In ordine alle preoccupazioni, alcune anche ingiustificate, emerse nel
dibattito sulla riforma del sistema scolastico nazionale e
specificamente sul futuro delle scuole parificate, il Deputato del
Popolo della Libertà Nino Minardo ha scritto al Ministro
dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca On. Mariastella
Gelmini, evidenziando la necessità di puntare sull’unico obiettivo che
ogni eventuale decisione non abbia effetti peggiorativi sull’attuale
sistema delle scuole parificate cattoliche e agevoli di converso ogni
forma di dialogo con le associazioni portatrici di interessi diffusi.
“La profonda riforma del sistema – afferma l’On. Minardo - che pur condivido, deve mirare, non solo a razionalizzare le spese, ma anche alla eliminazione di un antico sistema di sprechi e privilegi che rallentano la crescita del movimento e finiscono per penalizzare alunni e docenti. Una scuola pubblica competitiva e moderna non può e non deve temere la concorrenza di un sistema educativo alternativo ma complementare, che in molti casi rappresenta per le famiglie una naturale tappa nel loro percorso di fede. Libertà di scelta, gratuità dell’istruzione primaria, competitività tra i sistemi educativi deve essere l’obiettivo della nuova legge così come è stato più volte sottolineato dagli interventi del Governo. Le nuove riforme non possono non considerare una delle grandi conquiste del nostro sistema scolastico, che ha segnato un momento di svolta per la scuola italiana, quale la libertà costituzionalmente garantita ad ogni famiglia di poter scegliere gratuitamente il sistema formativo da offrire ai figli in un’ottica di reale parità. Per tali ragioni, e per le sollecitazioni di tante famiglie, ho inteso avviare tale intervento sul quale non verrà meno la mia attenzione”.
“La profonda riforma del sistema – afferma l’On. Minardo - che pur condivido, deve mirare, non solo a razionalizzare le spese, ma anche alla eliminazione di un antico sistema di sprechi e privilegi che rallentano la crescita del movimento e finiscono per penalizzare alunni e docenti. Una scuola pubblica competitiva e moderna non può e non deve temere la concorrenza di un sistema educativo alternativo ma complementare, che in molti casi rappresenta per le famiglie una naturale tappa nel loro percorso di fede. Libertà di scelta, gratuità dell’istruzione primaria, competitività tra i sistemi educativi deve essere l’obiettivo della nuova legge così come è stato più volte sottolineato dagli interventi del Governo. Le nuove riforme non possono non considerare una delle grandi conquiste del nostro sistema scolastico, che ha segnato un momento di svolta per la scuola italiana, quale la libertà costituzionalmente garantita ad ogni famiglia di poter scegliere gratuitamente il sistema formativo da offrire ai figli in un’ottica di reale parità. Per tali ragioni, e per le sollecitazioni di tante famiglie, ho inteso avviare tale intervento sul quale non verrà meno la mia attenzione”.
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