“Tanti lavoratori siciliani non potranno partecipare alla prova di
idoneità prevista per l’acquisizione delle qualifiche di Restauratore
dei Beni Culturali e di Collaboratore dei Beni Culturali”. Lo afferma
l’on. Nino Minardo, che ha presentato un’interrogazione al Ministro per i
Beni e le Attività Culturali sollecitato da un gruppo di restauratori e
dalla CISL della provincia di Ragusa. “Il decreto n° 53 del 2009
recante il regolamento che disciplina le modalità di svolgimento della
prova di idoneità utile all’acquisizione di tali qualifiche – dichiara
Minardo - ha introdotto alcuni requisiti d’accesso esigibili solo da
pochi lavoratori tra i tanti che invece hanno costituito e che tuttora
costituiscono la colonna portante negli interventi di restauro, avendo
acquisito la propria esperienza nel lavoro sul campo, come in molti casi
si è verificato nella Regione Sicilia, senza il riconoscimento di
qualifiche contrattuali utili al conseguimento della qualifica di
restauratore come previsto dal regolamento. L’applicazione di questi
requisiti – continua il Deputato - determinerebbe la penalizzazione di
moltissimi candidati siciliani e una sostanziale disparità di
trattamento derivante ad esempio dalla partecipazione dei potenziali
candidati a corsi formativi regionali diversi tra loro per contenuti e
durata. Per questo – conclude Minardo - ho già richiesto un incontro
urgente con il Ministro Bondi per sottoporre alla sua attenzione la
possibilità di rivedere alcuni criteri al fine di armonizzare le
situazioni eterogenee che hanno caratterizzato finora l’accesso alle
attività di restauro nel nostro Paese ed in particolare in Sicilia”.
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