lunedì 15 novembre 2010

Ragusa-Catania: Falsi allarmi su Roma e veri problemi a Palermo!

Ogni allarme sulla Ragusa-Catania su immaginari ritardi falsamente attribuiti al Governo Nazionale è ingiustificato e senza una sola base su cui poggiare. Piuttosto chi li alimenta, pensi alla Regione ed ai comportamenti del suo Governo contro la provincia di Ragusa (l’imposizione dei vincolo del Piano paesaggistico, tanto per ricordarne uno…) e le cui “sortite” pubbliche a “pseudo difesa” delle cose iblee, hanno invece il solo risultato di creare preoccupazione e malcontento nel nostro tessuto produttivo.

Ricordo a me stesso e a chi fa finta di non accorgersene, che l’allarme sul mancato finanziamento della Ragusa-Catania, nasce da una lettera che il sindaco di Ragusa Nello Dipasquale ha scritto al Governatore Lombardo (e non al Governo Nazionale!) sul disimpegno della Regione a proposito dei doveri di sua competenza per il finanziamento di questa arteria fondamentale per la nostra zona; lettera, peraltro, per la quale il Sindaco di Ragusa non ha ancora ricevuto risposta. Anziché andare a chiedere conto e ragione a Palermo (come invece andrebbe doverosamente fatto), qualcuno ha voluto artatamente spostare la questione sul tavolo del Governo nazionale, che invece sta assolvendo nei tempi e nei modi previsti, ai suoi doveri ed ai suoi impegni, dove non c’è ritardo alcuno nella firma degli atti e che è e resta (è bene ricordarlo a qualche smemorato) l’unico che, dopo decenni di colpevoli silenzi, ha finanziato la Ragusa-Catania per quanto di competenza pubblica, con l’intervento economico del CIPE, mantenendo fede alle promesse fatte! Altro che ritardi e silenzi! E una volta ultimato l’iter normativo previsto, con i vari passaggi tecnici necessari, compreso quello in Corte dei Conti, ci sarà la firma finale senza problema alcuno.
E questo perché c’è interesse e volontà a farlo e perché l’iter va avanti indipendentemente dagli impegni che assume un sottosegretario 48 ore prima di annunciare le sue dimissioni... Nessuna preoccupazione in tal senso, visto che non mancano certamente le figure a Roma interessate alla Ragusa-Catania. Evitiamo dunque, di sollevare polveroni inutili con il Governo nazionale solo per il piacere di blaterare con il comunicato stampa quotidiano e per nascondere invece i comportamenti della Regione che, strane coincidenze, fa barricate sulla Ragusa-Catania mentre è aperta la questione legata alla gestione delle autostrade siciliane! Quella Regione che ha imposto il Piano Paesaggistico, dettando tempi e modi solo alla provincia di Ragusa mentre tutte le altre sono state lasciate libere di adottarlo in maniera tranquilla, senza fretta e, soprattutto, senza che venga calato dall’alto e che il territorio (come invece siamo stati costretti a sopportare) lo subisse! Che vadano a Palermo a difendere gli interessi della provincia di Ragusa! A Roma il rispetto per questo territorio e la considerazione per il suo futuro non mancano di certo. E neppure chi li difende!

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