venerdì 14 novembre 2008

Servizio medico al porto di Pozzallo. Interrogazione al Ministro dell’Interno e della Salute

Facendo seguito a specifica richiesta del Sindaco di Pozzallo Giuseppe Sulsenti, l’On.le Nino Minardo ha presentato un’interrogazione al Ministro dell’Interno Roberto Maroni e al Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi per sapere se e quali iniziative intendono intraprendere al fine di garantire la presenza indispensabile del servizio di medico delegato presso il porto di Pozzallo. Il porto di Pozzallo in Italia è, subito dopo Lampedusa, quello in cui si verificano gli sbarchi più numerosi di clandestini e rifugiati politici, tanto che, all’interno della struttura portuale, è stato realizzato un centro di prima accoglienza. L’opera finora svolta dal medico delegato di porto, uno dei sette che operano in tutta Italia, è risultata ancora più necessaria in funzione proprio della tipologia degli sbarchi che avviene per piccoli numeri, a ciclo continuo e periodico, richiedendo quindi la presenza costante del medico di porto la cui preziosa funzione è stata riconosciuta dallo stesso Segretario Generale della Presidenza della Repubblica conferendo, lo scorso 17 ottobre, un encomio al Comune di Pozzallo.
“Gli ultimi dati forniti dall’amministrazione comunale di Pozzallo evidenziano che da giugno a settembre 2008 il suddetto Centro ha ospitato una media mensile di 250 immigrati, che sbarcano giorno e notte dopo aver affrontato lunghi viaggi in condizioni tragiche. La realtà più vicina con presenza del medico di porto è Siracusa distante più di 60 Km, pertanto, il sevizio medico è assicurato dal medico delegato di porto che, operando con reperibilità per l’intero arco della giornata, ha permesso di affrontare tempestivamente anche allarmanti situazioni sanitarie verificatisi tra gli immigrati.
In qualità di parlamentare nazionale ho chiesto ai Ministri interrogati se e quali iniziative intendono intraprendere per evitare il verificarsi di condizioni di allarme sociale e di una vera e propria emergenza sanitaria a seguito del mancato rinnovo del contratto di collaborazione al medico delegato di porto - previsto dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 - che potrebbe verificarsi a partire dal 1° gennaio 2009. Un mancato rinnovo contrattuale previsto per conseguire risparmi di spesa che in questo caso comporterebbe un irrisorio risparmio di 1.500 euro annuali a fronte dell’indispensabile servizio prestato” – dichiara l’On.le Nino Minardo.

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