mercoledì 30 novembre 2011

Aeroporto di Comiso. Il Ministro Passera metta in atto ogni utile azione per l'apertura dello scalo. Ci sono circa 40 milioni di euro di fondi pubblici spesi

Le ultime notizie circa l’apertura dell’aeroporto di Comiso, dimostrano il grande interesse che S.E. il Prefetto di Ragusa dottoressa Giovanna Cagliostro pone nei confronti della struttura. Colgo l’occasione per ringraziarla per ciò che sta facendo e per aver disposto quel tavolo comune che coinvolge ognuno degli attori interessati alla questione e che io stesso le chiesi in occasione del mio primo incontro con Ella. Un passaggio che, a mio parere, è la vera chiave di volta della controversa questione. Per ciò che mi concerne, assieme al collega Enzo Garofalo della commissione Trasporti della Camera, sto trasmettendo al neo Ministro dello Sviluppo Economico, Infrastrutture e Trasporti Passera un dettagliato dossier che riporta, passo per passo, tutto lo stato dell’arte del percorso burocratico legato all’aeroporto di Comiso e all’intervento dello Stato, in modo che il Ministro abbia ogni notizia utile e possa mettere in atto ogni provvedimento volto a sbloccare quanto di sua competenza.

Sono convinto che non si può più tergiversare oltre e per una serie di validi motivi; non ultimi i 40 milioni di euro di fondi pubblici già spesi per questa struttura e che non possono giacere nell’inedia di superare ostacoli che agli occhi della collettività potrebbero apparire erroneamente più o meno artatamente creati. Apprendo inoltre dalla stampa odierna, che il comune di Comiso ha già stabilito tempi e modi di consegna della struttura alla SoACo e l’auspicio è che adesso la Società di Gestione assolva in tempi ragionevolmente celeri ad ogni suo compito, in modo che non ci siano più elementi ostativi al percorso verso l’apertura dello scalo. Farò rilevare, infine, al Ministro Passera che la comunità iblea e la gente che io rappresento, non è più disposta ad accettare ritardi visto che nulla osta ormai al completamento degli iter e che, dunque, nulla impedisce l’apertura dell’aeroporto di Comiso, se non gli ultimi e ‘veloci’ adempimenti.

martedì 8 novembre 2011

Allarme su rischio fondi U.E. per infrastrutture siciliane. La politica sia più decisionista e meno rissosa. Investiamo sulla formazione dell'apparato burocratico

L’allarme lanciato dal presidente di ANCE Sicilia, se confermato, sul rischio che le nuove grandi infrastrutture dell’Isola possano ‘morire’ ancor prima di nascere - perché sono a rischio i sostegni finanziari della U.E. dopo i nuovi regolamenti comunitari che potrebbero tradurre detti finanziamenti in ‘aiuti di Stato’ e, dunque, non elargibili -, mi induce ad alcune riflessioni.

Non entro nel merito della questione specifica, ma la mia riflessione va oltre ed affermo che non si può arrivare ogni volta in ‘zona Cesarini’ nell’utilizzo delle risorse comunitarie per un’acclarata incapacità di spesa che c’è in questa Regione. Colpa di una politica che tarda a decidere e di un apparato burocratico lento e farraginoso. E’ già un problema reperire le risorse da utilizzare per la realizzazione di opere infrastrutturali fondamentali come la Ragusa-Catania piuttosto che l’aeroporto di Comiso e l’hub portuale di Augusta; quando poi esse arrivano a compimento, la lentezza dei percorsi, degli iter, la mancanza di decisionismo e di conoscenza, produce rischi come quelli denunciati dall’ANCE Sicilia. Con esiti facilmente prevedibili, non attribuibili a responsabilità di questo o quel governo quanto piuttosto ad un’incapacità di spesa diffusa e costante.

