giovedì 18 febbraio 2016

Sostegno ai distretti produttivi dell’agroalimentare e disciplina degli accordi internazionali sull’importazione non controllata di pomodoro. Accolti dal Governo due ordini del giorno.


Valorizzare tutti i distretti produttivi dell’agroalimentare siciliano e adottare iniziative in sede europea con accordi internazionali  affinchè sia salvaguardata la produzione italiana del pomodoro e sia assicurata la tutela dei consumatori. 

E’ la sostanza dei due odg accolti da me presentati al ddl recante disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione e competitività dei settori agricolo e agroalimentare. Nello specifico il disegno di legge, stabilisce, all’art 13, disposizioni in favore delle organizzazioni dei produttori del settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari ed in questo senso il distretto produttivo siciliano lattiero-caseario necessita di una particolare attenzione per mettere in atto gli obiettivi per cui è nato, ovvero  la realizzazione di un sistema capace di valorizzare e promuovere il settore lattiero caseario dell’isola e di organizzare, nel rispetto di diverse esigenze locali, l’ intera filiera; senza trascurare il fatto che l’80% del latte bovino prodotto in Sicilia proviene dalla provincia di Ragusa. L’odg accolto ha l’intento di valorizzare tutti i distretti produttivi dell’agroalimentare, considerato l’immobilismo della Regione siciliana che anche in questo è rimasta inerme non avviando e attuando azioni di sostegno a favore dei vari settori vitali per la nostra economia. Si tenga conto che solo in Sicilia  sono istituiti otto distretti produttivi:  avicolo, del dolce, agrumi di Sicilia, ficodindia, cereali, carni, pesca e appunto il lattiero caseario. Interventi quindi al fine di realizzare un sistema capace di recuperare quei ritardi e quelle carenze strutturali che con un efficiente organizzazione, una efficace collaborazione tra pubblico e privato ed il razionale utilizzo delle risorse comunitarie, possono essere più facilmente superati. L’impegno è quello di superare il  difficile momento di crisi e di gestire meglio il rapporto con i mercati in termini di competitività e di difesa delle produzioni locali non sempre adeguatamente valorizzate e di superare il problema dell’importazione non controllata dall’origine del prodotto importato come incontrollata è l’etichettatura dello stesso sovente spacciato per locale.
L’importazione non controllata di pomodoro è l’oggetto dell’odg accolto all’art. 18 dello stesso provvedimento. Le importazioni di pomodoro dal Marocco e dalla Tunisia sono raddoppiate rispetto al gennaio 2015 superando i contingenti di importazione fissati dall’accordo tra Unione europea e Marocco; l’accordo con il Marocco penalizza i produttori agricoli perché nel paese africano è permesso l’ uso di pesticidi pericolosi per la salute, vietati in Europa, ma anche perché le coltivazioni sono realizzate con basso costo della manodopera. La Sicilia, leader in questo settore, così come la provincia di Ragusa  subiscono un grosso danno economico che rischia di ripercuotersi negativamente sul tessuto economico-produttivo in generale. Da qui l’impegno del Governo di adottare iniziative dirette ad agevolare  in sede europea i rapporti commerciali con paesi quali il Marocco e la Tunisia diretti a superare le criticità oggi esistenti.

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