lunedì 31 gennaio 2011

Pieno sostegno all’onorevole Incardona verso l’elezione a sindaco di Vittoria

Sono particolarmente soddisfatto dell’esito del confronto che abbiamo avuto questa mattina con l’onorevole Carmelo Incardona, che sosterremo in modo compatto come PdL nel suo percorso elettorale verso l’elezione a sindaco di Vittoria.
Insieme all’assessore provinciale Riccardo Terranova, al consigliere provinciale Ignazio Nicosia e con il vicepresidente della Provincia Mommo Carpentieri ed il presidente del Consiglio Provinciale Giovanni Occhipinti, abbiamo parlato di programmi e progetti per Vittoria e le nostre idee hanno fatto sintesi virtuosa con le proposte dell’onorevole Incardona, determinando la piena condivisione di ciò che vogliamo proporre alla città.
Vittoria ed i vittoriesi scegliendo Incardona come loro sindaco, non solo metteranno la parola ‘fine’ a troppi anni di governo di sinistra e centrosinistra ed i cui risultati sono il completo sfaldamento, i tanti litigi di quella coalizione ed i gravi danni procurati per questo alla città, ma sceglieranno anche un centrodestra compatto ed unitario, attorno alla figura del suo candidato sindaco capace di vincere già al primo turno e che ha mostrato da parlamentare di spendersi con grande lena a favore della città e dei suoi concittadini.
Il confronto che abbiamo avuto stamattina con l’onorevole Incardona è servito a smussare i pochi spigoli che c’erano da smussare, ma soprattutto a mettere nero su bianco una progettualità eccellente che porterà Vittoria a cinque anni di lustro e di crescita, grazie all’impegno del PdL con in testa l’assessore Terranova e il consigliere Nicosia ed in piena sinergia con l’onorevole Incardona.

martedì 25 gennaio 2011

Amministrative a Vittoria: "Auspico un percorso condiviso che possa portare ad una candidatura unica del centrodestra"

Ho avuto modo di confrontarmi con gli amici del PdL a Vittoria e di interloquire con l’onorevole Carmelo Incardona e auspico che ci sia ogni tipo di utile condizione per creare un percorso condiviso che possa portare ad una candidatura unica del centrodestra in questa città dopo lunghi decenni di disamministrazione della sinistra e del centrosinistra.

Così come si stanno creando importanti condizioni di armonia e di dialogo a Ragusa, il mio augurio è quello che lo stesso possa succedere a Vittoria e già entro questa settimana spero si possano creare i presupposti di un ampio e partecipato confronto con l’onorevole Carmelo Incardona per avviare concretamente un dialogo che sia proficuo e foriero di un progetto d’insieme utile ad ottenere un risultato di discontinuità con il passato, obiettivo importante per tutta la città di Vittoria.

lunedì 24 gennaio 2011

"E’ finito il tempo dell’attesa. Invito Nello Dipasquale a preparare il programma e condividerlo con chi vorrà stare con il PdL nel percorso verso la sua rielezione a Sindaco di Ragusa"

Alla luce di notizie sull’evoluzione di scelte ed alleanze in vista della consultazione amministrativa di primavera in Sicilia, ritengo che sia arrivato il momento di chiudere il cerchio e di muoversi, come Popolo della Libertà, senza vincoli e legami obbligati e senza indurre alcuno in obbligo d’alleanza.
Prendiamo atto serenamente degli sviluppi che riguardano il cosiddetto ‘Nuovo Polo’ e delle affermazioni a proposito di alleanze possibili; ma non per questo ci fermiamo ad osservare né tanto meno a rimuginare.
Anzi, invito in particolar modo il Sindaco Nello Dipasquale a chiudere celermente il cerchio delle alleanze e ad avviare il percorso programmatico della sua candidatura, in modo che si faccia chiarezza su chi aderisce all’invito del PdL a sostenerlo nel suo cammino verso la riconferma a primo cittadino di Ragusa.
In questa fase, non sono consentiti tentennamenti e posizioni di stand by ma bisogna agire e non certo tergiversare; perché le nostre porte sono state aperte e il Sindaco Dipasquale ha sempre portato avanti una politica ‘ad includendum’.
Adesso, però, il tempo delle chiacchiere è finito ed è necessario avviarci nella costruzione dei programmi e nel percorso elettorale verso il voto, avendo come unici interlocutori i Ragusani e le loro esigenze, senza altre perdite di tempo e senza attendere oltre le decisioni altrui.
Ecco perché invito Nello a cominciare a mettere subito ‘nero su bianco’ il programma, chiamando chi ci sta alla sua condivisione.

martedì 18 gennaio 2011

Utilizziamo i fondi disponibili per lo sviluppo del nostro territorio!

I fondi per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale ibleo ci sono. Sono disponibili, ma non sono utilizzati! La legge regionale 5 novembre 2004, n. 15, ha destinato alla Provincia Regionale di Ragusa la somma di 58 milioni di euro per la realizzazione di opere infrastrutturali ed interventi a sostegno dello sviluppo produttivo del territorio. Si tratta dei fondi cosiddetti “ex-Insicem”, che da un lato assicurano la realizzazione immediata di alcune azioni prescindendo dalla accessibilità o meno di ulteriori risorse pubbliche, dall’altro costituiscono un input per l’attivazione di ulteriori risorse previste sempre a sostegno del settore.

