venerdì 20 giugno 2014

Regolamentazione orari esercizi di commercio. La Commissione Attività Produttive della Camera ha emanato un testo base unificato che sarà portato in Aula.

 La X Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, in sede di Comitato ristretto, ha emanato un testo base unificato sulla  “disciplina degli orari di apertura degli esercizi commerciali” che a breve sarà portato in Parlamento.

Il testo unificato sintetizza e integra le proposte di legge presentate sulla materia, tra cui quella del sottoscritto. Un provvedimento che, sotto certi profili, ammorbidisce le norme sulla liberalizzazione degli orari del commercio decretate due anni fa dal governo Monti.
Quindi l’iter è ben avviato ed avanza per il Parlamento; in linea di massima il progetto di legge introdurrebbe dodici giorni di chiusura obbligatoria per tutti gli esercizi commerciali (esclusi pubblici esercizi, edicole, fiorai e stazioni di servizio), in concomitanza con le maggiori festività civili e religiose: 1° gennaio, Epifania, 25 aprile, Pasqua, Pasquetta, 1° maggio, 2 giugno, Ferragosto, 1° novembre, 8 dicembre, Natale e Santo Stefano. Inoltre il suddetto testo, prevede che i comuni, consultate le associazioni di categoria, possono sostituire fino a sei di tali festività con altrettanti giorni di chiusura nel corso dell'anno (per venire incontro alle esigenze delle località turistiche), fatto, peraltro, esplicitato nella mia proposta di legge dove si evidenzia di “restituire la titolarità della programmazione agli enti locali che stabiliscono le aperture domenicali e festive con l’obiettivo di far usufruire ai lavoratori del commercio il diritto del  riposo domenicale e festivo spalmato nel corso dell’anno”. Il testo, inoltre, propone incentivi fiscali e contributi (per ristrutturazioni, informatizzazione, efficienza energetica) a favore dei negozi fino a 150 metri quadri nei comuni con meno di 10mila abitanti e fino a 250 metri quadri negli altri.
“E’ comunque un testo che sarà soggetto a modifiche per questo si sta lavorando sugli emendamenti da presentare che vanno nella direzione della tutela del riposo domenicale e festivo per i lavoratori e della salvaguardia dei legittimi interessi dei commercianti. Va bene fissare alcune chiusure obbligatorie ma nel complesso gli operatori dovrebbero essere lasciati liberi di organizzare il proprio calendario in base alle singole esigenze”.


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