I soci del Consorzio Universitario di Ragusa, non possono più
permettersi di tergiversare nel mettere nelle condizioni il CdA del
Consorzio a dotarsi di un presidente e delle altre cariche; altrimenti
bene fa chi ci rammenta la ‘politica sonnolenta’ attorno a questa
istituzione iblea, attaccata da più parti. Basti ricordare lo ‘strano’
ricorso al TAR del preside di Lingue, il professore Nunzio Famoso,
avverso al suo stesso ateneo di Catania; o l’interrogazione parlamentare
al Governo Nazionale di due esponenti del Pd, che vogliono la facoltà a
Catania - portata in queste ore a conoscenza dell’opinione pubblica -
provando per questa via ad ottenere ciò che non possono avere secondo
norma. Ed è proprio in una fase comunque delicata come questa, che
chiunque ha responsabilità di scelta nel cdA del Consorzio
Universitario, deve darsi una mossa. Perché altrimenti, il rischio è
quello di prestare ‘fianco debole’ a queste azioni e di soccombere.
L’invito lo rivolgo al Sindaco di Ragusa perché provveda subito a
cambiare il suo delegato in CdA (dopo la sofferta rinuncia all’incarico
di un elemento esperto e capace come il Preside Giuseppe Barone). Invito
Nello Dipasquale a provvedere immediatamente a scegliere un’altra
figura di prestigio nel CdA e ad attivarsi perché lui, come ogni altro
socio del CdA, riuniscano subito l’organismo costituito e si proceda
all’elezione delle cariche di esso. Unità e decisionismo, sono i termini
che la classe dirigente di Ragusa deve avere come ‘stella polare’ in
questa fase della ‘nostra’ università. Efficacia nelle scelte e nelle
azioni. Eleggere subito le cariche del CdA del Consorzio Universitario,
definendone gli assetti. Altrimenti diventiamo deboli e rischiamo di
soccombere. Io, da parte mia, mi pongo non solo come stimolo per
giungere a questo obiettivo ma anche, in quanto parlamentare nazionale,
come interlocutore perché non passino azioni come quella dei due
esponenti del Pd, che bene ha fatto Paolo Pavia del Dipartimento
Università e Ricerca a portare alla luce del sole e a denunciarlo alla
nostra attenzione e all’attenzione, di conseguenza, di ognuno dei soci e
degli attori del Consorzio Universitario.
Nessun commento:
Posta un commento