giovedì 10 aprile 2008

L'interesse dei giovani alla vita sociale e politica è notevolmente aumentato

Una recente ricerca nei comuni della Sicilia, pubblicata dall’agenzia ANSA sabato scorso, dice che l'interesse dei giovani per la partecipazione alla vita sociale e politica, è notevolmente aumentato negli ultimi 3 anni. In particolare, nell'Isola si concentra adesso il 4% dei giovani amministratori italiani. Si tratta di 1.081 under 35, dei quali l'82% ricopre la carica di consigliere, il 15,7% di assessore, l'1,5% di vice sindaco e lo 0,8% di sindaco”.
Sono dati che apprendo dall’indagine ANCI Giovani in collaborazione con Cittalia e Swg-Publica Res. su un campione di 2.600 cittadini italiani (2.000 giovani e 600 over 35) e che dimostra come sia solo un luogo comune il fatto che i giovani si disinteressino alla politica. Non è così e l’ho sempre sostenuto. Ho sempre sostenuto che, anzi, bisogna cementare il rapporto tra giovani e politica, ancora più di questi numeri già confortanti. La partecipazione democratica, il coinvolgimento dei giovani in prima persona, sono le vie da seguire.
Dall'indagine, ad esempio, emerge come il 74% degli intervistati chieda che venga stabilito per legge un numero minimo obbligatorio di giovani candidati all'interno delle liste elettorali e come ci siano temi di politica pubblica cui i giovani Siciliani tengono e per i quali sono disposti a partecipare in prima persona: le politiche giovanili (15%), le attività culturali (12%) e dell'ambiente (11%). Sono numeri che non mi stupiscono ed anzi confortano il mio pensiero.

Ecco perché assumono ancora maggiore valore le scelte fatte dal Popolo della Libertà nella composizione delle liste e la scelta, ad esempio, di propormi, con i miei 30 anni, alla Camera dei Deputati. Perché, al di là delle vacue promesse, il Popolo della Libertà ha davvero puntato anche sui giovani per rigenerare la classe politica del Paese e senza abbandonare l’esperienza. E il Popolo della Libertà lo ha dimostrato con i fatti; i fatti sono quelli, ad esempio, di sostenere una generazione nuova, fatta di trentenni ed under 30, che hanno dentro il sacro fuoco della passione politica, come il sottoscritto, e che vedono in altre effervescenze ed in altre espressioni della nuova generazione della nostra Italia, persone capaci ancora di emozionare e di emozionarsi nel fare e nel comunicare agli altri la Politica. Ma soprattutto, la nostra è una generazione che vuole partecipare in prima persona, assumersi oneri ed onori del lavoro per il futuro del proprio Paese, del proprio territorio e della propria gente. E per farlo, è chiaro, dobbiamo esserci.

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