Il Popolo della Libertà ha già da tempo una sua precisa idea sul
prossimo candidato sindaco di Modica. Modica si è vista costretta a
riandare al voto amministrativo dopo neanche un anno e sappiamo bene il
perchè. Gianfranco Miccichè, parlando di “dileggio delle istituzioni” ed
invitandoci a candidare un nostro uomo per Palazzo San Domenico, altro
non ha fatto che essere interprete delle nostre idee e dei nostri
sentimenti di fronte a quello che è un vero e proprio sberleffo per il
comune di Modica. Se poi all’ex sindaco, fa male sentirsi dire in faccia
la verità, noi possiamo farci nulla; e non sono certo queste frasi di
Gianfranco Miccichè “ingerenze palermitane”, quanto, piuttosto, esse
sono solo l’amara presa d’atto di una realtà paradossale.
Da settimane siamo al lavoro come Popolo della Libertà, perché si creino i presupposti di un candidato a sindaco credibile, che ami questa città, che pensi a Modica prima che a se stesso. Di nomi ne abbiamo molti; evitiamo di farli, perché non è tempo di propaganda inopportuna e illogica; lasciamo eventualmente ad altri questo giochino irrispettoso. Abbiamo iniziato questo percorso aprendoci da subito a quanti vogliono seguirci; perché non si rinnegano dall’oggi al domani le esperienze convissute, non si chiude la porta in faccia a chi ha condiviso a Modica, appena 11 mesi fa, un successo elettorale straordinario.
Il prossimo sindaco di Modica deve avere due caratteristiche obbligatorie: deve essere responsabile e coraggioso. Entrambi sono prerequisiti fondamentali, vista la situazione in cui versa oggi Palazzo San Domenico; dovrà essere un professionista che può avere esperienza amministrativa già acquisita o provenire dalla società civile. Un nocchiero che non abbandoni quella nave in gran tempesta che è oggi il Comune, ma voglia e sappia governarla.
Da settimane siamo al lavoro come Popolo della Libertà, perché si creino i presupposti di un candidato a sindaco credibile, che ami questa città, che pensi a Modica prima che a se stesso. Di nomi ne abbiamo molti; evitiamo di farli, perché non è tempo di propaganda inopportuna e illogica; lasciamo eventualmente ad altri questo giochino irrispettoso. Abbiamo iniziato questo percorso aprendoci da subito a quanti vogliono seguirci; perché non si rinnegano dall’oggi al domani le esperienze convissute, non si chiude la porta in faccia a chi ha condiviso a Modica, appena 11 mesi fa, un successo elettorale straordinario.
Il prossimo sindaco di Modica deve avere due caratteristiche obbligatorie: deve essere responsabile e coraggioso. Entrambi sono prerequisiti fondamentali, vista la situazione in cui versa oggi Palazzo San Domenico; dovrà essere un professionista che può avere esperienza amministrativa già acquisita o provenire dalla società civile. Un nocchiero che non abbandoni quella nave in gran tempesta che è oggi il Comune, ma voglia e sappia governarla.
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