giovedì 30 giugno 2011

Stazione Carabinieri di Frigintini. Un apposito comitato in ambito Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri valuterà il caso

Ho appena ricevuto comunicazione ufficiale che l’ordine di chiusura della Caserma carabinieri di Frigintini, è stato oggetto di immediato interesse, su mia sollecitazione, del Sottosegretario di Stato on.le Crosetto e che, nell’arco di qualche giorno, “sarà riesaminato – come riporta testualmente la nota a me indirizzata - da un apposito comitato in ambito Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, al fine di constatare l’effettiva importanza che la stazione in oggetto riveste per tutte le ragioni a cui si fatto menzione”.

Si tratta di un ulteriore passo in avanti rispetto alla possibilità che venga revocato definitivamente l’ordine di chiusura della Caserma CC di Frigintini, attualmente sospeso, e dell’interessamento immediato, fattivo e positivo che il Governo nazionale ha posto sulla delicata questione.

Da parte mia, ribadisco che la vicenda assume priorità nella mia azione parlamentare come ogni altra cosa di tale portata, che riguarda il mio territorio.

mercoledì 29 giugno 2011

Ottenuta la sospensione temporanea della chiusura della Stazione dei Carabinieri di Fringintini

Dopo una fitta interlocuzione avuta in queste ore con i Ministeri della Difesa e degli Interni e, attraverso essi, con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri (cui attiene, giova ricordarlo, la decisione in merito) siamo riusciti ad ottenere la sospensione temporanea della decisione di chiudere la Stazione Carabinieri di Frigintini, almeno sino ai mesi successivi all’estate.
Un risultato cui va ascritto merito alla costante, attenta e partecipata azione di S.E. il Prefetto di Ragusa, dott.ssa Francesca Cannizzo, che ringrazio di cuore per avere mostrato per l’ennesima volta, grande sensibilità verso i temi importanti del nostro territorio e della nostra Gente. Un risultato che è la risposta agli accorati appelli dei tanti cittadini e degli operatori commerciali che necessitano di un presidio di sicurezza che possa garantire tranquillità nella vita e nel lavoro quotidiano.

In questo tempo a disposizione dobbiamo percorrere la via migliore per ottenere la revoca del provvedimento di chiusura della stazione o comunque individuare soluzioni che garantiscano la permanenza del presidio sul territorio. Ecco perché appare importante essere riusciti ad ottenere questo parziale ma fondamentale risultato. Non posso che dirmi estremamente soddisfatto di questo, oltre che particolarmente felice per la popolazione di Frigintini che con grande dignità ha chiesto risposte a giuste rivendicazione. Piuttosto giova ancora una volta ricordare ad alcune espressioni istituzionali ed a rappresentanze sociali che occorre maggiore sobrietà di comportamento e di parola, evitare dichiarazioni propagandistiche dai dubbi effetti ed un atteggiamento più propositivo e meno votato alla ricerca disperata di ‘copertina’ perché i ruoli di rappresentanti della Gente impongono serietà e rispetto della verità (oltre che, ovviamente, ricerca del risultato migliore) e non certo demagogia a buon mercato per ingraziarsi qualche consenso rischiando, però, di fallire l’obiettivo.

venerdì 24 giugno 2011

Incontro con il Prefetto di Ragusa. A Frigintini sarà garantito il presidio di sicurezza dei Carabinieri

Premetto che rispetto alla inelegante risposta del sindaco Buscema ai rilievi fatti sugli artifizi finanziari che lui spaccia per ‘panacea’ dei problemi economici di Palazzo San Domenico, ribadisco rigo per rigo quello che ho scritto (senza suggeritori che, invece, mi dicono siano avvezzi e d’uso al sindaco…) e non ho problema alcuno a dimostrarlo. Come, CON I FATTI, ho dimostrato sempre il mio interesse per la città e per il territorio in mille occasioni (al di là delle bugie del sindaco), non ultima quella della soppressione della Caserma dei Carabinieri, intercedendo nel mio ruolo, per avere il vertice istituzionale con S.E. il Prefetto di Ragusa.

