sabato 29 novembre 2008

Modica città "pilota"

“Modica può essere progetto “pilota” nel dar corso all’intuizione del Ministro di Grazia e Giustizia Onorevole Angelino Alfano, di costruire nuove carceri nel Paese attraverso la formula del project financing”. Lo afferma il deputato nazionale del PdL Onorevole Nino Minardo, che ha scritto questa mattina al Guardasigilli, proponendo il progetto per il carcere di contrada Catanzarello, come momento “pilota” rispetto all’idea palesata sulla stampa dal Ministro, di costruire nuove carceri in Italia per risolvere il problema del sovraffollamento delle strutture attualmente in servizio. “La mia proposta va in direzione delle idee del Ministro, anche perché l’Onorevole Alfano ha detto chiaramente che le priorità in questo senso vanno individuate nel Meridione e nella Sicilia. Già tre anni fa a Modica è stato completato l’iter ministeriale per individuare in contrada Catanzarello un’area idonea ad ospitare la nuova casa circondariale, senza vincoli di intervento e con parere favorevole già espresso dalla commissione competente – ha detto l’Onorevole Minardo - Inoltre il nuovo carcere permetterebbe la piena fruizione dell’edificio che ospita attualmente il carcere di modica, annesso il Chiosco del 500, stupenda testimonianza storica e monumentale della città, oggetto di un intervento finanziario della Regione per il suo restauro”

giovedì 27 novembre 2008

Il Tribunale di Modica non si tocca!

“Non esiste alcuna ipotesi concreta di soppressione del Tribunale di Modica ed ogni proposta che va in tal senso e’ priva di fondamento e soprattutto dimostra di ignorare la grande tradizione ed il valore sociale che stanno alla base dell’importante istituzione giuridica modicana”. Questa la risposta del deputato nazionale del PDL Onorevole Nino Minardo, alla proposta avanzata dal PD di sopprimere il Tribunale nella Città della Contea perchè antieconomico e non funzionale.
“Il Tribunale è un punto di riferimento essenziale non solo per Modica ma per l’intero comprensorio, sia per l’immensa tradizione giuridica che custodisce che per lo straordinario indotto occupazionale che negli anni ha creato e stabilizzato - prosegue l’Onorevole Minardo - Qualsiasi ipotesi di smembramento o riduzione dell’attuale attività, sacrificherebbe l’ingente investimento che lo Stato ha fatto nel corso degli anni per garantire una struttura all’avanguardia nel Meridione, impreziosita dal brillante lavoro di magistrati, avvocati e personale amministrativo. La stessa struttura dell’amministrazione della giustizia e della prevenzione dei reati verrebbe compromessa da un’ipotesi che, partendo da meri dati economici, dimostra di dimenticare la rilevanza sociale dell’Istituzione, relegandola ad un semplice rapporto di costi e benefici. Sostengo le volontà del Presidente del Tribunale dottor Giuseppe Tamburini, che ha pronunciato nel suo discorso di insediamento e ribadito in queste ore, di difendere il Tribunale di Modica; ed in questo senso anche le dichiarazioni del primo Presidente della Corte d’Appello di Catania Guido Marletta, sono di conforto”.

Incontro a Roma con il Ministro. Il Tribunale di Modica non verrà chiuso

“Non esiste all’ordine del giorno del Governo nazionale alcuna ipotesi che preveda la chiusura del Tribunale di Modica o il suo ridimensionamento”. Con queste parole il Ministro della Giustizia, Onorevole Angelino Alfano, ha rassicurato ieri sera a Roma l’On. Nino Minardo dopo la richiesta del parlamentare del PDL di un’interlocuzione urgente con il Ministro, a seguito della proposta avanzata nei giorni scorsi dal PD di accorpare le circoscrizioni giudiziarie “minori” tra cui quella di Modica.
Il Ministro Alfano ha confermato all’On. Minardo che la vecchia ipotesi di accorpamento delle circoscrizioni, formulata oramai da parecchi anni e puntualmente riproposta di legislatura in legislatura, non è stata mai presa in considerazione dall’attuale Governo, nella consapevolezza del ruolo fondamentale che questi tribunali svolgono nei territori. Alfano ha ribadito in particolare che il Tribunale di Modica, per la sua storia e per il ruolo che oggi svolge, è un’istituzione assolutamente importante e necessaria.
Particolare apprezzamento il Ministro ha riservato alle condizioni strutturali ed operative del Tribunale di Modica, rassicurando ulteriormente l’On. Nino Minardo sulla volontà di salvaguardare un investimento così importante, che ha rappresentato un punto di svolta per l’edilizia giudiziaria in Sicilia e in tutto il Meridione.

