mercoledì 9 ottobre 2013

Destagionalizzare il turismo per essere più competitivi e mantenere i livelli occupazionali.

Un percorso virtuoso verso l’ampliamento dell’offerta e contribuire così alla destagionalizzazione degli arrivi nelle città del Sud-Est con l’obiettivo di creare di un sistema turistico locale, che facendo dialogare operatori pubblici e privati sui temi più urgenti del comparto, promuova la valorizzazione sia del patrimonio naturale e culturale del Val di Noto, sia delle numerose professionalità aziendali già presenti nel territorio.
Puntare sulla destagionalizzazione è importante sotto tanti punti di vista; il nostro territorio non è pronto al turismo destagionalizzato, si punta infatti solo ai mesi estivi dove viene sfruttata una sola delle tante risorse che abbiamo a disposizione, ovvero il mare. Non possiamo affidare il massimo sfruttamento delle nostre potenzialità solo alle fiction, vedi Montalbano, se a questo non aggiungiamo progetti veramente ambiziosi facendo emergere altri tipi di turismi slegati dal balneare: dal culturale all’enogastronomico, al naturalistico, per arrivare al turismo business. La diversificazione dell’offerta, del resto, rimane da tempo una delle criticità di tutto il turismo regionale. Un’azione importante in questo senso potrebbe essere svolta dai distretti turistici nati proprio con l’obiettivo del miglioramento delle condizioni di offerta turistica complessiva, della fruibilità ed accessibilità dei fattori di attrazione che caratterizzano il territorio del distretto nonché l’aumento dei volumi relativi al turismo pernottante ed alla spesa turistica. Per questo motivo è importante che queste realtà siano meglio inquadrate all’interno del contesto legislativo. Puntare sulla destagionalizzazione dev’essere un’azione condivisa di sistema e di un percorso gestionale che coinvolga operatori, parti sociali, istituzioni, imprenditori attraverso cui si riesca a rimarcare le eccellenze del nostro territorio ed uscire dagli schemi della stagionalità così che si possa essere più competitivi aiutando nel contempo il settore ad essere più stabile,  mantenendo l’occupazione e sfruttando tante professionalità di cui la nostra terra ha bisogno.

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