Proprio con la Dottoressa Francesca Cannizzo, ho avuto di primo mattino un incontro assieme all’onorevole Orazio Ragusa, individuando la strada per garantire sicurezza ai residenti ed agli operatori commerciali di Frigintini. A FRIGINTINI SARA’ GARANTITO IL PRESIDIO DI SICUREZZA DEI CARABINIERI, A CUI I CITTADINI POTRANNO RIVOLGERSI IN OGNI MOMENTO, O ATTRAVERSO UNA STAZIONE MOBILE O ATTRAVERSO UNA SEDE FISSA DA INDIVIDUARE NEI LOCALI COMUNALI PRESENTI NEL CENTRO ABITATO DELLA FRAZIONE. E in riferimento all’utilizzo dei locali del comune giova ricordare che questa idea è dei consiglieri comunali Bartolo Azzaro e Salvatore Cannata suggerita al sindaco, il quale ha avuto solo il merito di averla fatta propria e il demerito di non averci pensato come atto proprio. Inoltre , HO AVUTO GARANZIA DELLA PRESENZA DI UNA PATTUGLIA H. 24 CHE PRESIDIERA’ L’INTERO TERRITORIO DELLA FRAZIONE. Scelte che determinano l’aumento di uomini in un presidio di sicurezza e controllo di Frigintini, dalle attuali 3 a 5 unità. E questo grazie alla sensibilità che S.E. il Prefetto ha adoperato ancora una volta verso Modica ed i miei concittadini.

mercoledì 22 giugno 2011

L’on. Nino Minardo interroga il Ministro Ignazio La Russa in merito alla paventata soppressione della Stazione dei Carabinieri di Frigintini. “Il Governo garantisca gli standard di sicurezza nella popolosa frazione modicana”

Stamattina, spinto dalla forte sollecitazione sulla questione che ho avuto dal consigliere comunale del PdL dottor Bartolo Azzaro e dai tanti residenti della frazione, con cui ho avuto modo di parlare, ho presentato un’interrogazione al Ministro della Difesa Ignazio La Russa a proposito dell’annunciata chiusura della Stazione dei Carabinieri di Frigintini.
Ho fatto presente al Ministro che la frazione è densamente abitata, si estende su di un vasto territorio a vocazione agricola, ci sono aziende importanti ed attività commerciali di notevole interesse ed insistono nell’area sia una sede di Banca che gli Uffici Postali. La Stazione dei Carabinieri rappresenta l’unico presidio territoriale di sicurezza ed un punto di riferimento anche ‘storico’ per Frigintini ed i suoi 5.000 residenti.
In questo contesto, ho già avuto stamattina un’interlocuzione telefonica anche con il comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri Colonnello Nicodemo Macrì, manifestando la mia preoccupazione per la scelta in itinere e ricevendo attenzione ed interesse al problema, avendo trovato un interlocutore sensibile.
Da parte mia, spenderò tutto il mio impegno perché non vengano meno i requisiti anche ‘fisici’ di sicurezza e di ordine pubblico a Frigintini e perché non si receda di un solo metro dalla dose di tranquillità che la Stazione dei Carabinieri ha garantito ai tanti abitanti della frazione modicana.

Università iblea. Il Ministero convoca la riunione. L’on. Nino Minardo e il sindaco di Ragusa Nello Dipasquale auspicano che si possa giungere ad una soluzione per la nostra università

Abbiamo appena ricevuto comunicazione dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che venerdì p.v. 24.06 alle ore 14.00, è convocata, presso il Rettorato dell’Università degli Studi di Catania, la riunione con i rappresentanti del MIUR, del CdA del Consorzio Universitario di Ragusa e alla presenza del Magnifico Rettore dell’Università di Catania prof. Antonio Recca per discutere della presenza universitaria in provincia di Ragusa delle facoltà di Giurisprudenza ed Agraria.

Come abbiamo già avuto modo di specificare in altre circostanze, questa riunione ha come obiettivo unico ed ineluttabile, quello individuare una soluzione che consenta agli studenti iblei, già iscritti, la conclusione del loro corso di studi di Agraria e Giurisprudenza nella sede di Ragusa, evitando spostamenti a Catania dispendiosi per le famiglie.