martedì 18 novembre 2008

Adozioni nazionali ed internazionali. Presentato disegno di legge dal Deputato Nino Minardo

Il Deputato del Popolo della Libertà Nino Minardo ha presentato alla Camera dei Deputati una proposta di legge per le modifiche alla legge 4 maggio 1983, n. 184, in materia di razionalizzazione delle procedure per le adozioni nazionali ed internazionali. La proposta prevede principalmente variazioni sui tempi che caratterizzano le varie tappe della procedura di adozione attualmente in vigore nel nostro sistema legislativo per renderli più certi e ragionevoli, ed interviene sul limite massimo di età tra adottando e il più giovane tra gli adottanti fissandolo a cinquant’anni e non più quarantacinque, considerato che è aumentata l’aspettativa di vita e la scelta-necessità da parte delle coppie di posticipare il momento della formazione della famiglia.
“Il presente disegno di legge” - ha detto l’onorevole Minardo - “vuole costituire un valido strumento atto a superare alcune delle difficoltà burocratiche che, attualmente, non consentono alle coppie italiane di vedere realizzato il loro umano e naturale desiderio di paternità e maternità a fronte del diritto, che manca di effettività, di milioni di bambini ad avere una famiglia”.
Dati recenti descrivono una realtà alquanto preoccupante: l’abbandono dei bambini assume tratti di una vera e propria emergenza umanitaria, contestualmente diminuisce l’ammontare delle adozioni complessive. Se sul fronte delle adozioni nazionali si registra un netto aumento delle domande, le sentenze che le concludono risultano notevolmente ridotte. La stessa cosa è riscontrabile sul fronte delle adozioni internazionali, nonostante si sia avuto un aumento complessivo del numero delle adozioni, la differenza tra domande e procedure arrivate a buon fine risulta essere pari al 37%.

sabato 15 novembre 2008

Ragusa-Catania: c’è luce in fondo al tunnel!

Nessun allarme per la realizzazione della Ragusa-Catania. I fondi ci sono! Questa è l’importante rassicurazione che il Sottosegretario di Stato con delega al CIPE Onorevole Gianfranco Miccichè ha dato all’On.le Nino Minardo ed a S.E. il Prefetto di Ragusa dott. Carlo Fanara durante il vertice romano dello scorso giovedì. Lunedì prossimo è stato fissato presso il CIPE, un vertice tecnico con l’ANAS ed i funzionari del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica per verificare lo status quo della progettazione, dare impulso agli interventi e stabilire i percorsi necessari per la loro definizione.
“Un importante passo avanti per la provincia di Ragusa – dichiara l’On.le Nino Minardo - che si concretizzerà già entro dicembre 2008 con il recupero dei fondi pubblici mancanti e destinati al project financing della Ragusa-Catania. Il consorzio di imprese è già pronto ad investire in questa infrastruttura; recuperando il contributo dello Stato, indispensabile per la realizzazione dell’arteria, vuol dire percorrere la strada che condurrà all’attuazione completa del project financing, quindi alla realizzazione dell’infrastruttura tanto attesa e di primaria importanza per lo sviluppo di questo territorio ricco, ma penalizzato soprattutto dal punto di vista infrastrutturale. Sono molto soddisfatto del primo esito raggiunto e la concretezza di questo confronto istituzionale è perfettamente riassunta dal vertice fissato per lunedì prossimo al CIPE, che costituisce la pietra miliare che condurrà verso lo sblocco delle procedure. Vigilerò affinché le parole dette si concretizzano in azioni che già a partire dai primi mesi del 2009 potrebbero essere avviate”.

venerdì 14 novembre 2008

Servizio medico al porto di Pozzallo. Interrogazione al Ministro dell’Interno e della Salute

Facendo seguito a specifica richiesta del Sindaco di Pozzallo Giuseppe Sulsenti, l’On.le Nino Minardo ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno Roberto Maroni e al Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi per sapere se e quali iniziative intendono intraprendere al fine di garantire la presenza indispensabile del servizio di medico delegato presso il porto di Pozzallo. Il porto di Pozzallo in Italia è, subito dopo Lampedusa, quello in cui si verificano gli sbarchi più numerosi di clandestini e rifugiati politici, tanto che, all’interno della struttura portuale, è stato realizzato un centro di prima accoglienza. L’opera finora svolta dal medico delegato di porto, uno dei sette che operano in tutta Italia, è risultata ancora più necessaria in funzione proprio della tipologia degli sbarchi che avviene per piccoli numeri, a ciclo continuo e periodico, richiedendo quindi la presenza costante del medico di porto la cui preziosa funzione è stata riconosciuta dallo stesso Segretario Generale della Presidenza della Repubblica conferendo, lo scorso 17 ottobre, un encomio al Comune di Pozzallo.
“Gli ultimi dati forniti dall’amministrazione comunale di Pozzallo evidenziano che da giugno a settembre 2008 il suddetto Centro ha ospitato una media mensile di 250 immigrati, che sbarcano giorno e notte dopo aver affrontato lunghi viaggi in condizioni tragiche. La realtà più vicina con presenza del medico di porto è Siracusa distante più di 60 Km, pertanto, il sevizio medico è assicurato dal medico delegato di porto che, operando con reperibilità per l’intero arco della giornata, ha permesso di affrontare tempestivamente anche allarmanti situazioni sanitarie verificatisi tra gli immigrati.

