venerdì 29 aprile 2011
martedì 26 aprile 2011
Infrastrutture della provincia di Ragusa. I parlamentari siciliani con in testa Antonino Minardo chiedono l’intervento del Presidente Berlusconi
L'onorevole Nino Minardo invia al Presidente del Consiglio dei
Ministri, On.le Silvio Berlusconi, una lettera firmata della deputazione
siciliana del PdL a Montecitorio, rispetto alle priorità
infrastrutturali del nostro territorio, giunte ormai agli atti decisivi.
"Fermo restando che la ‘Ragusana’ come l’aeroporto di Comiso, stanno diventando realtà solo grazie alle spinte e alle accelerazioni concrete che questo Governo ha saputo imporre - dichiara Minardo - sono consapevole che ci sono ostacoli da superare e che tutto ciò va fatto nei tempi giusti; non foss’altro perché la Gente di questa provincia è stufa di essere abbindolata da chiacchiere e promesse inutili e dannose, come è stato invece per decenni. Il Governo del presidente Berlusconi sono certo che si ascriverà il merito di avere, ancora una volta, sostituito i fatti alle parole anche per queste due opportunità infrastrutturali come la ‘Ragusana’ e l’aeroporto di Comiso; ed è per questo che confido nei contenuti della lettera e nella sua efficacia, consapevole e convinto del mio ruolo di rappresentante del territorio ibleo e della Gente che lo abita".
"E l’obiettivo è anche quello di porre fine ad una epopea di iniziative tanto eclatanti quanto inutili, che hanno il solo esito di fare ‘vetrina’ e non sostanza, in una saga evitabile e, per certi versi, anche dannosa. Al di là di ciò, la mia fiducia per un percorso che approdi presto al buon fine, si basa sulla consapevolezza che il Presidente Berlusconi (così come ha fatto in aula indicando la Ragusa-Catania fra gli obiettivi del suo mandato), conosce le priorità e le necessità strutturali di questo lembo di Sicilia e non lesinerà impegno e volontà perché esse giungano a compimento" - conclude Nino Minardo.
"Fermo restando che la ‘Ragusana’ come l’aeroporto di Comiso, stanno diventando realtà solo grazie alle spinte e alle accelerazioni concrete che questo Governo ha saputo imporre - dichiara Minardo - sono consapevole che ci sono ostacoli da superare e che tutto ciò va fatto nei tempi giusti; non foss’altro perché la Gente di questa provincia è stufa di essere abbindolata da chiacchiere e promesse inutili e dannose, come è stato invece per decenni. Il Governo del presidente Berlusconi sono certo che si ascriverà il merito di avere, ancora una volta, sostituito i fatti alle parole anche per queste due opportunità infrastrutturali come la ‘Ragusana’ e l’aeroporto di Comiso; ed è per questo che confido nei contenuti della lettera e nella sua efficacia, consapevole e convinto del mio ruolo di rappresentante del territorio ibleo e della Gente che lo abita".
"E l’obiettivo è anche quello di porre fine ad una epopea di iniziative tanto eclatanti quanto inutili, che hanno il solo esito di fare ‘vetrina’ e non sostanza, in una saga evitabile e, per certi versi, anche dannosa. Al di là di ciò, la mia fiducia per un percorso che approdi presto al buon fine, si basa sulla consapevolezza che il Presidente Berlusconi (così come ha fatto in aula indicando la Ragusa-Catania fra gli obiettivi del suo mandato), conosce le priorità e le necessità strutturali di questo lembo di Sicilia e non lesinerà impegno e volontà perché esse giungano a compimento" - conclude Nino Minardo.
Infrastrutture. La deputazione siciliana del PdL a Montecitorio chiede l'intervento del Presidente Berlusconi
Egregio Presidente,
siamo oggi a scriverLe per portare alla Sua
attenzione, certi di ottenere un sensibile e sollecito riscontro, una
questione che investe la provincia di Ragusa e che, in particolare in
queste ultime ore, sta generando un’ allarmante destabilizzazione degli
equilibri politici del nostro partito sul territorio.
A seguito
della grande mobilitazione della cittadinanza che, in maniera
stringente, chiede riscontri di fronte ad una situazione rispetto alla
quale il Governo nazionale viene tacciato di sconcertante indifferenza e
noi rappresentanti locali delle istituzioni di immobilismo e
connivenza, riteniamo, a questo punto, opportuno un Suo diretto
intervento.
Dato indiscutibile e conclamato in Sicilia, ed in
particolare nella Sicilia meridionale ed orientale, è il deficit del
sistema delle infrastrutture di trasporto, lesivo del diritto alla
mobilità dei cittadini e dall’incidenza fortemente negativa
sull’economia locale, quanto mai bisognosa di nuovo slancio.