Ringraziamo il Ministero per aver mantenuto fede ad un impegno preso nei giorni scorsi e il Rettore di Catania prof. Antonio Recca per la disponibilità mostrata. Pertanto, auspichiamo che in quella sede si possa giungere al risultato tanto atteso per la nostra Università.

venerdì 10 giugno 2011

Università iblea: c'è la volontà di salvarla?

Straniscono alcuni passaggi contenuti nella nota di smentita a firma del Rettore dell’Università di Catania Recca, a proposito dell’incontro che ho chiesto si faccia a Roma, nella sede MIUR “fra i rappresentanti del Consorzio Universitario Ibleo, quelli dell’Università di Catania e i funzionari del MIUR il 23 o il 24 di questo mese - come ho testualmente scritto nella mia nota di ieri - per mettere nero su bianco gli atti che possano garantire il perseguimento di questo obiettivo”, aggiungendo che “il mio è un impegno personale e senza remore, visto che ci troviamo di fronte ad una questione emergenziale”. Nessuna dunque citazione di “accordi già assunti”, come scrive il Rettore, a proposito della futura permanenza a Ragusa dei corsi di laurea delle facoltà di Giurisprudenza e Agraria.

Circa poi il “senso di cortesia” che sta alla base della disponibilità del Rettore ad essere presente in quella sede, aggiungo, che noi agli incontri in sede ministeriale (come a qualunque altro di genere istituzionale a cui siamo invitati e riteniamo di partecipare), andiamo con la volontà di affrontare e, laddove possibile, risolvere i problemi. Quindi, se lo spirito che anima la presenza del Rettore in quella circostanza sarà questo, allora ben venga il confronto; altrimenti, se l’annunciato ‘senso di cortesia’ nasconde un suo atteggiamento preconcetto e senza alcuna intenzione di giungere ad una soluzione delle cose, sarebbe più utile evitare di perdere ulteriore tempo!

giovedì 9 giugno 2011

Università iblea. Salviamo i corsi di Giurisprudenza e Agraria. Programmiamo le scelte future!

C’è il mio impegno personale ed assoluto perché gli studenti iscritti alle facoltà di Giurisprudenza ed Agraria, che frequentano i corsi accademici a Ragusa, possano concludere nella sede universitaria iblea i loro corsi di studi, senza trovarsi costretti a trasferimenti fastidiosi a Catania.
In questi giorni sono stato a Roma con il presidente del CdA del Consorzio Universitario di Ragusa professore Enzo Di Raimondo per affrontare quella che è un emergenza e percorrere ogni strada per risolverla.
In questo senso, giudico positive e latori di buone notizie le interlocuzioni avute con il Magnifico Rettore dell’Università di Catania Antonino Recca e al MIUR con l’obiettivo di garantire agli studenti universitari iblei delle due facoltà la conclusione dei loro studi a Ragusa, dove hanno cominciato; in modo così da venire incontro alle loro esigenze ed evitare spese importanti alle loro famiglie.
A tal proposito ho chiesto un incontro che ci sarà fra i rappresentanti del Consorzio Universitario Ibleo, quelli dell’Università di Catania e i funzionari del MIUR già il 23 o il 24 di giugno, per mettere nero su bianco gli atti che possano garantire il perseguimento di questo obiettivo. E ribadisco che il mio è un impegno personale e senza remore, visto che ci troviamo di fronte ad una questione emergenziale.
Questa situazione, però, mi da anche l’occasione per invitare i soci del Consorzio Universitario Ibleo a non ricadere, fra un anno, nello stesso errore di affrontare questioni così delicate ed urgenti con soluzioni d’emergenza, spronandoli piuttosto programmare le scelte future. L’Università Iblea deve essere un’occasione unica di crescita e sviluppo che tenga conto delle peculiarità del nostro territorio. Questo deve essere lo spirito guida di tutta la classe politica iblea!

lunedì 6 giugno 2011

La nomina di Angelino Alfano testimonia il suo rispetto per il Popolo della Libertà ed afferma, a Ragusa come nel resto d’Italia, che solo all’interno di un partito cresce una classe dirigente che ha un grande futuro

