giovedì 23 settembre 2010

Turismo ibleo... Siamo agli albori di un percorso che può portare ad un futuro prestigioso

“Vivete in un angolo di paradiso”. Questo ha detto Roberto Benigni ai suoi interlocutori mentre ammirava la Baia di Sampieri fino a Punta Pisciotto. E Benigni si aggiunge alla lunga lista di personaggi pubblici e noti del mondo dello spettacolo e non, che sono rimasti affascinati dal nostro territorio, dalla particolarità di questo contesto geografico e architettonico unico e raro. E che, in qualche caso, hanno deciso di vivere, prendendoci pure casa.

Viviamo in una Terra meravigliosa, una Terra traboccante di bellezze da salvaguardare ma anche da promuovere; un lembo di Terra di Sicilia amato e ammirato. Abbiamo un tesoro inestimabile; abbiamo le potenzialità per far sì che il turismo rappresenti la chiave di volta per le nuove generazioni della nostra provincia. L’apertura dello scalo di Comiso darà sicuramente un forte input ad uno sviluppo tale da superare il concetto di un turismo solo estivo e stagionale, se non proprio tipo ‘mordi e fuggi’.

La nascita del Distretto Turistico Provinciale rappresenta un altro importante passo per il futuro del Sud-Est; il fatto che esso sia appetito anche da territori limitrofi, ne conferma la forza. È l’unione e la collaborazione tra la proposta pubblica e l’imprenditoria privata la vera chiave di volta che per creare un’offerta turistica continuativa su tutti e dodici i mesi dell’anno, tale da favorire la nascita di attività di corollario comunque legate al turismo ed alla capacità di attrazione e di attrattiva.

sabato 18 settembre 2010

Aeroporto di Comiso: Il primo step è segnato. Ma bisogna andare avanti e vincere la “sfida” del nostro domani

Una settimana importante per la storia dell’aeroporto di Comiso. Perchè la firma della Regione posta in calce allo stesso documento (il Protocollo d’Intesa Stato-Regione sul passaggio di competenze del sedime aeroportuale) che quindici giorni fa gli altri attori del tavolo avevano già sottoscritto, significa avere aperto una nuova era che può portare solo a risultati eccellenti per il territorio ibleo.
Ho avuto modo di dire (e lo ribadisco anche adesso), che la conquista dell’Aeroporto, non è ascrivibile a questo o quel politico, a questa o quell’istituzione. E la storia di questo scalo dice che mai come questa volta (e non è populismo), questa sarà la vittoria della Gente Iblea la stessa (o i discendenti…) che, non dimentichiamolo, ha avuto sulla sua testa qualche decennio fa, missili nucleari pronti a partire e colpire per destinazioni note e che per questo, è stata obiettivo ben più che “sensibile” e, dunque, a costante e perenne rischio. Ma proprio quel luogo di guerra, poi diventato luogo di pace e simbolo della provincia iblea che cambia, è oggi il soggetto principale dello sviluppo del terzo millennio dei nostri territori.

Ecco perché bisogna rifuggire i personalismi, non indulgere in elogi sperticati di se stessi e dei propri “capi”, bisogna ignorare quei megafoni compiacenti che recitano le solite (pagate e mai pacate..) litanie denigratorie verso gli avversi e le giaculatorie inginocchiate verso i propri mandatari, ed invece sbracciarsi e lavorare perché si giunga allo step finale di questo percorso, che è l’apertura vera e propria dell’Aeroporto di Comiso. Oggi sappiamo che è improprio parlare di “sogno” dell’Aeroporto di Comiso e che è giusto invece parlare di “realtà”.

giovedì 16 settembre 2010

Sagra della Torta - Modica





Il territorio ibleo e le trivellazioni... Salvaguardiamo l’ambiente, ma senza ingessare il territorio!

Quando “toccano” la nostra terra, vogliamo essere protagonisti dei processi decisionali e non subirli passivamente. Compito di chi come me rappresenta un’Istituzione, è valutare i pro e i contro di ogni cosa, riflettere sul territorio senza prioristici si o no! La nostra provincia non può diventare scenario di iniziative inquinanti; e su questo siamo tutti d’accordo. Il territorio va difeso, valorizzato per le generazioni presenti e per quelle future, preservandone la qualità e la quantità del patrimonio e delle riserve naturali. Ma un territorio non deve essere ingessato ed immolato sull’altare dell’ambientalismo “senza se e senza ma”, senza dialogo e senza misura. Abbiamo un territorio di vocazione turistica; bello, preservato, il cui sviluppo passa attraverso l’essere un Bene dell’UNESCO. Ma è un territorio che ha una sua vocazione agricola ed il cui tessuto economico si basa anche su una miriade di piccole industrie. Quando si ragiona sul nostro futuro, bisogna fare conto di tutte le risorse, coordinando ed armonizzando i vari interessi e rispettando quello più importante: la salvaguardia del domani.