A
tale criticità strutturale della provincia iblea, noi, voce di tali
istanze del territorio in Parlamento, avevamo risposto, forti
dell’adesione ad un progetto politico nazionale che vedeva come uno
degli obiettivi prioritari dell’azione di Governo proprio lo sviluppo
delle infrastrutture nella nostra realtà insulare, ponendo in essere una
serie di azioni positive finalizzate a sbloccare il completamento e la
realizzazione di due importantissime opere attese da oltre vent’anni:
l’aeroporto “Vincenzo Magliocco” nel Comune di Comiso e il raddoppio
della strada statale che collega Ragusa e Catania.
venerdì 22 aprile 2011
Infrastrutture. 5 milioni di euro a carico della regione e destinati per la Ragusa-Catania
Sottolineo ed evidenzio con piacere il lavoro fatto dall’onorevole
Innocenzo Leontini che, come apprendo dalla stampa, attraverso un suo
emendamento in sede di Finanziaria Regionale, ha ottenuto l’impiego di 5
milioni di euro a carico della regione e destinati per la
Ragusa-Catania.
Un risultato che dimostra la concretezza delle azioni del Popolo della Libertà e dei suoi rappresentanti verso il territorio.
Risultati che siamo pronti a concretare anche in sede di Governo Nazionale, nei confronti del quale abbiamo messo in moto azioni importanti di sensibilizzazione che presto dovranno portare i loro frutti concreti.
Un risultato che dimostra la concretezza delle azioni del Popolo della Libertà e dei suoi rappresentanti verso il territorio.
Risultati che siamo pronti a concretare anche in sede di Governo Nazionale, nei confronti del quale abbiamo messo in moto azioni importanti di sensibilizzazione che presto dovranno portare i loro frutti concreti.
martedì 19 aprile 2011
venerdì 15 aprile 2011
Il centrodestra unito a sostenere l’on. Carmelo Incardona nel percorso che darà una svolta positiva alla città di Vittoria dopo anni di malgoverno delle sinistre
Le esternazioni del Pd sul fatto che tutto il PdL è a fianco di Carmelo
Incardona nel percorso verso la sua elezione a sindaco di Vittoria dopo
troppi anni di malgoverno delle sinistre (non esclusi ovviamente gli
ultimi 5, ma anzi soprattutto gli ultimi cinque…) lascerebbero il tempo che trovano (cioè niente), se non fossero infarcite di amenità e di livore.
Quello che, magari, ha in quantità industriale il Pd vittoriese nel sapere che TUTTO IL CENTRODESTRA E’ CON CARMELO INCARDONA mentre loro sono riusciti a spaccare il fronte del centrosinistra (e quello del loro partito) in mille e più rivoli, senza trovare in cinque anni una sola ragione di unità ma anzi frantumando prima la coalizione e poi il Pd. Al punto che non è certo notizia di anni orsono il disimpegno del loro capogruppo, che ha scelto qualche settimana fa, di sposare la causa di un altro candidato a Sindaco che non è l’uscente e di non avere più nulla a che fare con il Partito Democratico di Vittoria. Una conferma piuttosto esplicita del malessere del Pd vittoriese e di una diaspora interna che li sta logorando. I nostri momenti di riflessione, anche forte nei toni e nei contenuti, non ce li teniamo nascosti; anzi, siamo soliti affrontare QUESTIONI PROGRAMMATICHE (e non di poltrone e poltroncine come invece sono d’abitudine in casa del Pd vittoriese…) alla luce del sole, senza problema, ragionando comunque con un solo obiettivo finale: QUELLO DI TROVARE LE RAGIONI CHE UNISCONO E NON QUELLE CHE DIVIDONO. Questa è la sostanziale differenza tra noi del PdL e loro del Pd.
Quello che, magari, ha in quantità industriale il Pd vittoriese nel sapere che TUTTO IL CENTRODESTRA E’ CON CARMELO INCARDONA mentre loro sono riusciti a spaccare il fronte del centrosinistra (e quello del loro partito) in mille e più rivoli, senza trovare in cinque anni una sola ragione di unità ma anzi frantumando prima la coalizione e poi il Pd. Al punto che non è certo notizia di anni orsono il disimpegno del loro capogruppo, che ha scelto qualche settimana fa, di sposare la causa di un altro candidato a Sindaco che non è l’uscente e di non avere più nulla a che fare con il Partito Democratico di Vittoria. Una conferma piuttosto esplicita del malessere del Pd vittoriese e di una diaspora interna che li sta logorando. I nostri momenti di riflessione, anche forte nei toni e nei contenuti, non ce li teniamo nascosti; anzi, siamo soliti affrontare QUESTIONI PROGRAMMATICHE (e non di poltrone e poltroncine come invece sono d’abitudine in casa del Pd vittoriese…) alla luce del sole, senza problema, ragionando comunque con un solo obiettivo finale: QUELLO DI TROVARE LE RAGIONI CHE UNISCONO E NON QUELLE CHE DIVIDONO. Questa è la sostanziale differenza tra noi del PdL e loro del Pd.
mercoledì 6 aprile 2011
Emergenza immigrazione. 62 senatori e deputati del Pdl scrivono al premier Silvio Berlusconi
Caro Presidente,
la crisi del Nord Africa esplosa all’inizio
dell’anno ha visto immediatamente in prima linea Lei personalmente, e il
Governo che presiede, impegnati a fronteggiare l’emergenza umanitaria, e
ad affrontare le ricadute che la stessa ha avuto e sta avendo in
Italia: prima fra tutte l’arrivo di oltre 20.000 migranti, quasi tutti
clandestini e (finora) quasi tutti provenienti dalla Tunisia.
