lunedì 22 luglio 2013

Ci sono altri modi in Sicilia ed in provincia di Ragusa per incrementare il turismo e far girare l'economia piuttosto che aprire casinò.


Lasciano assolutamente sbigottiti le dichiarazioni dell’assessore regionale al turismo Stancheris sull’apertura dei casinò in Sicilia definendo ipocriti coloro, e mi riferisco agli esperti, che dicono che il gioco è rischioso e che quindi osteggiano l’apertura dei casinò.

Il problema della ludopatia è divenuto un drammatico fenomeno sociale, di dipendenza patologica, di forte rischio di indebitamento per le famiglie che in un momento grave, di crisi e di mancanza di lavoro a cui assistiamo tutti i giorni trovano nel gioco d’azzardo una forma illusoria di fonte di guadagno.
Piuttosto che combattere il fenomeno, che ripeto ha assunto contorni abbastanza gravi, per il quale nei mesi scorsi mi sono attivato attraverso una proposta di legge con misure che mirano a prevenire questo tipo di patologia vera e propria, si pensa ad aprire casinò per fare turismo e fare girare l’economia.
Ci sono tanti altri modi in Sicilia, in provincia di Ragusa e a Modica, città da dove è venuta questa idea, per avviare politiche più sensate di sviluppo del turismo per richiamare l’attenzione di turisti e visitatori. Le risorse locali, dai prodotti tipici, ai beni monumentali ed architettonici, ai centri storici beni dell’ Unesco, alle invidiabili spiagge. Non ci dobbiamo inventare nulla, facciamo turismo e creiamo occupazione con le risorse che abbiamo e sicuramente avremmo un migliore sviluppo economico-sociale.

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