte alle alleanze ‘d’area’ a patto che siano omogenee: a mio avviso, o dappertutto o da nessuna parte. Nessun diktat ma più semplicemente un invito alla coerenza. Se si sta insieme a Ragusa, si sta insieme a Vittoria come in ogni dove del Paese. Noi, PdL, siamo con il consenso dei cittadini il partito di riferimento del centrodestra; chi vuole condividere un percorso con noi, lo faccia in maniera chiara, serena e, ribadisco, omogenea. Non chiudiamo le porte in faccia ad alcuno, compresi i partiti del Terzo polo (o Nuovo polo o Polo della Nazione…) con l'auspicio però, che le scelte che essi faranno siano uguali a Ragusa come a Vittoria. Perché di scelte si tratta e, dunque, esse si fanno coerentemente con le proprie idee e le proprie convinzioni e non rapportate ai luoghi dove adattarle. Uscendo dagli equivoci, insomma, mi sembra corretto che UdC e FLI ci dicano se vogliono stare con noi sia a Ragusa che a Vittoria oppure no (peraltro mi risulta che API ed MpA si siano già espressi per il no e pur dispiaciuto della scelta quantomeno ne sottolineo la chiarezza).
Il nostro partito è e continua a rappresentare l’area del centrodestra italiano. Lo è a Roma come a Palermo come nelle realtà locali a cominciare dalla nostra provincia e nei dodici comuni che la compongono. Ed in maniera lineare si avvia alle consultazioni elettorali amministrative della prossima primavera a Ragusa e Vittoria. Lo fa con i suoi candidati sindaco Nello Dipasquale e Carmelo Incardona ed aprendo le porte alle alleanze ‘d’area’ a patto che siano omogenee: a mio avviso, o dappertutto o da nessuna parte. Nessun diktat ma più semplicemente un invito alla coerenza. Se si sta insieme a Ragusa, si sta insieme a Vittoria come in ogni dove del Paese. Noi, PdL, siamo con il consenso dei cittadini il partito di riferimento del centrodestra; chi vuole condividere un percorso con noi, lo faccia in maniera chiara, serena e, ribadisco, omogenea. Non chiudiamo le porte in faccia ad alcuno, compresi i partiti del Terzo polo (o Nuovo polo o Polo della Nazione…) con l'auspicio però, che le scelte che essi faranno siano uguali a Ragusa come a Vittoria. Perché di scelte si tratta e, dunque, esse si fanno coerentemente con le proprie idee e le proprie convinzioni e non rapportate ai luoghi dove adattarle. Uscendo dagli equivoci, insomma, mi sembra corretto che UdC e FLI ci dicano se vogliono stare con noi sia a Ragusa che a Vittoria oppure no (peraltro mi risulta che API ed MpA si siano già espressi per il no e pur dispiaciuto della scelta quantomeno ne sottolineo la chiarezza).
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