giovedì 11 novembre 2010

A 32 anni penso che la Politica sia altro!

A 32 anni e con l’onore di esserne rappresentante istituzionale in Parlamento, mi chiedo che futuro possa avere un Paese, in cui buona parte della classe dirigente (ben oltre il mezzo secolo di vita) indulge a gossippare, ad “usare” fatti privati per fini politici propri e a tessere tele di cronaca rosa di fronte ad un Paese che necessiterebbe un’opposizione che compulsa e non che spettegoli come la peggior specie di due comari da cortile. Invece tra Noemi, Patrizie e Ruby, quello che vedo è che, ad ogni piè sospinto, fatti privati (tutti da dimostrare nella peggiore e nelle migliori delle accezioni), diventano cosa pubblica. Addirittura argomentazione da portare in Parlamento (con palese insulta ad un’Istituzione dove dovrebbero trovar casa argomenti di valore e profilo e non certo queste amenità) o su compiacenti giornali e media in genere. Argomenti su cui il comico fa il suo mestiere ma il politico ed il giornalista lo imita, con effetti, talvolta, ancora più esilaranti.

Peccato, però, che l’Italia e gli Italiani abbiano piuttosto bisogno d’altro. E non penso alle emergenze Veneto oggi e Abruzzo ieri. No, penso alla quotidianità d’azione che la classe politica dovrebbe avere come fine primo ed ultimo del proprio mandato e che invece, qualcuno dimentica, bramoso di andare a governare invece di chi è stato messo alla guida del Paese dalla Gente. E siccome è ben difficile trovare argomentazioni per dar fastidio al Presidente del Consiglio sul piano dell’agire, del fare, del dare le risposte che l’Italia vuole, della Politica con la “P” maiuscola, chi si oppone oggi (vecchi e “nuovi” del mestiere…) spulciano tra foto, sussurri e civetteria, per andare a colpire non il politico, non il Capo di Governo ma l’uomo. Sempre ammesso (e certamente non concesso!!!), che in mezzo a questo vergognoso sparlare, ci siano delle verità e non siano solo fantasie spinte e sospinte ad arte, magari attraverso compiacenti megafoni…

A 32 anni penso che la Politica sia altro; sia interesse per i problemi del Paese, sia affrontare le emergenze (sbracciandosi sul serio e non solo per spot o per immagine…), sia rispondere dove la Gente chiama, sia uscire dalle secche della crisi economica, sia investire in infrastrutture, sia riformare la scuola e l’università, sia rendere migliore la pubblica istruzione, sia concedere alla gente tempi giusti di giustizia e non lunghi e, per questo, dannosi, sia togliere l’immondizia dalle strade, sia migliorare le condizioni di vita dove c’è bisogno, sia ridare dignità all’Italia al cospetto del Mondo, sia sedersi al tavolo dei “grandi” del pianeta con il decoro che ci siamo riguadagnati e con la stima che i capi del pianeta ci riconoscono. Sia insomma tutto questo. E sarebbe stato buono ed importante che anche chi gli Italiani hanno messo in minoranza, chi, nel 2008, non ha avuto il premio del voto e di vincere le elezioni, lo facesse. Invece, ciò che non hanno potuto prendere con le proprie forze, provano a farlo con le (presunte) debolezze altrui. E d’altro canto (Sicilia docet), le nostre opposizioni, nella loro stragrande maggioranza, sono pronti a far patti con chi hanno dipinto diavolo sino a ieri pur di riuscire ad accaparrarsi poltrone e potere. E di fronte a questo, c’è ancora qualcuno che si chiede perché gli Italiani scelgano sempre Silvio Berlusconi. Per quella parolina che si scrive coerenza e si legge coerenza! E perché il gossip è roba da discuterne sotto l’ombrellone e non da farne vessillo e programma politico. Come continua a fare qualcuno. Sperando che casi (e case…) vengano oscurate da donne, battute e qualche sorriso di cui c’è bisogno. Ma chi è immusonito e ha poco o nulla da dire, si aggrappa ad ogni cosa, anche a questo…CHE PENA!

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