lunedì 14 marzo 2011

Infrastrutture della provincia di Ragusa

Sul fronte infrastrutturale di questa provincia, in queste ore ne sono state dette e scritte di tutti i colori. Un florilegio di chiacchiere e parole in libertà di chi, evidentemente, è alla disperata ricerca di visibilità che immola, però, sull’altare di cose campate in aria e di dichiarazioni senza capo né coda. Come quelle che ho sentito venire fuori da talune fonti sindacali che pontificano sulla qualità della classe dirigente di questa provincia, omettendo però di dirci, cosa loro abbiano fatto in vent’anni e più di protagonismo della vita sociale, politica e, ovviamente, sindacale, caratterizzati dal non avere mai prodotto lo straccio di un risultato che sia uno, di cui l’area iblea abbia potuto godere. Felicissimo di essere smentito se così non è… Ma purtroppo, invece, così è!

In questo senso è bene puntualizzare, ad esempio, che NON E’ ASSOLUTAMENTE VERO CHE IL MINISTRO DELL’ECONOMIA ON.LE GIULIO TREMONTI NON VOGLIA FIRMARE L’ULTERIORE ATTO CHE PRECEDE L’APERTURA DELL’AEROPORTO DI COMISO! Non so da dove sia venuta fuori una panzana del genere. Da qualche giorno, anche se non ho ancora conferma ufficiale, gli uffici competenti del Ministero dell’Economia hanno ricevuto l’atto con la firma del Ministero delle Infrastrutture e nei tempi previsti, sarà apposta la firma necessaria. Già nei primi giorni della settimana che va a cominciare, sarò di persona al Ministero a fare il punto della situazione; ma mi è già pervenuta notizia che nulla osta e che non esiste alcun motivo di preoccupazione né tantomeno, avverso all’atto stesso da parte del Ministro. Questa è la verità; per il resto mi sembra che un senso del dovere di chiunque rappresenti un’istituzione o una forza sociale, imponga di fermarsi almeno un metro prima della soglia del proclama inutile. Ma purtroppo non è sempre così!

Sul fronte della Ragusa-Catania, come è stato ampiamente spiegato alla delegazione del Comitato che, accompagnata da me, ha incontrato a Roma i dirigenti del Ministero dell’Economia, la ‘singolarità’ del project financing per la costruzione dell’arteria, ha imposto la necessità di colmare dei veri e propri vuoti normativi che afferiscono a sistemi assolutamente nuovi per situazioni del genere. Ed è bene ricordare che come la Ragusa-Catania, ci sono altre due importanti infrastrutture in Italia che si andranno costruendo attraverso eguale sistema di finanziamento e che, come la ‘nostra’ arteria, sono egualmente in attesa di espletare il completamento del loro iter. Dagli uffici del Ministero, hanno già informato che si sta cercando di attuare la via più breve che osservi i principi di legge ed al contempo eluda il percorso parlamentare previsto che sarebbe quello si (per ovvi e scontati motivi che sono sconosciuti solo a chi non sa o a chi finge di non sapere…) un allungamento a dismisura dei tempi d’attesa. E giova ricordare come dopo decenni di parole al vento, comunicati stampa a iosa, fiumi di inchiostro e di frasi spese a raccontare il nulla ed a proclamare il niente, promesse vane ed impegni mai veramente assunti, QUESTO GOVERNO HA DATO IL VIA LIBERA AL FINANZIAMENTO CIPE E STA ASSOLVENDO AI SUOI DOVERI PER CHIUDERE L’ITER DEL PROGETTO RAGUSA-CATANIA NELLA MANIERA PIÙ RAPIDA POSSIBILE E RISPETTOSA DELLE NORME VIGENTI. Ed in questo senso prendo atto con grande piacere che anche S.E. il Prefetto di Ragusa sarà da sprone perché si possa giungere al completamento procedurale. Piuttosto giova ricordare che, sul fronte della Regione, siamo ancora fermi alla dichiarata manifestazione di intenti ostativa nei confronti dell’intervento finanziario verso questa arteria. E non mi pare che in questo senso, ci sia stata un’altrettanto dichiarata manifestazione di rettifica a quanto affermato in più di un’occasione da illustri esponenti del Governo Regionale. Da quello che sento e leggo, invece, sembra che il problema sia solo a Roma, dove invece stanno accelerando al massimo ogni procedura… Mah!

Infine a proposito dell’autostrada Siracusa-Ragusa-Gela, mi pare di avere già comunicato appena 48 ore orsono che a giorni ci sarà la firma del decreto e che i ritardi non sono stati certo dovuti al Governo Nazionale (che attraverso l’impegno in prima persona del Ministro per l’Ambiente On.le Stefania Prestigiacomo aveva individuato e percorso la via ‘speciale’ per ottenere il VIA – la valutazione di impatto ambientale - che avrebbe portato parecchio tempo fa al completamento dell’iter in tempi record) quanto piuttosto ad una procedura sbagliata degli uffici competenti della Regione, che non hanno fatto richiesta, come avrebbe dovuto, al Ministero delle Infrastrutture per quanto di loro competenza, finendo per bloccare l’azione del Ministro Prestigiacomo, annullando i passaggi compiuti e ‘costringendo’ all’attivazione della procedura standard, con tempi ovviamente più lunghi e comunque necessari per legge.

QUESTI I FATTI! Il resto sono solo parole al vento che sinceramente straniscono e stridono proprio ora che, grazie ai Ministri del Governo Berlusconi, siamo agli atti finali di processi burocratici che produrranno straordinarie conquiste per il sistema infrastrutturale della provincia di Ragusa. Parole pronunciate anche da chi è stato partecipe e protagonista di decenni fatti solo di promesse e castronerie, senza lo straccio di una verità e la produzione di un atto vero e proprio che fosse il ‘la’ per l’avvio degli iter procedurali. Se tutto questo viene fatto solo perché si vuole un posto in prima fila quando saranno ‘tagliati i nastri inaugurali’ di queste conquiste, allora cedo volentieri spazio a chi cerca solo vetrina e pur di averla mente sapendo di mentire o, nella migliore delle ipotesi, sa poco di quello che scrive e dice. Io continuo a lavorare con l’unico obiettivo di riuscire a chiudere il cerchio e a compulsare chi di dovere per completare gli iter. Piuttosto rivolgo un pensiero anche alle rappresentanze parlamentari ed ai sindaci del mio stesso partito, il Popolo della Libertà,e di quelli alleati, che noto troppo silenti di fronte a questo ‘fuoco di fila’ armato a 360 gradi contro il Governo Berlusconi, come se la cosa interessasse solo il sottoscritto e non anche loro, che di questi partiti sono classe dirigente. Non mi pare sia l’atteggiamento giusto né quello richiesto dal momento. Tant’è; ne prendo, amaramente, atto…

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