Come coordinatore provinciale del Popolo della Liberta e sapendo di
rappresentare anche il pensiero dell’altro coordinatore provinciale,
alla luce di ciò che è accaduto ieri a Comiso, affermo ufficialmente che
il Popolo della Libertà non può più sostenere il sindaco Giuseppe Alfano.
Invito, quindi, gli esponenti del nostro partito che sono stati
chiamati a far parte di questa giunta, a non accettare l’invito o se ne
resteranno componenti, lo faranno a titolo esclusivamente personale e
non in rappresentanza del PdL!
Non è giustificabile che nella fase di rivisitazione dell’organigramma dell’amministrazione, il sindaco Alfano abbia agito ignorando ogni principio del dialogo politico fra alleati, umiliando uomini importanti e capaci del PdL, imponendo veti personali che non avevano ragion d’essere e che peraltro sono frutto di suoi tanto repentini quanto ingiustificati cambi di idee. Abbiamo accettato la richiesta del sindaco di dare adito ad una giunta tecnica, andando a sacrificare chi, nella sua squadra assessoriale, aveva lavorato bene e peraltro era diventato assessore dopo aver ottenuto il consenso delle urne come consigliere comunale. Visti i nomi della sua nuova giunta, persone stimabili e professionalmente valide, è però spontaneo chiedersi come essa si possa definire “tecnica”, visto che è comunque formata da espressioni indicate dalla politica. E, a dimostrazione di ciò, l’UdC ha annunciato oggi che i suoi due assessori non si presenteranno nelle riunioni del nuovo organismo scelto da Alfano!
Il PdL ibleo è convinto che i problemi di Comiso, non
fossero addebitabili solo agli ormai ex assessori ma che ci siano
precise e delineate le responsabilità del primo cittadino, il quale,
invece, con questa operazione di ricambio, ha pensato solo a
delegittimare l’azione dei suoi ex compagni di giunta piuttosto che fare
un serio esame di coscienza ed una serena azione di autocritica.
Ribadiamo che stando così le cose, è necessario prendere le distanze da
questo sindaco e, per il bene assoluto di Comiso e dei Comisani,
cominciare a pensare ad una seria e valida alternativa come giusta
soluzione alle tante cose che non vanno.
Non è giustificabile che nella fase di rivisitazione dell’organigramma dell’amministrazione, il sindaco Alfano abbia agito ignorando ogni principio del dialogo politico fra alleati, umiliando uomini importanti e capaci del PdL, imponendo veti personali che non avevano ragion d’essere e che peraltro sono frutto di suoi tanto repentini quanto ingiustificati cambi di idee. Abbiamo accettato la richiesta del sindaco di dare adito ad una giunta tecnica, andando a sacrificare chi, nella sua squadra assessoriale, aveva lavorato bene e peraltro era diventato assessore dopo aver ottenuto il consenso delle urne come consigliere comunale. Visti i nomi della sua nuova giunta, persone stimabili e professionalmente valide, è però spontaneo chiedersi come essa si possa definire “tecnica”, visto che è comunque formata da espressioni indicate dalla politica. E, a dimostrazione di ciò, l’UdC ha annunciato oggi che i suoi due assessori non si presenteranno nelle riunioni del nuovo organismo scelto da Alfano!
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