mercoledì 26 giugno 2013

Piano carceri e spending review. È necessario valutare i singoli casi locali per evitare disagi e ulteriore sovraffollamento per l'inadeguatezza delle strutture.

In vista dell’esame del decreto sul piano carceri, all'ordine del giorno nel consiglio dei ministri di oggi, per il quale il Ministro della Giustizia ha dichiarato di voler adottare una linea dura e senza deroghe in virtù della spending review ho chiesto che vengano valutati i singoli casi locali con particolare riferimento agli Istituti Penitenziari di Modica, Mistretta e Nicosia.

L’esigenza di valutare le realtà locali è quanto mai necessaria proprio perché in alcuni casi, come ad esempio Modica, si verrebbero a creare disagi notevoli considerando che il carcere di Ragusa è assolutamente inadeguato per ospitare altri detenuti in quanto la struttura è già in sovraffollamento e sono diverse le difficoltà quotidiane non solo per gli stessi detenuti ma anche per gli operatori che da tempo denunciano la carenza strutturale del presidio carcerario.
Sarebbe importante invece scongiurare la chiusura almeno fino a quando il carcere di Ragusa non sarà adeguatamente ristrutturato e ingrandito e questo sarà possibile grazie ai 71 milioni di euro a disposizione del commissario straordinario per il piano carceri dov’è è previsto l’inserimento dell’Istituto Penitenziario di Ragusa. 
Solo in alternativa dobbiamo pensare comunque ad una seria riutilizzazione della struttura, cambiando veste giuridica, attraverso l’istituzione, ad esempio, di una casa famiglia per detenute con bambini o ancora una struttura per cittadini stranieri agli arresti domiciliari che non hanno un posto dove poter scontare la pena. Tutto ciò consentirebbe, tra l’altro, una continuità ad operare nella sede di appartenenza agli agenti di polizia penitenziaria.

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