mercoledì 16 marzo 2016

Quali prospettive per le tratte ferroviarie del Sud-Est siciliano? Interrogazione al Ministro Delrio. Scelte celeri per la nostra terra già carente di infrastrutture.


Ho presentato un’interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Graziano Delrio per chiedere scelte celeri per la nostra terra, anche riguardo la tratta ferroviaria, già carente di infrastrutture in cui cittadini avrebbero diritto di servizi di trasporto dignitosi alla pari degli altri contribuenti italiani che subiscono un servizio inefficiente con tempi di percorrenza biblici e spreco economico senza precedenti. 

Cosa si sta facendo per riqualificare e rivitalizzare la nostra tratta ferroviaria? Si registra anche in questo caso l'incapacità a mettere mano alla questione se non con i soliti annunci. Il 25 giugno scorso, ad esempio, è stata annunciata un’ intesa tra la Regione Sicilia e Trenitalia per il rilancio del trasporto ferroviario dell’ Isola e renderlo più adeguato alle esigenze dei pendolari. L’ intesa firmata doveva rappresentare un primo passo concreto per dotare la Sicilia di un efficiente trasporto ferroviario; fino ad oggi però nessun riscontro all’intesa, rimasta inattuata. Sono problematiche che affronterò nei prossimi giorni anche con i vertici di RFI per capire se e quali programmi si intendono attuare per il nostro territorio e studiare insieme un percorso di forte rilancio. La tratta ferroviaria che collega la provincia di Ragusa, ad esempio, è sempre più penalizzata per la presenza di treni obsoleti e la scarsità di viaggiatori; situazione comunque comune a tutto il sud-est siciliano. Quali investimenti, chiede ancora il parlamentare nazionale, per il collegamento della provincia di Ragusa con la vicina Siracusa, Catania e Caltanissetta, sono previsti nel nuovo piano industriale, che sarà presentato in estate, realizzato dal Ministero per le infrastrutture e Ferrovie dello Stato? E soprattutto quante chance ha la nostra isola di vedere potenziata, riqualificata e messa in sicurezza la dotazione infrastrutturale? Perché tutto ciò che è possibile nel resto d'Italia e soprattutto da Roma in su, diventa impossibile in Sicilia? Perché, come accade nel resto d'Italia, non si prevedono collegamenti efficienti sia per un maggiore sviluppo turistico che commerciale anche attraverso il coinvolgimento di vettori privati? Se Ferrovie dello Stato e Trenitalia vogliono continuare ad ignorare la nostra terra affidiamo tutto ad altri soggetti interessati che già operano nel resto d'Italia e che investirebbero di sicuro da noi garantendo servizi efficienti e consentendo a chi come me vorrebbe poter utilizzare il treno, ad esempio, per recarsi a Comiso o Catania in aeroporto, piuttosto che al turista che vuole andare a visitare le vicine province del sud-est siciliano dando la possibilità di poterlo fare in tempi celeri e con mezzi moderni e degni di un paese civile.

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