giovedì 16 settembre 2010

Il territorio ibleo e le trivellazioni... Salvaguardiamo l’ambiente, ma senza ingessare il territorio!

Quando “toccano” la nostra terra, vogliamo essere protagonisti dei processi decisionali e non subirli passivamente. Compito di chi come me rappresenta un’Istituzione, è valutare i pro e i contro di ogni cosa, riflettere sul territorio senza prioristici si o no! La nostra provincia non può diventare scenario di iniziative inquinanti; e su questo siamo tutti d’accordo. Il territorio va difeso, valorizzato per le generazioni presenti e per quelle future, preservandone la qualità e la quantità del patrimonio e delle riserve naturali. Ma un territorio non deve essere ingessato ed immolato sull’altare dell’ambientalismo “senza se e senza ma”, senza dialogo e senza misura. Abbiamo un territorio di vocazione turistica; bello, preservato, il cui sviluppo passa attraverso l’essere un Bene dell’UNESCO. Ma è un territorio che ha una sua vocazione agricola ed il cui tessuto economico si basa anche su una miriade di piccole industrie. Quando si ragiona sul nostro futuro, bisogna fare conto di tutte le risorse, coordinando ed armonizzando i vari interessi e rispettando quello più importante: la salvaguardia del domani.

Non sono d’accordo né sostengo quelle azioni che possano danneggiare l’ecosistema ibleo e dico un fermo NO alle trivellazioni dove esse non si possono fare e dove sono nocive e dannose per l’ambiente e per l’uomo. Ma uso un altrettanto fermo SI perché siano permesse laddove ci sono i requisiti per non compromettere in maniera irreversibile il patrimonio territoriale e naturalistico. Sono contrario a quei conservatori rigidi che, con la scusa di preservare e rispettare, invece ingessano e bloccano forme di sviluppo sostenibili. Nessuno può venire a fare imposizioni a casa nostra e a pensare di darci lezioni sul rispetto dell’ambiente. Soprattutto se sono “figli” di territori limitrofi che non mi pare siano esempi di educazione ambientale da trasmettere ai posteri!
Siamo capaci di autodeterminare il futuro del nostro territorio, non necessitiamo di sermoncini e di “profeti del Verde” e, se abbiamo sbagliato in passato, di questo ne siamo consapevoli e ne abbiamo fatto tesoro con i fatti e non a parole. Ma è anche vero che noi sappiamo discutere e subito dopo prendere le giuste decisioni. Quindi, ognuno in casa propria prima di sentenziare in casa degli altri… NESSUNO DEVE DISTRUGGERE IL NOSTRO TERRITORIO. Ma non consentiremo battaglie ideologiche preconcette, lontane dalla realtà e avulse dai contesti, ignare del domani. Sono d’accordo alla tutela dell’ambiente ma contrario ai veti pregiudiziali, alle esagerazioni, alle lezioni tassative che chiudono il territorio a chiave.

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