Allo stato attuale, una parte dei 58 milioni di euro derivanti direttamente dalla vendita delle due cementerie sono stati investiti (sistemazione dell’ASI di Ragusa, Modica e Pozzallo ed è stato istituito il Fondo di sostegno per le aziende locali), ma la parte che riguarda le infrastrutture è rimasto un progetto complesso con interventi ancora da fare. Si tratta di importanti opportunità di sviluppo non utilizzate. Con questi fondi “inutilizzati” ci sono degli interventi che potrebbero essere subito realizzati come il terzo polo industriale a Vittoria, il frigomacello di Ragusa. Mentre ci sono altri interventi, come il completamento e la riqualificazione dei collegamenti infrastrutturali, che richiedono la compartecipazione dello Stato. E mi chiedo perché non ci si attiva per presentare l’accordo al governo nazionale chiedendone il sostegno tramite fondi europei? Manca, quindi, un passaggio fondamentale per poter utilizzare questi fondi destinati allo sviluppo del nostro territorio. A distanza di anni dalla sottoscrizione dell’Accordo di programma tra la Provincia, la Camera di Commercio, l’ASI di Ragusa e i dodici comuni iblei, risultano impegnate solo parte dei fondi, sarebbe opportuno, quindi, che fosse speso il massimo impegno per la loro attuazione. E questo perché, se le opportunità economiche di sviluppo ci sono, non si può lasciarle colpevolmente in un cassetto; sarebbe delittuoso ed ingiustificabile.

mercoledì 12 gennaio 2011

Lunedì 17 gennaio incontro PdL-UdC per chiudere la verifica alla Provincia

Come coordinatore provinciale del PdL, manifesto tutta la mia soddisfazione per come sta crescendo il Popolo della Libertà nella mia provincia e saluto con grande piacere l’arrivo nel nostro partito di un altro elemento importante come il dottore Salvatore Criscione, a cui do il benvenuto.
Un piacere che è ben evidente in me, ancora di più dopo le parole che il dottore Criscione ha pronunciato ieri motivando la sua scelta e che fortificano il convincimento che il PdL sia oggi il punto di riferimento del centrodestra ed il perno attorno cui esso ruota.
Ritengo a questo punto importante mettere fine all’ormai lunga verifica politica alla Provincia e a tal fine ho già chiesto al presidente Franco Antoci ed ai vertici provinciali dell’UdC un incontro lunedì prosimo 17 gennaio 2011, per definire nei dettagli il confronto politico che abbiamo già avviato e che porterà ad un nuovo assetto della squadra assessoriale che sta guidando la Provincia Regionale. L’incontro di lunedì prossimo dovrà necessariamente partire dal punto in cui ci siamo lasciati, ovvero il riconoscimento da parte del tavolo politico di un assessorato in più per il PdL anche alla luce della mutata geografia in consiglio, e per la quale abbiamo trovato disponibilità nell’UdC. Lunedì prossimo, ritengo che ci sia la necessità di chiudere il cerchio, definire ogni cosa nei dettagli e, come coordinatore provinciale del PdL, guarderò con grande attenzione agli esponenti del versante ipparino del nostro partito, da cui sono partite giuste rivendicazioni per una maggiore visibilità nel nuovo assetto assessoriale alla Provincia.

lunedì 3 gennaio 2011

Nino Minardo, il giovane politico che non subisce le decisioni di famiglia

Intervista rilasciata al Corriere di Ragusa

Enfant prodige, «figlio di papà» o giovane rampollo di una famiglia di successo, all’inizio di qualunque carriera sono etichette che fanno piacere. Alla distanza mutano in fastidio, peso da scaricare alla svelta. Liberarsene. Il chiodo fisso di Nino Minardo, 32 anni, modicano, moglie Giulia e 3 figlie, Nina, Maryam e Bianca messe al mondo nel lasso di pochi anni; deputato della Repubblica dal 2008: bella presenza, appeal naturale e invidiabile, eleganza di stile perfetto. Milita nel partito del gossip e della spregiudicatezza, ma la sua giovane età non è contaminata dai presunti vizi del Cavaliere. Soldi, salute, potere e successo non mancano. Con il suo ingresso in politica, devastante come un’onda anomala, zio Riccardo ha cambiato casacca, l’ex pupillo di Berlusconi, Giovanni Mauro, è andato a cercare spazi in periferia e quel marpione di Innocenzo Leontini ha dovuto sfoderare tutta la sua maggiore esperienza politica per non farsi mettere in gabbia dall’astro nascente.

La premessa parte da troppo lontano, ma vuole anticipare una domanda doverosa e semplice. Onorevole Minardo, quanto ha pesato e pesa il carisma della sua famiglia e di papà Saro sul suo successo politico?
«Me l’aspettavo. La mia famiglia non è un peso ma motivo d’orgoglio. Mio padre viene dall’agricoltura, uno che s’è costruito da solo e che dà lavoro a 100 famiglie in provincia. E’ un merito o un demerito questo?»