Recenti fatti di cronaca hanno richiamato l'attenzione dell'opinione
pubblica sul preoccupante problema del randagismo. Tale fenomeno
costituisce sempre più un pericolo sociale che ha colpito in maniera
gravissima anche la nostra Provincia. Si sono raggiunti livelli davvero
drammatici per cui l’urgenza di azione è obbligatoria. Ho lavorato ad
una proposta di legge per affrontare tale emergenza; proposta che vorrò
confrontare con le istituzioni ed i rappresentanti delle Associazioni
Animaliste della Provincia di Ragusa perché occorre concertare, lavorare
insieme, collaborare investendo di questo grande problema, di questa
grande questione, tutti i soggetti che possono fare qualcosa in questa
direzione. Sono stato contattato dal responsabile della Lav provinciale,
con il quale ho avuto già un primo confronto e scambio di idee tra
quella che è la mia proposta ed i loro suggerimenti; ed ho già avuto
modo di interloquire con il Prefetto di Ragusa. Il randagismo è un
problema gravissimo di salute e incolumità pubblica ed è necessario
operare tutti insieme.
La proposta che vorrò presentare dedica particolare attenzione alla Sicilia prevedendo serie e concrete misure, quale lo stanziamento di fondi indispensabili, per porre in atto campagne massicce di sterilizzazione dei randagi, sottoposizione a controlli sanitari di tutti i cani di quartiere, l’individuazione di rifugi sanitari e di ricoveri per animali pubblici. Inoltre, prevede il coinvolgimento delle associazioni animaliste per segnalare alle Forze dell’ordine eventi che arrecano danni alla sicurezza sociale. Il rafforzamento del controllo dell’ordine pubblico nasce non solo per il monitoraggio costante della situazione, ma deriva anche dal manifestarsi di episodi di violenza e di giustizia ‘fai da te’ contro i randagi e gli animalisti. Sulla voglia di riscatto e sulla rabbia generalizzata, scaturita dagli eventi accaduti, non è pensabile rendere giustizia compiendo tali atti.
La proposta che vorrò presentare dedica particolare attenzione alla Sicilia prevedendo serie e concrete misure, quale lo stanziamento di fondi indispensabili, per porre in atto campagne massicce di sterilizzazione dei randagi, sottoposizione a controlli sanitari di tutti i cani di quartiere, l’individuazione di rifugi sanitari e di ricoveri per animali pubblici. Inoltre, prevede il coinvolgimento delle associazioni animaliste per segnalare alle Forze dell’ordine eventi che arrecano danni alla sicurezza sociale. Il rafforzamento del controllo dell’ordine pubblico nasce non solo per il monitoraggio costante della situazione, ma deriva anche dal manifestarsi di episodi di violenza e di giustizia ‘fai da te’ contro i randagi e gli animalisti. Sulla voglia di riscatto e sulla rabbia generalizzata, scaturita dagli eventi accaduti, non è pensabile rendere giustizia compiendo tali atti.
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