In questi giorni lungo le coste siciliane ed anche lungo il litorale
della provincia di Ragusa, sono sbarcati tanti extracomunitari. La
nostra Terra, il popolo siciliano ed ogni Istituzione (seppure con
logici distinguo) oggi come nel passato, stanno mostrando solidarietà ed
accoglienza verso uomini, donne e bambini che scappano dal loro Paese
in cerca di una vita migliore. In questi anni siamo stati disponibili
come Siciliani e come gente della provincia di Ragusa, a dare una mano
di fronte all’emergenza immigrati, mettendo a disposizione risorse
logistiche, umane ed economiche. Abbiamo messo a disposizione le
strutture di accoglienza a Pozzallo, Ragusa e quella temporanea a Santa
Croce Camerina. Siamo disponibili a farlo di nuovo semmai ci verrà
chiesto; perché da noi la parola SOLIDARIETA’ ha un valore vero e reale!
Quando il Governo centrale ci ha chiesto una mano per l’emergenza
‘immigrazione’, non ci siamo tirati indietro. E questa Provincia, chi la
abita e chi la rappresenta, lo ha fatto con solerzia e sollecitudine.
Per questo penso che sia arrivato il momento di ricevere anche noi con
altrettanta attenzione, solerzia e sollecitudine per talune risposte del
Governo a nostre legittime richieste, come, ad esempio, quelle che
riguardano due questioni impellenti per questo territorio, il suo
sviluppo e la vita di quanti ci abitano: il via libera all’apertura
dell’aeroporto di Comiso e la firma al Ministero dell’Economia per
sboccare l’iter (per quanto di competenza del Governo centrale) al
raddoppio della Ragusa-Catania. Facendo mio l'appello dei Sindaci e le
preoccupazioni di tanti cittadini chiedo al ministro degli Interni,
Roberto Maroni, un incontro con una delegazione iblea, per conoscere se
ed eventualmente come ci verrà chiesto di manifestare la nostra
solidarietà concreta nell’accoglienza. L'occasione sarà utile anche per
rinnovare e stimolare il Governo affinchè dia risposte rapide alle
nostre legittime richieste di vedere concretati atti fondamentali per la
nostra gente ed il nostro territorio.
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