Tutto il mondo invidia la bellezza dei nostri centri storici: i borghi italiani con i suoi centri storici sono luoghi pittoreschi, ricchi di cultura, di monumenti e di opere d'arte. Tuttavia negli ultimi anni si è evidenziato un imponente fenomeno di degrado
che sta caratterizzando molti di questi centri. La riqualificazione, a
causa della scarsità delle risorse pubbliche e private, ha interessato
esclusivamente porzioni di tessuto urbano particolarmente pregevoli con
popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti e alle unioni di comuni
fino a 5.000 abitanti, tralasciando totalmente vaste zone limitrofe,
anch’esse di notevole interesse. La proposta di legge che ho appena
presentato si pone l’obiettivo di ;
includendo, quindi, quei centri che fino adesso sono stati esclusi
anche dai finanziamenti europei che per molte città, soprattutto del
Mezzogiorno, hanno rappresentato una valida risorsa di recupero
edilizio. Tale proposta, inoltre, in un momento di profonda crisi economica come quello attuale, permetterebbe
la ripresa economica dell’artigianato locale, delle piccole e medie
imprese, incentivando l’utilizzo di materiali tipici locali e
consentirebbe di valorizzare le tradizioni artigianali proprie della
cultura storica di ciascun luogo.
Nello specifico, ai comuni
spetterebbe predisporre, mediante un apposito bando, un elenco delle
aziende ed esercizi commerciali in grado di effettuare gli interventi,
individuare le zone di particolare pregio all’interno dei quali
effettuare gli interventi che riguardano il risanamento, la
conservazione ed il recupero del patrimonio edilizio da parte di
soggetti privati, la manutenzione straordinaria, da parte dell’ente
locale, di beni pubblici già esistenti, il miglioramento e l’adeguamento
degli arredi e dei servizi urbani quali l’illuminazione, la pulizia
delle strade, l’arredo urbano, etc, gli interventi finalizzati al
consolidamento statico ed antisismico degli edifici storici, la
realizzazione e messa a norma di infrastrutture e servizi adeguati.
Il
progetto di legge prevede oltre l’applicazione ai privati delle
detrazioni fiscali, un’ulteriore detrazione pari al 15% sull’utilizzo
dei materiali tipici locali ed il rilascio agli aventi diritto degli
atti che certifichino la conformità alla normativa.
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