venerdì 18 dicembre 2009

I restauratori siciliani penalizzati dal bando ministeriale. Il Deputato Nino Minardo presenta un’interrogazione al Ministro Bondi

“Tanti lavoratori siciliani non potranno partecipare alla prova di idoneità prevista per l’acquisizione delle qualifiche di Restauratore dei Beni Culturali e di Collaboratore dei Beni Culturali”. Lo afferma l’on. Nino Minardo, che ha presentato un’interrogazione al Ministro per i Beni e le Attività Culturali sollecitato da un gruppo di restauratori e dalla CISL della provincia di Ragusa. “Il decreto n° 53 del 2009 recante il regolamento che disciplina le modalità di svolgimento della prova di idoneità utile all’acquisizione di tali qualifiche – dichiara Minardo - ha introdotto alcuni requisiti d’accesso esigibili solo da pochi lavoratori tra i tanti che invece hanno costituito e che tuttora costituiscono la colonna portante negli interventi di restauro, avendo acquisito la propria esperienza nel lavoro sul campo, come in molti casi si è verificato nella Regione Sicilia, senza il riconoscimento di qualifiche contrattuali utili al conseguimento della qualifica di restauratore come previsto dal regolamento. L’applicazione di questi requisiti – continua il Deputato - determinerebbe la penalizzazione di moltissimi candidati siciliani e una sostanziale disparità di trattamento derivante ad esempio dalla partecipazione dei potenziali candidati a corsi formativi regionali diversi tra loro per contenuti e durata. Per questo – conclude Minardo - ho già richiesto un incontro urgente con il Ministro Bondi per sottoporre alla sua attenzione la possibilità di rivedere alcuni criteri al fine di armonizzare le situazioni eterogenee che hanno caratterizzato finora l’accesso alle attività di restauro nel nostro Paese ed in particolare in Sicilia”.

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