C’è tutta la mia soddisfazione nell’ottenimento di un risultato così
importante per la collettività di Frigintini come l’apertura del
Poliambulatorio. Una struttura che serve la popolosa frazione, la quale
finalmente vede la luce dopo una lunghissima attesa, e che comincerà ad
erogare servizi fondamentali per la gente. Come classe politica, però,
abbiamo il dovere di non lasciarci andare a facili entusiasmi celebrando
l’evento con manifesti, proclami ed ingiustificate esaltazioni ma
piuttosto a riflettere su come ci siano voluti ben 22 anni perché questa
struttura vedesse la luce. Tanti, infatti, ne sono passati da quando
l’allora Commissione Igiene e Sanità dell’Assemblea Regionale Sicilia
approvò il finanziamento di 480 milioni delle vecchie lire per la sua
costruzione, prima che il 7 luglio del 1990 l’allora assessore regionale
alla sanità Bernardo Alaimo firmasse il decreto che ammetteva a
finanziamento il poliambulatorio.
Una lunga ed ingiustificata attesa che deve far pensare piuttosto che gioire in modo ingiustificato.
Una lunga ed ingiustificata attesa che deve far pensare piuttosto che gioire in modo ingiustificato.
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