Non sono d’accordo né sostengo quelle azioni che possano danneggiare l’ecosistema ibleo e dico un fermo NO alle trivellazioni dove esse non si possono fare e dove sono nocive e dannose per l’ambiente e per l’uomo. Ma uso un altrettanto fermo SI perché siano permesse laddove ci sono i requisiti per non compromettere in maniera irreversibile il patrimonio territoriale e naturalistico. Sono contrario a quei conservatori rigidi che, con la scusa di preservare e rispettare, invece ingessano e bloccano forme di sviluppo sostenibili. Nessuno può venire a fare imposizioni a casa nostra e a pensare di darci lezioni sul rispetto dell’ambiente. Soprattutto se sono “figli” di territori limitrofi che non mi pare siano esempi di educazione ambientale da trasmettere ai posteri!

mercoledì 15 settembre 2010

Aeroporto di Comiso: firmato il protocollo d’intesa. Adesso tutti uniti verso l’apertura dello scalo

Con la firma di oggi sul protocollo d’intesa Stato-Regione e che passa le competenze sul sedime aeroportuale di Comiso, si mette la parola fine alla stagione delle diatribe e delle parole e si apre quella del “fare” e dell’azione comune finalizzata ad aprire lo scalo nel più breve tempo possibile. Prendo atto con grande piacere dell’avvenuta firma e dico che sin d’ora dobbiamo darci (e rispettare…) precise scadenze ed assumere, per portarli a termine, altrettanto precisi impegni. A cominciare dalla prima riunione operativa che era già stata fissata per ieri con il presidente dell’ENAC e che si terrà mercoledì 22 settembre a Roma come concordato con il presidente dell’ENAC dottor Vito Riggio.
Proprio stamattina il presidente Riggio mi ha dato disponibilità per mercoledì prossimo ed ho intenzione di coinvolgere una delegazione di parlamentari siciliani per essere presenti a questo importante incontro, dove sarà stilato il cronoprogramma degli ultimi passaggi che condurranno all’apertura dell’aeroporto di Comiso. A cominciare, come detto, dall’ufficializzazione della presenza dell’Enav nello scalo e dalla certificazione che i costi di avvio della struttura (intanto i primi 3 anni grazie ai fondi stanziati con l'emendamento da me proposto 1 anno fa) siano a carico dello Stato, sino a perfezionare la presenza ed i servizi dei Vigili del Fuoco nel nuovo aeroporto. Ultima in ordine di tempo ma non certo di importanza (anzi…), c’è la classificazione dell’aeroporto di Comiso, a cura della stessa ENAC, che deve avvenire sulla scorta degli impegni assunti con l'azione determinante del Governatore Lombardo e che prevedono l’indicazione di “Aeroporto di interesse nazionale”. Con la firma di oggi, è assoluto dovere di ogni rappresentante di questo territorio, fare bene il proprio lavoro per rispetto ed a beneficio solo ed esclusivo della gente iblea.

giovedì 9 settembre 2010

Non sono contrario al Piano Paesistico; ma non accetto l’imposizione che non tiene conto dei suggerimenti del territorio ibleo!

Non mi appassiono molto ai dibattiti sterili ed alle polemiche. Per stile e per convinzione, li rifuggo. Ma quando il dibattito ruota sul territorio, allora non posso esimermi dal pensare, riflettere e dire. E’ il caso del Piano Paesistico.

Premessa d’obbligo, tanto per sgombrare il campo da interpretazioni fasulle e prestare il fianco a critiche preconcette. So e concordo che il piano paesistico ha come fine quello di preservare, tutelare, valorizzare e tramandare alle generazioni future l'identità ambientale, storica, culturale e insediativa del nostro territorio; proteggere e tutelare il paesaggio culturale e naturale, promuoverne forme di sviluppo sostenibile, al fine di conservarne e migliorarne le qualità. Su queste basi poggia la sua anima. Uno strumento di controllo che si propone di evitare che gli interventi di carattere urbanistico-edilizio rovinino il paesaggio; e su questo punto sfido chiunque a non essere d’accordo. E devono esserci delle linee guida. E questa è stata la filosofia che ha ispirato la sovrintendente Vera Greco nella sua redazione.

