L’incontro odierno avuto a Roma con il Capo Dipartimento Giustizia
dottor Birrittieri e con il Sottosegretario di Stato Mazzamuto, altro
non ha fatto che confermare come l’impianto della riforma della
Giustizia nel nostro Paese, non preveda possibilità del mantenimento del
Tribunale di Modica così com’è attualmente. Abbiamo ascoltato quanto ci
è stato comunicato ma abbiamo chiesto con forza che si raggiunga il
miglior risultato possibile a salvaguardia di un’istituzione meritevole e
così importante per storia ed efficienza attuale come è il Tribunale di
Modica. Ed in questo senso la nostra idea di creare un tribunale unico denominato Modica-Ragusa,
che magari abbia a Modica il ‘civile’ ed a Ragusa il ‘penale’, appare
la strada meglio percorribile e la migliore possibile a tutela
dell’istituzione giudiziaria della Contea. Da parte del dottor
Birrittieri e del Sottosegretario Mazzamuto, ci è stato detto che a
questo risultato dei ‘Tribunali riuniti’ ci si arriverà attraverso
una modifica normativa che può essere estesa ad ogni altro presidio
giudiziario che si trovi nella stessa condizione del nostro tribunale ed
è stato assunto impegno che sarà fatto questo inserimento nell’impianto
della riforma.
Da parte mia ci sarà massima vigilanza ed
attenzione perché l’impegno assunto in questa sede, sia ottemperato
pienamente nei tempi e nei modi concordati e che ci sono stati indicati.
D’altro canto, i nostri autorevoli interlocutori hanno riconosciuto la
bontà di questa ipotesi che si fonda sulla dotazione immobiliare del
Tribunale di Modica, la sua eccellente logistica e la vicinanza
chilometrica fra le due istituzioni giudiziarie.
E’ chiaro che è una
riforma giudiziaria che poggia le sue basi solo ed esclusivamente su
ragioni di natura economica che mal si conciliano con l’idea del
‘Tribunale’ inteso come presidio di legalità, di sicurezza e come
elemento di crescita sociale delle comunità rappresentate. Nel caso
specifico di Modica poi, se è vero che i numeri del rapporto con la
popolazione ‘servita’, sono in ‘difetto’ rispetto ai parametri, è
altrettanto ed ancor più vero che i numeri dell’efficienza e
dell’efficacia del lavoro dei magistrati e degli uffici, la capacità di
essere assolutamente fra le eccellenze in fatto di velocità nella
conclusione dei procedimenti ed gli anni di storia di questa istituzione
giudiziaria, erano già di per se elementi sostanziali al suo
mantenimento. Purtroppo però, essi cozzano contro il ‘taglio’ che questo
Governo tecnico impone in nome ed in ragione solo dell’economia di
spesa. Ed in una fase così delicata, ci è stato subito chiaro ed
evidente che non vengono pensate e/o ammesse deroghe che pure, nel caso
del Tribunale di Modica, sarebbero state assolutamente giustificate per
le ragioni che ho testé elencato. In questo senso però, non c’è alcuna
volontà del sottoscritto né, penso, degli altri componenti della nostra
delegazione, di lasciare qualcosa di intentato semmai dovessero aprirsi
spiragli migliori.
Nessun commento:
Posta un commento