Sono sempre più convinto che oggi c’è troppa gente e in ogni ambito che si diletta a spendere parole e a fare ben poco. La politica mediatica incombe sulla politica dei fatti,
della concretezza, della risoluzione dei problemi. Si parla, si
commenta (spesso anche a sproposito) ma senza raggiungere alcun
risultato utile per la collettività. Non è mia abitudine cercare la vetrina mediatica.
Questo mio modo di essere e pensare ha prodotto e produce spesso un
avanzamento di critiche da coloro che invece pensano di ottenere
maggiore successo seguendo questa politica “della chiacchiera”. Per
fortuna, la politica del fare, della concretezza e non delle chiacchiere
è quella che alla fine vince.
Posso citare un elenco di situazioni di cui ho preferito parlare solo dopo essermi informato e aver trovato l’esito, sia essa positivo che negativo.
Partendo proprio dalla più recente che riguarda i trasferimenti statali che non erano stati ancora erogati ai comuni della Provincia di Ragusa. Ho inteso dare notizia della vicenda, del mio interessamento parlamentare, della mia azione a sblocco dell’impasse, solo quando sono stato in possesso di notizie certe e definite, evitando di esternare a mezzo stampa in tempi sospetti (e magari a più riprese…) la mia azione parlamentare, che altro poi non è se non un mio preciso “dovere” istituzionale. Avrei potuto scrivere una nota, di lamento promettendo che a”avrei fatto…”, poi un’altra per dire che “ho fatto”, poi un’altra ancora per dire che “m’hanno risposto” e poi magari l’ultima per dire che finalmente si è arrivati al risultato. Mo sono “limitato” solo a questa e l’ho fatto solo perché tanta gente aspettava una notizia “buona”.
Aeroporto di Comiso. Dal momento in cui ho incontrato il compianto Pippo Tumino ho sempre svolto un’azione costante, continua e silenziosa, mirata all’unico obiettivo fondamentale: lo sblocco dell’iter e l’apertura dello scalo comisano. Non è con i proclami che si risolvono i problemi!
Posso citare un elenco di situazioni di cui ho preferito parlare solo dopo essermi informato e aver trovato l’esito, sia essa positivo che negativo.
Partendo proprio dalla più recente che riguarda i trasferimenti statali che non erano stati ancora erogati ai comuni della Provincia di Ragusa. Ho inteso dare notizia della vicenda, del mio interessamento parlamentare, della mia azione a sblocco dell’impasse, solo quando sono stato in possesso di notizie certe e definite, evitando di esternare a mezzo stampa in tempi sospetti (e magari a più riprese…) la mia azione parlamentare, che altro poi non è se non un mio preciso “dovere” istituzionale. Avrei potuto scrivere una nota, di lamento promettendo che a”avrei fatto…”, poi un’altra per dire che “ho fatto”, poi un’altra ancora per dire che “m’hanno risposto” e poi magari l’ultima per dire che finalmente si è arrivati al risultato. Mo sono “limitato” solo a questa e l’ho fatto solo perché tanta gente aspettava una notizia “buona”.
Aeroporto di Comiso. Dal momento in cui ho incontrato il compianto Pippo Tumino ho sempre svolto un’azione costante, continua e silenziosa, mirata all’unico obiettivo fondamentale: lo sblocco dell’iter e l’apertura dello scalo comisano. Non è con i proclami che si risolvono i problemi!