mercoledì 10 marzo 2010

Chiediamo tempi certi per l’apertura dell’aeroporto di Comiso. Nino Minardo interroga il Ministro Matteoli

Si registrano ancora ritardi per l’apertura dell’aeroporto di Comiso e vengono fuori problemi “nuovi” che determinano intoppi “inattesi”. Adesso si parla dell’attivazione dello scalo a Pasqua 2011. Un ritardo dovuto, insieme ad altre problematiche legate alla fase di gestione, al mancato superamento di ostacoli di ordine procedurale inerenti il passaggio del sedime aeroportuale dal Ministero della Difesa al Demanio Regionale - a quanto risulta e fatto confermato anche dall’ENAC - e allo sbocco delle procedure per assicurare i servizi della navigazione aerea da parte dell’ENAV. La proposta emendativa del deputato Nino Minardo, sostenuta da numerosi parlamentari siciliani di maggioranza ed opposizione, che destina all’aeroporto di Comiso i fondi necessari all’attivazione di tutti i dispositivi interni di sicurezza, è stata già da tempo esitata favorevolmente. Ma per utilizzare questi fondi è necessario il formale affidamento all’ENAV S.p.A. del complesso dei relativi servizi della navigazione aerea del suddetto aeroporto, tramite apposito decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti. A tal proposito l’onorevole Nino Minardo ha interrogato il Ministro Matteoli chiedendo quando firmerà il decreto che legittimerà l’Enav a poter utilizzare i fondi che (con riferimento all’anno 2009) risultano già affidati o se, invece, per l’adozione di detto decreto, stia attendendo la risoluzione delle altre problematiche procedurali che bloccano l’apertura dello scalo aeroportuale siciliano.

“La mia interrogazione porta in calce anche le firme di altri parlamentari siciliani (Fallica, Garofalo, Beretta, Causi, Marinello, Pagano, Terranova) e questo perché il problema del ritardo nell’apertura dell’aeroporto di Comiso è trasversale ed è avvertito dall’intera Sicilia. Chiedo al Ministero tempi certi ed è il momento che si faccia assoluta chiarezza sull’apertura dello scalo.
Ogni giorno vengono fuori fatti a me nuovi che dilatano i tempi d’attesa. Da mesi seguo questa complicata vicenda e per quanto di mia competenza ho interessato più volte il Ministero per le questioni che gli competono. È arrivato il momento che tutti gli attori interessati siano convocati attorno ad un tavolo, chiederò che venga stilato in Ministero un cronoprogarmma delle cose da fare, delle scadenze da rispettare, dei compiti da adempiere e che si stabilisca una volta per tutte cosa c’è da fare senza che vengano fuori, ad ogni confronto, nuovi problemi che determinano nuovi ritardi. Sono seriamente preoccupato che l’apertura dello scalo comisano, fondamentale volano dello sviluppo locale e dell’intera Isola, continui a slittare sine die. E questo non sono disposto ad accettarlo!” – conclude Nino Minardo.

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