domenica 15 settembre 2013

Tribunale Modica: agire senza proclami ma con un'unità di intenti per il bene della nostra comunità.

“Spendersi per il territorio, significa ‘agire’ senza proclami o spicciola demagogia. Continuare a gareggiare per attestarsi primogeniture di azioni che servono solo ad ottenere le pagine dei giornali, non è stata, non è e non sarà mai per me, la maniera giusta per affrontare questioni così tanto delicate (quanto spinose), come quella della soppressione del Tribunale di Modica”.
Il deputato nazionale Nino Minardo è chiarissimo nell’esprimere il proprio pensiero che, fra l’altro, è ciò che lo ha mosso a farsi promotore dell’incontro unitario che si terrà lunedì 23 settembre, alle ore 11, con il ministro alla Giustizia, Cancellieri. “In occasione dell’incontro con il ministro, dovremo rappresentare un’unione di intenti per il bene della nostra comunità. Questa non è una battaglia di una parte politica o di un singolo parlamentare, bensì una battaglia che riguarda l’intero territorio. Nessuno, al contrario del messaggio che subdolamente si vorrebbe far passare, si è lavato le mani della questione Tribunale di Modica. Ad esempio, mi piace citare l'atteggiamento positivo della collega dell'opposizione (chiaro riferimento al deputato del M5 Stelle, Marialucia Lorefice, n.b.), che si sta spendendo senza personalismi per la difesa del presidio”. Per Minardo la strada da percorrere sarebbe tracciata da tempo. “Purtroppo non ci sono possibilità di salvare Modica, se non a costo di far saltare l’intera riforma. C’è la necessità di trasformare due Tribunali, in uno solo. Le due strutture distano soltanto dodici chilometri. A Roma, tanto per citare un caso, la media della distanza fra Uffici Giudiziari è di trenta chilometri. La soluzione sulla quale tutti dobbiamo insistere, a mio parere – sottolinea -, è portare tutto il penale a Ragusa ed avere, in una struttura così moderna e funzionale, il civile a Modica”. Il “pidiellino” tiene a precisare come della delegazione debbano fare parte tutti i parlamentari Iblei, oltre alla rappresentanza del Comitato “Pro Tribunale”. “Ricordo, tra l'altro, come sia fondamentale coinvolgere anche i vertici del Tribunale di Ragusa”. Nino Minardo, si schiera nettamente contro la gazzarra tra fazioni. “Bisogna coinvolgere tutte le professionalità e le idee positive che contribuiscono alla causa. Diffidare ed isolare, invece, chi cerca (ed è stato fatto fino all'altro ieri), di dividere il territorio per bande, l’una contro l’altra armate”. Poi ancora, probabilmente a chiosa di qualche “scivolone” mediatico della senatrice Venerina Padua: “Ritengo che riflettere un pochino di più, prima di rilasciare dichiarazioni da acchiappa sogni, potrebbe essere utile per la propria esperienza politica e, soprattutto, per la tutela del territorio”. Infine una precisazione sui tanti dibattuti e citati “decreti correttivi”. “Ritengo che, quando si parla di eventuali decreti correttivi causati dai disservizi che sicuramente ci saranno, non si possa far pensare all'opinione pubblica che ciò voglia dire annullare la soppressione del Tribunale di Modica. Invece – conclude -, ciò potrebbe servire a rafforzare la tesi che sposiamo da tempo appunto snellire l’operato di Ragusa, portando tutto il civile a Modica”.

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