mercoledì 28 settembre 2016

Incontro a Roma con il Ministro della Salute. Il piano di rimodulazione sanitaria dell’Asp 7 sarà esaminato dai tecnici del Ministero. Fruttuoso dialogo.


Come ho annunciato nei giorni scorsi si è tenuto l’incontro con il Ministro della salute  Beatrice Lorenzin, per discutere le diverse questioni che riguardano la sanità siciliana riguardo la rimodulazione del comparto con particolare riferimento all’area iblea.  

Presente anche il sindaco di Modica, Ignazio Abbate. Posta attenzione sul futuro dell’Ospedale Maggiore di Modica, sempre più centro nevralgico della sanità per il Sud-Est siciliano. Alla luce degli ultimi allarmismi che erano circolati su tagli ai posti letto iblei, l’incontro è stato utile per avere  chiarimenti e cercare eventuali soluzioni per scongiurare i tagli ipotizzati. Il Ministro, come sempre disponibile,  ha garantito particolare attenzione alle problematiche sollevate. Come richiesto dalla Lorenzin,  in un  prossimo incontro a Roma sarà dettagliatamente illustrato il piano sanitario redatto dall’Asp 7 che a Palermo avevano tentato di stravolgere con la nuova bozza fortunatamente ritirata.  Il piano sarà spiegato ai tecnici  affinché possano averne contezza e tutelare la sanità del nostro territorio ed evitare ulteriori tagli di posti letto. Passaggio che verrà consumato nel più breve tempo possibile  per esplicita richiesta del Ministro Lorenzin, come detto, e tenuto in grande considerazione quando si andrà a varare il piano definitivo della nuova Sanità siciliana. Nel frattempo saranno interessati i sindaci che in sede di conferenza, martedì prossimo a Ragusa, saranno informati su quello che sarà spiegato nei dettagli al Ministero.  Il Ministro Lorenzin ha ancora una volta dimostrato particolare attenzione al servizio sanitario della provincia di Ragusa ed ha espresso la chiara volontà di avviare le opportune azioni che vanno nella direzione di un’offerta sanitaria sempre più adeguata e soprattutto efficace alle richieste dei cittadini. E’ stato un fruttuoso dialogo nel corso del quale non si è perso di vista il rispetto per il  diritto alla salute dei cittadini che devono avere la possibilità di curarsi bene senza che siano oppressi dai quotidiani disagi di cui, purtroppo, è caratterizzata la sanità di questi tempi. 

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