mercoledì 10 luglio 2013

Lo sviluppo rurale dev’essere sostenuto ancora di più a livello comunitario per rinforzare le realtà locali che con coraggio e audacia dimostrano di essere vitali e mantengono i livelli occupazionali.

La promozione e il sostegno dello sviluppo rurale deve costituire un obiettivo prioritario e fondamentale della politica agraria europea, ma anche nazionale e regionale. E’ chiaro che, considerate alcune realtà locali che con coraggio si portano avanti a fronte della grave crisi, il recupero del mondo rurale e la sua valorizzazione sono e saranno il motore propulsore per trascinare l'economia italiana, Siciliana e locale, dal pantano in cui si è arenata. 

Il settore agricolo, in tutti i suoi comparti, soffre da tempo di una complessa difficoltà la cui soluzione, per interessi o disinteressi, ma anche per la vastità dei problemi, di volta in volta non viene affrontata e rinviata da un governo all'altro. L'esiguo prezzo del latte, la mancanza di tutela dei prodotti tipici, il costo del prezzo dei carburanti, la riduzione di oltre il 6% del calo dei prezzi per alcuni dei principali comparti, come cereali, frutta e vino, e latte, le difficoltà di accesso al credito, i costi alti produttivi e contributivi per le aziende, l'onere dell'Imu sui fabbricati rurali e sui terreni agricoli, l'opprimente burocrazia, gli accordi comunitari con i Paesi Mediterranei, ecc. sono una parte delle problematiche che assillano il settore. Nonostante ciò, ci sono alcune realtà del settore primario che con coraggio e audacia dimostrano di essere vitali: mantengono i propri occupati e in certi casi creano nuova occupazione, anche se temporanea, in alcuni settori produttivi. In particolare, molte aziende sono riuscite a realizzare questo "miracolo economico" grazie alla loro capacità organizzativa che ha fatto della multifunzionalità, della diversificazione, insieme al recupero e valorizzazione delle risorse rurali e culturali la strategia per potere stare sul mercato. Questo è possibile sfruttando la ricchezza rurale di cui dispone in maniera preponderante la provincia di Ragusa rappresentata da innumerevoli tesori che vanno dai paesaggi di incomparabile bellezza, ai monumenti ricchi di storia, all'artigianato fatto di cose semplici ma solide e durature, alle ricchezze archeologiche, artistiche e culturali, alle produzioni enogastronomiche, all'ospitalità, i prodotti tipici, le tradizioni, il patrimonio agricolo, ecc., elementi legati a doppio filo con il mondo contadino. 
Si devono avere le capacità di progettare e di attuare uno sviluppo che si basi su quanto offre la realtà locale e non politiche calate dall’alto che non contribuiscono al miglioramento delle condizioni di vita delle comunità locali. La filosofia delle politiche comunitarie dev’essere quella dell’assoluta promozione e sostegno dello sviluppo rurale attraverso sempre maggiori incentivi  e sostegni che possono dare quella dignità e rivalutazione delle aree rurali, risorse irripetibili per ogni comunità.

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