mercoledì 12 novembre 2008

Tenenza dell’Arma dei Carabinieri di Scicli: il Deputato Nino Minardo chiede intervento del Ministro Maroni

Il Deputato del Popolo della Libertà Nino Minardo dopo aver ricevuto specifica richiesta da parte del Sindaco di Scicli Giovanni Venticinque ha scritto al Ministro dell’Interno Roberto Maroni chiedendo un intervento risolutivo affinché si possa procedere all’insediamento della tenenza dell’Arma dei Carabinieri nel territorio di Scicli.
Il Comune di Scicli registra una popolazione che oscilla dai 27.000 ai 70.000 abitanti, con una crescente affluenza turistica e numerose aziende, nella quale purtroppo si verificano frequenti fenomeni delinquenziali di tipo mafioso e dove si registra un’elevata presenza di extracomunitari clandestini che si rendono spesso protagonisti di episodi criminali.
“Da tempo è stato soppresso il locale Commissariato di P.S., lasciando a tutela del territorio il Corpo di Polizia Municipale ed un insufficiente contingente dell’Arma dei Carabinieri per garantire la sicurezza del territorio e dei cittadini che preoccupati hanno chiesto l’intervento dell’amministrazione comunale la quale ha provveduto ad allestire un immobile moderno e funzionale, dotato di tutti i requisiti richiesti dalla normativa vigente prevista dal Ministero, per creare una struttura adatta a diventare la sede della Tenenza dei Carabinieri, come già deciso a livello centrale. La sicurezza dei cittadini è una priorità assoluta che va garantita e per questo, essendo già tutto pronto e vista la necessità di controllo del territorio, ho chiesto un intervento del Ministro ed ho interessato anche gli uffici competenti con i quali ho parlato questa mattina e mi hanno confermato un forte impegno su questo fronte. In qualità di rappresentante del nostro territorio al Parlamento Italiano vigilerò affinché nel Comune di Scicli possa insediarsi al più presto la Tenenza dell’Arma dei Carabinieri che assicurerà la tutela dell’ordine pubblico e quindi maggiore tranquillità al territorio e ai cittadini” ha dichiarato l’On.le Nino Minardo.

martedì 11 novembre 2008

Presentata interrogazione al Ministro Bondi per il progetto “Treno Museo”

L’On.le Nino Minardo ha presentato un’interrogazione al Ministro per i Beni e le Attività Culturali Sandro Bondi per sapere le ragioni che, alla data odierna, hanno reso impossibile l’avvio del progetto “Treno Museo”.
Nel 2002 i comuni di Caltagirone, Militello in Val di Catania, Catania, Modica, Noto, Palazzolo Acreide, Ragusa e Scicli nel territorio della Val di Noto sono entrati nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco per la presenza di edifici simbolo del barocco siciliano. Nel marzo 2005 l’Assessorato alle attività culturali della Regione Sicilia ha promosso un’iniziativa finalizzata alla valorizzazione della Val di Noto attraverso la sperimentazione del “Treno Barocco” che doveva attraversava l’intera valle permettendo di ammirare e scoprire i suddetti comuni. L’iniziativa non ebbe seguito fino a quando nel 2007 il treno museo Modica – Ragusa non venne inserito nei sette siti individuati da Maratonarte. Il treno come mezzo unico e senza tempo per scoprire le meraviglie della Sicilia.
“Il progetto promosso dal Ministro per le attività culturali Rutelli che coinvolgeva le Ferrovie dello Stato, la Sovrintendenza della Provincia di Ragusa ed il Comune di Modica, finalizzato non solo alla scoperta di luoghi meritevoli di promozione, ma anche al recupero architettonico di alcuni edifici della stazione di Modica, uno degli impianti di maggiore importanza per posizione, dimensione e valore architettonico, prevedeva in data 2 marzo 2008 l’inaugurazione del Treno Museo. Tale progetto, al quale sono state apportate significative modifiche come l’utilizzo di una locomotiva diesel piuttosto che a vapore, attende ancor oggi la sua realizzazione.