lunedì 23 agosto 2010

Aeroporto: bene il dibattito e la proposta. Ma adesso è il momento di agire. Non sprechiamo un altro anno!

Fa piacere vedere tanto interesse attorno all’aeroporto di Comiso in queste settimane d’estate e notare come molti ed a vario titolo, intervengano nel dibattito. Certo, stranisce un po’ il silenzio che c’è stato in un passato recente e remoto ma prendo atto che finalmente la provincia si è destata e che abbiamo sentito di tutto e da tutti. Sarebbe grave però, che questo turbinio di parole in libertà, facesse perdere di vista il vero nocciolo della questione ovvero la firma che la Regione deve apporre in calce al protocollo d’intesa con lo Stato per il passaggio delle competenze sul sedime aeroportuale e la sua acquisizione con destinazione il comune, che è l’atto propedeutico all’apertura dell’aeroporto di Comiso. E la Regione deve farlo presto, entro settembre/ottobre e questo per un semplice motivo: perché è adesso che gli aeroporti italiani stilano la cosiddetta “Campagna di primavera”, ovvero la pianificazione dei voli dell’anno successivo da e per gli scali del Paese, attraverso la contrattualizzazione con le compagnie aeree.

Se, dunque, non ci sarà la firma adesso, dovremo attendere almeno un anno in più per vedere in vita l’aeroporto di Comiso, rispetto alla scadenza programmata di Pasqua 2011. E sarebbe davvero un fatto increscioso, che vanifica lo sforzo di mesi e mesi per convincere in sede ministeriale a dare il via libera alla firma del protocollo, il vero nodo che blocca la nascita dell’aeroporto di Comiso.
Il mio emendamento dello scorso luglio, sostenuto dalla rappresentanza parlamentare siciliana a Roma che permette il via allo scalo con la copertura finanziaria per l’assistenza al volo garantita per tre anni con i fondi dello Stato, come ha riconfermato anche in queste ore il Presidente dell’ENAC Vito Riggio dicendo testualmente che “è stato fatto un emendamento alla Finanziaria che prevede che per i primi tre anni l'Enav deve obbligatoriamente svolgere il servizio”; e lo stesso Presidente Riggio ha anche detto in modo chiaro che se si perde ancora tempo “anche la prossima stagione sarà preclusa”, perché “i contratti con le compagnie si fanno a novembre” e che “bisogna che il presidente della Regione si convinca, magari sentendo i suoi uffici, e firmi”.

E’ il momento di fermare le polemiche e le parole e di agire. Per questo rilancio l’idea di un tavolo tecnico provinciale permanente e ristretto, che si dedichi alla sostanza e non alla passerella fine a se stessa, che si dia un cronoprogramma, che monitori giorno per giorno quanto fatto e quanto c’è da fare e che si riunisca anche con cadenza settimanale; ed è una proposta che faccio in questa sede alla Camera di Commercio, come ente in grado di coordinare l’attività di questo tavolo. Ma il tempo dell’attesa e delle parole, questo sia chiaro, è abbondantemente finito.

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