Nessun problema, anzi! Ma è inaccettabile che succeda quello che sta succedendo (anzi che è già successo!) in provincia di Ragusa: aver dovuto digerire un’imposizione che è arrivata dall’alto senza tener conto delle peculiarità del nostro territorio e, soprattutto quando tutti, i comuni, la Provincia e le associazioni di categoria si sono espressi uniformemente contro. Il Piano così come è stato congeniato, portato a Palermo per la sua approvazione, messo nero su bianco, “imposto”, va rivisto. Intanto perché non è stato concertato ma imposto, perché la sua istituzione rischia, secondo molti, di compromettere il futuro della nostra economia, rallentando settori trainanti come l’agricoltura, la zootecnia e l’artigianato.

domenica 5 settembre 2010

Conosco il Governatore e lui conosce me! L’apertura dell’aeroporto di Comiso è più vicina. E’ la vittoria della Gente iblea

Ho già ringraziato personalmente il Presidente della Regione on.le Raffaele Lombardo, per la sua decisione di dare il via libera alla firma del protocollo d’intesa che suggella il passaggio del sedime aeroportuale di Comiso dallo Stato alla Regione. Conosco bene il Presidente Lombardo, il suo spessore umano, la sua statura politica ed il suo affetto nei confronti della Sicilia e del suo sviluppo; e lui conosce bene me! Ero certo che l’Onorevole Lombardo avrebbe preso la decisione giusta di autorizzare una firma che segna la chiave di volta nell’iter burocratico che porterà, finalmente, all’apertura dello scalo. Quando si ottengono risultati di pregio così importanti, è piccino e mortificante ascriversi meriti e vittorie; ed io per primo rifuggo da questa “tentazione” (lasciandola volentieri magari a chi, evidentemente, è abituato ad “auto appuntarsi” medaglie al petto senza averne meriti) ed invece affermo convinto che è la vittoria della provincia Ragusa e della sua Gente, che vede schiudersi un grande futuro rappresentato dall’aeroporto di Comiso!

Evidentemente il Governatore ha ricevuto quelle assicurazioni e quelle certezze che, al di là del contenuto del protocollo, gli sono bastate per convincerlo a firmare questa svolta epocale per il nostro territorio, superando così anche l’azione di qualche cattivo consigliere che, per trovare facile vetrina (senza capire nulla dell’argomento, della sua delicatezza e del suo contenuto ed accondiscendere alle proprie manie di protagonismo), avrà lavorato per trarre in inganno e generare perplessità. Ma ciò che conta adesso è solo la vittoria del territorio e della provincia di Ragusa, maturata grazie all’impegno unanime e forte delle sue rappresentanze e che si è determinata con la decisione comunicata ieri dal Presidente Lombardo.

venerdì 3 settembre 2010

Appello al Governatore Lombardo. Chi è contro la firma è contro l'aeroporto


Faccio appello al Governatore della Regione on.le Raffaele Lombardo perché firmi il protocollo d’intesa che passa dallo Stato alla Regione le competenze sul sedime aeroportuale di Comiso, in modo che si sblocchi definitivamente l’iter e ci possiamo avviare davvero verso l’apertura dello scalo. E questo anche sulla scorta del contenuto della lettera che il Presidente dell’ENAC dott. Vito Riggio ha inviato al Presidente della Regione, in cui spiega che c’è davvero il pericolo di vanificare anni di lavoro e di impegno delle Istituzioni e della Gente di questa provincia, sull’altare di un diniego che rischia di avere come conseguenza la delusione di un intero territorio e dell’intera popolazione iblea, che si è sempre distinta per civiltà, correttezza e rispetto. E questa delusione sarebbe enorme ed irreversibile. Se il Governatore, dopo aver scritto al Presidente Berlusconi, riuscirà a trovare ristoro al suo aut aut perché sia lo Stato a far fronte agli impegni economici nei confronti dello scalo ibleo, sarà una grande conquista e ne saremo ben lieti, riconoscendoglielo come merito esclusivo. Ma, alla luce di ciò che è oggi e di quanto detto e scritto sugli atti ufficiali in questi mesi, il rischio è che si tiri troppo la corda e che essa si spezzi, con l’unica conseguenza di annullare anni di impegno e di lavoro per vedere aperto l’aeroporto di Comiso.

Io credo che chi ha cuore le sorti dell’aeroporto di Comiso ha un solo modo per dimostrarlo: firmare il protocollo d’intesa Stato-Regione. C’è tutto l’impegno dello Stato intanto di farsi carico degli oneri economici d’avvio della struttura, curando i servizi di assistenza al volo, per i primi tre anni; e che c’è anche la disponibilità a parificare Comiso ad altri aeroporti italiani. E chi dice di rappresentare (ed amare) prima di tutto questa provincia e la sua gente e solo poi la sua appartenenza politica, lo dimostri con i fatti, facendo leva sul Governatore perché dia il via libera alla firma in calce a quel protocollo.