venerdì 19 marzo 2010

Il Deputato Nino Minardo interroga il Ministro della salute per l’emergenza randagismo nella provincia di Ragusa

L’anniversario della tragedia del piccolo Giuseppe Brafa e le evoluzioni della vicenda giudiziaria ad essa legata riaccendono i fari sul fenomeno del randagismo in Sicilia, una regione dove il problema ha assunto e continua ad assumere i tratti di una vera e propria emergenza. L’On. Nino Minardo ritiene urgente e improcrastinabile affrontare in modo concreto il problema dato che finora sono stati fatti solo proclami e inopportuni giudizi. L’ultimo proprio in questi giorni del Sottosegretario Francesca Martini che fa il paio con altre sue considerazioni espresse in più di un’occasione. Di fatto, però, nulla è stato concretamente messo in atto dai soggetti istituzionali competenti, così come denunciato anche dalle numerose associazioni animaliste.
“È tornato alla ribalta ed è di nuovo oggetto di inopportune strumentalizzazioni, un problema che da tempo ha assunto grave rilievo di carattere sociale. Non si può ancora aspettare; questo immobilismo va superato - dichiara Minardo - e per questo ho interrogato il Ministro della Salute per sapere se ha intenzione di prevedere un apposito stanziamento per l’avvio di quel programma operativo per la gestione del fenomeno del randagismo in Sicilia ed in particolare nella Provincia di Ragusa, di cui tanto si è parlato ma di cui ancora non c’è traccia concreta, e quali sono i tempi previsti per l’approvazione del disegno di legge che da un lato ha congelato tutte le iniziative parlamentari immediatamente successive alla tragedia del marzo 2009 - continua il deputato - compresa la mia proposta, che prevedeva un contributo straordinario per l’attuazione di un piano d’emergenza proprio in attesa della presentazione di un progetto di legge in materia preannunciato dal Governo. Dico basta alle polemiche, alle inutili strumentalizzazioni, ai giudizi avventati e lesivi di un territorio, della sua gente e delle sue istituzioni tra cui i Sindaci che in prima persona sono impegnati, limitatamente ai propri mezzi, in questa vicenda. Chiedo invece alle istituzioni competenti di assumersi le responsabilità e di risolvere il problema, di non pontificare e di evitare lo scarico di responsabilità. Adesso ci vuole solo concretezza” conclude Minardo.

Nessun commento:

Posta un commento