venerdì 30 agosto 2013

La creazione dei consorzi tra comuni non deve penalizzare i singoli territori. Vanno rispettate le vocazioni, la cultura, le tradizioni delle singole città.

“L'oramai imminente soppressione delle province e la conseguente creazione dei consorzi tra comuni non può vedere i territori spettatori passivi delle decisioni del governo regionale.
Anche in provincia di Ragusa, senza penalizzare nessuna realtà e senza perseguire anacronistiche battaglie di campanile, va sfruttata l'occasione per rispettare la vocazione e la storia delle singole città. Accanto ad una Ragusa capofila del consorzio Ibleo, ad una Vittoria che da Gela a Comiso rappresenti il volano di sviluppo per un area nella quale la fascia trasformata e l'agricoltura siano elemento di aggregazione storica ed economica, Modica può e deve essere capofila del Consorzio del Sudest. Da Avola a Noto, da Scicli ad Ispica, da Pozzallo a Rosolini, l'anima del riconoscimento UNESCO legato al Val di Noto ed al suo barocco può diventare, oltre che meta turistica d'eccellenza, anche momento di sintesi geografica e amministrativa attorno a quella che fu l'antica capitale della Contea". 


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