lunedì 17 giugno 2013

Tralci e residui di potatura non possono essere considerati rifiuti speciali.

Proposta di legge di modifica al decreto legislativo che prevede questa normativa insostenibile economicamente per le aziende agricole. 
A tal proposito ho presentato una proposta di legge di modifica al decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152, riguardo ai rifiuti derivanti dalla potatura equiparati a rifiuti speciali che ha lo scopo di venire incontro alle molteplici e legittime lamentele di tutte le aziende agricole a rischio chiusura anche a causa degli alti costi  costrette a sostenere per lo smaltimento dei residui di potatura considerati dal decreto legislativo sopracitato rifiuti speciali secondo cui non devono essere bruciati nei campi ma eliminati seguendo le procedure di smaltimento, commercio e intermediazione dei rifiuti.

Gli scarti delle potature in agricoltura non possono essere considerati come se fossero residui di un’industria chimica, ovvero rifiuti speciali, ciò non contribuisce comunque a promuovere il recupero delle biomasse ma mette di fatto tanti agricoltori nella condizione di essere trattati come pericolosi smaltitori abusivi di rifiuti in quanto, non avendo strutture idonee nei territori, lo fanno nei campi e quindi facilmente individuabili.
Le modifiche al decreto legislativo apportate tramite la proposta di legge riguardano le definizioni e le classificazioni dei rifiuti contenute  agli art. 183 e 184 che così come recepite comportano conseguenze non indifferenti per gli agricoltori costretti a sostenere, come detto, costi esorbitanti per lo smaltimento. I  residui delle potature devono essere considerati “sottoprodotti agricoli” e non rifiuti in quanto trattasi di scarti provenienti dalle attività di sradicamento, sfalciatura e potatura di piante erbacee ed arboree derivanti da un processo produttivo agricolo. Da considerare altresì che gli scarti della potatura possono trovare un idoneo riutilizzo nella pratica agricola anche per il mantenimento dei livelli di sostanza organica nei terreni.
La presente proposta di legge quindi ha lo scopo di modificare gli art. 183 e 184 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152 per attribuire agli scarti della potatura una definizione ed una classificazione che non siano equiparate ai rifiuti speciali ma siano considerati sottoprodotti agricoli.

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