giovedì 8 agosto 2013

Non ho mai voluto creare inutile allarmismo, ma la realtà è questa: l'unica strada per sperare di salvare il Tribunale di Modica è un decreto del Ministro della Giustizia.

Questo odg è stato accolto ieri al senato dal governo durante l'esame del decreto fare. 
È la conferma che quando una settimana fa dissi che l'unica strada per poter ancora sperare di salvare il nostro tribunale era un decreto del ministro, perché i tempi per una legge ordinaria non c'erano, non facevo inutile allarmismo.

Il Senato,

in sede di esame del disegno di legge n. 974, di conversione in legge del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia,

premesso che:

il Titolo III del decreto-legge reca misure per l'efficienza del sistema giudiziario e la definizione del contenzioso civile,

con i decreti legislativi n. 155 e 156 del 7 settembre 2012 il Governo ha esercitato la delega in tema di revisione della geografia giudiziaria contenuta nell'articolo 1, comma 2, della legge n. 148 del 2011,

in particolare, il decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155, reca nuova organizzazione dei Tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero,

impegna il Governo:

a valutare la possibilità di EMANARE UN DECRETO CORRETTIVO entro il 12 settembre 2013, al fine di apportare delle correzioni concordate con le Commissioni di merito di Camera e Senato sulla riorganizzazione delle circoscrizioni giudizi arie previste dal decreto legislativo n. 155 del 2012.

Lumia, Caliendo, Casson, Malan, Cirinnà, Buemi, Marcucci, Filippin, Padua, Orrù, Ginetti, Lo Giudice, Granaiola, Manasseo, Zanoni, De Monte, Vattuone, Olivero, Saggese, Dirindin, Torrisi, Cardiello, Bruni, Liuzzi, Pagano, Mancuso.

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