Per creare nuova occupazione e sviluppo bisogna favorire misure a sostegno delle piccole e medie imprese facilitandone i contratti della rete dei servizi e detassando quanti investono in nuove tecnologie.
A tal proposito ho presentato due emendamenti che vanno in questa direzione per aiutare chi vuole fare impresa migliorando la capacità produttiva. I contratti di rete tra imprese, ad esempio, sono il migliore strumento per combinare individualità e aggregazione; da questo presupposto ho proposto l’istituzione di un apposito fondo per la realizzazione nei sistemi produttivi locali di programmi rivolti al miglioramento della rete dei servizi con particolare riguardo a quelli informatici e telematici nonché alla formazione dei lavoratori. L’emendamento relativo prevede la concessione di un contributo alle pmi che operano negli stessi sistemi produttivi locali con la concessione di ulteriori risorse al fine di migliorare i servizi per la ricerca e lo sviluppo. In Sicilia ad esempio, sono le province di Ragusa ed Enna a vantare il maggior numero degli innovativi contratti di rete tra le imprese, soprattutto nel settore agroalimentare; pmi che hanno fatto squadra per avere più forza nella capacità di penetrazione sui mercati nazionali ed internazionali riducendo i costi per la promozione. L’apposito fondo rappresenterebbe un incentivo in più per maggiori aggregazioni ed un’opportunità per quanti decidono di cooperarsi in rete.
Un’ altra incentivazione è proposta per le pmi che investono in nuove tecnologie (ricerca e sviluppo) ; in questo caso il mio emendamento prevede agevolazioni sotto forma di detassazione sugli utili reinvestiti delle aziende. Benefici economici che possono essere utilizzati anche dalle start up innovative, siano esse digitali, industriali, artigianali, sociali, legate al commercio o all’agricoltura, o ad altri settori dell’economia che rappresentano un’inversione di tendenza in fatto di crescita economica e di occupazione, in particolare giovanile.
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