mercoledì 11 maggio 2016

Stabilizzazione ausiliari “precari dell’Asp 7” di Ragusa. Chieste disposizioni normative dirette ad assumere tutto il personale di categoria A.


La vicenda degli ausiliari, precari dell’asp 7 di Ragusa finisce sul tavolo della Presidenza del Consiglio e  Ministero della Salute. 

Dopo aver incontrato, la scorsa settimana  i vertici dell’azienda ospedaliera e una delegazione degli operatori ho interessato il premier Renzi e Beatrice Lorenzin attraverso un’interrogazione per chiarire i termini della vicenda. Il personale, circa 80 persone, sarebbe infatti escluso dalla stabilizzazione perché un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 6 marzo 2015, definisce che hanno diritto alla stabilizzazione coloro i quali  alla data del 30 ottobre 2013 abbiano maturato, negli ultimi cinque anni, almeno tre anni di servizio, anche non  continuativo, con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato.  Stando così le cose il suddetto personale, assunto periodicamente con rapporto di lavoro a tempo determinato, per quattro mesi, non avrebbe maturato, alla data del 30 ottobre 2013, il requisito di tre anni di servizio, anche non continuativo, negli ultimi cinque anni. Quindi se è vero che l’applicazione della legge n° 15 del 5 novembre 2004, ha consentito all’ Azienda n. 7  di formare un gruppo di lavoro specializzato, di cui avvalersi periodicamente è altrettanto vero che, ne la citata legge n° 5/2004 ne l’attuale quadro normativo nazionale e regionale, ha previsto una specifica assunzione per il predetto personale.
 Ho quindi chiesto al Presidente del Consiglio e al Ministro della salute di prevedere disposizioni normative dirette ad assumere il personale ausiliario sopracitato, peraltro unico caso in Sicilia, che ha svolto mansioni rilevanti con grande professionalità  presso  l’ Azienda ospedaliera n. 7 di Ragusa   che si è avvalsa della facoltà  di assunzione riconosciuta dall’ articolo 49, comma 3, della legge n° 15 del 5 novembre n° 2004.   Come annunciato nei giorni scorsi ho anche chiesto al Ministro Lorenzin un incontro per chiedere ulteriori chiarimenti e trovare immediata soluzione al fine di riconoscere a questi operatori il diritto ad accedere al percorso di stabilizzazione dopo anni di attività svolta con professionalità  e che rappresenta un valido supporto per l’azienda ospedaliera.

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