Sottolineo con grande piacere la nomina di Angelino Alfano a segretario politico del Popolo della Libertà. Una nomina che conferma l’assoluta bontà della politica nuova, giovane e vivace dell’onorevole Alfano e la straordinaria fiducia che ripone su di lui tutta la classe dirigente del partito. Perché Angelino Alfano incarna da un lato le virtù dell’uomo politico che sa crescere ed imporsi all’interno delle regole di un partito, regalando ad esso il proprio impegno e le proprie capacità e dall’altro ne rispetta i dettami e le peculiarità e il suo essere risorsa. Un esempio che arriva da un uomo della politica giovane e che traccia il percorso futuro del Paese e del PdL. Tutto questo accade a pochi giorni dal voto amministrativo in questa provincia e più in generale in Sicilia e nel Paese, che mi impone delle riflessioni. E sono riflessioni che mi inducono da un lato a manifestare soddisfazione per la complessiva tenuta (ed in alcuni casi apprezzabile avanzamento) del PdL siciliano e dall’altro, però, inclinano sulla necessità che il partito, globalmente, si riassetti al suo interno, inizi a percorrere tragitti diversi dal recente passato, riconquisti fiducia e partecipazione della gente ed eviti derive anche dialettiche, che poi provocano reazioni ‘punitive’ nelle urne.

mercoledì 1 giugno 2011

Apertura aeroporto di Comiso: le soluzioni ci sono!

Questa provincia necessita di risposte sul suo futuro infrastrutturale e su una infrastruttura in particolare: l’Aeroporto di Comiso. Risposte che il Governo nazionale deve dare e subito! E siccome per ogni problema c’è una soluzione, ritengo che se è vero che i passi compiuti siano stati assolutamente importanti ed abbiano segnato aspetti positivi, è altrettanto vero che è ancora attesa l’apertura al traffico aereo dello scalo. Nonostante le riunioni con i rappresentanti delle istituzioni locali ricevute in delegazione al Ministero dell’Economia, è oggi incomprensibile il rinvio della soluzione ad un altro beffardo nodo burocratico che impedisce di centrare l’obiettivo. Il problema è uno: trovare le risorse necessarie per le attività di assistenza al volo da parte dell’ENAV. E, a quanto mi risulta, ogni prospettiva per il suo superamento, indicata dal Ministro per le Infrastrutture Matteoli al Ministero dell’Economia, non ha prodotto ancora risultati.

Non è abitudine mia e della gente iblea tergiversare né polemizzare inutilmente: noi, ed è bene che il Ministro Tremonti lo sappia, i problemi li vogliamo semplicemente risolvere! Ed è già disponibile la soluzione per ovviare all’esigenza di finanziamento: il mio emendamento al disegno di legge di conversione del decreto anticrisi del 2009 (che ha trovato ampio accoglimento alla Camera), convertito dalla legge 3 agosto 2009 n. 102 che, al comma 3 dell’articolo 4-ter indica l’aeroporto di Comiso tra quelli per i quali è stata autorizzata la spesa di 8,8 milioni di euro per l'anno 2009 e di 21,1 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010, 2011 e 2012 . Di parte di queste somme stanziate per l'Enav negli anni 2009 e 2010, l’aeroporto di Comiso non ha potuto fruire perché mancava dello status giuridico di ‘aeroporto civile ad uso civile’, adesso acquisito grazie al decreto interministeriale firmato lo scorso dicembre.

Nulla, dunque, ormai osta alla destinazione degli importi spettanti per l’anno 2011. A fronte di tale disponibilità, la suddetta delegazione delle istituzioni locali ha ricevuto rassicurazioni dagli uffici del Ministero dell’Economia per l’effettiva assegnazione delle somme all’ENAV per coprire i costi dei servizi di assistenza al volo. Se tale stallo dovesse ancora perdurare, mi adopererò per le vie parlamentari, attraverso la presentazione di una specifica disposizione normativa, utile allo scopo. Ho intenzione di tirare dritto per questa strada di fronte al Ministro Tremonti e di non fermarmi sino a quando il percorso sarà concluso ed ogni ostacolo rimosso. Il territorio ibleo attende risposte e a stretto giro di posta; risposte che costituirebbero per i cittadini, indignati rispetto al “rimpallo” di responsabilità tra un Ministero e l’altro, gli indispensabili segnali di attenzione riguardo al grave deficit infrastrutturale nei confronti del quale lo Stato ha il dovere di intervenire.