Sovrannumero di studenti. Terza classe con più di cinquanta studenti e quarte classi con più di 30 alunni. Gli
studenti del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Modica stanno
vivendo situazioni di grave disagio che impediscono il regolare
svolgimento delle attività didattiche nell’anno scolastico appena
iniziato. Il diritto allo studio non può esser garantito in queste
condizioni e per tale motivo ho ritenuto necessario presentare un’interrogazione al Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
affinché l’applicazione dei criteri e dei parametri nel dimensionamento
delle classi possa comunque garantire il rispetto delle norme di
sicurezza e di igiene e consentire un regolare avvio delle attività
didattiche.
La paradossale situazione di una classe formata da più di 50 studenti, da un lato ha costretto i ragazzi alla logistica forzata dell’androne della scuola -considerata l’impossibilità di trovare un’aula propriamente detta, con la necessaria capienza- e dall’altro ha messo i docenti nell’impossibilità materiale di svolgere le lezioni.
Pertanto, al di là del fatto che mi giunge notizia di una prospettata soluzione in via di definizione, che potrebbe servire a riportare la situazione alla normalità in tempi congrui, ho chiesto comunque al MIUR di prendere in considerazione un recentissimo precedente giudiziario riguardante una situazione analoga a quella del liceo “G. Galilei” di Modica che si è verificata in Molise dove il Tar ha sospeso il provvedimento del 24 giugno 2011, con cui l'Ufficio Scolastico Regionale del Molise aveva proceduto ad accorpare alcune classi del Liceo classico “M. Pagano” con la conseguente formazione di tre classi terze ciascuna con 29 alunni. Inoltre, non va dimenticato che il D.M. 18 dicembre 1975, che detta le norme tecniche relative all'edilizia scolastica, ivi compresi gli indici di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica, stabilisce il numero massimo di alunni per aula pari a 25. E mi pare che questo limite, al ‘G. Galilei’ di Modica sia stato di gran lunga superato a discapito del rendimento scolastico e della sicurezza degli studenti e degli insegnanti!
A tal proposito, infine, mi preme sottolineare che ho preso
già contatti con il ministero che per il tramite del capo della
segreteria tecnica dott. Giovanni Bocchieri mi ha dato rassicurazione
che dopo una interlocuzione con l'Ufficio scolastico regionale è alle
viste la positiva soluzione della vicenda.La paradossale situazione di una classe formata da più di 50 studenti, da un lato ha costretto i ragazzi alla logistica forzata dell’androne della scuola -considerata l’impossibilità di trovare un’aula propriamente detta, con la necessaria capienza- e dall’altro ha messo i docenti nell’impossibilità materiale di svolgere le lezioni.
Pertanto, al di là del fatto che mi giunge notizia di una prospettata soluzione in via di definizione, che potrebbe servire a riportare la situazione alla normalità in tempi congrui, ho chiesto comunque al MIUR di prendere in considerazione un recentissimo precedente giudiziario riguardante una situazione analoga a quella del liceo “G. Galilei” di Modica che si è verificata in Molise dove il Tar ha sospeso il provvedimento del 24 giugno 2011, con cui l'Ufficio Scolastico Regionale del Molise aveva proceduto ad accorpare alcune classi del Liceo classico “M. Pagano” con la conseguente formazione di tre classi terze ciascuna con 29 alunni. Inoltre, non va dimenticato che il D.M. 18 dicembre 1975, che detta le norme tecniche relative all'edilizia scolastica, ivi compresi gli indici di funzionalità didattica, edilizia ed urbanistica, da osservarsi nella esecuzione di opere di edilizia scolastica, stabilisce il numero massimo di alunni per aula pari a 25. E mi pare che questo limite, al ‘G. Galilei’ di Modica sia stato di gran lunga superato a discapito del rendimento scolastico e della sicurezza degli studenti e degli insegnanti!
In ogni caso voglio sottolineare la grande maturità mostrata dagli studenti dello Scientifico ‘G. Galilei’ di Modica nell’assolvere comunque al loro dovere e, al contempo, nel manifestare in modo civile e anche se forte e importante, il loro oggettivo disagio; altresì va rimarcato in positivo l’impegno dei loro genitori e del preside dottor Sergio Carrubba per trovare una soluzione positiva e la disponibilità del corpo insegnante nel sostenere l’azione loro e dei loro studenti in maniera pacata ma decisa. Un bel segnale di ‘civiltà’ che è arrivata da quanti frequentano, a vario titolo, l’istituto superiore di Modica.
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