Il Deputato del Popolo della Libertà Nino Minardo ha presentato alla
Camera dei Deputati una proposta di legge per le modifiche alla legge 4
maggio 1983, n. 184, in materia di razionalizzazione delle procedure per
le adozioni nazionali ed internazionali. La proposta prevede
principalmente variazioni sui tempi che caratterizzano le varie tappe
della procedura di adozione attualmente in vigore nel nostro sistema
legislativo per renderli più certi e ragionevoli, ed interviene sul
limite massimo di età tra adottando e il più giovane tra gli adottanti
fissandolo a cinquant’anni e non più quarantacinque, considerato che è
aumentata l’aspettativa di vita e la scelta-necessità da parte delle
coppie di posticipare il momento della formazione della famiglia.
“Il presente disegno di legge” - ha detto l’onorevole Minardo - “vuole costituire un valido strumento atto a superare alcune delle difficoltà burocratiche che, attualmente, non consentono alle coppie italiane di vedere realizzato il loro umano e naturale desiderio di paternità e maternità a fronte del diritto, che manca di effettività, di milioni di bambini ad avere una famiglia”.
Dati recenti descrivono una realtà alquanto preoccupante: l’abbandono dei bambini assume tratti di una vera e propria emergenza umanitaria, contestualmente diminuisce l’ammontare delle adozioni complessive. Se sul fronte delle adozioni nazionali si registra un netto aumento delle domande, le sentenze che le concludono risultano notevolmente ridotte. La stessa cosa è riscontrabile sul fronte delle adozioni internazionali, nonostante si sia avuto un aumento complessivo del numero delle adozioni, la differenza tra domande e procedure arrivate a buon fine risulta essere pari al 37%.
“È
fondamentale snellire i tempi e le procedure pur mantenendo un alto e
attento controllo affinché il minore possa essere figlio, parte
integrante di una famiglia il più possibile adatta a rispondere alle sue
esigenze. Il legislatore deve attivarsi affinché vengano rimossi tutti
gli irragionevoli ostacoli di ordine burocratico che aggravano
immotivatamente una procedura che, in media, oggi, richiede tempi pari a
quattro-cinque anni. Le adozioni potrebbero non essere più un sogno
irrealizzabile per tante coppie, spesso sfiduciate dal lungo iter
burocratico da affrontare. La proposta di legge prevede altresì il
coinvolgimento del Ministero per le Pari Opportunità affinché promuova,
di concerto con la Commissione Parlamentare per l’Infanzia, una campagna
di informazione contro l’abbandono di neonati per esplicare e
diffondere la conoscenza della normativa vigente in tema di adozione e
di affidamento dei minori” – conclude l’On.le Nino Minardo.
“Il presente disegno di legge” - ha detto l’onorevole Minardo - “vuole costituire un valido strumento atto a superare alcune delle difficoltà burocratiche che, attualmente, non consentono alle coppie italiane di vedere realizzato il loro umano e naturale desiderio di paternità e maternità a fronte del diritto, che manca di effettività, di milioni di bambini ad avere una famiglia”.
Dati recenti descrivono una realtà alquanto preoccupante: l’abbandono dei bambini assume tratti di una vera e propria emergenza umanitaria, contestualmente diminuisce l’ammontare delle adozioni complessive. Se sul fronte delle adozioni nazionali si registra un netto aumento delle domande, le sentenze che le concludono risultano notevolmente ridotte. La stessa cosa è riscontrabile sul fronte delle adozioni internazionali, nonostante si sia avuto un aumento complessivo del numero delle adozioni, la differenza tra domande e procedure arrivate a buon fine risulta essere pari al 37%.
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