“L’unione del
partito sta alla base di ogni azione e decisione che maturerà nelle prossime
ore; la giornata convulsa di ieri è comunque il termometro dell’esigenza, manifestata con chiarezza, dell’insofferenza
nei confronti di posizioni estremiste
che non hanno niente a che vedere con la fase embrionale e lo spirito
con il quale a suo tempo si formò il centrodestra.
L’azione portata avanti,
maturata sicuramente con non poco travaglio, è figlia di un forte e sentito
senso di responsabilità che è riuscita a ben distinguere le questioni personali
da quelle istituzionali e di governo. La determinazione messa in atto da
Angelino Alfano, pur in un contesto molto critico e difficile sia umano che
politico, è stata la strada che ha portato alla fiducia al Governo Letta nella
consapevolezza che da ieri era necessario iniziare a dare una svolta vera che
rispetti il nostro ruolo di moderati e la logica di un partito che predilige
l’inclusione e non contrapposizioni e lacerazioni e che inizi a costruire dalla
base, come democrazia, impone modellando un soggetto politico, che sia Pdl,
Forza Italia o altro, purchè sia supportato da queste fondamenta e che
coinvolga l’intera area moderata”.
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