lunedì 4 giugno 2012

Replica ad alcuni blogger sul quotidiano online corrierediragusa.it

E’ indubbio che stiamo vivendo un complesso e delicato momento storico in cui è venuta fortemente meno la stima ed il rispetto degli Italiani tutti verso gran parte delle istituzioni e verso coloro che le rappresentano. La grave crisi economica che sta attanagliando l’Europa ed il resto del Mondo, sta gettando nello sconforto e nella insicurezza le nostre migliaia di famiglie oneste e laboriose, vero sano tessuto sociale del Paese. In questo articolato e sfuggevole quadro politico ed economico, la prima ad essere censurata, criticata e delegittimata dai cittadini è la classe politica,‘rea’ di tutte le scelte che hanno determinato la situazione attuale. Condivido in massima parte. Restituisco però al mittente e con forza - preannunciando che mi cautelerò nelle sedi opportune contro alcuni blogger - ciò che, riferito alla mia persona e alla mia famiglia, ritengo ingiusto ed ingiurioso.

Fermo restando che reputo la libertà di espressione nei blog un alto esercizio di democrazia e come tale la rispetto, non posso permettermi di assistere inerte ad offese di ogni tipo verso la mia persona e la mia famiglia. Sento il dovere di cautelarmi contro chi ha commentato l’articolo che mi riguardava, diffamando la mia persona e la mia famiglia. Intendo anche fare alcune precisazioni riguardo altri aspetti dell’articolo e dei commenti ad esso legati che, per mia esclusiva volontà - e, comprendo solo ora, per mia esclusiva responsabilità -, non ho mai evidenziato in passato solo perché li ho sempre ritenuti appartenenti alla sfera del privato e dell’ovvio, vale a dire della ‘conditio sine qua non’ per chi come me, sin da giovanissimo, ha deciso di intraprendere la carriera politica.
Innanzitutto, iniziamo dai ‘titoli’. Prima di ricoprire qualsiasi incarico politico, il sottoscritto ha sgobbato al pari di qualsiasi altro studente che intraprende la carriera universitaria, per formarsi e laurearsi all’Università di Catania in Scienze Politiche, associando allo studio l’impegno politico all’interno dell’Università. Grande palestra di vita! Conseguita la laurea, è proseguito il mio impegno politico ed amministrativo, sacrificando ancora una volta - ma ben volentieri – il tempo libero e le passioni in nome della politica con la ‘P’ maiuscola.
Quanto alla mia elezione a deputato al Parlamento Nazionale, mi sembra fin troppo ovvio che non ho scelto io questo sistema di voto e sarei ben lieto anzi, se il Parlamento riuscisse prima della sua scadenza naturale, ad approvare la riforma della legge elettorale in modo che siano i cittadini ad eleggere i propri rappresentanti e questi ultimi possano sentirsi pienamente legittimati a sedere negli scranni di Montecitorio piuttosto che di Palazzo Madama. Il parlamentare a quel punto acquisterebbe più autorevolezza e soprattutto più libertà di azione. Requisiti, entrambi, che nonostante il mio fortissimo impegno e la mia leale dedizione alla Istituzione che ad oggi rappresento, non mi sono mai - proprio per colpa di questo sistema elettorale folle!!! - sentito ‘cuciti’ pienamente addosso. Nel momento in cui decisi di candidarmi al Parlamento nazionale, purtroppo, questo era il sistema di voto. Cosa avrei dovuto fare? Attendere che cambiassero la legge elettorale per potermi candidare? Quanto ai ‘privilegi’ di cui purtroppo la ‘casta’ ha da tempo immemore goduto, il mio approccio è stato da sempre ben diverso. Considero frustrante ed anche poco elegante doverne parlare in questa sede ma mi rendo conto che è indispensabile per impedire a sciacalli senza scrupoli ed a critici spietati di fare della classe politica di tutta l’erba un fascio. Una cosa certa riguardo alla mia indennità parlamentare è che, per rispetto di coloro i quali sono meno fortunati del sottoscritto -altra precisazione ovvia ma necessaria da fare in questo clima di caccia alle streghe - non ho di certo bisogno della attività politica per vivere.
Dal mio impegno politico né la mia famiglia nè il sottoscritto o altre persone a me vicine, hanno tratto mai vantaggio personale alcuno. Non è accaduto e mai potrà accadere! E al di là dello sport preferito di chi - per fortuna pochissimi - ama infangare costantemente la onorabilità degli altri attraverso la ben oleata macchina del fango.

Nessun commento:

Posta un commento