Si registrano ancora ritardi per l’apertura dell’aeroporto di Comiso e
vengono fuori problemi “nuovi” che determinano intoppi “inattesi”.
Adesso si parla dell’attivazione dello scalo a Pasqua 2011. Un ritardo
dovuto, insieme ad altre problematiche legate alla fase di gestione, al
mancato superamento di ostacoli di ordine procedurale inerenti il
passaggio del sedime aeroportuale dal Ministero della Difesa al Demanio
Regionale - a quanto risulta e fatto confermato anche dall’ENAC - e allo
sbocco delle procedure per assicurare i servizi della navigazione aerea
da parte dell’ENAV. La proposta emendativa del deputato Nino Minardo,
sostenuta da numerosi parlamentari siciliani di maggioranza ed
opposizione, che destina all’aeroporto di Comiso i fondi necessari
all’attivazione di tutti i dispositivi interni di sicurezza, è stata già
da tempo esitata favorevolmente. Ma per utilizzare questi fondi è
necessario il formale affidamento all’ENAV S.p.A. del complesso dei
relativi servizi della navigazione aerea del suddetto aeroporto, tramite
apposito decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. A
tal proposito l’onorevole Nino Minardo ha interrogato il Ministro
Matteoli chiedendo quando firmerà il decreto che legittimerà l’Enav a
poter utilizzare i fondi che (con riferimento all’anno 2009) risultano
già affidati o se, invece, per l’adozione di detto decreto, stia
attendendo la risoluzione delle altre problematiche procedurali che
bloccano l’apertura dello scalo aeroportuale siciliano.
“La mia
interrogazione porta in calce anche le firme di altri parlamentari
siciliani (Fallica, Garofalo, Beretta, Causi, Marinello, Pagano,
Terranova) e questo perché il problema del ritardo nell’apertura
dell’aeroporto di Comiso è trasversale ed è avvertito dall’intera
Sicilia. Chiedo al Ministero tempi certi ed è il momento che si faccia
assoluta chiarezza sull’apertura dello scalo.
Ogni giorno vengono fuori
fatti a me nuovi che dilatano i tempi d’attesa. Da mesi seguo questa
complicata vicenda e per quanto di mia competenza ho interessato più
volte il Ministero per le questioni che gli competono. È arrivato il
momento che tutti gli attori interessati siano convocati attorno ad un
tavolo, chiederò che venga stilato in Ministero un cronoprogarmma delle
cose da fare, delle scadenze da rispettare, dei compiti da adempiere e
che si stabilisca una volta per tutte cosa c’è da fare senza che vengano
fuori, ad ogni confronto, nuovi problemi che determinano nuovi ritardi.
Sono seriamente preoccupato che l’apertura dello scalo comisano,
fondamentale volano dello sviluppo locale e dell’intera Isola, continui a
slittare sine die. E questo non sono disposto ad accettarlo!” –
conclude Nino Minardo.
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