Il Ministro ha risposto all’interrogazione parlamentare presentata
dall’onorevole Nino Minardo, sollecitato dalle preoccupazioni di un
gruppo di restauratori e dalla CISL della provincia di Ragusa.
“Il nostro governo ha recepito le difficoltà dei tanti lavoratori che si sono visti esclusi dalla partecipazione alla prova di idoneità prevista per l’acquisizione delle qualifiche di Restauratore dei Beni Culturali e di Collaboratore dei Beni Culturali – dichiara il deputato. Si tratta di tanti giovani, in particolare siciliani, che hanno acquisito la propria esperienza nel lavoro sul campo senza il riconoscimento di qualifiche contrattuali utili al conseguimento della qualifica di restauratore come previsto dal regolamento.
“Il nostro governo ha recepito le difficoltà dei tanti lavoratori che si sono visti esclusi dalla partecipazione alla prova di idoneità prevista per l’acquisizione delle qualifiche di Restauratore dei Beni Culturali e di Collaboratore dei Beni Culturali – dichiara il deputato. Si tratta di tanti giovani, in particolare siciliani, che hanno acquisito la propria esperienza nel lavoro sul campo senza il riconoscimento di qualifiche contrattuali utili al conseguimento della qualifica di restauratore come previsto dal regolamento.
Il Ministero, oltre a
prorogare il termine di presentazione delle domande al 30 settembre
2010, ha attuato una forte apertura interpretativa rispetto al testo
della norma. Infatti, rispetto ad un’ipotesi iniziale, laddove è
difficile reperire la documentazione in ordine all’attività svolta come
prevede l’art. 182 del Codice, è stato introdotto un sistema di
valutazione basato sulla dichiarazione e dimostrazione della posizione
lavorativa che può consistere in un’autocertificazione o in una
dichiarazione del datore di lavoro. Inoltre, per venire incontro alle
esigenze dei più giovani alcune date ultime di riferimento per lo
svolgimento dell’attività di restauro sono state spostate dall’anno 2001
a luglio 2009. Un passo avanti per armonizzare le situazioni eterogenee
che si erano create tra il nord ed il sud. Il Ministero, inoltre, mi ha
comunicato – conclude Minardo - la disponibilità ad attivare un tavolo
di confronto con le associazioni di categoria degli artigiani al fine di
individuare criteri e modalità operative che garantiscono un corretto
svolgimento delle attività di attestazione da parte delle
Soprintendenze”.
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