Teoricamente si “gode” le vacanze. Praticamente il suo cellulare scotta
di più della sabbia a mezzogiorno. L’onorevole Nino Minardo, deputato
del PdL alla Camera, tira un po’ il fiato dopo il tour de force
parlamentare cui lui, come i suoi colleghi parlamentari a Montecitorio e
Palazzo Madama, sono stati piacevolmente costretti dalle “tante cose
che abbiamo fatto in questo avvio così positivo del governo Berlusconi”.
La fase di inizio prettamente istituzionale del suo mandato e di quello dell’esecutivo, si archivia in modo positivo, secondo il suo giudizio. “Se un periodico prestigioso come Newsweek promuove il nostro governo, vuol dire che ci siamo - afferma - Il Presidente ha lavorato tanto e bene e le polemiche hanno solo disturbato ma certamente non scalfito, un’azione che ha portato a risultati già visibili oggi (penso a Napoli e all’emergenza spazzatura risolta in modo rapido ed efficace) e che saranno ancora più nitidi nel domani prossimo e remoto”. E qui il suo è un cenno tutt’altro che fugace agli strumenti finanziari redatto dal Governo e che sono stati anche l’ultimo impegno d’aula prima della pausa estiva. Ma dopo l’estate non ci sarà solo l’attività parlamentare. “E’ vero - dice - A settembre cominceremo il percorso che ci porterà a compiere quello straordinario progetto sempre più definito che è il grande partito del Popolo della Libertà. Ciò che oggi è in embrione, diventerà definito anche nei suoi contorni e ritengo che siamo assolutamente pronti, come Forza Italia anche della provincia di Ragusa, ad un salto di qualità così importante per l’intera politica del Paese”. Facile e quasi scontato chiedergli del percorso.
“Apriremo in
autunno a livello locale la fase propedeutica del cammino per la
costituzione del PdL, che si chiuderà, come ha già annunciato il
presidente Berlusconi, con il congresso nazionale di gennaio. Il Popolo
della Libertà, peraltro, nasce con stimmate da vincente come ha
dimostrato la competizione elettorale dello scorso aprile e siamo
perfettamente in simbiosi con gli amici di Alleanza Nazionale, per
definire una struttura che vuole governare e rafforzare il Paese per
molti anni”. Anche a livello provinciale c’è un cantiere aperto che si
definirà compiutamente entro quest’anno per avere la sua struttura
definita, appunto, con il congresso nazionale di gennaio. “Da noi, se
possibile, la sintonia con Alleanza Nazionale è ancora più forte. Con
loro già condividiamo alcune esperienze di governo nelle amministrazioni
locali e grazie alla lungimiranza del loro leader provinciale,
l’assessore Carmelo Incardona, con il quale il dialogo si snoda sempre
in modo sereno e molto fattivo, siamo già in gruppi unici in molti
consigli di enti locali della nostra provincia. E’ la dimostrazione di
una sintonia che non è solo su carta o da definire quando saremo
compiutamente PdL ma che già esiste, è ben visibile ed è soprattutto
reale e sostanziale. L’intesa che ho con l’onorevole Incardona in questo
senso, è costante e continuo. D’altro canto, sia noi come Forza Italia
che Alleanza Nazionale siamo egualmente consapevoli che il PdL è oggi la
nuova linfa della politica italiana e che lo sarà nelle realtà più
periferiche. Abbiamo già ed avremo ancora di più in futuro, un partito
fatto da regole certe, strutture ad ogni livello fatte per bene, con
canoni già fissati e stabiliti. Una circolare ad esempio, ci ha già
informato che i coordinamenti regionali del Popolo della Libertà saranno
formati dai parlamentari nazionali e regionali e dai coordinatori
regionali dei due partiti. Anche a livello locale sono chiare le regole e
chi comporrà gli organismi. Ci saranno gli eletti nelle istituzioni
locali e provinciali e i deputati, finalizzando tutto il lavoro ad un
sistema che eleggerà i suoi organismi secondo le regole della
partecipazione e della democrazia. Nulla, insomma, sarà affidato al caso
nel processo di formazione del Popolo della Libertà e partiremo dalla
base prima di arrivare al vertice e non come ha fatto gli altri, che
sono partiti dalla punta della piramide per arrivare alla base, creando
così situazioni di imbarazzo”. L’onorevole Nino Minardo tiene molto a
focalizzare l’ interesse su alcuni movimenti che sono oggi assolutamente
vicini al PdL e che presto confluiranno in esso. “Faccio l’esempio
concreto dell’associazione Idea di Centro. Siamo presenti nelle
amministrazioni e nei consigli comunali di alcune realtà come Scicli e
Comiso e lì i nostri gruppi consiliari hanno già unito il suffisso <>
alla denominazione Idea di Centro. Questo a voler fare intendere in
modo chiaro che questo percorso avrà il suo pieno compimento a gennaio,
quando i gruppi saranno unici e sotto il simbolo ed il nome del Popolo
della Libertà. D’altro canto io per primo sono e sarò impegnato nel
coinvolgimento di associazioni, gruppi, libere espressioni della società
civile, in questo straordinario progetto che è il PdL. Un’intuizione
che è destinata davvero a stravolgere la politica italiana”.
La fase di inizio prettamente istituzionale del suo mandato e di quello dell’esecutivo, si archivia in modo positivo, secondo il suo giudizio. “Se un periodico prestigioso come Newsweek promuove il nostro governo, vuol dire che ci siamo - afferma - Il Presidente ha lavorato tanto e bene e le polemiche hanno solo disturbato ma certamente non scalfito, un’azione che ha portato a risultati già visibili oggi (penso a Napoli e all’emergenza spazzatura risolta in modo rapido ed efficace) e che saranno ancora più nitidi nel domani prossimo e remoto”. E qui il suo è un cenno tutt’altro che fugace agli strumenti finanziari redatto dal Governo e che sono stati anche l’ultimo impegno d’aula prima della pausa estiva. Ma dopo l’estate non ci sarà solo l’attività parlamentare. “E’ vero - dice - A settembre cominceremo il percorso che ci porterà a compiere quello straordinario progetto sempre più definito che è il grande partito del Popolo della Libertà. Ciò che oggi è in embrione, diventerà definito anche nei suoi contorni e ritengo che siamo assolutamente pronti, come Forza Italia anche della provincia di Ragusa, ad un salto di qualità così importante per l’intera politica del Paese”. Facile e quasi scontato chiedergli del percorso.
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