L’Esecutivo italiano ha istituito un campo di accoglienza al confine fra
Libia e Tunisia, ha inviato aiuti materiali alle popolazioni di
Bengasi, e contestualmente ha intessuto intensi rapporti, dentro e fuori
l’UE, per attenuare i conflitti e individuare percorsi ragionevoli.
Questa emergenza, nella tradizione solidaristica della nostra Nazione,
ha visto e vede impegnati senza risparmio di energie e di generosità
appartenenti ai Corpi di polizia, ai Vigili del fuoco, alla Protezione
civile, alla Croce Rossa e al volontariato: ennesima riprova che gli
italiani non si tirano mai indietro in situazioni di crisi.
venerdì 1 aprile 2011
Il giovane Minardo ricorda all’on. Innocenzo Leontini che la calma è la virtù dei forti e la coerenza è la virtù dei bravi politici…
L’onorevole Leontini ha evidentemente qualche problema mnemonico ogni
qualvolta parla del sottoscritto e, soprattutto, sembra dimentico del
fatto che non è l’autodesignato ‘plenipotenziario’ di questo partito e
colui che può fare e disfare a suo piacimento. Lo dico leggendo la sua
smodata reazione ad alcune mie considerazioni rilasciate in
un’intervista alla Gazzetta del Sud a proposito di un suo intervento
all’indomani di un tavolo del centrodestra con il sindaco di Pozzallo
Peppe Sulsenti, nel quale, a fronte della conclamata volontà di
dialogare SOLO con il centrodestra manifestata dal primo cittadino, era
altrettanto manifesta la nostra volontà di accettare il dialogo ed
entrare a far parte organica del suo governo. Nel provare disperatamente
a difendere le sue posizioni (?) e per ‘attaccare il sottoscritto’,
l’onorevole Leontini fa leva sui nostri leader regionali e nazionali,
mostrando l’impotenza a supportare le sue tesi solo attraverso i suoi
ragionamenti. Peraltro nel citare l’onorevole Angelino Alfano -con cui
ho continui e quotidiani contatti e con il quale ho rapporti personali e
politici eccellenti (e se la cosa non aggrada all’onorevole Leontini
saranno problemi suoi e non miei…)-, il parlamentare regionale del PdL
scivola nella classica ‘buccia di banana’ che dimostra il SUO
COMPORTAMENTO INCOERENTE a proposito dei rapporti con l’MpA, che oggi
egli coglie a pretesto per contestare il percorso comune a Pozzallo.
L’onorevole Leontini non aveva un atteggiamento cosi ‘acerrimo’ ed ostile contro l’MpA quando, in piena fase di rottura con il PdL a Palermo, i rappresentanti di quel partito restavano organici alla giunta comunale di Ragusa!!! Anzi, lui stesso più volte ‘benedisse’ l’azione politica (giusta) del sindaco Di Pasquale, anche di fronte a dubbi che io come altri del mio partito ci stavano ponendo in quel periodo, distinguendo il livello locale da quello regionale e nazionale e sottolineando che tutto era motivato dalla manifesta volontà dell’MpA di Ragusa di voler dialogare con il centrodestra e con il sindaco del PdL, indipendentemente dalle scelte fatte e che si andavano facendo a Palermo a Roma. ESATTAMENTE QUELLO CHE SUCCEDE A POZZALLO OGGI!
L’onorevole Leontini non aveva un atteggiamento cosi ‘acerrimo’ ed ostile contro l’MpA quando, in piena fase di rottura con il PdL a Palermo, i rappresentanti di quel partito restavano organici alla giunta comunale di Ragusa!!! Anzi, lui stesso più volte ‘benedisse’ l’azione politica (giusta) del sindaco Di Pasquale, anche di fronte a dubbi che io come altri del mio partito ci stavano ponendo in quel periodo, distinguendo il livello locale da quello regionale e nazionale e sottolineando che tutto era motivato dalla manifesta volontà dell’MpA di Ragusa di voler dialogare con il centrodestra e con il sindaco del PdL, indipendentemente dalle scelte fatte e che si andavano facendo a Palermo a Roma. ESATTAMENTE QUELLO CHE SUCCEDE A POZZALLO OGGI!
Iscriviti a:
Post (Atom)