Dobbiamo per questo investire sulla formazione di una classe burocratica dirigente che abbia la capacità di capire e di utilizzare presto e bene le risorse a disposizione della Sicilia. Da parte nostra, come uomini delle istituzioni e della politica, dobbiamo finirla di tergiversare, di lamentarci e di ‘polemizzare’ e dobbiamo avere, invece, la capacità di decidere -che poi altro non è se non quello per cui siamo stati eletti a rappresentare una comunità…-. Decisione e conoscenza sono gli elementi virtuosi del ‘cerchio’. La burocrazia è un ‘diavolo’ che spesso dipingiamo ancor peggio di quanto non sia veramente. Ma in questo senso, ne siamo ‘’responsabili’. Penso che l’allarme dell’ANCE Sicilia di queste ore, ci riporti nella realtà vera dei problemi, di un’Isola straordinariamente bella, ma anche straordinariamente capace di farsi del male da sola.

giovedì 3 novembre 2011

Via libera dell’ANAS al progetto dei tre lotti iblei della Siracusa-Ragusa-Gela. Il Presidente Ciucci firma il decreto

Ho appena ricevuto la comunicazione dall’ingegnere Mauro Coletta dell’ANAS, dell’avvenuta firma apposta dal presidente Ciucci, sul decreto che sblocca il progetto dell’autostrada Siracusa - Ragusa - Gela per ciò che riguarda i primi tre lotti iblei dell’infrastruttura. Si tratta del passaggio fondamentale per far si che ‘presto’ - una volta esperiti gli altri adempimenti burocratici che competono al CAS, alla Regione e all’Unione Europea - si cominci materialmente a costruire l’autostrada nei tre lotti per i quali esiste già il progetto esecutivo.

L'auspicio e' che in tempi brevi si possa arrivare alla pubblicazione del bando, l’espletamento della gara d’appalto e l’inizio vero e proprio dei lavori! Nonostante la difficile situazione generale del Paese, sottolineo con piacere l’eccellente lavoro svolto dall’ANAS, ringraziando l’ingegnere Coletta - con cui sono stato quotidianamente in contatto in queste settimane per seguire l’evoluzione dell’iter -, il presidente Ciucci e i tecnici del Cas che hanno lavorato sino alla firma sul decreto. Altresì, mi preme sottolineare con favore il fatto che lo sblocco che porterà alla costruzione dei nuovi lotti autostradali iblei, lo si deve all’eccellente lavoro svolto dal Ministro Stefania Prestigiacomo nel superare i limiti imposti dal V.I.A. che avevano determinato il ‘fermo’ dell’iter da un decennio.

Al di là dell’enorme conquista infrastrutturale, i lavori nei tre lotti autostradali iblei consentiranno un investimento di oltre 290 milioni di euro che rappresentano una enorme boccata d’ossigeno per l’economia di settore e per l’intero tessuto economico della nostra provincia.

Il Presidente del Consiglio dei Ministri ha firmato la delibera CIPE sulla Ragusa-Catania

Il Presidente del Consiglio On.le Silvio Berlusconi, ha firmato ieri sera la delibera CIPE -atto formale ma propedeutico- che era stata approvata lo scorso 3 agosto e che conteneva lo schema di convenzione che consentirà all'ANAS di pubblicare il bando di gara relativo alla realizzazione della Ragusa-Catania.

Stamani ho avuto modo di parlare direttamente con gli uffici preposti della Presidenza del Consiglio che mi hanno noviziato dell’avvenuta firma. Si tratta, come detto, di un atto assolutamente formale anche se necessario e verso il quale, nei giorni scorsi, erano arrivati appelli istituzionali dal nostro territorio.
Adesso la delibera sarà trasmessa alla Corte dei Conti che dovrebbe esitarla, secondo quanto riferitomi stamattina, entro un mese dalla trasmissione.

L’atto odierno, attesta ancora una volta la grande attenzione del Governo Nazionale nei confronti del sistema infrastrutturale siciliano e del Sud-Est, in particolare, e dimostra come esso non sia mai venuta meno. In questo senso, mi pare che alcuni toni usati in questi gironi rispetto ad una firma che è e resta una pura formalità, siano stati eccessivi. Al di là di questo, però, prendo atto dell’interesse e dell’attenzione e anche dell’immediata risposta giunta dal Governo.