lunedì 14 marzo 2016

Obesità infantile. Troppo tempo davanti a tablet, tv e computer. Una proposta di legge per contrastare il fenomeno sociale e di salute pubblica.



 Ho presentato una proposta di legge con l'obiettivo di contrastare, attraverso il potenziamento dell’ attività sportiva, l’ obesità infantile,  problema di notevole rilevanza sociale e di salute pubblica  che nel nostro paese colpisce un bambino su quattro. 

Vita sedentaria e alimentazione poco corretta sono le cause principali del fenomeno per il quale necessitano, oltre ad una forte campagna di sensibilizzazione, anche delle norme che aiutino le istituzioni ad incentivare la pratica dello sport da parte di bambini e ragazzi. Tra televisione, strumenti informatici e videogiochi, i bambini fanno sempre meno attività sportiva. Se a questo si aggiunge un’alimentazione non corretta, non ci si deve stupire se i dati sull’ obesità infantile sono sempre di più allarmanti. E lo sport rappresenta un’importante risposta a questa emergenza sociale.  
Lo sport, quindi, può avere una funzione sociale proprio perché l’attività motoria costituisce un elemento strategico per una corretta educazione dei giovani. Un’emergenza che ha messo in allarme anche i pediatri i quali, dagli studi effettuati, attribuiscono un’alta percentuale all’inesistente attività motoria tra le cause dell’obesità infantile. La mia proposta di legge detta disposizioni dirette alla prevenzione e cura dell’ obesità infantile tramite l’esercizio dell’ attività motoria  e sportiva, attraverso la redazione, tra le altre cose, di un Piano nazionale annuale per la prevenzione e la cura dell’ obesità attraverso la diffusione dello sport con il coinvolgimento delle scuole che faranno da fulcro per incentivare le famiglie alla pratica dello sport dei propri figli.
Il progetto di legge, pertanto, è volto alla promozione di programmi di formazione motoria nella scuola primaria e secondaria grazie all’ampliamento delle ore settimanali di educazione fisica in ogni percorso scolastico, alla diffusione tramite i mezzi di comunicazione, dell’ informazione sulle priorità di azione e sugli interventi da attuare al fine di realizzare un sistema di prevenzione e di contrasto all’ obesità infantile, all’ educazione ad una corretta alimentazione, alla trasmissione , mediante apparecchi radiotelevisivi, di trasmissioni per divulgare lo sport e la cultura sportiva ed alla promozione ed organizzazione di attività motorie per i disabili. Lo sport dev’essere riconosciuto come elemento base per una specifica ed autonoma funzione sociale perché contribuisce al miglioramento della qualità di vita dei bambini e, pertanto saranno le diverse istituzioni a livello statale, regionale e comunale ad attivarsi per promuovere tale forma di attività. In questo senso risulta fondamentale il coinvolgimento dei pediatri per avviare un percorso di sensibilizzazione comune per un sano sviluppo e sani stili di vita dei nostri figli. E’ fondamentale , quindi la divulgazione dello sport come contrasto all’ obesità infantile, aiutando anche le famiglie in stato di disagio sociale ed economico i cui figli praticano attività sportive. A tal fine sono previsti, all’articolo 4, contributi alle stesse famiglie perché i loro figli possano svolgere l’attività sportiva.

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